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Sole

Escluso
La discriminazione non è sempre odiosa e intollerabile, a volte sarebbe doverosa.
L'hai applicata anche tu, in altri ambiti tematici più attinenti all'argomento del forum.
Sì, vabbè.
 

Sole

Escluso
non è questione di correttezza: farfalla spiega da varii post il suo punto di vista assolutamente condivisibile, nonchè dichiarata espressione del punto di vista dell'imprenditore, un punto di vista basato sulla praticità e sulla funzionalità di certi meccanismi reali, laddove il tuo discorso trabocca invece di principi astratti: corretti, per carità, ma che finora sono serviti a poco o nulla, visti gli obiettivi raggiunti negli ultimi decenni in italia
No, non sono principi astratti. Se io sono una giovane donna preparata e competente e mi presento a un colloquio di lavoro, voglio che la mia situazione personale e il mio eventuale desiderio di maternità in un prossimo futuro non mi precludano un'assunzione, a vantaggio, magari, di un ragazzo meno qualificato che invece non potrà mai avere figli. Punto. E non si tratta di idee. Si tratta di diritti. Io NON posso essere penalizzata solo perché sono una giovane donna in età da figli. E non si possono mettere in discussione le conquiste fatte in materia di tutela di certe categorie di lavoratori, solo perché QUALCUNO ne abusa. Non è questa la strada.
 

Zod

Escluso
Madonna santa. State parlando di politica.
Che paura.

Continuerò a sconfanarmi pomodorini di pachino al forno, sotto olio, con aglio e vari aromi.
Mamma mia che buoni.
Credo che me li mangerò tutti. Ho anche l'olio che mi cola.
Che ti cola dove?
 

Zod

Escluso

Zod

Escluso
Questa è una risposta. La posizione di Farfalla, a quanto pare, è condivisa da te. Permetti che possa non essere condivisa da altri senza essere necessariamente una cazzata.
Diciamo che chi si trova in posizioni di responsabilità con personale sotto il suo coordinamento, scopre che alcune persone abusano dei diritti riservati a chi avrebbe davvero bisogno. Ma vale per uomini e donne, e talvolta è quasi meglio che stiano a casa in malattia, visto che vederli a non far nulla da ancora più ai nervi e rallenta anche il lavoro di chi invece produce.

Ci sono persone che darebbero l'anima per un posto di lavoro, e persone che ce l'hanno e passano il tempo a lamentarsi che lo Champagne della mensa non è servito alla temperatura giusta.

Fankulo l'articolo 18, che tutela solo chi non ha voglia di fare. Ci deve essere un solo contratto per tutti, e non lavoratori di serie A B C D E F G....

È inevitabile che dove c'è abuso di un diritto, si finisca con vanificare tale diritto a discapito di chi ne avrebbe davvero bisogno.

S*B
 
Diciamo che chi si trova in posizioni di responsabilità con personale sotto il suo coordinamento, scopre che alcune persone abusano dei diritti riservati a chi avrebbe davvero bisogno. Ma vale per uomini e donne, e talvolta è quasi meglio che stiano a casa in malattia, visto che vederli a non far nulla da ancora più ai nervi e rallenta anche il lavoro di chi invece produce.

Ci sono persone che darebbero l'anima per un posto di lavoro, e persone che ce l'hanno e passano il tempo a lamentarsi che lo Champagne della mensa non è servito alla temperatura giusta.

Fankulo l'articolo 18, che tutela solo chi non ha voglia di fare. Ci deve essere un solo contratto per tutti, e non lavoratori di serie A B C D E F G....

È inevitabile che dove c'è abuso di un diritto, si finisca con vanificare tale diritto a discapito di chi ne avrebbe davvero bisogno.

