Sono un vigliacco.

Life is life

Utente di lunga data
Si sono un vigliacco, vi scrivo la mia storia, così potete comprendere quando sono stato vigliacco con tutti.
Sono passati 17 anni da Quando sono andato via di casa , ho abbandonato tutti, mia moglie, i miei figli, mio padre, mia madre , fratelli, sorelle, amici, i miei affetti, casa , macchina, tutto.
Il giorno che 17 anni fa’ sono andato via , era il giorno in cui nacque mia figlia , Alessandra .
Ho avuto il piacere di tenerla in braccio solo per qualche minuto,
Poi come un vigliacco sono andato via per sempre, abbandonando tutti, . Sono scappato come un criminale.
Ero del Sud Italia, ora lavoro qui da tanti anni, in Austria .
Ora vi scrivo da quando tutto è iniziato,
conosco mia moglie da quando sono nato.
Le nostre rispettive famiglie sono amici di infanzia , mio padre con mio suocero . E sono vicini di casa.
In oltre si sono sposati lo stesso giorno, fecero una grade festa tutti insieme, immagino solo guardando le loro foto.
Siamo nati nello stesso anno, stesso mese, 12 giorni di differenza, prima lei, poi io. siamo sempre stati insieme, a giocare, scuola, pranzi, vacanze. Fino a quando a 16 anni mi sono dichiarato. E nato un amore indescrivibile tra noi . Lei ha continuato gli studi, e si era diplomata, io ho lavorato nella azienda di mio padre.
A 24 anni ci siamo sposati, e dopo due anni e nata Imma . La mia gioia
Dopo il primo anno la mia piccola cresce, e mia moglie , trova un lavoro come impiegata. Un ottimo stipendio, oltre al mio , e decidiamo di comprare casa , il rapporto con mia moglie in questi anni e sempre stato unico , lo sempre apprezzata, sono sempre stato presente, aiutata, nelle faccende di casa , uscivano spesso soli, e a volte con amici, parenti, la nostra vita non è stata mai monotona, il sesso anche,
Senza tabù, piano piano abbiamo sempre scoperto nuove cose , insieme, eravamo completi, e c’è lo dicevamo sempre, eravamo unici. sempre coccolata, mai una volta che uscivo di casa senza baciarla. Ci invidiavano come coppia. Anche i nostri genitori erano contenti nel vederci sempre affiatati. Abbiamo anche litigato , ma finiva sempre li per li.
Dopo 6 anni dalla nascita di Imma , mia moglie era incinta, al quarto mese di gravidanza,
Eravamo in villeggiatura casa al mare di proprietà dei suoi genitori.
Eravamo appena entrati a casa, e mia moglie andò a farsi la doccia,
In attesa , presi il suo notebook , in Stand-by, volevo ammazzare il tempo con qualche giochino, cera un e-mail aperta, ( amore mio quando torni? Ho una voglia pazza di fare L amore con te.) e-mail e partita dal suo ufficio dove lavora.
Sono crollato all’istante, ero diventato bianco, leggevo ogni singola lettera, non riuscivo a respirare, ho pianto, piangevo e guardavo quello schermo , volevo trattenermi, non volevo piangere.
Ho gridato Nooooo.
Lei esce dal bagno, non si era reso conto del perché, fin quando non vede il notebook e quello che ho letto. Ho urlato perché mi hai fatto questo? Perché, perché,
Piangeva ma non rispondeva alla domanda, diceva solo perdonami ti prego, in lacrime.
Davanti a mia figlia.
Nello stesso istante decido di andarmene , Lei non voleva lasciarmi andare, nello stato in cui ero, decise di venire con me. il viaggio di ritorno in auto, Lei voleva parlare, le dissi basta, c è nostra figlia!!!
E stato il viaggio più lungo della mia vita, ho impiegato 6 ore, dove ne avrebbero bastate 2.
Mi sono fermato in ogni stazione, andavo in bagno, per rinfrescarsi con acqua fredda. Sapevo che non ero in grado di guidare, ma lentamente arrivammo a destinazione.
Sono rimasto a casa , nessuno sapeva niente, e nessuno doveva sapere.
Ero e sono un uomo distrutto tutt’oggi.
Passa circa un mese, incominciamo a parlare, si era invaghito di questo collega, e stato solo una scappatella, non conta nulla per lei,
Ha ceduto alle sue avance, la curiosità di farlo con un altro,
Lei voleva già chiudere, ma lui insisteva, e durata circa 3 mesi.
Hanno avuto solo due rapporti .
Sono caduto in depressione, ho dovuto fare uso di farmaci, non mi riconoscevo più. in oltre ho messo anche in discussione la gravidanza
Cosi passarono i mesi, non lo più toccata, passavo tutto il tempo che avevo con mia figlia. Non ho voluto più parlare di questo con mia moglie. Mi ero chiuso in me stesso.
Anche a lavoro, non riuscivo più a concentrarmi, la notte per dormire ho dovuto usare tranquillanti, sempre più forti, mio padre non mi riconosceva più, ero scontroso con tutti. Mi mancavano le forze .
Arrivo il giorno della nascita di Alessandra , il nome che avevamo già deciso, tempo prima.
Non ho voluto entrare in sala parto,
Fingendo di stare male. Entrò sua madre . Quando nacque Alessandra, poco dopo, me la danno in braccio
Solo per pochi minuti. Poi la pongo a fianco a mia moglie, e le dico vado un Po’ fuori mi manca l’aria qui, troppa gente. Le dieti un bacio in fronte, dopo tanti mesi che non lo sfiorata, guardandola notai che aveva gli occhi in lacrime , forse, aveva pensato che io l’avessi perdonata in quel giorno, ma non era così.
Abbraccio per l’ultima volta mia figlia Imma, piccola mia, mi mancherai tanto, perdonami.
