Se ci si abitua

Blaise53

Utente di lunga data
Ehhh ma sta arrivando anche per me la menopausa eh, un tantino anticipata ma cosa vuoi senza stimoli e senza esercizio si invecchia prima...e così raggiungerò la pace dei sensi e credo che finalmente mio marito sarà felice, ultimamente mi vedeva troppo esuberante:eek:
Dalla tua autoironia presumo che la vivi bene. Buon per te, per me inconcepibile ma d'altronde la vita è varia.😉
 

Piperita

Sognatrice
Dalla tua autoironia presumo che la vivi bene. Buon per te, per me inconcepibile ma d'altronde la vita è varia.😉
Cosa vuoi dire con la vivi bene? Che faccio mi uccido? E così e basta...il Natale quando arriva, arriva :D
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum

Ms.Razionalità

Utente di lunga data
Non avevo mai considerato l'eventualità di abituarmi a stare da sola.
...
Quando credo di aver raggiunto un certo equilibrio , l'equilibrio viene spezzato e ogni volta devo ricominciare da capo.
...
Quando si arriva ad un certo equilibrio perché si deve correre il rischio di perderlo ?
Ci si abitua davvero a stare soli o è utopia?
se ti scombianno l'equilibrio è perchè stai bene come stai.
Ma sai a forza di stare lontani si diventa estranei.
... A volte mi sento sola
Io credo che sia importante distinguere tra
1)"sto bene da sola, nel senso che sto bene con me stessa, ho un equilibrio psicofisico tale da permettermi di entrare in relazione con il mondo in modo funzionale"

e

2) "mi sono abituata a stare da sola, senza un persona in casa/nel letto/con cui condividere la quotidianità"

3) poichè il senso di solitudine dipende rispetto a chi: relazioni sociali in genere, amici intimi, partner?

Facendo questa distinzione, ci sono coppie in cui il punto 1) manca per uno o entrambi, però si sta insieme lo stesso.
E si può anche stare nel 2) senza avere 1)

Il 3 è un'esperienza che tutti prima o poi proviamo, dipende cosa sentiamo che ci manca...

Io non ho capito bene se ti senti una persona equilibrata e che sta bene con se stessa, nè se la tua solitudine è riferita solo nei confronti del marito o anche di amici e relazioni
 

spleen

utente ?
Io credo che sia importante distinguere tra
1)"sto bene da sola, nel senso che sto bene con me stessa, ho un equilibrio psicofisico tale da permettermi di entrare in relazione con il mondo in modo funzionale"

e

2) "mi sono abituata a stare da sola, senza un persona in casa/nel letto/con cui condividere la quotidianità"

3) poichè il senso di solitudine dipende rispetto a chi: relazioni sociali in genere, amici intimi, partner?

Facendo questa distinzione, ci sono coppie in cui il punto 1) manca per uno o entrambi, però si sta insieme lo stesso.
E si può anche stare nel 2) senza avere 1)

Il 3 è un'esperienza che tutti prima o poi proviamo, dipende cosa sentiamo che ci manca...

Io non ho capito bene se ti senti una persona equilibrata e che sta bene con se stessa, nè se la tua solitudine è riferita solo nei confronti del marito o anche di amici e relazioni
Puo darsi che il senso di solitudine semplicemente dipenda dal fatto di non essere "visti", capiti, valutati positivamente.
Si puo stare da soli trovando dentro se stessi le risorse per "bastarsi" anche se alla lunga, secondo me rimane il bisogno di confrontarsi, di entrare in contatto. Oppure si puo essere in folta compagnia, permanendo soli con se stessi, perchè semplicemente non ci sentiamo capiti, o perchè non riusciamo ad "entrare in contatt"o con chi ci sta vicino.
Servirebbe insegnare alle persone a comunicare, imparare le basi del linguaggio della condivisione dei sentimenti e dei pensieri.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Purtroppo non tutte le persone sono equilibrate.
Non c'è bisogno di sposarsi con il/la fidanzatino/a dei quindici anni per ritrovarsi in un matrimonio con una persona sempre scontenta per carenze che nessun partner può colmare.
Non si fa, come sarebbe utile, terapia di coppia prima del matrimonio.
LaChiesa organizza i corsi prematrimoniali, che non ho idea come funzionino, ma sono certa che molti li frequentino con lo spirito di chi alle medie si siede all'ultimo banco per copiare.
Comunque chi si sposa in municipio non ha neanche questo obbligo di confronto.
Quindi l'onda del sentimento può farci naufragare.
 

