Se l'amante ti risponde così

Skorpio

Utente di lunga data
Anche a me Skorpio.
Noto piuttosto una difficoltà nell'esprimere e comprendere le proprie esigenze nell'affidarsi al rimprovero.
Si riporta tutto al conflitto - il rimprovero può essere una parte dello stesso - invece che al confronto.
Non si dice "Mi sento trascurata" ma "Esci sempre con gli amici".
Non si ragione insieme sul perché ci si sente trascurati dal partner cercando una soluzione, ma si accusa il partner in maniera che spinto dal timore non lo faccia più.
In pratica è un modo per definire una condizione di supremazia piuttosto che di scambio paritario.
Ora si, mi è chiaro e sono molto d’accordo..

Ma.. e ti chiedo, e chiedo in generale.. (perché mi serve a me)

Se io arrivassi a “esprimere” il fatto che tu mi trascuri, sostituendo giustamente la mia lamentela con un “raccontare” il mio sentirmi trascurato…

Ecco….

Nel momento esatto in cui io esprimessi questo, mentre dico quelle parole con la mia bocca, mi crolla tutto..

Tu non puoi più fare nulla… perché ogni cosa tu dovessi fare, con tutto l’impegno e la buona volontà e la convinzione, per non farmi sentire trascurato, sarebbe “sporcata” da quella espressione di me.

In pratica io “scambierei” quel tuo fare (poniamo che tu decida di fare) come un contentino…

Come un pat pat al bambino che poverino ha detto che si sente trascurato, poverino.. suvvia… usciamoci a cena, così lo facciamo felice…

E questo avviene nel momento esatto in cui “mi spiegassi”…

Scenderei di colpo indietro di più di 40 anni, dove alcune cose (che ben smascheravo) venivano fatte perché “il bimbo sennò si inquieta”

E io da li non ci esco… confondo… non mi va più bene, non vale più

E mi son fottuto con le mie mani, esponendo.. perché dopo TU non puoi più ignorare (indipendentemente dalle tue scelte, dalla tua buona volontà dal tuo ardore, etc..) e io non posso più ignorare che tu non puoi più ignorare.

E tutto mi salta.. non è debolezza, è che mi salta proprio tutto lo schema

Non so se mi spiego…

ed in effetti trovo totalmente incomprensibile come certuni/e si "accontentino dopo una spiegazione o una recriminazione di questo tipo
perché io .. lì.. a quel punto lì.. divento incontentabile

Ma succede solo a me sta cosa????
 

Skorpio

Utente di lunga data
fammi un esempio di rimprovero pre....non riesco proprio ad immaginarlo. :confused:
È annidato in un atteggiamento, le parole sono apparentemente accondiscendenti :D

Da giovane ne ho ricevuti a centinaia e so di cosa parlo :rotfl:
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Benissimo.

Poniamo allora che lui non rispetti i patti. Perché vedi il caso concreto (occasione di rimprovero: Non curi il bambino, non "dividi" questo compito) come un paravento? Cioè: secondo me se vado a parare verso i massimi sistemi (perdonami :)) tipo la disponibilità a discutersi, senza ficcare il dito nel problema specifico non vedo una strada in discesa, rispetto a ciò che concretamente chiedo (in questo caso, qualche momento in più per tirare il fiato). Piuttosto per me sta nell'altro non leggere un rimprovero nel rimprovero, ma un richiamo a quelli che sono i bisogni dell'altro. Con un esempio pratico, ed una richiesta di adeguare certi comportamenti. Se non si vede quella, nel rimprovero, per me non è colpa del rimprovero.
SE quel momento lo chiedi, non vai ai massimi sistemi.

"ho bisogno di tirare il fiato. Tieni tu i bambini? Grazie."

SE chiedo non ho bisogno di richiamare. Si comunica linearmente. E in modo semplice.

Certo che se quando ho bisogno, sto lì ad aspettare che l'altro telepaticamente colga il mio bisogno e poi mi incazzo che l'altro non mi capisce...oppure chiedo, ma alla risposta negativa dell'altro non mi esprimo ulteriormente affermando....la vedo dura. Molto dura. MA il problema, ripeto, non sono i bisogni. Il problema è non saperli esprimere e chiedere chiaramente. E fermamente se serve. E questo avviene quando la comunicazione non funziona. Quando invece che discutere a aprtire dalle piccole cose, si aspetta che si accumulino. Poi per forza o si rimprovera o si finisce nei massimi sistemi.

