Io sono profondamente contrario allo Smart Working.
Quando chiamato a votarlo ho flaggato sul NO.
Per me, vecchio dentro e fuori, il lavoro è al lavoro, a casa faccio altro.
E lo dico mica perché sono un idealista bensi perché dal 1999 al 2004 l’ho fatto spessissimo, altro che Covid.
Lavoravo in una multinazionale italiana, nata in Italia, da imprenditori italiani, visto che si pensa che siamo indietro e già eravamo dotati di pc portatile con possibilità di connetterci con il cavo del telefono alla rete, altro che Wi-Fi.
Io esco con piacere la mattina ed idem la sera per tornare a casa.
Sul tragitto ogni tanto mi infratto a casa di qualcuna o in qualche motel.
Mi piace stare nel traffico, mi piace vestirmi bene, vedere gente, viaggiare in moto e in bicicletta, con la pioggia e con il sole, con la neve e‘ vietato, quindi prendo Trenord e mi porto la bici, visto che vengo al lavoro con entrambi alternando, 80 km tra andata e ritorno.
Ultimamente faccio solo bici, senza treno.
Qui mi ricollego al discorso di prima sul denaro.
Guadagno e trovo giusto spenderlo in cose che mi danno piacere, guidare Per me è uno dei piaceri della vita.
Mi frega poco dell’inquinamento, anzi nulla.