Sono nebbia...

Brunetta

Utente di lunga data
Nel libro che sto leggendo e seguendo, i consigli sono soprattutto per se stessi...riconquistarsi, migliorarsi, accettarsi...tutto comincia da noi. Infatti la palestra è la disciplina che devo infondermi per ricostruire chi sono. Al tutor ho chiesto di non voler utilizzare gli attrezzi da solo, ma voglio essere seguito, in questo momento ho bisogno di qualcuno che mi dica cosa fare, anche solo l'uso di un attrezzo. Poi metto le regole ai pensieri, trasformare il negativo in esperienza di vita, il famoso percorso della resilienza...questo è più complicato da fare rispetto alla palestra...ma comincio da questo poi vediamo.
Questi sono i fuffaguru veri.
Scarica tutta la responsabilità su di te.
Non responsabilità del principio di realtà, ma responsabilità della polvere sotto il tappeto.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Essere Nebbia

Utente di lunga data
Quel disorientamento (e il dolore conseguente) è una forma di dissonanza cognitiva tra ciò che credevi e ciò che si è verificato.
Tu avevi investito su questa seconda moglie la sicurezza di essere accettato completamente, con il tuo passato e le tue preferenze sessuale.
Hai pensato di aver trovato una donna che non ti avrebbe mai tradito, non in senso sessuale, ma proprio non ti avrebbe mai mentito, nel senso di offrire il sorriso a un altro.
Tua mamma dov’era quando eri bambino?
mia mamma era nell'altra stanza, e prendeva le botte da mio padre....
 

Brunetta

Utente di lunga data

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
E questo è esattamente ciò che sento ora...sono nella fase che cerco di trasformare il dolore mi sento vulnerabile e la mia paura più grande e di svegliarmi un giorno e non avere la forza di superare tutto questo.
Già.
La paura è l'altra compagna spinosa con cui accompagnarsi.

Io mi chiedevo se i passi che mettevo faticosamente uno dopo l'altro erano reali o me li stavo immaginando io.
Avevo molta paura di imbrogliarmi, raccontarmi qualcosa che non corrispondeva a ciò che davvero stava accadendo.

Facevo una immensa fatica ad essere gentile con me stessa.
E, onestamente, per certi versi, non essere gentile con me mi faceva sentire potente.
Ma poi ricompariva quello che io chiamavo "inferno freddo"...lì dentro ero potentissima, poi mi guardavo nello specchio e vedevo una bestiola tremolante e affannata.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Nel libro che sto leggendo e seguendo, i consigli sono soprattutto per se stessi...riconquistarsi, migliorarsi, accettarsi...tutto comincia da noi. Infatti la palestra è la disciplina che devo infondermi per ricostruire chi sono. Al tutor ho chiesto di non voler utilizzare gli attrezzi da solo, ma voglio essere seguito, in questo momento ho bisogno di qualcuno che mi dica cosa fare, anche solo l'uso di un attrezzo. Poi metto le regole ai pensieri, trasformare il negativo in esperienza di vita, il famoso percorso della resilienza...questo è più complicato da fare rispetto alla palestra...ma comincio da questo poi vediamo.
Sì, il grassetto è un sollievo e il corpo tutto sommato è abbastanza facile affidarlo da questo punto di vista.

Per me, affidarlo, era un pensiero in meno e mi lasciava lo spazio per occuparmi dei pensieri.
Devo ammettere di aver esagerato nella disciplina dei pensieri :D

Avere occhi esterni che mi guardassero senza ferirmi è stato prezioso.
 

Essere Nebbia

Utente di lunga data
Per oggi non posso che ringraziarvi per l'attenzione che mi avete dedicato. Avete reso meno difficile questa mia giornata. Ora è tempo di fare altro. Spero di ritrovarvi ancora qui domani. Un caro saluto a tutti.
 

