Sono nebbia...

Gaia

Utente di lunga data
L unico terrore che una madre dovrebbe avere è quello di perdere un figlio, di vederlo soffrire e non le pene d amore, ma di una violenza cosi brutta, di vederlo avvolto lui nel terrore. Su questo mi dispiace ma sono irremovibile. Io mi farei ammazzare per proteggere I miei figli.
Concordo. Probabilmente anche io mi farei ammazzare per proteggere i tuoi figli.
I bambini vanno protetti da tutti, dalla società civile intera.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Perchè pensi di aver sbagliato? La monogomia è per pochissime persone, la stragrande maggioranza vorrebbe godere delle gioie del sesso con partner diversi. Alcuni resistono alla tentazione per paura, altri no. Non fartene una colpa. Hai due alternative, accetti la tua compagna con le sue voglie o la lasci. Una cosa è certa lascia la nebbia, le ansie, le paure, il dolore. Vivi la tua vita, è sempre troppo breve per sprecarla .
Ma qualcuno ha capito se si sanno le intenzioni di lei? Perché sembra sempre che sia il cornuto che in quanto tale deve decidere questo o quello, quando in effetti c'è un altro che ha già deciso al posto suo, o che comunque ha una volontà propria che moltiplica le possibilità.

@Essere Nebbia perdonami se lo hai scritto e me lo sono perso, ma lei ha detto che intenzioni ha ora che è stata sgamata?
 

Essere Nebbia

Utente di lunga data
Hai mai pensato che scegli donne crudeli perché riconosci in loro una certa comfort zone?
Le tue due donne che donne sono state? Almeno fin quando non vi è stata rottura.
Inizio a pensare che tu instauri una sorta di dipendenza con soggetti di un certo tipo.
Se vuoi raccontaci.
Credo che nessuno sia in grado di conoscere una persona nella sua totalità. All'apparenza siamo tutti normali, me compreso, poi ogni individuo ha il suo lato oscuro che nessuno è in grado di vedere se non per concessione. Le persone che ho frequentato nella mia vita, apparentemente sono tutte normali, e in fondo lo sarebbero a prescindere. Perchè ciò che mi è capitato da bambino non vuol dire che fa di me un soggetto di un certo tipo. Stesso discorso vale per tutti gli altri. Secondo me, la sua reazione e la relativa scusa addossando la colpa a me, non è altro che la reazione istintiva al fatto di essere stata scoperta. Non voglio giustificarla, dico semplicemente, analizzando le diverse situazioni della mia vita, che le persone hanno difficoltà a chiedere semplicemente scusa. Perchè chiedere scusa vuol dire ammettere di aver sbagliato. Compiere un'azione in relazione ad un'altra azione serve solo a giustificare e magari a togliere il senso di colpa che potremmo provare scegliendo con il libero arbitrio che ci contraddistingue, di fare quella determinata azione. Mi convinco, giorno dopo giorno, che non è cattiveria la scusa che ha trovato, più semplicemente ha reagito di istinto alla realtà che gli ho sbattuto in faccia. Sono certo che nel mondo di persone cosi è pieno, me compreso. Il suo silenzio dopo avergli detto che avevo scoperto tutto secondo me è indicativo. Era certa di essere in un guscio protetto, nella sua isola segreta, ma quando si è ritrovata faccia a faccia con la realtà ha reagito d'istinto scaricando come fanno tutti le responsabilità sull'altro. E' una sorta di autodifesa, incosciente, ma che potrebbe averla portata a capire che quel week end di passione e sesso che lei ha immaginato in un modo( e forse anche altri prima non si può escludere ), illudendola che potesse essere altro( sentirsi ammirata, voluta e desiderata) nella realtà più squallida si materializza semplicemente in un ragazzo che ha trovato una donna di una certa età che gli ha pagato albergo e ristorante per farsi scopare. Ha pagato per avere l'illusione di qualcosa che non era. E il fatto che per ora non ci sia nessuna presa di posizione, mi fa pensare che possa essere una possibile chiave di lettura. Secondo me, decidere di andar via senza prima comprendere a fondo cosa sia tutto questo, non è la soluzione. Esiste il perdono, esiste la rinascita, esiste la comprensione. Sono stato un tipo sempre razionale, e come ho scritto, valuto ogni aspetto di una situazione, sarà per deformazione professionale. Quando sono entrato qui ero davvero disorientato e facevo fatica a dare un ritmo costante ai miei pensieri. Col passare dei giorni, un pò di nebbia si è diradata, riesco almeno a mettere ordine ai pensieri. Non ne sono uscito ma ho lentamente ripreso a sorridere.
 