Che in ogni caso, secondo me, hanno la necessità di essere discussi, e molto, all'inizio di una relazione.

Dopo è spesso tardi. Ma la responsabilità è la miopia di entrambi.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
È annidato in un atteggiamento, le parole sono apparentemente accondiscendenti :D

Da giovane ne ho ricevuti a centinaia e so di cosa parlo :rotfl:
Forse ho capito. Lo tollero ancora meno del rimprovero esplicito.

Non lo accetto. Svelo. E' una regola per me. Ci mancherebbe pure che mi rimproveri silenziosamente...ma va là va...

il mio ex mi ha manipolata e non poco così, la mia responsabilità è non aver svelato. Lui non era nemmeno consapevole, e io non ho svelato, tolleravo....

se dovessi cogliere una cosa del genere ora, non farei domande...napalm :D
 

Brunetta

Utente di lunga data
Viscido?

Come mai viscido?

Come dicevo io sono molto legata ai significati delle parole...sono molto rigida su questo.

http://www.etimo.it/gifpic/15/735a3d.png

Una persona che in maniera cristallina esprime ciò che desidera non mi sembra viscida.
Forse invadente.
Ma riguardo l'invadenza le variabili sono personali. E anche legate ai momenti.

Io considero viscido chi è equivoco. Quindi mi presenta una cosa, nebulosa, per nasconderne un'altra...


Certo, a me lusinga l'espressione della mia piacevolezza. Mi piace essere guardata. E mi piace essere desiderata.
Non mi ha mai offeso il desiderio puramente fisico, anche spoglio da ogni altra cosa, anzi.

Mi sono sempre sentita libera di accettare e/o declinare. Come e quando lo desideravo io. :)

Fra l'altro, lo stesso atteggiamento in qualcuno che lo avesse presentato in altro modo, ossia non giocoso e aperto anche al vaffanculo, avrebbe fatto un altro effetto.

SE offri non vieni ad elemosinare. Offri. E sai in partenza che l'offerta potrebbe essere rifiutata.
Ma stai giocando. Sei scanzonato.

Un po' come i bambini al parco che vanno da un altro bambino e gli chiedono "posso giocare con te?".
Ho sempre considerato il sesso anche un gioco fra adulti.

Trovo viscidi quelli che arrivano col mazzo di rose per farsi una trombata.
Chiedi quel che vuoi senza fare troppe moine. E avrai le risposte che desideri.

Se provi a girarmi intorno, per come sono fatta io, un vaffanculo è il minimo che ti può capitare :carneval:
(e sono questi che io vedo come viscidi..uomini e donne....chi scambia pompini con attenzione e calore, nei casi più illustri amore)
Pensa che dicevo di no pure da bambina. Capivo che io o un'altra era lo stesso.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Benissimo.

Poniamo allora che lui non rispetti i patti. Perché vedi il caso concreto (occasione di rimprovero: Non curi il bambino, non "dividi" questo compito) come un paravento? Cioè: secondo me se vado a parare verso i massimi sistemi (perdonami :)) tipo la disponibilità a discutersi, senza ficcare il dito nel problema specifico non vedo una strada in discesa, rispetto a ciò che concretamente chiedo (in questo caso, qualche momento in più per tirare il fiato). Piuttosto per me sta nell'altro non leggere un rimprovero nel rimprovero, ma un richiamo a quelli che sono i bisogni dell'altro. Con un esempio pratico, ed una richiesta di adeguare certi comportamenti. Se non si vede quella, nel rimprovero, per me non è colpa del rimprovero.

Ovviamente specifico, perché altrimenti potrebbe essere equivocato, che non considero il rimprovero come la normale modalità comunicativa: tuttavia non credo che sempre vi si possa arrivare a causa di una falla nel sistema comunicativo. A volte ci si arriva perché il bisogno non è espressione di una condizione che vede gli interlocutori nella misura del 50% per ciascuno. Anche nei rapporti più paritari esistono situazioni che sbilanciano la coppia. La genitorialità e' una di queste. Ma anche la necessità per uno di accudire un parente anziano eh, per dire. In automatico si crea una parte più debole dell'altra, almeno sotto certi profili.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Nel rimprovero per me c'è, più o meno, recriminazione...

Hai fatto così. Ti rimprovero.

Cosa ti sto rimproverando?

Che sei a giro con gli amici o che quello che mi aspettavo da te non sta accadendo?