prendo dei soldi in banca circa 5.000.000 milioni di lire , prendo un treno per Milano.
Ho sofferto tanto in quel treno, piangevo, ero vuoto, non ce lo fatta a perdonare, avevo vergogna di tutti.
Sono stato in svizzera , ho trovato lavoro li. Non ho voluto avere contatti con nessuno , sono sparito nel nulla, dopo due mesi chiamai la mia famiglia , sapevano già tutto.
Mia moglie gli aveva raccontato tutto. Avevano creduto al peggio, mi dispiace , non ero in me. Così ogni tanto chiamavo la mia famiglia 1 volta mese, mi raccontavano della piccola Imma , e Alessandra, e di mia moglie che era pentita e supplicava di rientrare.
Faceva troppo male ascoltare le parole della mia famiglia , finche le telefonate, si dilatano .
Passarono quasi un anno, sul luogo di lavoro si presentano i poliziotti svizzeri e mi portarono in caserma ,
Dove mi spiegavano che la mia famiglia mi cercava , e loro volevano solo accettare se io ero consapevole. Mi dissero che loro dovevano avvertire le autorità italiane, che mi avevano rintracciato e che ero consenziente
Mi lasciarono subito dopo gli accertamenti
Due giorni dopo parto per l’Austria
Qui trovo lavoro , con vitto e alloggio.
Sono passati tanti anni, qui ho trovato molti amici, ho avuto anche delle piccole storie di solo sesso altre volte pure a pagamento, sono sempre un uomo, per soddisfare le mie esigenze.
Tramite Facebook dopo circa 8 anni della mia latitanza, vedo le mie piccole, all’epoca creai un profilo fake e con il tempo ho chiesto l’amicizia a mia moglie.
Anche oggi continuo ogni tanto a parlare con lei del più e del meno come due amici virtuali , Lei è veramente pentita , ed da quando sono andato via lei non si è rifatta una vita con un altro. Mi ha raccontato la sua storia, mentre io piangevo dal altro lato. Ma non ho avuto il coraggio. Ricordate sono un vigliacco. E passato troppo tempo ormai. Se mi chiedete , la amo ? Si lo sempre amata, sono orgoglioso,
Ancora oggi, non lo perdonata, era in attesa, e sapere che ha fatto l’amore con l’altro , oltretutto senza protezioni. No. Non posso.
Non posso passarci sopra. Sono orgoglioso,
Molto orgoglioso, rimorsi? tanti.
Avrei dovuto lasciare solo lei, i miei figli non meritavano questo. Neanche la mia famiglia, meritavano questo.
Sono andato via, perché anche se mi sarei separato, dovevo purtroppo avere sempre un dialogo con lei.
Ero costretto purtroppo a vederla,
E io non volevo più vederla, ne sentire il suo respiro. Volevo solo cancellare per sempre dalla mia vita.
Ero talmente disperato che avevo pensato più di una volta, a togliermi la vita, lo so è vergognoso
Scriverlo, e averlo pensato,
Perché vi scrivo ? Perché 3 giorni fa’, mentre lavoravo , vedo mia figlia davanti a me. Imma , papà . Ci siamo stretti forte forte,
Non riuscivo più a staccarmi da lei,
Lei lo stesso, ho pianto abbiamo pianto insieme, i miei colleghi ignari non capivano cosa era successo .
Mi hanno dato 2 settimane di riposo ospitando anche mia figlia.
Dopo anni mia moglie aveva intuito che quel contatto Facebook ero io
Ma non capivano dove fossi, finche attraverso foto che io ho pubblicato
Fontane, monumenti, strade della città, e soprattutto varie foto del luogo dove lavoro.
Mia figlia sa tutto, ricorda anche il giorno che andammo via , dalle vacanze , non capiva perché era piccola , ma è rimasta traumatizzata , lo ricorda come se fosse ieri. La mamma le spiego tutto quando si è fatta grande.
Abbiamo parlato tanto, quando mi sono perso , la mia famiglia.
Ora vuole che io ritorni a casa, non ha importanza se andare a casa sua o dei nonni.
Come faccio ? Con quale faccia mi devo presentare, come mi devo comportare con mia moglie?
Ho abbandonato tutti. Mia figlia Alessandra, non la conosco! Cosa le dico?
E poi Alessandra è veramente mia figlia?
Cerco di fargli capire che li non è più il mio posto.
Ma lei non vuole sentire ragioni.
E testarda. Dice che lei non tornerà a casa se non con me.
Non so cosa fare.
So che forse molti di voi non crederanno a quello che scrivo ,
Sembra assurdo, lo so.
Leggo questo forum dal 2012 , in cerca di una storia più o meno simile, non ho mai avuto il coraggio di scrivere, perché io già avevo scelto. Ora è diverso, non so cosa fare. Ho paura di tornare.
Sono molte le cose che non ho scritto, sono 17 anni in poche righe.
Anche qui all’estero. Ho dovuto continuare a prendere pillole per depressione, che è durato per due anni. Ma piano piano sono riuscito ad uscirne.
Insieme a Imma, sono venuti anche mio fratello è mia sorella.
Mia moglie, non ha voluto venire,
Anche se il suo unico desiderio era quello di rivedermi, a preferito che sia io , senza pressioni a tornare a casa. Lei mi aspetterà sempre.
Nella mia testa frulla di nuovo il pensiero di scappare, ma non ce la faccio, questi tre giorni passati con mia figlia, non mi permettono di andare via.
A casa, nel mio paese non voglio tornare.
Aiutatemi a capire cosa è meglio secondo voi che siete all’esterno.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
fossi tuo padre, tuo fratello o anche solo un tuo amico ti avrei già riportato a casa a scarpate nel sedere, altro che stare 17 anni a nasconderti
 