spleen

utente ?
Credo che nessuno sia in grado di conoscere una persona nella sua totalità. All'apparenza siamo tutti normali, me compreso, poi ogni individuo ha il suo lato oscuro che nessuno è in grado di vedere se non per concessione. Le persone che ho frequentato nella mia vita, apparentemente sono tutte normali, e in fondo lo sarebbero a prescindere. Perchè ciò che mi è capitato da bambino non vuol dire che fa di me un soggetto di un certo tipo. Stesso discorso vale per tutti gli altri. Secondo me, la sua reazione e la relativa scusa addossando la colpa a me, non è altro che la reazione istintiva al fatto di essere stata scoperta. Non voglio giustificarla, dico semplicemente, analizzando le diverse situazioni della mia vita, che le persone hanno difficoltà a chiedere semplicemente scusa. Perchè chiedere scusa vuol dire ammettere di aver sbagliato. Compiere un'azione in relazione ad un'altra azione serve solo a giustificare e magari a togliere il senso di colpa che potremmo provare scegliendo con il libero arbitrio che ci contraddistingue, di fare quella determinata azione. Mi convinco, giorno dopo giorno, che non è cattiveria la scusa che ha trovato, più semplicemente ha reagito di istinto alla realtà che gli ho sbattuto in faccia. Sono certo che nel mondo di persone cosi è pieno, me compreso. Il suo silenzio dopo avergli detto che avevo scoperto tutto secondo me è indicativo. Era certa di essere in un guscio protetto, nella sua isola segreta, ma quando si è ritrovata faccia a faccia con la realtà ha reagito d'istinto scaricando come fanno tutti le responsabilità sull'altro. E' una sorta di autodifesa, incosciente, ma che potrebbe averla portata a capire che quel week end di passione e sesso che lei ha immaginato in un modo( e forse anche altri prima non si può escludere ), illudendola che potesse essere altro( sentirsi ammirata, voluta e desiderata) nella realtà più squallida si materializza semplicemente in un ragazzo che ha trovato una donna di una certa età che gli ha pagato albergo e ristorante per farsi scopare. Ha pagato per avere l'illusione di qualcosa che non era. E il fatto che per ora non ci sia nessuna presa di posizione, mi fa pensare che possa essere una possibile chiave di lettura. Secondo me, decidere di andar via senza prima comprendere a fondo cosa sia tutto questo, non è la soluzione. Esiste il perdono, esiste la rinascita, esiste la comprensione. Sono stato un tipo sempre razionale, e come ho scritto, valuto ogni aspetto di una situazione, sarà per deformazione professionale. Quando sono entrato qui ero davvero disorientato e facevo fatica a dare un ritmo costante ai miei pensieri. Col passare dei giorni, un pò di nebbia si è diradata, riesco almeno a mettere ordine ai pensieri. Non ne sono uscito ma ho lentamente ripreso a sorridere.
Cioè, fammi capire, lei non dice niente, non si è nemmeno scusata e tu parli già di rinascita e perdono?
 

Essere Nebbia

Utente di lunga data
Concordo. Probabilmente anche io mi farei ammazzare per proteggere i tuoi figli.
I bambini vanno protetti da tutti, dalla società civile intera.
E' semplice dire qual'è la cosa migliore quando le circostanze non ci toccano. E se mia madre, o tutte le madri che hanno subito, avessero pensato....ok mi faccio ammazzare per i miei figli....me se io muoio cosa succederà ai miei figli? Secondo me, focalizzare la questione su cosa sia giusto o sbagliato non ha senso. Le cose giuste si sa bene quali siano, il problema è far si che si verifichino. Il problema è sempre lo stesso...io le chiamo circostanze di tempo e di luogo a cui aggiungo il modo di essere di ognuno di noi. A me il mal di testa non da fastidio ad esempio, mentre ad altri potrebbe far impazzire. Non è l'episodio in se e per sè ma è il modo in cui reagiamo a quell'episodio. E non tutti abbiamo la forza, la volontà, o la determinazione per affrontare le situazioni nel modo migliore. Resto sempre dell'idea che mia madre abbia fatto il meglio di quello che erano le sue capacità in quel momento. Avrebbe potuto fare di più? Si certo ma il fatto che non l'abbia fatto non la rende meritevole di condanne.
 