Gaia

Utente di lunga data
Per oggi non posso che ringraziarvi per l'attenzione che mi avete dedicato. Avete reso meno difficile questa mia giornata. Ora è tempo di fare altro. Spero di ritrovarvi ancora qui domani. Un caro saluto a tutti.
Emh, vorrei dire na battuta ma forse dovrei evitare. Massi sto giro evito.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma che domande fai?
Ha raccontato solo tradimenti, dalla famiglia, alla prima moglie.
E ti risponde pure

🫣
forse avrebbe voluto dire che il dolore dipende anche dall'essere stato tradito per la prima volta...
Se magari gentilmente mi lasciavi finire il discorso avrei potuto chiedergli "ma in cosa si differenzia così tanto questo tradimento dai precedenti?"
 

Nicky

Utente di lunga data
eccessivo? Vivi in funzione di lei, moduli la tua vita per la persona che ami, credi di fare ogni cosa per renderla felice, sentimenti, vita di coppia attivissima, viaggi e tutto il resto, e poi ti sembra eccessivo che mi senta uno schifo dopo aver scoperto che mentre io passavo il tempo con mio figlio lei stava in albergo a farsi scopare da un ragazzetto? Onestamente, non capisco cosa dovrebbe significare per te eccessivo....
Anche le persone che non hanno un passato di sofferenza provano un forte dolore in queste circostanze; quindi credo che sia proprio normale.
Comunque il dolore è come un'onda, ci travolge ma poi si ritira e via via le onde si distanziano. Cerca di lasciarlo fluire, di riprenderti il tiluo spazio piano piano. Poi affronterai il resto se vorrai.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Se magari gentilmente mi lasciavi finire il discorso avrei potuto chiedergli "ma in cosa si differenzia così tanto questo tradimento dai precedenti?"
Questo sarebbe un mio consueto percorso dialettico con i nuovi utenti. Viene sempre bloccato (anche da te) stavolta l’ho fatto io.
 
Ultima modifica:

hammer

Utente di lunga data
Quello che ti ha fatto la tua compagna, purtroppo, non è il tradimento peggiore che hai subito nella vita.
Ti ha tradito due volte, quando ha avuto anche il coraggio di addossarti la responsabilità per il suo stesso errore.
È difficile immaginare come si possa vivere accanto a una persona capace di questo.
Hai un figlio che ha bisogno di te, e da quello che capisco, anche le risorse necessarie per ricominciare da zero, lontano da tradimenti e da chi non è affidabile. Al tuo posto sarei già scomparso da quella casa.
Ti consiglio di non sottovalutare il valore di un supporto psicologico in questo momento.
Potrebbe davvero aiutarti a fare chiarezza e a prendere le giuste decisioni per il futuro.
 

spleen

utente ?
Spleen, quanto vissuto da bambino è stato metabolizzato nel corso della vita, adesso ho 53 anni, e il mio è stato un percorso lungo e con un vissuto davvero intenso. Ero riuscito a metterlo tra le cose non mi facevano più male fino ad oggi. E qui entra in gioco la reattività. Quando ho scoperto del tradimento, questo evento, reattivamente parlando l'ho associato a tutto il resto della mia vita nella classica frase " perchè tutto a me ! ". La reattività purtroppo ci fa agire di istinto, ma per reagire bene dovremmo essere abituati. Ho letto un libro( perchè alle zebre non viene l'ulcera ) dove mi ha colpito la spiegazione sullo stress. In pratica le zebre se ne stanno in stato di ricettività, tutte in branco, tranquillamente a pascolare pur sapendo che da un momento all'altro i leoni potrebbero attaccare. E quando questo avviene, la ricettività si trasforma in reattività e allora scappano. Ma quando tutto è finito tornano nuovamente in modalità ricettiva come se niente fosse successo. Ecco noi, o io almeno, non riesco a passare da uno stato all'altro come se niente fosse. E la difficoltà del mio stato è dovuto proprio a questo. Ora il mio obiettivo è poter raggiungere la consapevolezza della zebra, per restare in tema, cosi da poter affrontare le cose con la certezza che se devo correre corro ma con la consapevolezza che ad un certo punto debba smettere di farlo e tornare a camminare.
Mi spiace davvero per la tua situazione ma devo essere onesto, credo che la faccenda accaduta da giovane non sia affatto superata, l’hai anteposta a tutto nella tua presentazione e sembra una spada di Damocle sulla tua testa. Credo serva una analisi che ti aiuti a prendere consapevolezza circa il tuo passato, visto che da quello che dici non credo sia mai stato completamente archiviato. Non c’è niente di male nel farsi aiutare per le proprie fragilità.
 