S*B
concordo nel modo più assoluto.
si parlava della maternità come bene comune e non a solo carico della donna quando , secondo me a sproposito, ci siamo trovati a sottolineare di quante lavoratrici abusano e approfittano ...
e anch'esse rientrano esattamente nei casi da te sopraccitati.
 
da lavoratrice indipendente è inutile dire che ho lavorato fino all'ultimo giorno della gravidanza ,riprendendo dopo pochissimo.
nei confronti delle donne che hanno lavorato per me non potevo che avere il massimo rispetto per i loro tempi e modi e se qualcuna "ha fatto la furba" la posso equiparare agli uomini che hanno a loro volta fatto la stessa cosa per malanni inventati o roba varia.
 

Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
No, non sono principi astratti. Se io sono una giovane donna preparata e competente e mi presento a un colloquio di lavoro, voglio che la mia situazione personale e il mio eventuale desiderio di maternità in un prossimo futuro non mi precludano un'assunzione, a vantaggio, magari, di un ragazzo meno qualificato che invece non potrà mai avere figli. Punto. E non si tratta di idee. Si tratta di diritti. Io NON posso essere penalizzata solo perché sono una giovane donna in età da figli. E non si possono mettere in discussione le conquiste fatte in materia di tutela di certe categorie di lavoratori, solo perché QUALCUNO ne abusa. Non è questa la strada.
peccato che la qualifica adatta venga decisa da chi assume. di fronte a un gruppo di candidati presentati da un'agenzia di selezione del personale l'ultima parola spetta sempre al datore di lavoro.
ho sentito con le mie orecchie il direttore del personale dell'azienda in cui lavoro chiedere a un candidato se fosse etero, gay o bisex. è risaputo che il Grande Capo di questa azienda, quando ancora si occupava dei colloqui, abbia scelto di assumere tra i papabili le persone peggio vestite (secondo gli standard comuni) anche se non sapevano una parola d'inglese, investendo in seguito affinchè lo imparassero.ha sempre puntato e assunto soprattutto donne e gay, discriminando di fatto gli uomini etero, ma nessuno si è mai lamentato (però le sue dipendenti possono usufruire di un asilo nido dove lasciare i pargoli a un costo veramente irrisorio).
e sto parlando di una delle poche aziende che in questa congiuntura storica non sta lasciando a casa persone.

che ti piaccia o no, nel privato il 30% della qualifica è a discrezione del datore di lavoro, e in quel 30% rientrano la preferenza sessuale, le tette grosse, il pisello lungo....e l'eventuale lunga assenza per accudire futuri figli.
io comunque non penso che sia così frequente che non vengano assunte donne veramente preparate: certo che se si presentano col tuo piglio in questa discussione la prima domanda sarebbe: ma tu sei qui per lavorare o per garantirti dei diritti?
 

Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
no. perchè la libertà di pensiero e di espressione impone agli altri di farti esporre le tue idee senza aggredirti nè fisicamente nè verbalmente.

ma se scrivi una belinata non è che essa diventa cosa giusta solo perchè 6 libera di pensarla ed esprimerla.

non è tutto diritto nella vita
olè :D
 
no. perchè la libertà di pensiero e di espressione impone agli altri di farti esporre le tue idee senza aggredirti nè fisicamente nè verbalmente.

ma se scrivi una belinata non è che essa diventa cosa giusta solo perchè 6 libera di pensarla ed esprimerla.

non è tutto diritto nella vita
oddio ce n'eravamo accorte
 

Sole

Escluso
peccato che la qualifica adatta venga decisa da chi assume. di fronte a un gruppo di candidati presentati da un'agenzia di selezione del personale l'ultima parola spetta sempre al datore di lavoro.
ho sentito con le mie orecchie il direttore del personale dell'azienda in cui lavoro chiedere a un candidato se fosse etero, gay o bisex. è risaputo che il Grande Capo di questa azienda, quando ancora si occupava dei colloqui, abbia scelto di assumere tra i papabili le persone peggio vestite (secondo gli standard comuni) anche se non sapevano una parola d'inglese, investendo in seguito affinchè lo imparassero.ha sempre puntato e assunto soprattutto donne e gay, discriminando di fatto gli uomini etero, ma nessuno si è mai lamentato (però le sue dipendenti possono usufruire di un asilo nido dove lasciare i pargoli a un costo veramente irrisorio).
e sto parlando di una delle poche aziende che in questa congiuntura storica non sta lasciando a casa persone.