Gaia

Utente di lunga data
E' semplice dire qual'è la cosa migliore quando le circostanze non ci toccano. E se mia madre, o tutte le madri che hanno subito, avessero pensato....ok mi faccio ammazzare per i miei figli....me se io muoio cosa succederà ai miei figli? Secondo me, focalizzare la questione su cosa sia giusto o sbagliato non ha senso. Le cose giuste si sa bene quali siano, il problema è far si che si verifichino. Il problema è sempre lo stesso...io le chiamo circostanze di tempo e di luogo a cui aggiungo il modo di essere di ognuno di noi. A me il mal di testa non da fastidio ad esempio, mentre ad altri potrebbe far impazzire. Non è l'episodio in se e per sè ma è il modo in cui reagiamo a quell'episodio. E non tutti abbiamo la forza, la volontà, o la determinazione per affrontare le situazioni nel modo migliore. Resto sempre dell'idea che mia madre abbia fatto il meglio di quello che erano le sue capacità in quel momento. Avrebbe potuto fare di più? Si certo ma il fatto che non l'abbia fatto non la rende meritevole di condanne.
Nel 2025 per la legge si, sarebbe condannata.
L’istinto alla protezione della prole era un istinto primordiale. Lo hanno anche le lontre, per dire.
C’è poco da giustificare e a mio parere tu giustifichi troppo. Anche tua moglie.
Va bene non odiare, ma se ti hanno fatto un torto te lo hanno fatto.
anche riconoscerlo è consapevolezza
 

Essere Nebbia

Utente di lunga data
Cioè, fammi capire, lei non dice niente, non si è nemmeno scusata e tu parli già di rinascita e perdono?
Per uscire da un tunnel, o dalla nebbia nel mio caso, ho bisogno di lavorare su me stesso. Per trovare la via, devo accettare il dolore che sto provando. Accettando il dolore posso tramutarlo in un ricordo che non deve lambire la mia positività. Il perdono serve a placare la mia ira, e dopo aver placato la mia ira posso passare alla rinascita. Perdono e rinascita non vogliono dire restare insieme e via, sono solo l'indicazione di una strada che può portare in altre direzioni, compresa la possibilità di restare insieme.
 

Nonècomecredi

Utente di lunga data
Per uscire da un tunnel, o dalla nebbia nel mio caso, ho bisogno di lavorare su me stesso. Per trovare la via, devo accettare il dolore che sto provando. Accettando il dolore posso tramutarlo in un ricordo che non deve lambire la mia positività. Il perdono serve a placare la mia ira, e dopo aver placato la mia ira posso passare alla rinascita. Perdono e rinascita non vogliono dire restare insieme e via, sono solo l'indicazione di una strada che può portare in altre direzioni, compresa la possibilità di restare insieme.
Hai mai pensato che per uscire dal "tunnel" potrebbe essere necessario allontanarti da lei?
 

gvl

Utente di lunga data
Per uscire da un tunnel, o dalla nebbia nel mio caso, ho bisogno di lavorare su me stesso. Per trovare la via, devo accettare il dolore che sto provando. Accettando il dolore posso tramutarlo in un ricordo che non deve lambire la mia positività. Il perdono serve a placare la mia ira, e dopo aver placato la mia ira posso passare alla rinascita. Perdono e rinascita non vogliono dire restare insieme e via, sono solo l'indicazione di una strada che può portare in altre direzioni, compresa la possibilità di restare insieme.
Idea che non escludi e che invece accarezzi.
 