spleen

utente ?
Purtroppo non tutte le persone sono equilibrate.
Non c'è bisogno di sposarsi con il/la fidanzatino/a dei quindici anni per ritrovarsi in un matrimonio con una persona sempre scontenta per carenze che nessun partner può colmare.
Non si fa, come sarebbe utile, terapia di coppia prima del matrimonio.
LaChiesa organizza i corsi prematrimoniali, che non ho idea come funzionino,
ma sono certa che molti li frequentino con lo spirito di chi alle medie si siede all'ultimo banco per copiare.
Comunque chi si sposa in municipio non ha neanche questo obbligo di confronto.
Quindi l'onda del sentimento può farci naufragare.
All' epoca ho dovuto partecipare. Durante vari incontri collettivi parlavano uno psicologo, un avvocato per gli aspetti legali, e un prete naturalmente. Alla fine del corso un buon 10% delle coppie che parteciparono si lasciarono, soprattutto dopo l' incontro con lo psicologo. Scoprirono che il loro stare insieme non aveva niente a che fare con quello che avevano immaginato, pianificato e creduto.

Anche la "coppia tutor" che ci fu affidata per completare il corso parlandoci delle loro esperienze di convivenza naufragò dopo pochi anni.

A distanza di tanti anni, a prescindere dal fattore religioso devo ammettere che quei corsi servirono. Poco ma servirono, soprattutto a quelli che si lasciarono.... :D
 

Ms.Razionalità

Utente di lunga data
Puo darsi che il senso di solitudine semplicemente dipenda dal fatto di non essere "visti", capiti, valutati positivamente.
Si puo stare da soli trovando dentro se stessi le risorse per "bastarsi" anche se alla lunga, secondo me rimane il bisogno di confrontarsi, di entrare in contatto. Oppure si puo essere in folta compagnia, permanendo soli con se stessi, perchè semplicemente non ci sentiamo capiti, o perchè non riusciamo ad "entrare in contatt"o con chi ci sta vicino.
Più che "semplicemente" io intendevo proprio l'aspetto relazionale di un rapporto (tra amici, con il partner, i parenti, chicchesia) che rimanda un'immagine positiva (perlopiù) di noi, aiutandoci a costruire una parte identitaria importante, che poi ci fa compagnia anche quando fisicamente in casa o nel letto non c'è nessuno.

E credo che cambi molto se ci si sente soli perchè non abbiamo una relazione costruttiva con il gruppo dei pari intimi (amici), pari formale (es. colleghi), partner etc. Ciascun rapporto contruibuisce a costruire un pezzettino di identità
 

Brunetta

Utente di lunga data
All' epoca ho dovuto partecipare. Durante vari incontri collettivi parlavano uno psicologo, un avvocato per gli aspetti legali, e un prete naturalmente. Alla fine del corso un buon 10% delle coppie che parteciparono si lasciarono, soprattutto dopo l' incontro con lo psicologo. Scoprirono che il loro stare insieme non aveva niente a che fare con quello che avevano immaginato, pianificato e creduto.

Anche la "coppia tutor" che ci fu affidata per completare il corso parlandoci delle loro esperienze di convivenza naufragò dopo pochi anni.

A distanza di tanti anni, a prescindere dal fattore religioso devo ammettere che quei corsi servirono. Poco ma servirono, soprattutto a quelli che si lasciarono.... :D
:rotfl: Che errore feci a non fare il corso...:unhappy:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Più che "semplicemente" io intendevo proprio l'aspetto relazionale di un rapporto (tra amici, con il partner, i parenti, chicchesia) che rimanda un'immagine positiva (perlopiù) di noi, aiutandoci a costruire una parte identitaria importante, che poi ci fa compagnia anche quando fisicamente in casa o nel letto non c'è nessuno.