Outdider

Utente di lunga data
Una storia commovente....il richiamo del sangue fa cose inimmaginabili. Sta a te decidere....al tuo posto io avrei già deciso, deciso per la famiglia....ciò non vuol dire decidere di stare con tua moglie, anche perchè, tu scrivi, si è rifatta una vita con un altro. Non ti puoi nascondere per sempre, tua figlia e la tua famiglia hanno diritto di viverti, lo vogliono, lo pretendono....puoi dargli torto?
 

Divì

Utente senza meta
Ma in questi 17 anni hai contribuito al mantenimento delle figlie?

Chiedo .....
 

infinity

Utente di lunga data
Una storia commovente....il richiamo del sangue fa cose inimmaginabili. Sta a te decidere....al tuo posto io avrei già deciso, deciso per la famiglia....ciò non vuol dire decidere di stare con tua moglie, anche perchè, tu scrivi, si è rifatta una vita con un altro. Non ti puoi nascondere per sempre, tua figlia e la tua famiglia hanno diritto di viverti, lo vogliono, lo pretendono....puoi dargli torto?
scusami, forse sbaglio!
Ma la moglie non si è fatto una nuova vita!
Lo sta ancora aspettando.
 

Lostris

Utente Ludica
Sei stato debole.
Debole ed egoista. Hai privato le tue figlie di un padre perché non in grado di affrontare il tradimento di tua moglie.
Hai preferito scappare... e non la reazione di un momento, diciassette anni cazzo.
Una vita.
Hai perso l'indicibile perché hai ritenuto il dolore che hai provato più forte di qualsiasi tuo affetto. Diciassette anni che non ritorneranno più.

Non riesco a provare comprensione per te. Mi spiace per tutti coloro che hai abbandonato.

Una seconda incredibile occasione ti si è presentata davanti.
Non tutti hanno questa fortuna.