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spleen

utente ?
Per uscire da un tunnel, o dalla nebbia nel mio caso, ho bisogno di lavorare su me stesso. Per trovare la via, devo accettare il dolore che sto provando. Accettando il dolore posso tramutarlo in un ricordo che non deve lambire la mia positività. Il perdono serve a placare la mia ira, e dopo aver placato la mia ira posso passare alla rinascita. Perdono e rinascita non vogliono dire restare insieme e via, sono solo l'indicazione di una strada che può portare in altre direzioni, compresa la possibilità di restare insieme.
Cioè uscire dal tunnell significa accettare passivamente qualsivoglia?
Per perdonare qualcuno (lei) deve perlomeno chiedere scusa e spiegare qualcosa. O procedi d'ufficio al perdono senza nessun presupposto per ricostruire?
Senza contare che la tua arrendevolezza potrebbe essere scambiata per avvallo a fare quello che le pare, non credi?
 

gvl

Utente di lunga data
Direi solo che non la escludo. Per me è una possibilità, al pari di tutte le altre possibilità che ci sono in questa situazione.
Giriamo in tondo con le parole. Se non la escludi secondo me e sottolineo secondo me vuole dire che in fondo ci speri altrimenti avresti escluso senza tentennamenti.
 

Essere Nebbia

Utente di lunga data
Cioè uscire dal tunnell significa accettare passivamente qualsivoglia?
Per perdonare qualcuno (lei) deve perlomeno chiedere scusa e spiegare qualcosa. O procedi d'ufficio al perdono senza nessun presupposto per ricostruire?
Senza contare che la tua arrendevolezza potrebbe essere scambiata per avvallo a fare quello che le pare, non credi?
In questo momento, come già ho avuto modo di scrivere, è tutto giusto e tutto sbagliato. Mi sembra di capire, dai vostri commenti, che l'unica cosa che non dovrei farla è perdonarla. Però, per come la vedo io, non perdonarla, vuol dire portare rancore, rabbia, sentimenti questi che non mi aiutano a ritrovare la serenità.
 

Gaia

Utente di lunga data
In questo momento, come già ho avuto modo di scrivere, è tutto giusto e tutto sbagliato. Mi sembra di capire, dai vostri commenti, che l'unica cosa che non dovrei farla è perdonarla. Però, per come la vedo io, non perdonarla, vuol dire portare rancore, rabbia, sentimenti questi che non mi aiutano a ritrovare la serenità.
Nono, puoi fare come credi. Ma se consenti a chiunque di ferirti senza pretendere scuse sei rimasto vittima.
 

gvl

Utente di lunga data
In questo momento, come già ho avuto modo di scrivere, è tutto giusto e tutto sbagliato. Mi sembra di capire, dai vostri commenti, che l'unica cosa che non dovrei farla è perdonarla. Però, per come la vedo io, non perdonarla, vuol dire portare rancore, rabbia, sentimenti questi che non mi aiutano a ritrovare la serenità.
Perdonare si può e puoi anche riconciliarti ma con condizioni chiare soprattutto per te. Non sono permessi altri incidenti del genere.
 

Essere Nebbia

Utente di lunga data
Perdonare si può e puoi anche riconciliarti ma con condizioni chiare soprattutto per te. Non sono permessi altri incidenti del genere.
Esatto...questa è una delle altre vie che sono possibili al pari di quelle vie che possono portare lontano da lei. Crearsi un pregiudizio serve solo a fare sentenze sbagliate.
 

Gaia

Utente di lunga data
In quanti di voi hanno avute scuse nella propria vita? Quanti di voi hanno chiesto scusa per degli atteggiamenti sbagliati?
Io chiedo scusa diverse volte. Sono molto autocritica e parimenti pretendo scuse.
In genere, nella normalità, do’ due opportunità alle persone. Alla terza delusione sei fuori dal cerchio della fiducia e fuori dalla mia vita.
 

spleen

utente ?
In questo momento, come già ho avuto modo di scrivere, è tutto giusto e tutto sbagliato. Mi sembra di capire, dai vostri commenti, che l'unica cosa che non dovrei farla è perdonarla. Però, per come la vedo io, non perdonarla, vuol dire portare rancore, rabbia, sentimenti questi che non mi aiutano a ritrovare la serenità.
Pretendere scuse e parlare di quello che ha fatto non esclude di per se che non si possa ritrovare un rapporto civile e magari si arrivi a ricostruire, nessuno ti ha detto di non perdonarla, ti è stato detto che una faccenda del genere non può passare in cavalleria.
A parte il fatto che già perdonare è una faccenda grossa e spetta al Creatore, il problema è che questa faccenda non può essere ignorata, pensi di ritrovare serenità senza affrontare il problema?
Auguri.
Quello che ho capito io è che sei disposto a fare qualsiasi cosa per spegnere il dolore che ti attanaglia in questo momento ma non sono del tutto sicuro ti serva ignorare quello che è successo.
 
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