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Alphonse02

Utente di lunga data
Ivanl, normalmente, a bocce ferme, il tuo ragionamento non farebbe una piega. Però si incastra di più in un contesto in cui se tra due persone non funziona allora si parla e si chiude il rapporto senza tradimento.
Benvenuto, per trovare un incoraggiamento ed ascolto. Al di là del "trattamento" un po' brutale iniziale su questo forum, il confronto con le varie opinioni risulta utile, alla fine.

Penso che l' affermazione che è evidenziata in grassetto sia puramente teorica.
Nella realtà, se il partner traditore chiude la relazione ufficiale è perché si è convinto - attraverso l'esperienza della infedeltà - che quella extra vale di più, è più conveniente rispetto alle proprie aspettative. O che gli/le renda sopportabile le mancanze di quella ufficiale.

Quindi, è triste ammetterlo, il tradimento è diventato uno screening del sostituto o del complemento del partner ufficiale. Saltato il confine della infedeltà, la ricaduta diventa sempre più facile, diventa un'opzione conosciuta e disponibile.
Poi, troverai parecchie persone che ti spiegheranno che pur tradendo si crede nel rapporto ufficiale. Ne sono (auto)convinte, è un naturale percorso psicologico che serve per assolversi e non sentire sensi di colpa più del minimo sindacale.

L'infedeltà nella clandestinità è sempre essenzialmente una questione di convenienza, anche solo emotiva (bisogno di certezza) se non anche materiale (agiatezza, relazioni sociali,ecc.). Anche la prole è un motivo, direi non decisivo ma facilmente spendibile, visto che è più presentabile di tante giustificazioni a favore della prosecuzione della convivenza.

Tradire è un comportamento egoistico, sono sostanzialmente delle menzogne la pretesa considerazione per il partner tradito (nel tenerlo all'oscuro della infedeltà) e le giustificazioni post- scoperta tipiche (mancata considerazione, scarso affetto, trascuratezza, ecc.), almeno nella gran parte dei casi. In effetti, per il partner traditore la ricerca della propria convenienza comporta che non si vuole accordare al partner ufficiale la stessa libertà che si pretende di usare. E' la pretesa di imporre una relazione asimmetrica al partner, altro che manifestazione di affetto.
Questa è mancanza di rispetto per il partner condita con pura vigliaccheria, per dirla tutta. E mi sembra che la tua compagna rientri perfettamente nel profilo appena accennato.
Il fatto di averti attaccato dove sapeva che tu eri emotivamente debole è una forma di presunzione vigliacca dettata dalla paura di subire conseguenze negative (giudizio sociale e familiare).
Invece di scusarsi, se non per il proprio comportamento scorretto almeno per il dolore che ti ha causato, attacca per fare valere le proprie ragioni che la legittimerebbero ad essere prepotente.
È un essere senza scrupoli, per come si è comportata nel post tradimento.
Per quanto mi riguarda, è irrecuperabile.

