A cosa serve una corazza se non a proteggere?
Una mia amica della prima serata col nuovo tipo mi ha raccontato dei 3 orgasmi che ha avuto. Mica mi ha detto cosa provava per lui, ho dovuto cercarlo, abbiamo dovuto cercarlo negli occhi, non nelle parole.
È così indispensabile raccontare il numero degli orgasmi...
O è forse più facile?
Alcune cose sono facili, come incazzarsi.
Altre più complicate, perché ti lasciano più indifeso, come piangere.
Se ti incazzi non ti aspetti di ricevere granché, al limite un po' di solidarietà.
Ma se piangi...
Cosa ti aspetti?
Un giudizio. Che può far male. In quel momento, che sei esposto.
E allora taci. Non disturbi. Non ti lagni. Non carichi nessuno dei tuoi pensieri, delle tue emozioni. Dai al mondo ciò che ti rende più sopportabile.
Mi era parso dal complimento espresso che ti fossi trovato quasi sorpreso davanti le emozioni di questa pubblicità, in un certo senso liberato dalle catene.
Le catene, le corazze pesano. Non ti sto puntando il dito sia chiaro, non sei certo l’unico ad averne, anzi in tanti ne costruiscono, finchè diventano talmente aderenti da diventare parte di se stessi.
L’emozione se non accompagnata da una forte logica, viene vista come debolezza, ed in un certo senso lo è. Anche l’incazzatura. Le reazioni delle persone alle emozioni non sempre sono di giudizio, spesso non vengono comprese, non viene visto il percorso che ha portato a quella espressione, e non sempre vi è interesse a investire tempo per capire, e capacità e voglia di avvicinarsi alla persona.
La ricerca di film (come scritto in un altro topic) per piangere a me pare sia un modo per far uscire qualcosa, ma in modo/luogo contenuto.
La tua amica se è uscita con un uomo una volta e ti parla di orgasmo e non di sentimenti, mi pare del tutto normale. Non lo conosce ancora. Ti ha parlato di quello di cui ti poteva parlare.