Nausicaa
sfdcef
Mi ricordo quando ero tutta intimidita. Tu "grande" e cosí... "Fuori scala". Troppo perchè ti interessassi a me (pensavo). Mamma mia, le paranoie che non mi facevo quando parlavo con te!
E poi.
Quando dovevo prendere quelle medicine e me ne scordavo sempre, con effetti collaterali, eri tu che mi scrivevi ogni mattina per ricordarmene. E se non trovavi la mia risposta con la conferma che le avevo prese, mi chiamavi...
eri tu che sei riuscito a farmi sentire la più bella delle donne quando avevo 20 chili in più. Sempre quelle medicine...
E quando piangevo, povero, fiumi di lacrime, quante ora hai passato per strapparmi un sorriso, ogni volta? Il cavaliere dall'armatura scintillante, che salva ogni dannatissimo giorno questa stupida donzella
Paziente quando avevo gli ormoni azzerati...
paziente nei miei scatti... L'unico essere col quale sono stata scorbutica e acida... Proprio con te...
tu c'eri quando non credevo in me. E hai creduto cosī fortemente in me, che ho continuato a mettere un piede davanti all'altro... E sono ancora qui, che non mollo. Ma quei passi, li ho fatti perchè c'eri tu. Solo perchè tu credevi al posto mio, quando non ce la facevo.
c'eri a gioire delle mie gioie e a soffrire per i miei dispiaceri. A combattere le mie paure assieme a me. Forte come un continente.
sei nascosto in casa mia... Mi guardo attorno e all'improvviso scopro quante cose tue ci sono dentro, modeste e di tutti i giorni, che occhieggiano discrete mentre mi accompagnano nella vita di tutti i giorni.
E la gioia... La gioia e le risate, quando sono tornate...
E poi, il regalo più bello di tutti, la meraviglia. Scoprire che non sono -solo- quel dannatissimo pulcino bisognoso, ma che anche io. Sono cosí per te. Misteri
E poi.
Quando dovevo prendere quelle medicine e me ne scordavo sempre, con effetti collaterali, eri tu che mi scrivevi ogni mattina per ricordarmene. E se non trovavi la mia risposta con la conferma che le avevo prese, mi chiamavi...
eri tu che sei riuscito a farmi sentire la più bella delle donne quando avevo 20 chili in più. Sempre quelle medicine...
E quando piangevo, povero, fiumi di lacrime, quante ora hai passato per strapparmi un sorriso, ogni volta? Il cavaliere dall'armatura scintillante, che salva ogni dannatissimo giorno questa stupida donzella
Paziente quando avevo gli ormoni azzerati...
paziente nei miei scatti... L'unico essere col quale sono stata scorbutica e acida... Proprio con te...
tu c'eri quando non credevo in me. E hai creduto cosī fortemente in me, che ho continuato a mettere un piede davanti all'altro... E sono ancora qui, che non mollo. Ma quei passi, li ho fatti perchè c'eri tu. Solo perchè tu credevi al posto mio, quando non ce la facevo.
c'eri a gioire delle mie gioie e a soffrire per i miei dispiaceri. A combattere le mie paure assieme a me. Forte come un continente.
sei nascosto in casa mia... Mi guardo attorno e all'improvviso scopro quante cose tue ci sono dentro, modeste e di tutti i giorni, che occhieggiano discrete mentre mi accompagnano nella vita di tutti i giorni.
E la gioia... La gioia e le risate, quando sono tornate...
E poi, il regalo più bello di tutti, la meraviglia. Scoprire che non sono -solo- quel dannatissimo pulcino bisognoso, ma che anche io. Sono cosí per te. Misteri
