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Brunetta

Utente di lunga data
da quello che so (e riferisco solo quelle che altre amiche mi hanno riportato dei loro figli)è che alle superiori avevano verifiche PIU' FACILI
quella che la figlia andava all'università mi ha riportato le stesse cose
altro non so
capisci che se una madre dice che la figli fa lettere ma ha degli esami più easy per me è così?
Ma vuoi accettare la possibilità che la tua amica dica fregnacce perché non sa ?
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
da quello che so (e riferisco solo quelle che altre amiche mi hanno riportato dei loro figli)è che alle superiori avevano verifiche PIU' FACILI
quella che la figlia andava all'università mi ha riportato le stesse cose
altro non so
capisci che se una madre dice che la figli fa lettere ma ha degli esami più easy per me è così?
Si ma dalle medie fino alle superiori è effettivamente così, poi all'università la solfa cambia
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Invece di chiacchiere ho verificato con Gemini, Gpt e compagnia. Sono tutti concordi che in base alla 104 gli studenti hanno diritto ad ausili specifici in base alla loro disabilità, ma non è in ogni caso modificato l'obiettivo formativo, devono comunque dimostrare di aver raggiunto le stesse competenze degli altri.
Non DEGLI ALTRI. Il massimo delle competenze che LUI può raggiungere, nell'ambito della propria difficoltà.
 

cipolino

Utente di lunga data
Su qualsiasi criterio si può discutere.
Se fosse per non costringere un disabile a trovare in una situazione di disagio, ad esempio una sede lontana, avrebbe una sua ratio. Si parla sempre di disabilità fisica.
Torno a ripetere: da come ho capito, la sede è determinata in automatico in base alla graduatoria, ai posti disponibili e alle preferenze date.

In automatico.

La preferenza interviene solo al momento formazione della graduatoria.

Chi non accetta il posto che gli viene dato, decade.

I posti rimasti dopo il primo giro di assegnazioni sono assegnati in seconda battuta ai successivi in graduatoria.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Lasciamo stare i genitori... il più delle volte partono dal presupposto che non accettano i "difetti" dei figli. Perché questo sono, per loro. Quando va "bene" è senso di colpa.
Altrimenti è delusione per un figlio tarato, non corrispondente all'idea perfetta che loro avevano. E partendo da questo, sono tutt'altro che collaborativi.
Ovviamente non posso riportare più di tanto di quello che vedo a scuola, per privacy.
Ma è normale perché non hanno competenze specifiche. Potrebbero farsele, ma dovrebbero avere la volontà di farlo e le capacità. Se sono DSA anche i genitori possono avere difficoltà di comprensione del testo, ad esempio, che hanno ovviamente vissuto male, sentendosi al tempo incapaci.
Ma io ho visto mamme negare la miopia! Una non voleva portare la bambina a fare la visita oculistica perché “nella mia famiglia nessuno ha mai avuto bisogno di occhiali!” Preferiva pensare la figlia pigra e superficiale. La povera bambina scriveva storto perché era astigmatica. Ma è stata una impresa farla portare alla visita. Messi gli occhiali… felice finalmente di vederci. Si è laureata, anche grazie agli strumenti compensativi… gli occhiali! 🤭

Va bene
Hai ragione
Certo che ho ragione. È l’ambito di mia competenza. Mica ti spiego il tuo lavoro. Mi fido.

Torno a ripetere: da come ho capito, la sede è determinata in automatico in base alla graduatoria, ai posti disponibili e alle preferenze date.

In automatico.

La preferenza interviene solo al momento formazione della graduatoria.

Chi non accetta il posto che gli viene dato, decade.

I posti rimasti dopo il primo giro di assegnazioni sono assegnati in seconda battuta ai successivi in graduatoria.
Può essere un meccanismo imbecille.
Anche semplicemente perché trasferito da altri ambiti.
Ma non credo che possa essere così incisivo.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non DEGLI ALTRI. Il massimo delle competenze che LUI può raggiungere, nell'ambito della propria difficoltà.
Questo fino alle superiori. All'università, in particolare medicina, prevale la salute pubblica, non si possono non avere le competenze minime richieste a tutti a prescindere da 104, dsa ecc ecc
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Ma è normale perché non hanno competenze specifiche. Potrebbero farsele, ma dovrebbero avere la volontà di farlo e le capacità. Se sono DSA anche i genitori possono avere difficoltà di comprensione del testo, ad esempio, che hanno ovviamente vissuto male, sentendosi al tempo incapaci.
Ma io ho visto mamme negare la miopia! Una non voleva portare la bambina a fare la visita oculistica perché “nella mia famiglia nessuno ha mai avuto bisogno di occhiali!” Preferiva pensare la figlia pigra e superficiale. La povera bambina scriveva storto perché era astigmatica. Ma è stata una impresa farla portare alla visita. Messi gli occhiali… felice finalmente di vederci. Si è laureata, anche grazie agli strumenti compensativi… gli occhiali! 🤭
In classe ci sono almeno tre alunni che non ci vedono bene. Sono costretti ad avvicinarsi per copiare dalla lavagna, e la mia tutor ha sollecitato i genitori perché provvedano. In un mese ancora niente. Anche mio padre per un anno ha negato che io non vedessi bene, dicendo con mia madre "CI HA SEMPRE VISTO".
Certo, volevo rispondere... ho sempre visto VOI. Il "CI" se riferito a voi, è giusto. :ROFLMAO:
 

