Saper disinnescare.

Rebecca89

Sentire libera
Prendo la frase di Giannini in Perfetti sconosciuti, seppur in tema diverso.
Viviamo costantemente situazioni. Ci relazioniamo ogni giorno con persone con le quali a volte nascono relazioni più profonde. Di qualunque natura, tra te e un' altra persona. All' inizio di una conoscenza, ci si annusa e ci si scopre.
....poi?
C è chi non pensa al poi. Ma non bisogna dimenticare che qualcuno invece quella stessa relazione potrebbe iniziare a portarla avanti sperando in un poi, in un evoluzione del noi. Te lo fa capire nei modi, nella ricerca, intensificando i contatti, cercando di farti arrivare che gli manchi, che gli piaci davvero, che il vostro spazio è aria buona e che tu stai assumendo una qualche importanza nella sua vita. E qui si scontrano due figure, secondo me: l egoista, più in senso egocentrico, che pensa a prendere quello che vuole dalla relazione fregandosene di chi inserisce la quinta rimanendo in retromarcia perché non lo ritiene un problema suo, lui ha messo in chiaro quello che vuole, o forse no per altri motivi ma non cambia che non dosa la stessa accelerazione e se l altro si schianta pazienza. E quello che invece capisce che comunque quel povero/a cristo/a ci sta mettendo un pezzetto di cuore più di voi e sente che in fondo, non ha fatto nulla di male e gli/le andrebbe evitato un muro a 180kmh.

Cosa fate quando capite che la persona che state frequentando sta perdendo il controllo, visto che su quella macchina ci siete voi con lei?

E poi, pensate di saper ascoltarvi e proteggervi, perché no, da un eventuale muro in pieno se capite che state andando oltre ma siete già consapevoli di un finale scontato? Vi lasciate andare con la speranza che cambi qualcosa e si eviti l urto, o fermate la macchina e vi allontanate rendendovi conto che tanto mentre andate lungo mare l'altro dorme beato sul sedile accanto perché gli basta quello che siete?
 

The Reverend

Utente di lunga data
Prendo la frase di Giannini in Perfetti sconosciuti, seppur in tema diverso.
Viviamo costantemente situazioni. Ci relazioniamo ogni giorno con persone con le quali a volte nascono relazioni più profonde. Di qualunque natura, tra te e un' altra persona. All' inizio di una conoscenza, ci si annusa e ci si scopre.
....poi?
C è chi non pensa al poi. Ma non bisogna dimenticare che qualcuno invece quella stessa relazione potrebbe iniziare a portarla avanti sperando in un poi, in un evoluzione del noi. Te lo fa capire nei modi, nella ricerca, intensificando i contatti, cercando di farti arrivare che gli manchi, che gli piaci davvero, che il vostro spazio è aria buona e che tu stai assumendo una qualche importanza nella sua vita. E qui si scontrano due figure, secondo me: l egoista, più in senso egocentrico, che pensa a prendere quello che vuole dalla relazione fregandosene di chi inserisce la quinta rimanendo in retromarcia perché non lo ritiene un problema suo, lui ha messo in chiaro quello che vuole, o forse no per altri motivi ma non cambia che non dosa la stessa accelerazione e se l altro si schianta pazienza. E quello che invece capisce che comunque quel povero/a cristo/a ci sta mettendo un pezzetto di cuore più di voi e sente che in fondo, non ha fatto nulla di male e gli/le andrebbe evitato un muro a 180kmh.

Cosa fate quando capite che la persona che state frequentando sta perdendo il controllo, visto che su quella macchina ci siete voi con lei?

