Brunetta
Utente di lunga data
Per chi sta con uno che può ammazzarla è una emergenza.Un problema infatti, non un emergenza.
Il post iniziale era per chi è in quelle condizioni.
Per chi sta con uno che può ammazzarla è una emergenza.Un problema infatti, non un emergenza.
Certo.Perché questo accada ci vuole una cultura che lo richieda.
Non è per provocare eh.Anche la pedofilia è in diminuzione mentre un secolo fa era molto diffusa in situazioni di degrado e promiscuità abitativa.
Embé?
Resta un problema.
Non è che si diventa un paese pacifico o diminuiscono le violenze per caso, ma perché cresce una cultura che la violenza l condanna e di conseguenza diminuiscono le condizioni che la favoriscono.
Un post... come ho detto può essere letto e interpretato male e soprattutto per chi è in una situazione di emergenza reale ha un'utilità relativa.Per chi sta con uno che può ammazzarla è una emergenza.
Il post iniziale era per chi è in quelle condizioni.
Perciò a un bambino abusato da un greco antico non dovrebbe bruciare il culo in pratica. Oh ragazzi ma vi rendete conto del livello delle coglionate che sparate?Non è per provocare eh. Pero' a me sembra evidente che ogni problema è un problema solo per l'epoca in cui è percepito come un problema. Non è siamo più buoni degli antichi greci perché abbiamo smesso di inculare i bambini. Quelli che oggi noi percepiamo come abusi, non lo erano nel passato e non lo sono tutt'oggi per molte culture. Quindi io credo che il cambiamento riguardi unicamente il modo in cui si giudicano certi atti. E mi inquieta il gioco al rialzo, la tendenza ad additare ogni comportamento come pericoloso, cosa che emerge anche nel post iniziale: detto con molta onestà, se tutto verrà percepito come violenza, non so in cosa potranno consistere le relazioni tra esseri umani.
:up:Certo.
Ci vuole cultura. Ma ci vogliono anche i mezzi. E le sinergie. Troppo spesso vedo, anche nel mio lavoro, quanto le sinergie tra professioni che possono venire in contatto invero si trasformino in conflitti di competenze e concorrenza. Direi che la cultura deve andare nella direzione - anzitutto - di un RICONOSCIMENTO di un problema. Altrimenti diviene l'ennesimo campo di battaglia dove ognuno pensa di tirare acqua al proprio mulino. E' difficile da capire pure questo, lo vedo pure io nel mio lavoro. sai cha fatica delegare qualcosa ad un altro professionista, che magari su quella materia, è più titolato per saperne di più? Ecco. Molto spesso io (che pure non faccio penale, ma mi capitano convegni che toccano le più svariate materie) assisto a conflitti avvocati/giudici. Polizia/Carabinieri. Servizi Sociali/Istituzioni. Comune/Stato.
Potrei andare a oltranza.
Il bello è che comunque se ne sta iniziando a parlare senza troppe remore. Ma senza neppure dire "è colpa di....". Ultimamente sento comunque una atmosfera più "propositiva". Ed è un passo avanti, pure se siamo lontani.
Scusa se ho fatto casino. Ho scritto di getto![]()
Perché è una coglionata? Spiega.Perciò a un bambino abusato da un greco antico non dovrebbe bruciare il culo in pratica. Oh ragazzi ma vi rendete conto del livello delle coglionate che sparate?
per fortuna negli anni tra cultura ,emancipazione e sensibilità le cose cambiano ...come ci auguriamo tutti.Perché è una coglionata? Spiega.
Io ti spiego le ragioni della mia affermazione.
Ogni gesto che compiamo non ha mai un senso in sé, in assoluto, ma sempre e solo un senso culturale.
Nella cultura greca classica i ragazzini non erano "abusati". Gli adulti iniziavano sessualmente i ragazzini ed era una pratica del tutto normale.
Tra mille anni, se esisteremo ancora, la maggior parte delle nostre pratiche virtuose verranno giudicate inaccettabili.
E' un concetto molto semplice, e chi la definisce "coglionata" credo indossi senza saperlo degli enormi paraocchi ideologici.
PS: la nostra è una cultura schizoide che adora Pasolini, che pagava minorenni per fargli pompini, e si scandalizza quando si parla della normalità, in altre culture, di pratiche che sono oggi considerate aberranti.
I paraocchi ideologici li hai tu, col tuo relativismo assoluto per il quale la persona umana non ha diritti ma solo una supina accettazione di regole sociali dove l'individuo ed il suo benessere passano in secondo piano. Tu non c'eri al tempo dei greci, colle loro graziose "iniziazioni" pedofile e non ci sarai nemmeno tra mille anni, anzi probabilmente il genere umano incapace di orientarsi ad una idea di bene chiara e condivisa si sarà estinto. Invece di cianciare tanto fatti una famiglia e metti al mondo dei figli, per i quali dovrai scegliere e lottare per il loro meglio. Vedrai come ti si schiariscono le ideea e ti passa il "boresso".Perché è una coglionata? Spiega. Io ti spiego le ragioni della mia affermazione. Ogni gesto che compiamo non ha mai un senso in sé, in assoluto, ma sempre e solo un senso culturale. Nella cultura greca classica i ragazzini non erano "abusati". Gli adulti iniziavano sessualmente i ragazzini ed era una pratica del tutto normale. Tra mille anni, se esisteremo ancora, la maggior parte delle nostre pratiche virtuose verranno giudicate inaccettabili. E' un concetto molto semplice, e chi la definisce "coglionata" credo indossi senza saperlo degli enormi paraocchi ideologici.
