Situazione tormentata

Brunetta

Utente di lunga data
Prendete Taylor Swift... LA sua biografia è questa
"Taylor Alison Swift è nata il 13 dicembre 1989 a West Reading, in Pennsylvania (USA),[35][36] da Scott Kingsley Swift, ex agente di cambio di Merrill Lynch[36], e Andrea Gardner Swift (nata Finlay, casalinga e figlia della cantante d'opera e personalità della tv americana Marjorie Finlay[37]), crescendo insieme a loro e suo fratello minore Austin Kingsley (11 marzo 1992) in una fattoria nella città di Reading.[38]

Si appassiona alla musica country a 6 anni, a 10 anni entra a far parte della compagnia teatrale per bambini Theatre Kids Live di Kirk Cremer. Affascinata dalla recitazione e dalla musica, ben presto è indecisa su quale strada intraprendere, e Cremer la spinge verso una carriera musicale e le trova un locale dove esibirsi. All'età di 12 anni, con l'aiuto di un tecnico riparatore di computer, impara a suonare tre accordi sulla chitarra.[41] Si diletta nella composizione e scrive la sua prima canzone, intitolata Lucky You.[42][43]

Prime esperienze artistiche
All'età di undici anni, accompagnata dalla madre, va per la prima volta in visita a Nashville, dove riceve lezioni di canto da Brett Manning. Speranzosa di ottenere un contratto discografico, distribuisce una demo di canzoni in karaoke da lei interpretate ad ogni etichetta presente nel music row di Nashville. Riceve svariati rifiuti, non solo dalle case discografiche ma anche dai suoi pari. Al suo ritorno in Pennsylvania viene invitata a cantare allo US Open Tennis Tournament; questa esibizione attira sulla giovane cantante molte attenzioni.[44] Una persona in particolare viene colpita dal suo talento, Dan Dymtrow, allora manager di Britney Spears, che decide di seguire la precoce Swift nella sua carriera.[8]Dopo due anni viene contattata da una casa discografica, la RCA Records, con cui lavora per qualche tempo. Per facilitare il suo ingresso nel business musicale i genitori decidono di trasferirsi nel 2004 a Handersonville, in Tennessee.[43] Lì scrive una canzone intitolata The Outside, che viene inserita nella raccolta della Maybelline, Chicks with Attitude, un disco contenente brani di giovani talenti emergenti.[8]

Nel maggio del 2005 viene assunta come autrice di canzoni dalla SONY/ATV Tree, risultando la più giovane mai assunta dalla società.[45] A quindici anni rifiuta di rinnovare per un altro anno il contratto con la RCA, in quanto l'etichetta non le permette di registrare le canzoni da lei composte.[46] Continua ad esibirsi a Nashville, e qui al Bluebird Cafe, riesce a catturare l'attenzione di Scott Borchetta, che le propone di essere la prima artista della sua casa discografica appena fondata, la Big Machine Records, sua etichetta fino al 19 novembre 2018."
Me la invii come vocale?
 

iosolo

Utente di lunga data
Il problema è la proiezione dei genitori.
Ho avuto in classe bambini non solo sostenuti nel calcio, ma pressati.
Solo che si vedeva che non avrebbero potuto avere quel futuro da essere la ricchezza della famiglia.
Ci si può domandare come lo sapevo? Avete mai visto i filmati di Totti o Maradona bambini?
Avendo frequentato le scuole calcio posso dirti che molti pensano di avere un Totti (qui a Roma è il simbolo più facile da usare) come figli e ruotano intorno ad esso la quotidianità di tutta la famiglia. Trasferte, fratelli e sorelle al seguito, permessi lavorativi e richieste di part-time per poter seguire il figlio che probabilmente era un talento, ma uno come tanti. Uno dei tanti.
Immagino però che i genitori pensano di fare il meglio per lui e per la sua passione, più che inseguire loro dei sogni di gloria.
Io ringrazio che il mio è una pippa al sugo (non glielo dite per favore)
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Da passione ad agonismo è facile perdersi però.
Non è la prima volta che si legge di sacrifici importanti, anche a livello scolastico, per conseguire obiettivi sportivi. Alcuni risultati sportivi poi non sono certo olimpionici magari mentre si cresce e si finisce per aver investito molto su qualcosa che non sarà il tuo futuro.
Molti giovani calciatori sono così, ad esempio, arrivano a spendersi nelle giovanile, con sacrifici di tutta la famiglia, per poi non arrivare davvero a buoni risultati. Ovvio, che se poi diventi Sinner è un altro discorso.
Da genitore non lo so quale scelta sarebbe più giusta.
Quindi se non sei Del Piero non fare calcio? O se non sei Sinner non fare tennis? Ecc?
Ma i bambini si devono anche divertire
Mia figlia a settembre inizia coi tornei, non ha neanche 7 anni, sono per divertimento, non pretendo che diventi una campionessa, a me basta che si diverta e che faccia sport
Che preferisco che entri nel giro dello sport, che è sano ed educativo, invece che se ne stia a non fare niente tutto il giorno
 