E poi, pensate di saper ascoltarvi e proteggervi, perché no, da un eventuale muro in pieno se capite che state andando oltre ma siete già consapevoli di un finale scontato? Vi lasciate andare con la speranza che cambi qualcosa e si eviti l urto, o fermate la macchina e vi allontanate rendendovi conto che tanto mentre andate lungo mare l'altro dorme beato sul sedile accanto perché gli basta quello che siete?
Ti sei fatta fregare da @Brunetta vedo!😂
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Prendo la frase di Giannini in Perfetti sconosciuti, seppur in tema diverso.
Viviamo costantemente situazioni. Ci relazioniamo ogni giorno con persone con le quali a volte nascono relazioni più profonde. Di qualunque natura, tra te e un' altra persona. All' inizio di una conoscenza, ci si annusa e ci si scopre.
....poi?
C è chi non pensa al poi. Ma non bisogna dimenticare che qualcuno invece quella stessa relazione potrebbe iniziare a portarla avanti sperando in un poi, in un evoluzione del noi. Te lo fa capire nei modi, nella ricerca, intensificando i contatti, cercando di farti arrivare che gli manchi, che gli piaci davvero, che il vostro spazio è aria buona e che tu stai assumendo una qualche importanza nella sua vita. E qui si scontrano due figure, secondo me: l egoista, più in senso egocentrico, che pensa a prendere quello che vuole dalla relazione fregandosene di chi inserisce la quinta rimanendo in retromarcia perché non lo ritiene un problema suo, lui ha messo in chiaro quello che vuole, o forse no per altri motivi ma non cambia che non dosa la stessa accelerazione e se l altro si schianta pazienza. E quello che invece capisce che comunque quel povero/a cristo/a ci sta mettendo un pezzetto di cuore più di voi e sente che in fondo, non ha fatto nulla di male e gli/le andrebbe evitato un muro a 180kmh.

Cosa fate quando capite che la persona che state frequentando sta perdendo il controllo, visto che su quella macchina ci siete voi con lei?

E poi, pensate di saper ascoltarvi e proteggervi, perché no, da un eventuale muro in pieno se capite che state andando oltre ma siete già consapevoli di un finale scontato? Vi lasciate andare con la speranza che cambi qualcosa e si eviti l urto, o fermate la macchina e vi allontanate rendendovi conto che tanto mentre andate lungo mare l'altro dorme beato sul sedile accanto perché gli basta quello che siete?
Ma chi sta guidando? Perchè cambia se chi perde il controllo è alla guida o seduto su un sedile passeggero, o chiuso in un sacco nel baule
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Prendo la frase di Giannini in Perfetti sconosciuti, seppur in tema diverso.
Viviamo costantemente situazioni. Ci relazioniamo ogni giorno con persone con le quali a volte nascono relazioni più profonde. Di qualunque natura, tra te e un' altra persona. All' inizio di una conoscenza, ci si annusa e ci si scopre.
....poi?
C è chi non pensa al poi. Ma non bisogna dimenticare che qualcuno invece quella stessa relazione potrebbe iniziare a portarla avanti sperando in un poi, in un evoluzione del noi. Te lo fa capire nei modi, nella ricerca, intensificando i contatti, cercando di farti arrivare che gli manchi, che gli piaci davvero, che il vostro spazio è aria buona e che tu stai assumendo una qualche importanza nella sua vita. E qui si scontrano due figure, secondo me: l egoista, più in senso egocentrico, che pensa a prendere quello che vuole dalla relazione fregandosene di chi inserisce la quinta rimanendo in retromarcia perché non lo ritiene un problema suo, lui ha messo in chiaro quello che vuole, o forse no per altri motivi ma non cambia che non dosa la stessa accelerazione e se l altro si schianta pazienza. E quello che invece capisce che comunque quel povero/a cristo/a ci sta mettendo un pezzetto di cuore più di voi e sente che in fondo, non ha fatto nulla di male e gli/le andrebbe evitato un muro a 180kmh.

Cosa fate quando capite che la persona che state frequentando sta perdendo il controllo, visto che su quella macchina ci siete voi con lei?

E poi, pensate di saper ascoltarvi e proteggervi, perché no, da un eventuale muro in pieno se capite che state andando oltre ma siete già consapevoli di un finale scontato? Vi lasciate andare con la speranza che cambi qualcosa e si eviti l urto, o fermate la macchina e vi allontanate rendendovi conto che tanto mentre andate lungo mare l'altro dorme beato sul sedile accanto perché gli basta quello che siete?
Chiedo e mi confronto. Spesso. Se ho dubbi o non capisco e mi faccio film, prima di fasciarmi la testa chiedo.
Credo che questo dipenda dal mio vissuto.
 