Il punto è che io non credo nel progresso.per fortuna negli anni tra cultura ,emancipazione e sensibilità le cose cambiano ...come ci auguriamo tutti.
poco tempo fa ci vestivamo ancora con pellicce di animali uccisi quando per scaldarci non ne avevamo più bisogno.per le strade i nostri cani lasciavano escrementi e ci pareva normale...fumavamo al cinema intossicando bambini e gente malata.
su pasolini apriamo il discorso artista-uomo dal quale non ne usciremmo mai perché se dovessimo valutare moralmente l'arte dovremmo cestinarne la maggior parte
direi per quello che ha scrittoIl punto è che io non credo nel progresso.
Soprattutto quando si parla del senso delle relazioni.
Perché cio' che importa non è l'atto in sé - accarezzare il sesso di un quindicenne - ma il modo in cui questo gesto viene vissuto, il significato che gli viene attribuito.
L'emancipazione dici? Io credo che se gli schiavi egizi vedessero gli schiavi moderni - cioè la massa enorme di impiegati, operai, disoccupati e precari - fuggirebbe inorridita.
Quanto a Pasolini : no. Non è una questione di rapporto uomo-artista. PAsolini è adorato proprio per il suo stile di vita. Perché in una società bacchettona come la nostra, si sviluppano curiosità e attrazioni morbose per cio' che vorremmo ma non possiamo.
Forse non mi sono spiegato.I paraocchi ideologici li hai tu, col tuo relativismo assoluto per il quale la persona umana non ha diritti ma solo una supina accettazione di regole sociali dove l'individuo ed il suo benessere passano in secondo piano. Tu non c'eri al tempo dei greci, colle loro graziose "iniziazioni" pedofile e non ci sarai nemmeno tra mille anni, anzi probabilmente il genere umano incapace di orientarsi ad una idea di bene chiara e condivisa si sarà estinto. Invece di cianciare tanto fatti una famiglia e metti al mondo dei figli, per i quali dovrai scegliere e lottare per il loro meglio. Vedrai come ti si schiariscono le ideea e ti passa il "boresso".
Non credo proprio: il numero di quelli che l'hanno letto non è neanche paragonabile al numero di quelli che ne sono affascinati.direi per quello che ha scritto
Paideia. Non si traduceva in sodomizzazione in tutta la Grecia, solo in alcune realtà. Per i latini, invece, era una umiliazione da infliggere forse solo al peggiore nemico. Ho fatto l'esame. Con una certa prof. Cantarella.Forse non mi sono spiegato.
Il concetto di pedofilia non esisteva neanche, in senso moralmente dispregiativo, né tantomeno come crimine.
E non perché fossero dei bruti.
Semplicemente perché, per l'appunto, era la norma.
Il che non significa che andava accettata.
Né tantomeno che vada accettata oggi!
Semplicemente dico: non illudiamoci che stiamo vivendo in un'epoca migliore solo perché percepiamo ovunque violenza e possiamo appellarci alla legge.
Oltretutto, in molte lingue, violenza-potere-autorità formano un unico concetto espresso da un unico termine.
A proposito di violenza :rotfl:Paideia. Non si traduceva in sodomizzazione in tutta la Grecia, solo in alcune realtà. Per i latini, invece, era una umiliazione da infliggere forse solo al peggiore nemico. Ho fatto l'esame. Con una certa prof. Cantarella.
Quindi il fatto che la lapidazione ad oggi sia lecita, e praticata, in alcune zone del mondo, fa sì che la lapidazione non esista????
Ma tu sei da legare. Seriamente.