Io piuttosto che rimproverare mi metto a capire cose. SE non mi sono spiegata in quello che mi attendevo. Se non ci siamo capiti. Etc etc

E la disponibilità dell'altro a capire mi fornisce fra l'altro elementi di conoscenza e quindi valutazione.

Cosa me ne faccio di una risposta tipo "ok, ok, amore bello, non lo faccio più" o per converso un "vaffanculo, questi sono i miei spazi".

Che mi significa una roba così? Che funzione ha? A cosa serve alla relazione?
Io so che anche un'amica ci rimane male se esco con un'altra.
I sociogrammi visualizzano queste cose e mostrarli a chi fa parte del gruppo analizzato crea sempre problemi.
Se ho un amante e ci vediamo il giovedì se un giovedì non può certamente mi dà fastidio. Perché non dovrebbe?
E se esce con la famiglia me lo digerisco perché fa parte del pacchetto, ma se lo vedo uscire dal motel con un'altra, hai voglia a dire che non c'era un patto di fedeltà, divento verde lo stesso.
E raccontare balle è un modo per fare quello che si vuole senza dover dare spiegazioni.
 

Blaise53

Utente di lunga data
Viscido?

Come mai viscido?

Come dicevo io sono molto legata ai significati delle parole...sono molto rigida su questo.

http://www.etimo.it/gifpic/15/735a3d.png

Una persona che in maniera cristallina esprime ciò che desidera non mi sembra viscida.
Forse invadente.
Ma riguardo l'invadenza le variabili sono personali. E anche legate ai momenti.

Io considero viscido chi è equivoco. Quindi mi presenta una cosa, nebulosa, per nasconderne un'altra...


Certo, a me lusinga l'espressione della mia piacevolezza. Mi piace essere guardata. E mi piace essere desiderata.
Non mi ha mai offeso il desiderio puramente fisico, anche spoglio da ogni altra cosa, anzi.

Mi sono sempre sentita libera di accettare e/o declinare. Come e quando lo desideravo io. :)

Fra l'altro, lo stesso atteggiamento in qualcuno che lo avesse presentato in altro modo, ossia non giocoso e aperto anche al vaffanculo, avrebbe fatto un altro effetto.

SE offri non vieni ad elemosinare. Offri. E sai in partenza che l'offerta potrebbe essere rifiutata.
Ma stai giocando. Sei scanzonato.

Un po' come i bambini al parco che vanno da un altro bambino e gli chiedono "posso giocare con te?".
Ho sempre considerato il sesso anche un gioco fra adulti.

Trovo viscidi quelli che arrivano col mazzo di rose per farsi una trombata.
Chiedi quel che vuoi senza fare troppe moine. E avrai le risposte che desideri.

Se provi a girarmi intorno, per come sono fatta io, un vaffanculo è il minimo che ti può capitare :carneval:
(e sono questi che io vedo come viscidi..uomini e donne....chi scambia pompini con attenzione e calore, nei casi più illustri amore)

questo un quotone, il mio sopra è un complimento
 

Foglia

utente viva e vegeta
SE quel momento lo chiedi, non vai ai massimi sistemi.

"ho bisogno di tirare il fiato. Tieni tu i bambini? Grazie."

SE chiedo non ho bisogno di richiamare. Si comunica linearmente. E in modo semplice.

Certo che se quando ho bisogno, sto lì ad aspettare che l'altro telepaticamente colga il mio bisogno e poi mi incazzo che l'altro non mi capisce...oppure chiedo, ma alla risposta negativa dell'altro non mi esprimo ulteriormente affermando....la vedo dura. Molto dura. MA il problema, ripeto, non sono i bisogni. Il problema è non saperli esprimere e chiedere chiaramente. E fermamente se serve. E questo avviene quando la comunicazione non funziona. Quando invece che discutere a aprtire dalle piccole cose, si aspetta che si accumulino. Poi per forza o si rimprovera o si finisce nei massimi sistemi.

Che in ogni caso, secondo me, hanno la necessità di essere discussi, e molto, all'inizio di una relazione.

Dopo è spesso tardi. Ma la responsabilità è la miopia di entrambi.