Rebecca89

Sentire libera
Ma chi sta guidando? Perchè cambia se chi perde il controllo è alla guida o seduto su un sedile passeggero, o chiuso in un sacco nel baule
Certo che cambia. Per questo ho esposto due situazioni diverse. In quella macchina però siete in due. Vacilli tu o vacilla lei, riesci a frenare?

Ti sei fatta fregare da @Brunetta vedo!😂
Cerco di salvarla da
Non capisco
Mi spieghi?
Perché?
Dove come quando?😂
 

Rebecca89

Sentire libera
La mia l ho già esposta un po'. La metto pure qui va.
Per quel che posso dire di me, prendo due differenti situazioni in breve: l amico di mio fratello, e Milano.

Nel primo caso, mi bastava staccare il cervello e avere uno spazio con lui. Quando ho sentito che quello spazio da parte sua diventava più grande a tal punto di pensare a "progetti futuri", come ad esempio passare il capodanno insieme da qualche parte o una settimana bianca non so dove, dormire a casa di uno o dell' altro, aumento di giorni da passare insieme, ho capito che stava più avanti di me e ci ho parlato. Alla mia affermazione "è meglio chiudere ora perché già stai troppo preso e lo sento" lui mi ha risposto "si, è vero, mi sa proprio che hai ragione". In cuor mio, nonostante sono passata poi per la stronza di turno che l ha "lasciato"(già quest' affermazione mi fa capire che ho fatto bene) so che l ho fatto per entrambi. Non sono una persona a cui piace far star male più del dovuto qualcuno, e lui era troppo preso rispetto a me, più volte mi è stato detto che non mi piaceva abbastanza ed ovvio che era così, altrimenti avremmo avuto una possibilità. Mi piaceva per quello che doveva essere e nulla più. Non ero pronta, è molto semplice, e per lui era giusto metterlo in chiaro secondo me perché comunque non m ha fatto nulla di male.

Milano.
Quello che non ho più aggiornato è proseguito. Non l ho fatto perché, come dicevo nel soft skills, non chiedo consigli per le mie cose perché ognuno si vive quello che ha. Ma io ho passato svariati mesi di merda. Inizialmente per la mancanza di qualcuno che, ad oggi, ammetto serenamente aver idealizzato. Ero sicuramente fragile e vulnerabile, avevo un muro di cinta davanti, non mi sono fermata e forse è proprio dopo lo schianto che diventi inevitabilmente più accorta. Per te stessa. Non la vivo come paura perché sono finalmente tornata a lasciarmi andare nelle mie cose qui in maniera più leggera e semplicemente più consapevole. Quando si è sposato, se avesse continuato la sua scelta con determinazione sarei davvero stata felice per lui. Gli ho voluto bene sul serio, quella frenata da sempre ero io. Io che gli dicevo di metterci meno cuore, meno sogni, meno illusioni, perché aveva la sua strada. Ho ceduto al suo fermamente convinto "la mia strada la voglio con te". Ho sbagliato, mi sono perdonata. Ma al rientro dopo un mese di viaggio mi ha cercata. E li ho capito. Che dovevo scendere dalla macchina perché lui pensava di poterla ancora guidare. E nonostante mi mancasse come l aria, c ho visto altro. Un mese di silenzio con la neo moglie accanto senza pensare a come lo avessi passato io e a come stessi io, perché se davvero mi avesse voluto lo stesso bene sarebbe dovuto restare fuori dalla mia vita. Torni dicendo che mi hai pensata anche dall' altra parte del mondo. Diventi agli occhi miei piccolo così. Quindi, sono scesa. Non aveva più senso, conoscevo già il muro.
 

Rebecca89

Sentire libera
Stabilire dei paletti?
Mettere in chiaro la situazione discutendone. Si, lo penso anche io.
Però poi mi chiedo, se vedi che quella persona dei paletti se ne frega e sta 10 passi avanti a te ...ribadisci fino allo sfinimento i paletti perché "è un problema suo, tu sei stato chiaro" o molli la presa?
 

Pincopallino

Utente di lunga data
A ma mai accaduto di voler evolvere la mia storia extra in altro di meno extra.