E credo che cambi molto se ci si sente soli perchè non abbiamo una relazione costruttiva con il gruppo dei pari intimi (amici), pari formale (es. colleghi), partner etc. Ciascun rapporto contruibuisce a costruire un pezzettino di identità
:up:
Sei un genio! Io non avrei mai immaginato che dire di essere sposati potesse contribuire a una immagine positiva nei confronti degli altri.
 

spleen

utente ?
Più che "semplicemente" io intendevo proprio l'aspetto relazionale di un rapporto (tra amici, con il partner, i parenti, chicchesia) che rimanda un'immagine positiva (perlopiù) di noi, aiutandoci a costruire una parte identitaria importante, che poi ci fa compagnia anche quando fisicamente in casa o nel letto non c'è nessuno.

E credo che cambi molto se ci si sente soli perchè non abbiamo una relazione costruttiva con il gruppo dei pari intimi (amici), pari formale (es. colleghi), partner etc. Ciascun rapporto contruibuisce a costruire un pezzettino di identità
Pardon, -semplicemente- era un intercalare, non è semplicemente semplice definire il ruolo sociale di una persona attraverso il suo rapporto congli altri. :D
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
:up:
Sei un genio! Io non avrei mai immaginato che dire di essere sposati potesse contribuire a una immagine positiva nei confronti degli altri.
Perchè non sei mai stata convivente convinta del non scegliere il matrimonio...e non ti sei sorbita quel che ne consegue in termini di impatto sociale ( e circolarmente in termini di costruzione dell'immagine sociale di sè).
In particolare se sei donna...

Altrimenti l'avresti immaginato...altrochè se lo avresti immaginato :D
 

Brunetta

Utente di lunga data
Perchè non sei mai stata convivente convinta del non scegliere il matrimonio...e non ti sei sorbita quel che ne consegue in termini di impatto sociale ( e circolarmente in termini di costruzione dell'immagine sociale di sè).
In particolare se sei donna...

Altrimenti l'avresti immaginato...altrochè se lo avresti immaginato :D
Ho convissuto quattro anni.

Devo essere stranamente indifferente ai giudizi altrui.
 

iosolo

Utente di lunga data

spleen

utente ?
Perchè non sei mai stata convivente convinta del non scegliere il matrimonio...e non ti sei sorbita quel che ne consegue in termini di impatto sociale ( e circolarmente in termini di costruzione dell'immagine sociale di sè).
In particolare se sei donna...

Altrimenti l'avresti immaginato...altrochè se lo avresti immaginato :D
Perchè pur vivendo in una società frammentata dal punto di vista sociale, in via di secolarizzazione e di dissoluzione dei valori comuni tradizionali, anche in buona parte quelli che dicono di infischiarsene, in fondo in fondo permane il pregiudizio nei confronti dei ruoli.

Secondo me non ci libereremo mai di questo atteggiamento, non specificamente nei confronti del matrimonio, nei confronti dei valori che riteniamo debbano essere buoni e comuni, perchè i valori sono come le opinioni, sono come il culetto, tutti le hanno e a qualcuno pure puzzano. :D

Ogni cosa dell 'atteggiamento degi altri ci riguarda, più o meno profondamente, non mi stancherò mai di dirlo, in società non esistono cose "che non ci riguardano".
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Perchè non sei mai stata convivente convinta del non scegliere il matrimonio...e non ti sei sorbita quel che ne consegue in termini di impatto sociale ( e circolarmente in termini di costruzione dell'immagine sociale di sè).
In particolare se sei donna...

Altrimenti l'avresti immaginato...altrochè se lo avresti immaginato :D
Perchè pur vivendo in una società frammentata dal punto di vista sociale, in via di secolarizzazione e di dissoluzione dei valori comuni tradizionali, anche in buona parte quelli che dicono di infischiarsene, in fondo in fondo permane il pregiudizio nei confronti dei ruoli.

Secondo me non ci libereremo mai di questo atteggiamento, non specificamente nei confronti del matrimonio, nei confronti dei valori che riteniamo debbano essere buoni e comuni, perchè i valori sono come le opinioni, sono come il culetto, tutti le hanno e a qualcuno pure puzzano. :D

Ogni cosa dell 'atteggiamento degi altri ci riguarda, più o meno profondamente, non mi stancherò mai di dirlo, in società non esistono cose "che non ci riguardano".
Comunque avevo inteso che fosse qualcosa tipo "hai trovato uno straccio di marito. Vuol dire che qualcuno ti ha voluto "
 
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