Ma se tu non rispetti dei patti, la cosa concreta che finisco col chiederti non assumerà la forma di una domanda, ma di un rimprovero. Che a me pare sacrosanto, in questo caso. Poi sta a te scindere la mia domanda, che è implicita, dalle ragioni che l'hanno rivestita con il biasimo. Quando arriva un rimprovero e' perché la comunicazione e' stata già disattesa, ma non necessariamente perché la comunicazione e' stata sbagliata in origine.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io...dipende :D

Da cosa mi interessa per me
Se anche per te lui o un altro è lo stesso ok.
Se hai fame un panino del bar bianco o del bar Rossi sempre panino è.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Il rimprovero è un'accusa. Di conseguenza ci sono le accuse pre evento e i rimproveri post evento.Entrambi mal dispongono chi li riceve. Chi li mette in atto è consapevole di una reazione nella mangio parte dei casi negativa.
 

iosolo

Utente di lunga data
Se un uomo ama la donna con cui è sposato, quando apprende che lei gli ha mentito, soffre.
Soffre e si incazza.
Litiga per allontanarla dall'amante. Litiga perché lei ha l'amante.
Trova insopportabile questa cosa.
Ne è ossessionato. Non tollera la presenza di lui accanto a lei.
Se un uomo ama la donna con cui sta a volte può lasciarla per questo.
Può arrivare a odiarla.
Se non può lasciarla - per vari motivi che esulano dal rapporto di coppia - appena ha passato la sbornia di questi sentimenti, cerca di trovare la soluzione migliore per ricostruire un rapporto basato su un nuovo equilibrio - di diversa consapevolezza - per stare con lei. E ci mette l'anima, ci sbatte la testa, che almeno si dica che ha fatto il possibile, prima di dichiarare di non esserci riuscito.
Io tutto questo credo di averlo fatto e passato. E non mi ritengo uno zerbino per aver amato una donna.
Se questi passaggi invece non ci sono alla scoperta di un tradimento, stai pur sicura che quell'uomo non ti ama. In alcuna maniera.
Non ci vuol molto a finire una storia che di fatto si è già conclusa da tanto tempo.
Perfetto!
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Io so che anche un'amica ci rimane male se esco con un'altra.
I sociogrammi visualizzano queste cose e mostrarli a chi fa parte del gruppo analizzato crea sempre problemi.
Se ho un amante e ci vediamo il giovedì se un giovedì non può certamente mi dà fastidio. Perché non dovrebbe?
E se esce con la famiglia me lo digerisco perché fa parte del pacchetto, ma se lo vedo uscire dal motel con un'altra, hai voglia a dire che non c'era un patto di fedeltà, divento verde lo stesso.
E raccontare balle è un modo per fare quello che si vuole senza dover dare spiegazioni.
Da cel...

Si prova fastidio per un botto di cose.

Ma il fastidio è una emozione di chi lo sente.

Che può decidere che farne.

Subito. Ingoiarlo. Tacere. Vomitarlo. Renderlo materia di conoscenza e confronto.

Ognuno sceglie.

Ma rimproverare altri per la mala gestione del proprio fastidio è inutile. Semplicemente.

Quanto alle balle...dare all'altro la responsabilità delle proprie non lo condivido.

Io ho mentito. Non mi è mai venuto in mente di cercare fuori di me il motivo.

Non mi piace mentire per me. Perché parla del mio non coraggio di tenere la testa alta su di me.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Forse ho capito. Lo tollero ancora meno del rimprovero esplicito.

Non lo accetto. Svelo. E' una regola per me. Ci mancherebbe pure che mi rimproveri silenziosamente...ma va là va...

il mio ex mi ha manipolata e non poco così, la mia responsabilità è non aver svelato. Lui non era nemmeno consapevole, e io non ho svelato, tolleravo....

se dovessi cogliere una cosa del genere ora, non farei domande...napalm :D
A me non indispone, perché capisco i motivi per cui non si può spogliare fino in fondo

Almeno.. ragionando con la mia sensibilità

Se si spoglia, dopo non vale più, per i motivi che dicevo sopra in risposta a [MENTION=5392]danny[/MENTION]

Non si tratta di paura, ne tantomeno di coraggio

Si tratta del fatto che se quell'atteggiamento viene spogliato, dopo (almeno x me) tutto quel che di buono dovesse venire, è ormai sporcato.

È una forma di protezione. Ma non di se

Perché chi fa così non avrebbe probabilmente il becco di un problema a dire le cose chiare, ma così facendo si "gioca" il resto.

Io la percepisco cosi
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ma se tu non rispetti dei patti, la cosa concreta che finisco col chiederti non assumerà la forma di una domanda, ma di un rimprovero. Che a me pare sacrosanto, in questo caso. Poi sta a te scindere la mia domanda, che è implicita, dalle ragioni che l'hanno rivestita con il biasimo. Quando arriva un rimprovero e' perché la comunicazione e' stata già disattesa, ma non necessariamente perché la comunicazione e' stata sbagliata in origine.
Se quello che ho vicino non rispetta i patti, il problema non richiede un rimprovero.