E’ accaduto ad un paio di lei invece in totale disallineamento con me.
Lasciate entrambe all’istante.

E’ accaduto invece, nelle storie più gratificanti, che la mutazione sentimentale fosse avvenuta all’unisono, ossia per entrambi con gli stessi tempi.
E ci si accorge dalle attenzioni che ci si dedica, che cambiano.
I discorsi si evolvono, la cura che si dedica al rapporto aumenta, e, se si è deciso che questo era il voluto, si rimane in equilibrio.
E la voglia di fare cose insieme spazia anche fuori dal letto.

Non ci vuole poi molto a gestirsi una doppia vita nelle mie condizioni.
 

Rebecca89

Sentire libera
A ma mai accaduto di voler evolvere la mia storia extra in altro di meno extra.

E’ accaduto ad un paio di lei invece in totale disallineamento con me.
Lasciate entrambe all’istante.

E’ accaduto invece, nelle storie più gratificanti, che la mutazione sentimentale fosse avvenuta all’unisono, ossia per entrambi con gli stessi tempi.
E ci si accorge dalle attenzioni che ci si dedica, che cambiano.
I discorsi si evolvono, la cura che si dedica al rapporto aumenta, e, se si è deciso che questo era il voluto, si rimane in equilibrio.
E la voglia di fare cose insieme spazia anche fuori dal letto.

Non ci vuole poi molto a gestirsi una doppia vita nelle mie condizioni.
Domanda. 🙃
Secondo te le hai lasciate per te stesso, per loro o per entrambi?
Potevi andare avanti comunque con la chiarezza del "tanto resto a casa".
Ti infastidiva che loro sconfinassero i paletti, ti sei "preoccupato" che comunque ci stessero male, o hai capito che non era più divertente per nessuno dei due e quindi meglio mettere un punto perché troppo disallineati?
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Bene. E se lei è più presa di te? Cosa pensi sia giusto?
Dipende da quanto, se il dislivello aumenta troppo intanto si parla, soprattutto ascoltando bene, poi se non è sufficiente ho ancora una coscienza che mi dice quando è il caso tirarmi indietro.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Mettere in chiaro la situazione discutendone. Si, lo penso anche io.
Però poi mi chiedo, se vedi che quella persona dei paletti se ne frega e sta 10 passi avanti a te ...ribadisci fino allo sfinimento i paletti perché "è un problema suo, tu sei stato chiaro" o molli la presa?
Io mollo la presa
 

spleen

utente ?
Mettere in chiaro la situazione discutendone. Si, lo penso anche io.
Però poi mi chiedo, se vedi che quella persona dei paletti se ne frega e sta 10 passi avanti a te ...ribadisci fino allo sfinimento i paletti perché "è un problema suo, tu sei stato chiaro" o molli la presa?
Mollo la presa, costi quel che costi. Spesso le indecisioni provocano gravi danni, è il nostro amor proprio o la vanagloria di sentirsi desiderati, che a piccole dosi può essere giustificabile ma che protratta è peggio delle cavallette...
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Domanda. 🙃
Secondo te le hai lasciate per te stesso, per loro o per entrambi?
Potevi andare avanti comunque con la chiarezza del "tanto resto a casa".
Ti infastidiva che loro sconfinassero i paletti, ti sei "preoccupato" che comunque ci stessero male, o hai capito che non era più divertente per nessuno dei due e quindi meglio mettere un punto perché troppo disallineati?
Le ho lasciate perché non si può sempre rispondere “io no” al loro “ti amo”.
A me piace rispondere “anche io”.
Pertanto le storie erano sbilanciate, per me era sesso mentre per loro era anche sesso.
Mi proponevano di fare cose insieme per le quali pur avendo disponibilità di tempo, non avevo alcun interesse a farle con loro.
Una delle due mi disse anche che era stufa di venire messa da parte per le esigenze dei miei figli, considerato che avevo anche una moglie.
Erano single entrambe.
Anche con alcune sposate c‘e stato un disallineamento sentimentale, ma non ha mai creato problemi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
La mia l ho già esposta un po'. La metto pure qui va.
Per quel che posso dire di me, prendo due differenti situazioni in breve: l amico di mio fratello, e Milano.