Fai l'uomo e sii padre.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Si sono un vigliacco, vi scrivo la mia storia, così potete comprendere quando sono stato vigliacco con tutti.
Sono passati 17 anni da Quando sono andato via di casa , ho abbandonato tutti, mia moglie, i miei figli, mio padre, mia madre , fratelli, sorelle, amici, i miei affetti, casa , macchina, tutto.
Il giorno che 17 anni fa’ sono andato via , era il giorno in cui nacque mia figlia , Alessandra .
Ho avuto il piacere di tenerla in braccio solo per qualche minuto,
Poi come un vigliacco sono andato via per sempre, abbandonando tutti, . Sono scappato come un criminale.
Ero del Sud Italia, ora lavoro qui da tanti anni, in Austria .
Ora vi scrivo da quando tutto è iniziato,
conosco mia moglie da quando sono nato.
Le nostre rispettive famiglie sono amici di infanzia , mio padre con mio suocero . E sono vicini di casa.
In oltre si sono sposati lo stesso giorno, fecero una grade festa tutti insieme, immagino solo guardando le loro foto.
Siamo nati nello stesso anno, stesso mese, 12 giorni di differenza, prima lei, poi io. siamo sempre stati insieme, a giocare, scuola, pranzi, vacanze. Fino a quando a 16 anni mi sono dichiarato. E nato un amore indescrivibile tra noi . Lei ha continuato gli studi, e si era diplomata, io ho lavorato nella azienda di mio padre.
A 24 anni ci siamo sposati, e dopo due anni e nata Imma . La mia gioia
Dopo il primo anno la mia piccola cresce, e mia moglie , trova un lavoro come impiegata. Un ottimo stipendio, oltre al mio , e decidiamo di comprare casa , il rapporto con mia moglie in questi anni e sempre stato unico , lo sempre apprezzata, sono sempre stato presente, aiutata, nelle faccende di casa , uscivano spesso soli, e a volte con amici, parenti, la nostra vita non è stata mai monotona, il sesso anche,
Senza tabù, piano piano abbiamo sempre scoperto nuove cose , insieme, eravamo completi, e c’è lo dicevamo sempre, eravamo unici. sempre coccolata, mai una volta che uscivo di casa senza baciarla. Ci invidiavano come coppia. Anche i nostri genitori erano contenti nel vederci sempre affiatati. Abbiamo anche litigato , ma finiva sempre li per li.
Dopo 6 anni dalla nascita di Imma , mia moglie era incinta, al quarto mese di gravidanza,
Eravamo in villeggiatura casa al mare di proprietà dei suoi genitori.
Eravamo appena entrati a casa, e mia moglie andò a farsi la doccia,
In attesa , presi il suo notebook , in Stand-by, volevo ammazzare il tempo con qualche giochino, cera un e-mail aperta, ( amore mio quando torni? Ho una voglia pazza di fare L amore con te.) e-mail e partita dal suo ufficio dove lavora.
Sono crollato all’istante, ero diventato bianco, leggevo ogni singola lettera, non riuscivo a respirare, ho pianto, piangevo e guardavo quello schermo , volevo trattenermi, non volevo piangere.
Ho gridato Nooooo.
Lei esce dal bagno, non si era reso conto del perché, fin quando non vede il notebook e quello che ho letto. Ho urlato perché mi hai fatto questo? Perché, perché,
Piangeva ma non rispondeva alla domanda, diceva solo perdonami ti prego, in lacrime.
Davanti a mia figlia.
Nello stesso istante decido di andarmene , Lei non voleva lasciarmi andare, nello stato in cui ero, decise di venire con me. il viaggio di ritorno in auto, Lei voleva parlare, le dissi basta, c è nostra figlia!!!
E stato il viaggio più lungo della mia vita, ho impiegato 6 ore, dove ne avrebbero bastate 2.
Mi sono fermato in ogni stazione, andavo in bagno, per rinfrescarsi con acqua fredda. Sapevo che non ero in grado di guidare, ma lentamente arrivammo a destinazione.
Sono rimasto a casa , nessuno sapeva niente, e nessuno doveva sapere.
