Sensi di colpa? E perchè? Se sbagli, sai che stai sbagliando, non hai scuse con te stesso. Ci vuole tempo per elaborare, ma forse la cosa migliore è riconoscere i propri errori.
Il problema nasce da sbagli di chi di necessità e per natura si ritiene infallibile.
Ora per ammettere e riconoscere i propri errori ci vuole una certa dose di intelligenza, maturità e soprattutto Umiltà.
( merce rarissima).
A volte sta cosa ( a me ignota) del senso di colpa mi appare come la più bislacca e insulsa delle giustificazioni.
Cioè una cosa tra sè e sè, che non ha nulla a che vedere con quello che realmente succede, o è accaduto, ma che crea degli strani cortocircuiti emotivi.
Una volta riconosciuto e ammesso un errore, ci vuole anche il coraggio di ammetterlo.
Magari a sè stessi è facile, ma difronte ad un'altra persona è dura.
Ho visto persone crollare miseramente perchè incantonate e schiacciate dal peso delle loro responsabilità.
Dopo essere crollate vanno in corto circuito, perchè il loro orgoglio, che sappiamo è inversamente proporzionale all'intelligenza, impedisce loro di spostare l'asse dalla infallibilità, a quello della imperfezione, e le vedi fare di quei numeri ciclopici per riuscire a spiegarti che hanno sempre e comunque ragione loro.
La prima tattica che usano e che va stroncata sul nascere è questa:
Se non stai attento ti convincono perfino di quello che non stai pensando minimamente.
Non io ti ho pestato un piede, sei tu che hai pensato di metterlo in una certa maniera, costringendomi a pestartelo.
AH quale vantaggio per l'uomo, passare alla storia, come un finto mona.
Tutti pensano che abbia in mano le scartele.
Ma lui cala sempre l'asso all'ultima mano.
E con quello se piglia tutto.