Vedono opportunità o si adeguano? Quale spirito nuovo riesci a trovare? Quando sposo una persona è perché ho scelto quella persona, per com'è per come la pensa per come si comporta ecc... si cresce insieme e si cambia insieme. Dopo un tradimento è un qualcosa di nuovo che io non ho scelto, un cambiamento che io non ho scelto, ma è una decisione unilaterale che io non accetto.
Questa condizione è una dissonanza cognitiva ovvero ci si trova in una condizione di disorientamento rispetto a uno degli elementi principali che costituiscono riferimenti e sicurezza della vita.
È una condizione riferita nei romanzi ottocenteschi quando di fronte alla invasione della patria e alla fine del rapporto d’amore ci si suicida. Ma a me Jacopo Ortiz sembrava un cretino anche quando avevo diciott’anni.
La dissonanza cognitiva la comprendo benissimo, ma bisogna comprendere di cosa si tratta.
In realtà si tratta di un errore di lettura della realtà.
La persona che si sceglie la Si sceglie in base ad alcuni aspetti che ci fanno trascurare altri. Ma soprattutto, durante la relazione tendiamo a ignorare tutte le note dissonanti. Un po’ come chi non apprezza il jazz cerca di ritrovare la melodia originale. Più cerchiamo ci impegniamo (naturalmente non consapevolmente) a mettere a fuoco ciò che rassicura il nostro quadro di riferimento, più restiamo disorientati quando il tradimento squarcia il velo e ci mostra la realtà.
La realtà è che la persona è diversa da come abbiamo voluto ostinatamente vederla. È segno di rigidità mentale (ripeto che è comprensibile perché ho vissuto la situazione) voler ripristinare non tanto la situazione precedente nella quale vivevamo bene, quanto pretendere che il traditore sia complice del nostro autoinganno.
Avete presenta Matrix? Volete la pillola per restare in Matrix? La pillola è la palestra o qualsiasi altra cosa?
Fa bene il traditore se non ve la dà.
Certamente, come dice il vero traditore di Matrix che sceglie di tornare a non sapere, il sapore della bistecca era tanto buono...
Accettare la realtà è durissimo.
È durissimo soprattutto se abbiamo valori solidi e siamo intransigenti, anche con noi stessi, come me, perché accettare la realtà significa accettare che quella persona è proprio TUTTO quello che è anche quelle parti che non avevamo visto, non avevamo voluto vedere. In questo caso, se non ci va bene, dobbiamo non solo rinunciare a quella persona, ma anche al nostro mondo di sicurezza perché dobbiamo riconoscere che è solo una realtà illusoria.
Ebbene si tutti viviamo in Matrix.