Nel primo caso, mi bastava staccare il cervello e avere uno spazio con lui. Quando ho sentito che quello spazio da parte sua diventava più grande a tal punto di pensare a "progetti futuri", come ad esempio passare il capodanno insieme da qualche parte o una settimana bianca non so dove, dormire a casa di uno o dell' altro, aumento di giorni da passare insieme, ho capito che stava più avanti di me e ci ho parlato. Alla mia affermazione "è meglio chiudere ora perché già stai troppo preso e lo sento" lui mi ha risposto "si, è vero, mi sa proprio che hai ragione". In cuor mio, nonostante sono passata poi per la stronza di turno che l ha "lasciato"(già quest' affermazione mi fa capire che ho fatto bene) so che l ho fatto per entrambi. Non sono una persona a cui piace far star male più del dovuto qualcuno, e lui era troppo preso rispetto a me, più volte mi è stato detto che non mi piaceva abbastanza ed ovvio che era così, altrimenti avremmo avuto una possibilità. Mi piaceva per quello che doveva essere e nulla più. Non ero pronta, è molto semplice, e per lui era giusto metterlo in chiaro secondo me perché comunque non m ha fatto nulla di male.

Milano.
Quello che non ho più aggiornato è proseguito. Non l ho fatto perché, come dicevo nel soft skills, non chiedo consigli per le mie cose perché ognuno si vive quello che ha. Ma io ho passato svariati mesi di merda. Inizialmente per la mancanza di qualcuno che, ad oggi, ammetto serenamente aver idealizzato. Ero sicuramente fragile e vulnerabile, avevo un muro di cinta davanti, non mi sono fermata e forse è proprio dopo lo schianto che diventi inevitabilmente più accorta. Per te stessa. Non la vivo come paura perché sono finalmente tornata a lasciarmi andare nelle mie cose qui in maniera più leggera e semplicemente più consapevole. Quando si è sposato, se avesse continuato la sua scelta con determinazione sarei davvero stata felice per lui. Gli ho voluto bene sul serio, quella frenata da sempre ero io. Io che gli dicevo di metterci meno cuore, meno sogni, meno illusioni, perché aveva la sua strada. Ho ceduto al suo fermamente convinto "la mia strada la voglio con te". Ho sbagliato, mi sono perdonata. Ma al rientro dopo un mese di viaggio mi ha cercata. E li ho capito. Che dovevo scendere dalla macchina perché lui pensava di poterla ancora guidare. E nonostante mi mancasse come l aria, c ho visto altro. Un mese di silenzio con la neo moglie accanto senza pensare a come lo avessi passato io e a come stessi io, perché se davvero mi avesse voluto lo stesso bene sarebbe dovuto restare fuori dalla mia vita. Torni dicendo che mi hai pensata anche dall' altra parte del mondo. Diventi agli occhi miei piccolo così. Quindi, sono scesa. Non aveva più senso, conoscevo già il muro.
Lasciamo perdere Milano che, chiaramente dagli sviluppi era della religione “tu gusti is meglio che uan “.
Ma l’amico di tuo fratello chiedeva cose di base nello sviluppo di una relazione (mica si era inginocchiato con l’anello in mezzo al campo.) Era troppo impegnativo fare un weekend?
Tu racconti di te senza evoluzione.
È come se tutto quello che è successo lo avessi voluto tu in piena consapevolezza da trentacinquenne (poi oh trentacinque… per dire @Nocciola potrebbe essere tua mamma e io ancor di più, se non nonna) e non che hai avuto relazioni più o meno sbagliate, come tutti, delle quali non hai avuto il controllo, come tutti.
Ma il punto rivelatore è che tu interpreti tutto come prova della tua capacità di frenare (prevalentemente l’altro) accumunando uno che voleva provare a far crescere la relazione e un Nino Sarratore qualunque.
Tu vuoi sentire di avere il controllo della tua vita e delle relazioni.
Non ho ancora visto Follemente, ma nella tua mente la sedicente razionale ha ammazzato le altre.
 
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