Sarebbe come pensare di curare un cancro con l'aulin.

E in ogni caso, se la comunicazione è sbagliata in origine o la si corregge o non vedo comunque il senso del rimprovero. Tenendo conto che se è sbagliata in origine entrambi hanno compartecipato al costruirla in modo disfunzionale.

E in questo caso il rimprovero è un lamentarsi...non è che porti lontano.

A che serve biasimare?

Il problema è la comunicazione. E l'intenzione e disponibilità o meno a correggere.

Se mancano rimproverare serve solo come sfogo di frustrazione, che va a nutrire in modo disfunzionale il conflitto, invece che svelarlo.
 
Ultima modifica:

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Se anche per te lui o un altro è lo stesso ok.
Se hai fame un panino del bar bianco o del bar Rossi sempre panino è.
Appunto, dipende :)

Dal saper cosa si vuole.

E dirtelo chiaramente.

Stando fuori dai giudizi morali. Di sé, prima che dell'altro

Io o un'altra siamo la stessa cosa fino a che l'altro non vede la differenza. E la vede nella conoscenza.
Quella che interessa. E che concedo.

Non è nello sguardo dell'altro che cerco la mia unicita'.
La so io.

E decido io a chi offrirla.

E non è neanche detto che abbia voglia di offrirla.

Non è l'unico motivo per cui a me piace entrare in relazione.

A spingermi è più spesso la curiosità mia riguardo l'altro.
Decido poi se mostrarmi o meno.

A volte per me è sufficiente soddisfare la. Mia curiosità
 
Ultima modifica:

Foglia

utente viva e vegeta
Se quello che ho vicino non rispetta i patti, il problema non richiede un rimprovero. Sarebbe come pensare di curare un cancro con l'aulin.E in ogni caso, se la comunicazione è sbagliata in origine o la si corregge o non vedo comunque il senso del rimprovero. Tenendo conto che se è sbagliata in origine entrambi hanno compartecipato al costruirla in modo disfunzionale. E in questo caso il rimprovero è un lamentarsi...non è che porti lontano. A che serve biasimare? Il problema è la comunicazione. E l'intenzione e disponibilità o meno a correggere. Se mancano rimproverare serve solo come sfogo di frustrazione, che va a nutrire in modo disfunzionale il conflitto, invece che svelarlo.
Tu chiedi a che serve biasimare.Ti rispondo che a volte serve a dare una svegliata. Se io sono stanca sfinita non devo farti la lista delle cose che puoi fare. Se ti spaparanzi sul divano, dopo che ho detto che sono morta, e vedi che c'è da svuotare la lavastoviglie, ma non lo fai, probabilmente la mia richiesta avrà anche un non so che di biasimo.Quello che voglio dire è che ci sono certe cose per cui non è necessario essere chiaroveggenti o telepatici, per capire i bisogni dell'altro. E ad un certo punto l'altro ti deve dare una svegliata, mica esprimere desideri o richieste. Se tutto fosse a richiesta, passeremmo il tempo a parlare, anziché agire.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Io so che anche un'amica ci rimane male se esco con un'altra.
I sociogrammi visualizzano queste cose e mostrarli a chi fa parte del gruppo analizzato crea sempre problemi.
Se ho un amante e ci vediamo il giovedì se un giovedì non può certamente mi dà fastidio. Perché non dovrebbe?
E se esce con la famiglia me lo digerisco perché fa parte del pacchetto, ma se lo vedo uscire dal motel con un'altra, hai voglia a dire che non c'era un patto di fedeltà, divento verde lo stesso.
E raccontare balle è un modo per fare quello che si vuole senza dover dare spiegazioni.
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:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
ma questo è essere stronzi non c'entra con il patto di fedeltà..
Se io e te ci vediamo il giovedì, vuol dire che il giovedì è il nostro momento, la nostra bolla. Famiglia a parte che do per scontato arrivi prima di me, il giovedì abbiamo stabilito che è il tempo che ci dedichiamo.
Il resto del tempo è tempo tuo. Gestiscitelo come io gestisco il mio.
Se mi bidoni il giovedì e lo fai per scoparti un'altra per quello che mi riguarda possiamo salutarci a meno che la cosa non sia condivisa
 
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