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Sbriciolata

Escluso
no, dicevo io che di solito è così, da quello che vedo
molto spesso sì, la causa è la relazione... scoperta. E chi lascia... è il tradito. Almeno, così ho letto.
 

free

Escluso
molto spesso sì, la causa è la relazione... scoperta. E chi lascia... è il tradito. Almeno, così ho letto.

sì infatti, lo avevo scritto prima, vale anche per il tradito
casi che abbiamo visto anche qui, dell'amante che informa il tradito apposta

insomma: è molto alta la percentuale, vero? a me sembra
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
no, dicevo io che di solito è così, da quello che vedo
Quindi può essere che le motivazioni di queste separazioni siano altre e non la presenza o meno di un amante.
Da qui torna ad essere vero (anche se non sempre) che non si lascia la moglie per l'amante:smile:
 

Hirohito

Utente di lunga data
Quindi può essere che le motivazioni di queste separazioni siano altre e non la presenza o meno di un amante.
Da qui torna ad essere vero (anche se non sempre) che non si lascia la moglie per l'amante:smile:
Direi di si, confermo che esistono molte separazioni in cui ci si lascia per polverizzazione reciproca di balle.
E sono le separazioni più "nobili".
 
S

Sabina_

Guest
Quindi può essere che le motivazioni di queste separazioni siano altre e non la presenza o meno di un amante.
Da qui torna ad essere vero (anche se non sempre) che non si lascia la moglie per l'amante:smile:
Non finisce sempre per la presenza di un terzo, ma quando accade per la presenza di un terzo spesso si fa fatica a capire che il "problema" reale non e' questo. Il terzo e' sempre una conseguenza di qualcos'altro.
 

Flavia

utente che medita
va bene ho capito, sarebbero anche di più

ma allora l'opinione che qui va per la maggiore "tanto non ci si lascia a causa degli amanti" vale o non vale??

mi spiegai?:D
ci si lascia quando i piatti volano per casa come oggetti volanti non identificati
quando incontrarsi in cucina è un possibile incontro di box
per il resto molti preferiscono ingoiare bile, perchè conti alla mano hanno paura della perdita del loro potere economico, e stile di vita
 

Flavia

utente che medita
Non finisce sempre per la presenza di un terzo, ma quando accade per la presenza di un terzo spesso si fa fatica a capire che il "problema" reale non e' questo. Il terzo e' sempre una conseguenza di qualcos'altro.
:up:
 
E

exStermy

Guest
Nel 2010 le separazioni sono state 88.191 e i divorzi 54.160; rispetto all'anno precedente le separazioni hanno registrato un incremento del 2,6% mentre i divorzi un decremento pari a 0,5%.

I tassi di separazione e di divorzio totale mostrano per entrambi i fenomeni una continua crescita: se nel 1995 per ogni 1.000 matrimoni erano 158 le separazioni e 80 i divorzi, nel 2010 si arriva a 307 separazioni e 182 divorzi.

La durata media del matrimonio al momento dell'iscrizione a ruolo del procedimento risulta pari a 15 anni per le separazioni e a 18 anni per i divorzi.

L'età media alla separazione è di circa 45 anni per i mariti e di 42 per le mogli; in caso di divorzio raggiunge, rispettivamente, 47 e 44 anni. Questi valori sono in aumento per effetto della posticipazione delle nozze verso età più mature e per l'aumento delle separazioni con almeno uno sposo ultrasessantenne.

La tipologia di procedimento maggiormente scelta dai coniugi è quella consensuale: nel 2010 si sono concluse in questo modo l'85,5% delle separazioni e il 72,4% dei divorzi.

La quota di separazioni giudiziali (14,5%) è più alta nel Mezzogiorno (21,5%) e nel caso in cui entrambi i coniugi abbiano un basso livello di istruzione (20,7%).

Il 68,7% delle separazioni e il 58,5% dei divorzi hanno riguardato coppie con figli avuti durante il matrimonio. L'89,8% delle separazioni di coppie con figli ha previsto l'affido condiviso, modalità ampiamente prevalente dopo l'introduzione della Legge 54/2006.

Nel 20,6% delle separazioni è previsto un assegno mensile per il coniuge (nel 98% dei casi corrisposto dal marito). Tale quota è più alta nelle Isole (24,9%) e nel Sud (24,1%), mentre nel Nord si assesta sul 17%. Gli importi medi, invece, sono più elevati al Nord (520,4 euro) che nel resto del Paese (447,4 euro).

Nel 56,2% delle separazioni la casa è stata assegnata alla moglie, mentre appaiono quasi paritarie le quote di assegnazioni al marito (21,5%) e quelle che prevedono due abitazioni autonome e distinte, ma diverse da quella coniugale (19,8%).

Il link: http://www.istat.it/it/archivio/66665
ih che bella societa'....(di merda...)

se questi so' gli evoluti, ben contento d'esse tra gli involuti...

ahahahahah
 

free

Escluso
Quindi può essere che le motivazioni di queste separazioni siano altre e non la presenza o meno di un amante.
Da qui torna ad essere vero (anche se non sempre) che non si lascia la moglie per l'amante:smile:

eh, ma poi spunta sempre o quasi
almeno da quello che vedo io, e di solito sono le mogli a lasciare

comunque, certi si separano anche per le tasse o grane economiche, ma stanno insieme di fatto
 
E

elena_

Guest
ih che bella societa'....(di merda...)

se questi so' gli evoluti, ben contento d'esse tra gli involuti...

ahahahahah
Se gli evoluti imparano a sopportarsi reciprocamente, allora sì. E si potrebbe discutere a lungo sulla tolleranza che nasce dalla conoscenza reciproca e dal rispetto.
Ma, exSte, pensa a tutti quei matrimoni in cui, invece, ci sono soprusi e prevaricazioni da una parte o dall'altra...quelli mica sembrano tanto evoluti, eh?
 

diavoletta_78

Utente di lunga data
sparo la mia:

e come mai qua spesso si dice agli amanti che gli "amati" non lasceranno mai il coniuge?
e che i traditi invece pure?

non sembra essere così, o sbaglio?

Condivido! Da quello che leggo qui dentro invece, sembra tutto il contrario!!!
 
Stato
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