Ero e sono un uomo distrutto tutt’oggi.
Passa circa un mese, incominciamo a parlare, si era invaghito di questo collega, e stato solo una scappatella, non conta nulla per lei,
Ha ceduto alle sue avance, la curiosità di farlo con un altro,
Lei voleva già chiudere, ma lui insisteva, e durata circa 3 mesi.
Hanno avuto solo due rapporti .
Sono caduto in depressione, ho dovuto fare uso di farmaci, non mi riconoscevo più. in oltre ho messo anche in discussione la gravidanza
Cosi passarono i mesi, non lo più toccata, passavo tutto il tempo che avevo con mia figlia. Non ho voluto più parlare di questo con mia moglie. Mi ero chiuso in me stesso.
Anche a lavoro, non riuscivo più a concentrarmi, la notte per dormire ho dovuto usare tranquillanti, sempre più forti, mio padre non mi riconosceva più, ero scontroso con tutti. Mi mancavano le forze .
Arrivo il giorno della nascita di Alessandra , il nome che avevamo già deciso, tempo prima.
Non ho voluto entrare in sala parto,
Fingendo di stare male. Entrò sua madre . Quando nacque Alessandra, poco dopo, me la danno in braccio
Solo per pochi minuti. Poi la pongo a fianco a mia moglie, e le dico vado un Po’ fuori mi manca l’aria qui, troppa gente. Le dieti un bacio in fronte, dopo tanti mesi che non lo sfiorata, guardandola notai che aveva gli occhi in lacrime , forse, aveva pensato che io l’avessi perdonata in quel giorno, ma non era così.
Abbraccio per l’ultima volta mia figlia Imma, piccola mia, mi mancherai tanto, perdonami.
prendo dei soldi in banca circa 5.000.000 milioni di lire , prendo un treno per Milano.
Ho sofferto tanto in quel treno, piangevo, ero vuoto, non ce lo fatta a perdonare, avevo vergogna di tutti.
Sono stato in svizzera , ho trovato lavoro li. Non ho voluto avere contatti con nessuno , sono sparito nel nulla, dopo due mesi chiamai la mia famiglia , sapevano già tutto.
Mia moglie gli aveva raccontato tutto. Avevano creduto al peggio, mi dispiace , non ero in me. Così ogni tanto chiamavo la mia famiglia 1 volta mese, mi raccontavano della piccola Imma , e Alessandra, e di mia moglie che era pentita e supplicava di rientrare.
Faceva troppo male ascoltare le parole della mia famiglia , finche le telefonate, si dilatano .
Passarono quasi un anno, sul luogo di lavoro si presentano i poliziotti svizzeri e mi portarono in caserma ,
Dove mi spiegavano che la mia famiglia mi cercava , e loro volevano solo accettare se io ero consapevole. Mi dissero che loro dovevano avvertire le autorità italiane, che mi avevano rintracciato e che ero consenziente
Mi lasciarono subito dopo gli accertamenti
Due giorni dopo parto per l’Austria
Qui trovo lavoro , con vitto e alloggio.
Sono passati tanti anni, qui ho trovato molti amici, ho avuto anche delle piccole storie di solo sesso altre volte pure a pagamento, sono sempre un uomo, per soddisfare le mie esigenze.
Tramite Facebook dopo circa 8 anni della mia latitanza, vedo le mie piccole, all’epoca creai un profilo fake e con il tempo ho chiesto l’amicizia a mia moglie.
Anche oggi continuo ogni tanto a parlare con lei del più e del meno come due amici virtuali , Lei è veramente pentita , ed da quando sono andato via lei non si è rifatta una vita con un altro. Mi ha raccontato la sua storia, mentre io piangevo dal altro lato. Ma non ho avuto il coraggio. Ricordate sono un vigliacco. E passato troppo tempo ormai. Se mi chiedete , la amo ? Si lo sempre amata, sono orgoglioso,
Ancora oggi, non lo perdonata, era in attesa, e sapere che ha fatto l’amore con l’altro , oltretutto senza protezioni. No. Non posso.
Non posso passarci sopra. Sono orgoglioso,
Molto orgoglioso, rimorsi? tanti.