Nicky

Utente di lunga data
Temo che tu confonda due piani: l'accesso al percorso e gli strumenti di aiuto agli studenti con (qualsiasi tipo di) difficoltà.

Sugli strumenti di aiuto, nulla questio: l'università deve agevolare la possibilità di apprendimento di chi ha una difficoltà qualsiasi.
Questo l'università già lo fa.
Considerando però che non stiamo parlando di istruzione né di base né intermedia ma superiore, NON DEVE cambiare il livello di competenza richiesto per superare gli esami.

Qui invece si sta parlando di accesso al percorso: chiaramente è necessario prevedere un meccanismo di selezione per il pari merito, perché è inimmaginabile che ci siano meno idonei che posti disponibili.
No, su questo sono d'accordo con te.
Ma io a monte non sono d'accordo neppure sulle selezioni per l'accesso al percorso. Posso capire la necessità che le guida, ma non dovrebbero esistere.
 

cipolino

Utente di lunga data
da quello che so (e riferisco solo quelle che altre amiche mi hanno riportato dei loro figli)è che alle superiori avevano verifiche PIU' FACILI
quella che la figlia andava all'università mi ha riportato le stesse cose
altro non so
capisci che se una madre dice che la figli fa lettere ma ha degli esami più easy per me è così?
All'università non è così: le competenze verificate agli esami sono le stesse per tutti.
Giustamente!
Poi ci possono essere aggiustamenti nelle modalità di verifica, ma le competenze quelle sono e quelle devono essere. E ci mancherebbe altro!

Altrimenti voglio anch'io una quota di posti nelle squadre di serie A per chi è affetto dalla "sindrome del piede storto", perché io volevo fare il calciatore ma non ho potuto farlo per colpa di quel problema che, seppur non visibile, è stato certificato dall'allenatore della squadra in cui giocavo da ragazzino 😭
 

Brunetta

Utente di lunga data
In classe ci sono almeno tre alunni che non ci vedono bene. Sono costretti ad avvicinarsi per copiare dalla lavagna, e la mia tutor ha sollecitato i genitori perché provvedano. In un mese ancora niente. Anche mio padre per un anno ha negato che io non vedessi bene, dicendo con mia madre "CI HA SEMPRE VISTO".
Certo, volevo rispondere... ho sempre visto VOI. Il "CI" se riferito a voi, è giusto. :ROFLMAO:
Vedo che non era anomala quella mamma.
Se perfino la possibilità che un figlio sia miope viene negata, figuriamoci come viene considerata una disabilità o anche solo un DSA.
Poi ci sono anche insegnanti che non capiscono niente.
Ho avuto colleghe che non capivano niente.
 

The Reverend

Utente di lunga data
Ai miei tempi (sembro mio nonno🤭) c'era solo il test di ingresso e già sembrava un'impresa entrare.
Leggendo anche White, ora è davvero un'Odissea.
In bocca al lupo alla tua ragazza.
Ma difatti!
Par che siamo alla follia. Tre esami, somma dei voti, altro esame se si va male, eccetera.
E che cazzo!!!😂😂😂
Non tornerei a studiare neanche sotto tortura
 

The Reverend

Utente di lunga data
Allibisciti pure.
Ma, di norma, un punteggio di invalidità superiore al 66% è associato ad una inabilità lavorativa. Ti potrà sembrare crudele, ma è la cruda realtà.
Che sappia io la percentuale per ricevere la pensione parte dal 74% (solo per la precisione e non per entrare in merito al tuo discorso)
 

white74

Utente di lunga data
Forza, è stata bravissima a volerli rifare.
Non lo so.. io, fossi stata in lei, o provavo a rifarli tutti e tre oppure a questo punto avrei rinunciato e avrei usato la finestra di immatricolazione appena aperta per la sua opzione B.
Con un 18 in uno dei tre non credo ci sia la possibilità di passare. Sono pratica io.
 

Nicky

Utente di lunga data
Non lo so.. io, fossi stata in lei, o provavo a rifarli tutti e tre oppure a questo punto avrei rinunciato e avrei usato la finestra di immatricolazione appena aperta per la sua opzione B.
Con un 18 in uno dei tre non credo ci sia la possibilità di passare. Sono pratica io.
Dipende dai voti degli altri, credo. Comunque una scelta difficile da fare.
 
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