Sono sbalordito! e terrorizzato.

Brunetta

Utente di lunga data
Secondo me non l ha fatto con questo intento...mia ideaa..
Visto che ha rimarcato più volte questo aspetto
Voleva farci sapere che guadagna bene, quindi vale.
Ma ci mancherebbe altro che un tradito non abbia diritto di valorizzarsi.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
🤣🤣
Da me si chiamano spandi merda🤣🤣🤣
Altro che valorizzarsi
Da te, è da me.
Ma dire di avere una persona che tiene in ordine la casa non è come ben altre cose davvero da spandimerda.
 

Anatoly79

Utente di lunga data
Ognuno ha la propria sessualità, agita e immaginata, secondo me, ad esempi, è importante non confondere agito e fantasia. Nella fantasia posso immaginare di rapire Luca Argentero per farci sesso, nell’agito non solo non lo faccio, ma so che più che la difficoltà del crimine, mi bloccherebbe il ridicolo e il rispetto di me e degli altri. Preciso che non è una mia fantasia. Anche perché mai io parlerei delle mie fantasie.
Questo è ciò che penso.
Quindi tu avevi le tue fantasie e il tuo agito che corrispondono a te.
È assurdo, per me, dire ”le fantasie vanno condivise” per numerose ragioni per me evidenti. Ad esempio il partner potrebbe sentirsi sminuito per la inferiore bellezza o potrebbe essere spaventato dalla violenza insita in quella fantasia.
E non credo al principio molte volte sentito in altri campi “ci vogliono pene severe, altrimenti tutti…” Ma tutti chi? Io non ho bisogno di avere paura della pena per non rubare o per non spaccare la testa al vicino.
Per cui se tu non hai alcuna fantasia sadomaso e una pratica come quella dei piatti, non solo non ti piacerebbe, ma ti metterebbe a disagio, hai avuto solo una prova che tu con tua moglie non avete in comune le fantasie e tanto meno l’agito.
Rinunciare a una persona estranea non è doloroso come pensare di dover punire per una offesa subita.
Detto così è molto chiaro, anche, sempre a quanto raccontatoci, la moglie di @Actorus mi pare di aver capito che non era molto avvezza a questo tipo di pratica, e dico forse, non sapeva neanche il fine ultimo dei piatti, intendo come pratica BSDM, convinta dall'amate filosofo a provare si è resa conto, che effettivamente non era cosa che faceva per lei, ma la prova della suddetta pratica era stata proposta come "placebo" ritardante e non come è in realta, quindi con inganno.
A questo punto, ipotizzo, che la relazione non era di solo sesso, ma era qualcosa di più e chissà se effettivamente durava da 5 mesi se non di più.
Sull'ultimo periodo, esprimo un pensiero, che può essere più o meno condiviso, ...Rinunciare a una persona estranea non è doloroso come pensare di dover punire per una offesa subita...., si nel primo periodo letto per come è scritto concordo, ma il rovescio è ancora più pericoloso, in quanto ci si rende conto che non si è conosciuta affatto la persona con cui hai messo su famiglia e ci hai fatto dei figli, ti destabilizza totalmente, certamente si potrebbe si, è un'offesa, ma la punizione non è mai unidirezionale, in quanto separandoti hai spaccato una famiglia, ne lui ne lei avranno la condizione di vita prima della scoperta, possibilmete, una parte avrà più rimorso dell'altra, questo si, ma da dire punizione ce ne passa, poi rispetto il pensiero, siamo qui per confrontarci e crescere interiormente.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Boh, io cerco di usare collaboratore, mi sembra più neutro. Domestica mi sembra un po’ retrò.
Invece a me collaboratore, come diceva il Silvio (e tanti altri in tu quando finisce la trasmissione e chiamano in video tutti) mi fa vomitare è un modo per eludere la questione datore di lavoro (padrone in una azienda) e dipendente.
Non è ridicolo che lo faccia una D’Urso o un Fazio con la parrucchiera o l’addetta alle pulizie?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Detto così è molto chiaro, anche, sempre a quanto raccontatoci, la moglie di @Actorus mi pare di aver capito che non era molto avvezza a questo tipo di pratica, e dico forse, non sapeva neanche il fine ultimo dei piatti, intendo come pratica BSDM, convinta dall'amate filosofo a provare si è resa conto, che effettivamente non era cosa che faceva per lei, ma la prova della suddetta pratica era stata proposta come "placebo" ritardante e non come è in realta, quindi con inganno.
A questo punto, ipotizzo, che la relazione non era di solo sesso, ma era qualcosa di più e chissà se effettivamente durava da 5 mesi se non di più.
Sull'ultimo periodo, esprimo un pensiero, che può essere più o meno condiviso, ...Rinunciare a una persona estranea non è doloroso come pensare di dover punire per una offesa subita...., si nel primo periodo letto per come è scritto concordo, ma il rovescio è ancora più pericoloso, in quanto ci si rende conto che non si è conosciuta affatto la persona con cui hai messo su famiglia e ci hai fatto dei figli, ti destabilizza totalmente, certamente si potrebbe si, è un'offesa, ma la punizione non è mai unidirezionale, in quanto separandoti hai spaccato una famiglia, ne lui ne lei avranno la condizione di vita prima della scoperta, possibilmete, una parte avrà più rimorso dell'altra, questo si, ma da dire punizione ce ne passa, poi rispetto il pensiero, siamo qui per confrontarci e crescere interiormente.
Sono d’accordo ed è una cosa che ho vissuto. Il tradimento è proprio lì.
Ma io credo che l’intenzione cambi il modo di vivere le situazioni anche più atroci.
Come racconta Liliana Segre, quando il campo è stato liberato, si è trovata con una pistola in mano e la possibilità di uccidere il suo aguzzino. Non l’ha fatto perché lei era fiera di non essere come lui.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Sono d’accordo ed è una cosa che ho vissuto. Il tradimento è proprio lì.
Ma io credo che l’intenzione cambi il modo di vivere le situazioni anche più atroci.
Come racconta Liliana Segre, quando il campo è stato liberato, si è trovata con una pistola in mano e la possibilità di uccidere il suo aguzzino. Non l’ha fatto perché lei era fiera di non essere come lui.
Ho provato una volta in pubblico ad usare i termini ”i miei schiavi o servi” e mi hanno sgridato ricordandomi che si chiamano collaboratori.
Mo non va bene ancora.
E che minkia devo fare?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ho provato una volta in pubblico ad usare i termini ”i miei schiavi o servi” e mi hanno sgridato ricordandomi che si chiamano collaboratori.
Mo non va bene ancora.
E che minkia devo fare?
Scherzi
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
No dico sul serio. Ora li chiamo miei collaboratori, fino a quel giorno lì li chiamavo miei servi.
La considerazione è rimasta l’originale, ho solo cambiato etichetta per essere politically correct.
Dove lavoro adesso i responsabili quando si parlano tra di loro ci chiamano ...risorse...
Devo ancora capire in che cosa sono una risorsa...
 