Visto che rigetti l'idea di progresso umano, fallo fino in fondo. Rinuncia all' auto, alla casa riscaldata, al cibo assicurato, ai vestiti comodi e alle medicine che ti consentono di vivere 80 anni. Rinuncia ai tuoi diritti, quelli che hai maturato come individuo, di poter parlare ed esprimerti, di poterti affermare nel tuo lavoro, di poterti rapportare all' interno di una società che lungi dall' essere perfetta perlomeno ti riconosce come individuo. Torna a vivere nell'antica grecia, perlomeno potresti conoscere Socrate o torna al tempo dei romani, attento però, se non ripaghi i debiti potresti ritrovarti nell'arena con gattoni affamati, oppure preferisci il medioevo? Hai visto mai che se dici una parola fuori posto in piazza ti bruciano il sedere sul rogo. Preferisci viaggiare? perfetto, anche oggi se vuoi cambiare ci riesci, puoi rifuggire da questa bieca democrazia col paraocchi, ci sono un mazzo di paesetti governati da gente "forte" e relativista (nel senso che tutto per loro è relativo, anche la vita umana). Su coraggio, viaggia nel tempo e nello spazio, troverai sicuramente di meglio.____________Ho l'impressione che siate oblunati dal benessere in cui vivete, se la vostra preoccupazione fosse quella di riuscire a mangiare a sufficienza ogni giorno, presumo che vi si schiarirebbero le idee sul progresso materiale personale e sociale nel quale (immeritatamente) vivete.Forse non mi sono spiegato. Il concetto di pedofilia non esisteva neanche, in senso moralmente dispregiativo, né tantomeno come crimine. E non perché fossero dei bruti. Semplicemente perché, per l'appunto, era la norma. Il che non significa che andava accettata. Né tantomeno che vada accettata oggi! Semplicemente dico: non illudiamoci che stiamo vivendo in un'epoca migliore solo perché percepiamo ovunque violenza e possiamo appellarci alla legge. Oltretutto, in molte lingue, violenza-potere-autorità formano un unico concetto espresso da un unico termine.
Intendevo dire che non credo ci sia una progressione morale verso il bene.Visto che rigetti l'idea di progresso umana fallo fino in fondo. Rinuncia all' auto, alla casa riscaldata, al cibo assicurato, ai vestiti comodi e alle medicine che ti consentono di vivere 80 anni. Rinuncia ai tuoi diritti, quelli che hai maturato come individuo, di poter parlare ed esprimerti, di poterti affermare nel tuo lavoro, di poterti rapportare all' interno di una società che lungi dall' essere perfetta perlomeno ti riconosce come individuo. Torna a vivere nell'antica grecia, perlomeno potresti conoscere Socrate o torna al tempo dei romani, attento però, se non ripaghi i debiti potresti ritrovarti nell'arena con gattoni affamati, oppure preferisci il medioevo? Hai visto mai che se dici una parola fuori posto in piazza ti bruciano il sedere sul rogo. Preferisci viaggiare? perfetto, anche oggi se vuoi cambiare ci riesci, puoi rifuggire da questa bieca democrazia col paraocchi, ci sono un mazzo di paesetti governati da gente "forte" e relativista (nel senso che tutto per loro è relativo, anche la vita umana). Su coraggio, viaggia nel tempo e nello spazio, troverai sicuramente di meglio.____________Ho l'impressione che siate oblunati dal benessere in cui vivete, se la vostra preoccupazione fosse quella di riuscire a mangiare a sufficienza ogni giorno, presumo che vi si schiarirebbero le idee sul progresso materiale personale e sociale nel quale (immeritatamente) vivete.
La progressione non è verso il bene. (Per quanto come concetto assoluto, relativo al benessere delle persone non è nemmeno tanto difficile da capire) E' un tentativo di andare verso il "meglio". Quanto alla schiavitù antica e alla condizione dei tempi passati in assoluto, ribadisco, ti ci vorrrei vedere, solo per un mal di pancia senza buscopann.... Fate i coraggiosi a distanza di sicurezza, (o della storia vete una conoscenza approsimativa).Intendevo dire che non credo ci sia una progressione morale verso il bene. Che la schiavitù moderna non sia migliore della schiavitù antica. E di consenguenza: 1. non sono di quelli che predica un ritorno alle origini 2. in ogni epoca storica si poteva essere felici o infelici: un ricco commerciante dell'Impero romano se la passava comunque molto meglio di un operaio della nostra fantastica Répubblica democratica![]()
A proposito di violenza :rotfl:
Intanto, i miei complimenti per aver passato l'esame con Eva, ma le tue precisazioni storiche non mi pare che contraddicono quello che ho scritto.
Anzi...in effetti ero in dubbio se fare riferimento al fatto che l'iniziazione sessuale era vista come strettamente connessa all"educazione (paideia appunto). Quindi mi aiuti a dire.
Per il resto...no, la lapidazione è un'altra cosa. Fare sesso per un ragazzino non è la stessa cosa che per una fedifraga essere lapidata.
La morte è la morte in qualunque cultura, mi sembra evidente.
Certo che comunque, l'approccio alla morte cambia.
Il vissuto di un condannato a morte nel medioevo non è lo stesso vissuto di un condannato a morte in una società in cui la maggior parte degli uomini condanna la pena capitale.
Ma come ragionate?
discorsi sterili, votati forzatamente alla filosofia del bastian contrarioIntendevo dire che non credo ci sia una progressione morale verso il bene.
Che la schiavitù moderna non sia migliore della schiavitù antica.
E di consenguenza:
1. non sono di quelli che predica un ritorno alle origini
2. in ogni epoca storica si poteva essere felici o infelici: un ricco commerciante dell'Impero romano se la passava comunque molto meglio di un operaio della nostra fantastica Répubblica democratica![]()