Brunetta

Utente di lunga data
Avendo frequentato le scuole calcio posso dirti che molti pensano di avere un Totti (qui a Roma è il simbolo più facile da usare) come figli e ruotano intorno ad esso la quotidianità di tutta la famiglia. Trasferte, fratelli e sorelle al seguito, permessi lavorativi e richieste di part-time per poter seguire il figlio che probabilmente era un talento, ma uno come tanti. Uno dei tanti.
Immagino però che i genitori pensano di fare il meglio per lui e per la sua passione, più che inseguire loro dei sogni di gloria.
Io ringrazio che il mio è una pippa al sugo (non glielo dite per favore)
Come se non ci si potesse divertire senza essere professionisti.
 

danny

Utente di lunga data
Ora la mia.
Amo la musica, studio chitarra classica a partire da 11 anni, quando qualcuno mi iscrive finalmente a una scuola, a 12 scrivo la mia prima canzone.
Mio padre non la ascolta quando gli do un nastro registrato.
Nessuno mi caga.
Smetto di studiare chitarra classica a 17 anni perché il liceo è più importante.
Scrivo una ventina di canzoni, che ripongo nel cassetto per una vita.

Riprendo a quasi 50 anni.
Tiro fuori quelle canzoni e le faccio ascoltare alla mia insegnante di canto.
Le elaboro, ne scrivo altre, alcune le cantano altri interpreti, mi diverto, ma ormai son troppo vecchio per pensare a qualsiasi cosa a livello professionale.

Tutte le professioni devono essere accompagnate e seguite fin da quando si è piccoli.
Non c'è altra maniera.
I Maneskin erano giovanissimi quando sono arrivati a X Factor, ma hanno spaccato.


David started singing when he was six years old.[9] He met Victoria De Angelis and Thomas Raggi, whom he would eventually go on to form Måneskin with, during his high school days. He studied at the liceo linguistico Eugenio Montale in Rome, but he did not complete high school and instead devoted himself to his music career,[10] for which he had the support of his parents.[2] When introduced for the position of a vocalist for their local band, he was initially rejected because his style was considered "too pop", but his insistence to be in the band eventually got him accepted.[1][2] David soon changed his demeanor and style, especially his stage persona,[11] because he learned how to freely express himself.[2] The band was formed in 2016 and initially played as buskers in the streets of the city of Rome,[2][3
 

iosolo

Utente di lunga data
Quindi se non sei Del Piero non fare calcio? O se non sei Sinner non fare tennis? Ecc?
Ma i bambini si devono anche divertire
Mia figlia a settembre inizia coi tornei, non ha neanche 7 anni, sono per divertimento, non pretendo che diventi una campionessa, a me basta che si diverta e che faccia sport
Che preferisco che entri nel giro dello sport, che è sano ed educativo, invece che se ne stia a non fare niente tutto il giorno
Ovvio che si, non mi sembrava di aver detto il contrario.
Si parlava di agonismo.
 

danny

Utente di lunga data
Negli USA si investe sul futuro dei figli fin da quando sono piccoli, anche solo per avviare un piano scolastico adeguato e necessariamente costoso.
Ciò forma professionisti seri nei vari campi.
Chi è andato a Broadway ha presente il livello inarrivabile degli artisti.
Qui da noi vige ancora la vecchia idea di preservare l'infanzia sempre più a lungo.
Con risultati palesemente mediocri in età adulta.
 