che ti piaccia o no, nel privato il 30% della qualifica è a discrezione del datore di lavoro, e in quel 30% rientrano la preferenza sessuale, le tette grosse, il pisello lungo....e l'eventuale lunga assenza per accudire futuri figli.
io comunque non penso che sia così frequente che non vengano assunte donne veramente preparate: certo che se si presentano col tuo piglio in questa discussione la prima domanda sarebbe: ma tu sei qui per lavorare o per garantirti dei diritti?
A parte che tutto 'sto discorso non c'entra un belino con quello che si diceva.

Comunque io sono convinta che in tempi come questi i diritti vadano garantiti, certo. A tutti però. Non è un fatto personale sai.
Questa è la cosa che molti non capiscono. Che preoccuparsi dei diritti quando qualcuno li mette in discussione è un dovere civile. Non un arraffare privilegi perchè si vuole tutto senza dare niente.
 

free

Escluso
da lavoratrice indipendente è inutile dire che ho lavorato fino all'ultimo giorno della gravidanza ,riprendendo dopo pochissimo.
nei confronti delle donne che hanno lavorato per me non potevo che avere il massimo rispetto per i loro tempi e modi e se qualcuna "ha fatto la furba" la posso equiparare agli uomini che hanno a loro volta fatto la stessa cosa per malanni inventati o roba varia.

avresti potuto chiedere l'indennità di maternità spettante alle lavoratrici autonome
e farti sostituire
forse da una donna qualificatissima
...che però si presentava da te al 4/5 mese di gravidanza, lei, non tu...
come la mettiamo?
 
peccato che la qualifica adatta venga decisa da chi assume. di fronte a un gruppo di candidati presentati da un'agenzia di selezione del personale l'ultima parola spetta sempre al datore di lavoro.
ho sentito con le mie orecchie il direttore del personale dell'azienda in cui lavoro chiedere a un candidato se fosse etero, gay o bisex. è risaputo che il Grande Capo di questa azienda, quando ancora si occupava dei colloqui, abbia scelto di assumere tra i papabili le persone peggio vestite (secondo gli standard comuni) anche se non sapevano una parola d'inglese, investendo in seguito affinchè lo imparassero.ha sempre puntato e assunto soprattutto donne e gay, discriminando di fatto gli uomini etero, ma nessuno si è mai lamentato (però le sue dipendenti possono usufruire di un asilo nido dove lasciare i pargoli a un costo veramente irrisorio).
e sto parlando di una delle poche aziende che in questa congiuntura storica non sta lasciando a casa persone.

che ti piaccia o no, nel privato il 30% della qualifica è a discrezione del datore di lavoro, e in quel 30% rientrano la preferenza sessuale, le tette grosse, il pisello lungo....e l'eventuale lunga assenza per accudire futuri figli.
io comunque non penso che sia così frequente che non vengano assunte donne veramente preparate: certo che se si presentano col tuo piglio in questa discussione la prima domanda sarebbe: ma tu sei qui per lavorare o per garantirti dei diritti?
Infatti...
Che diceva mio padre?
Io per legge sono obbligato a darti SOLO il minimo sindacale...
Ma che bella conquista eh?

Poi sulle donne sono sempre scelte aziendali...
C'è chi dice assumo una giovane non sposata perchè tanto non si mette subito in maternità e chi dice invece assumo una donna che abbia già svezzato dei figli così poi son sicuro che non si mette in maternità no?

Comunque sia poi ogni stato ha le sue politiche...

In Svezia prima vengono le quarantenni che hanno svezzato due bambini, poi le giovani single...