Varlam

Utente di lunga data
Invece a me collaboratore, come diceva il Silvio (e tanti altri in tu quando finisce la trasmissione e chiamano in video tutti) mi fa vomitare è un modo per eludere la questione datore di lavoro (padrone in una azienda) e dipendente.
Non è ridicolo che lo faccia una D’Urso o un Fazio con la parrucchiera o l’addetta alle pulizie?
Per collaboratore , in un certo contesto, si intende una persona che ha un incarico subordinato.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Per collaboratore , in un certo contesto, si intende una persona che ha un incarico subordinato.
Direi un quasi pari.
Non un operaio per il fu Marchionne.
È una manipolazione delle parole.
Un dipendente può ribellarsi, un collaboratore no.
 

Varlam

Utente di lunga data
Direi un quasi pari.
Non un operaio per il fu Marchionne.
È una manipolazione delle parole.
Un dipendente può ribellarsi, un collaboratore no.
Collaboratore è più paragnosta: vale dal braccio destro dell’ amministratore delegato a quello che ti pulisce il bagno. Domestica rimanda più quest’ultimo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Collaboratore è più paragnosta: vale dal braccio destro dell’ amministratore delegato a quello che ti pulisce il bagno. Domestica rimanda più quest’ultimo.
Appunto. Se non sei amministratore delegato, collaboratore è per creare una parvenza di legame alla pari che tale non è.
Come dicevo nell’altra discussione ogni lavoro è dignitoso.
 
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