Il tradimento è una fuga dai casini della vita. La ricerca di un momento sospeso, una specie di droga, che da piacere momentaneo, assuefazione, ma che lentamente ti distrugge perchè stravolge la tua esistenza. Forse il confessare il tradimento, oppure il farsi scoprire, è un modo per chiedere aiuto.
S*B
può essere, però non lo trovo un'attenuante ma un' aggravante, nessuno di noi - io credo - avrebbe iniziato una relazione o si sarebbe sposato con un debole, fedifrago, furbetto, paraculo, "drogato", casinista, avvelenatore della vita sua e nostra. si si rivela così, c'è un problema, e bello grosso. e infatti molti di noi, me compresa, siamo qui a chiederci com'è possibile, chi avevamo di fianco. dare la colpa a se stessi, oltre un certo ragionevole limite, credo non sia sano e nemmeno utile ad un'eventuale ricostruzione. Il tradimento è un qualcosa che il traditore sceglie ogni volta, ogni volta il mio ex ha scelto di corteggiare la tipa, poi di andarci a cena, si è accordato, ha telefonato, ha preso la macchinina e brum brum ha guidato nel traffico, si è presentato sotto casa sua, e poi ha chiaccherato al tavolo per una sera, e poi brum brum macchinina fino a casa di lei, e bacini e bacetti e pantaloncini abbassati e chupa dance nelle lenzuola, e così più e più volte , per mesi. Ogni volta avrebbe potuto fermarsi, e scegleire di agire diversamente, ma non l'ha fatto. il traditore SA cosa sta facendo, e SCEGLIE di farlo e rifarlo e rifarlo ancora, sceglie anche di impiegare energie per ingannare il patner tradito, "costruisce" la proptria esistenza parallela, mettendoci testa, energie, impegno, non un povero drogato in crisi di astinenza che agisce in maniera inconsulta. Trattare il traditore come un incapace di intendere e di volere non fa bene alla relazione. Io credo