Ma il tradimento, o almeno quello che sto vivendo io, si inserisce in un contesto in cui io ho puntato tutto, credendoci fino in fondo, con cuore, mente e corpo. Non basta dire si separano le strade e tutto è risolto. O almeno si è risolto il rapporto ma non le macerie che sono ricadute su di me.
Il punto è tutto qui. Possiamo ragionare su quanto male mi abbia fatto lei, ma su come mi sento io non c'è palliativo per ora. Non ci sono pacche sulle spalle, non ci sono abbracci, sono solo io contro me stesso, contro l'universo dei miei pensieri, delle mie angosce.
Comprendo pienamente il tuo sconforto e disappunto. Hai creduto di poterti fidare e di avere sviluppato intimità tale da rendere forte il vostro legame.
Purtroppo, per lei era solo apparenza, ha trovato qualcuno che l'ha fatta sentire meglio ed ha scelto il proprio piacere e comodo, quando le è capitata l'occasione. E non vuole passare per la "cattiva" della situazione. Così facendo, almeno per il mio modo di pensare, si preclude ogni possibile ripresa della relazione di coppia.
Già, perché rinfacciare presunte tue colpe originali, che tali non potevano essere quando le aveva conosciute ed accettate, la squalifica del tutto. Sono affermazioni che non possono essere perdonate.

Anche se ti costa farlo, proteggiti da lei e lasciala al suo destino. Anche se senti di amarla.
Capita a tante persone tradite. Il mondo ti crolla addosso e si soffre da matti.
Poi, piano piano si inizia a recuperare il proprio amor proprio ed imparare a volersi bene (accettandosi per come si è).
Occorre tempo, ma si riesce a sentirla estranea, fino alla indifferenza.
Che è quella che si merita.
Il giovincello che frequenta la userà per qualche mese e poi la scaricherà. Figuriamoci se si prende in carico una donna matura con figli. Per farci sesso va benissimo per qualche ora, poi la si scarica quando prova a chiedere di più o, più semplicemente, quando viene a noia.
E lei potrebbe cercare di tornare da te, se non trova altri pretendenti.
Per puro calcolo, che proverrà a travestire da amore riscoperto. Perché non trova nessuno che se la prenda e non le piace la solitudine.
Non è un caso che moltissimi traditori scaricati dai traditi, facciano il giro degli ex prima di mettersi realmente in cerca dell'anima gemella. E' più facile l'usato sicuro ...


E' come quando sono stato violentato da piccolo, non è solo quello che subisci nel momento in cui succede, ma è quello che ti porti dietro. Sarebbe bello che bastasse dire " ok è finita ognuna per la propria strada " ma questo non cancella ciò che è successo, non cancella il profondo senso di vuoto che provo. Domenica girando al centro commerciale con mio figlio mi sono imbattuto in questa frase che mi ha fatto piangere " Il vuoto che sento pesa. E merita ascolto. Le parole che curano non sempre arrivano dall'esterno. A volte siamo noi a doverle ripetere, anche sottovoce, anche senza crederci del tutto. Un'affermazione semplice, che ripetiamo per ricordare. Perchè nessun vuoto, per quanto invisibile, merita silenzio. "
E io sono in questa fase( reattiva )...ma sento di non essere pienamente nelle mie facoltà come quando sono in modalità ricettiva.
Il senso di vuoto non è detto che sia collegabile alle tue infelici esperienze giovanili. Su questo devi lavorarci sopra con l'aiuto di persone qualificate. Almeno è quello che penso, guardando alla tua storia che hai voluto condividere.

Anzi, mi sembra che tu abbia lasciato dietro di te la negatività delle violenze subite, avevi reagito da uomo maturo (senza vergognarti dei tuoi desideri sessuali), e il tradimento subito riguarda il tuo ultimo rapporto di coppia e solo su quello ti devi confrontare con la tua ex compagna, per liberarti di lei al minore costo possibile, emotivo e materiale.
E ricostruirti una vita tua, coltivando i tuoi interessi e cercando persone che possano condividere il tuo approccio alla vita.

Da ultimo, la cosa più importante è che tu hai un figlio da crescere, assistere e preparare a superare le asperità della vita. E' un compito importantissimo, prioritario rispetto alla tentazione di affogare nell'autocommiserazione.
Per lui e grazie a lui ritroverai la forza di uscire dal tunnel nel quale ti trovi.
C'è sempre speranza di farcela, affrontando i problemi.
Buona fortuna, di cuore.
 
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