E NESSUNO là si sogna di dire che lo Stato fa discriminazioni...nessuno...
 
avresti potuto chiedere l'indennità di maternità spettante alle lavoratrici autonome
e farti sostituire
forse da una donna qualificatissima
...che però si presentava da te al 4/5 mese di gravidanza, lei, non tu...
come la mettiamo?
Dici cose che...
Va bon...
Credimi fare l'imprenditore non è così semplice...

Proprio il farti sostituire è un problema insormontabile...

Perchè un imprenditore non è mai un numero in un'azienda...

Perchè se è un numero è sempre il numero 1.

Un conto è la qualifica
Un conto è saper esercitare una professione.

Lo vedo anche nel mio settore eh?
Ohi ci sono persone qualificatissime...
Ma se si mettono a suonare...
 

free

Escluso
Dici cose che...
Va bon...
Credimi fare l'imprenditore non è così semplice...

Proprio il farti sostituire è un problema insormontabile...

Perchè un imprenditore non è mai un numero in un'azienda...

Perchè se è un numero è sempre il numero 1.

Un conto è la qualifica
Un conto è saper esercitare una professione.

Lo vedo anche nel mio settore eh?
Ohi ci sono persone qualificatissime...
Ma se si mettono a suonare...

era solo una piccola provocazione
comunque, sai come si dice: che di gente insostituibile sono pieni i cimiteri...:singleeye:
 

sienne

lucida-confusa
Ciao,

comunque ... se si osserva in piano generale ...

In Italia lavorano meno della metà delle donne. Anzi, in confronto agli altri stati europei,
l'Italia si trova al penultimo posto. Solo Malta registra un livello inferiore.
Come anche, un numero elevato interrompo il lavoro per questioni famigliari.
Ma non solo, decide di ritirarsi - piace o non piace - la retribuzione è più bassa in confronto
a quella maschile.

Un insieme di cose, un insieme di ostacoli ...
già solo questo quadro fa capire, che il mondo del lavoro non
favorisce tanto la conciliazione di famiglia e lavoro ...

Da una parte manca quel senso di responsabilità verso la società.
Basta vedere quanti evadano le tasse ecc., quanti furbetti si trovano ovunque ...
Dall'altra parte però, come sono le infrastrutture sociali?
Come sono costituiti i posti di lavoro per poter conciliare
i tempi ecc. che impone una famiglia?

Credo che il quadro è molto ampio ... e tocca in insieme di cose ... è una rete.
Ma si può parlare ancora tanto, che la mentalità dei "furbetti" deve cambiare,
se i più grandi furbi ... si trovano proprio in cima ...

I diritti vanno rispettati ... ma anche i doveri!
sia da sotto ... che da sopra ...

Una soluzione? ... per ora, ognuno vede di cavarsela ...

sienne
 

Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
A parte che tutto 'sto discorso non c'entra un belino con quello che si diceva.

Comunque io sono convinta che in tempi come questi i diritti vadano garantiti, certo. A tutti però. Non è un fatto personale sai.
Questa è la cosa che molti non capiscono. Che preoccuparsi dei diritti quando qualcuno li mette in discussione è un dovere civile. Non un arraffare privilegi perchè si vuole tutto senza dare niente.
Invece c'entra eccome, perché tu hai parlato di giovane donna qualificata e bisogna capire che il significato che dai tu a qualificata non è magari lo stesso che dà l'imprenditore di turno presso il quale ti presenti come candidato all'assunzione.
Ovviamente non si tratta di questioni personali, sono d'accordo.
Come nel privato ci sono lavativi da cacciare a calci in culo ( attualmente la mia azienda è in causa con uno di questi) nel pubblico ci sono microrealtà che funzionano benissimo grazie alla coscienza dei singoli lavoratori.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Due, dipende, se tu t'accontenti anche due. Comunque è un'altra questione questa, si parlava di benessere economico.
mi pareva parlassi di redditi di cittadinanza. che non sono benessere economico,ma esproprio proletario 2.0
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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