iosolo

Utente di lunga data
Negli USA si investe sul futuro dei figli fin da quando sono piccoli, anche solo per avviare un piano scolastico adeguato e necessariamente costoso.
Ciò forma professionisti seri nei vari campi.
Chi è andato a Broadway ha presente il livello inarrivabile degli artisti.
Qui da noi vige ancora la vecchia idea di preservare l'infanzia sempre più a lungo.
Con risultati mediocri in età adulta.
Non mi trovi d'accordo e non credo nemmeno che siano molto più fenomenali di noi gli Americani. In qualsiasi campo.
Passare da investire a sfruttare i propri figli è un attimo tra l'altro.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ora la mia.
Amo la musica, studio chitarra classica a partire da 11 anni, quando qualcuno mi iscrive finalmente a una scuola, a 12 scrivo la mia prima canzone.
Mio padre non la ascolta quando gli do un nastro registrato.
Nessuno mi caga.
Smetto di studiare chitarra classica a 17 anni perché il liceo è più importante.
Scrivo una ventina di canzoni, che ripongo nel cassetto per una vita.

Riprendo a quasi 50 anni.
Tiro fuori quelle canzoni e le faccio ascoltare alla mia insegnante di canto.
Le elaboro, ne scrivo altre, alcune le cantano altri interpreti, mi diverto, ma ormai son troppo vecchio per pensare a qualsiasi cosa a livello professionale.

Tutte le professioni devono essere accompagnate e seguite fin da quando si è piccoli.
Non c'è altra maniera.
I Maneskin erano giovanissimi quando sono arrivati a X Factor, ma hanno spaccato.


David started singing when he was six years old.[9] He met Victoria De Angelis and Thomas Raggi, whom he would eventually go on to form Måneskin with, during his high school days. He studied at the liceo linguistico Eugenio Montale in Rome, but he did not complete high school and instead devoted himself to his music career,[10] for which he had the support of his parents.[2] When introduced for the position of a vocalist for their local band, he was initially rejected because his style was considered "too pop", but his insistence to be in the band eventually got him accepted.[1][2] David soon changed his demeanor and style, especially his stage persona,[11] because he learned how to freely express himself.[2] The band was formed in 2016 and initially played as buskers in the streets of the city of Rome,[2][3
Comunque anch’io canto fin da bambina e facevo il duetto della Boheme con mia madre.
Non capisco perché tutti si mettono le mani sulle orecchie.
 

Brunetta

Utente di lunga data

iosolo

Utente di lunga data

iosolo

Utente di lunga data
Se si parla di "arti" che si possono apprendere fin da bambini, è un parametro interessante.
Non di tutte le arti ma del canto.
Però ammetto di non aver mai sentito uno spettacolo di Broadway.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Ovvio che si, non mi sembrava di aver detto il contrario.
Si parlava di agonismo.
il mio PT mi ha parlato di un ragazzo, entrato nella primavera di una grande squadra di serie A, dopo pochi mesi ha abbandonato il professionismo, non era adatto a lui, non gli piacevano le trasferte, non sopportava la pressione, non si trovava bene nell'ambiente agonistico
molti pensano che sia stato un idiota
 

iosolo

Utente di lunga data
il mio PT mi ha parlato di un ragazzo, entrato nella primavera di una grande squadra di serie A, dopo pochi mesi ha abbandonato il professionismo, non era adatto a lui, non gli piacevano le trasferte, non sopportava la pressione, non si trovava bene nell'ambiente agonistico
molti pensano che sia stato un idiota
Io non penso che sia un idiota.
Certi ambienti che sembrano brillare io li trovi invece molto opachi e a volte devi fare dei compromessi importanti per poterci entrare e successivamente restare.
Per questo dico che non è facile nemmeno la scelta del genitore che devo decidere per un ragazzo molto talentuoso. Sacrifichi il resto e punti tutto su quello, come mi sembra che dica @danny o cercheresti un equilibrio familiare, che magari non coinvolga anche fratelli e sorelle.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Io non penso che sia un idiota.
Certi ambienti che sembrano brillare io li trovi invece molto opachi e a volte devi fare dei compromessi importanti per poterci entrare e successivamente restare.
Per questo dico che non è facile nemmeno la scelta del genitore che devo decidere per un ragazzo molto talentuoso. Sacrifichi il resto e punti tutto su quello, come mi sembra che dica @danny o cercheresti un equilibrio familiare, che magari non coinvolga anche fratelli e sorelle.
ci sono genitori fissati che per portare avanti il LORO sogno sacrificano tutto e mettono pressione sui figli, l'errore è il loro atteggiamento, non il favorire una passione, se poi questa passione non porta soldi, pazienza
 
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