Avrei dovuto lasciare solo lei, i miei figli non meritavano questo. Neanche la mia famiglia, meritavano questo.
Sono andato via, perché anche se mi sarei separato, dovevo purtroppo avere sempre un dialogo con lei.
Ero costretto purtroppo a vederla,
E io non volevo più vederla, ne sentire il suo respiro. Volevo solo cancellare per sempre dalla mia vita.
Ero talmente disperato che avevo pensato più di una volta, a togliermi la vita, lo so è vergognoso
Scriverlo, e averlo pensato,
Perché vi scrivo ? Perché 3 giorni fa’, mentre lavoravo , vedo mia figlia davanti a me. Imma , papà . Ci siamo stretti forte forte,
Non riuscivo più a staccarmi da lei,
Lei lo stesso, ho pianto abbiamo pianto insieme, i miei colleghi ignari non capivano cosa era successo .
Mi hanno dato 2 settimane di riposo ospitando anche mia figlia.
Dopo anni mia moglie aveva intuito che quel contatto Facebook ero io
Ma non capivano dove fossi, finche attraverso foto che io ho pubblicato
Fontane, monumenti, strade della città, e soprattutto varie foto del luogo dove lavoro.
Mia figlia sa tutto, ricorda anche il giorno che andammo via , dalle vacanze , non capiva perché era piccola , ma è rimasta traumatizzata , lo ricorda come se fosse ieri. La mamma le spiego tutto quando si è fatta grande.
Abbiamo parlato tanto, quando mi sono perso , la mia famiglia.
Ora vuole che io ritorni a casa, non ha importanza se andare a casa sua o dei nonni.
Come faccio ? Con quale faccia mi devo presentare, come mi devo comportare con mia moglie?
Ho abbandonato tutti. Mia figlia Alessandra, non la conosco! Cosa le dico?
E poi Alessandra è veramente mia figlia?
Cerco di fargli capire che li non è più il mio posto.
Ma lei non vuole sentire ragioni.
E testarda. Dice che lei non tornerà a casa se non con me.
Non so cosa fare.
So che forse molti di voi non crederanno a quello che scrivo ,
Sembra assurdo, lo so.
Leggo questo forum dal 2012 , in cerca di una storia più o meno simile, non ho mai avuto il coraggio di scrivere, perché io già avevo scelto. Ora è diverso, non so cosa fare. Ho paura di tornare.
Sono molte le cose che non ho scritto, sono 17 anni in poche righe.
Anche qui all’estero. Ho dovuto continuare a prendere pillole per depressione, che è durato per due anni. Ma piano piano sono riuscito ad uscirne.
Insieme a Imma, sono venuti anche mio fratello è mia sorella.
Mia moglie, non ha voluto venire,
Anche se il suo unico desiderio era quello di rivedermi, a preferito che sia io , senza pressioni a tornare a casa. Lei mi aspetterà sempre.
Nella mia testa frulla di nuovo il pensiero di scappare, ma non ce la faccio, questi tre giorni passati con mia figlia, non mi permettono di andare via.
A casa, nel mio paese non voglio tornare.
Aiutatemi a capire cosa è meglio secondo voi che siete all’esterno.
Benvenuto :)

Non pensi che per quanto tu ti sia mosso qui e là, non sei scappato in realtà?

E non perchè loro ti hanno cercato e trovato...ma perchè tu non ti sei mai mosso da dove hai lasciato.

Pensi esista un posto dove puoi trovare pace?
(quella che probabilmente ti è mancata in questi anni)
 

infinity

Utente di lunga data
Io credo che sia ora di tornare a casa.
Non per tua moglie, se non vuoi.
Ma per la famiglia, si.
17 anni non sono pochi, ti sei perso il meglio dei tuoi figli, ma sei sempre in tempo per continuare. Per i figli, per la tua famiglia,
Se non riesci a perdonare tua moglie, va bene, separatevi , ma per quando tempo credi di restare lontano ? Prima o poi dovrai tornare, e più il tempo passa e peggio è!
Torna a casa con tua figlia.
 

Mat78

Utente di lunga data
Hai fatto un errore enorme. Hai abbandonato le tue figlie e la tua famiglia. Hai sottratto a te ed ai tuoi figli 17 anni. Hai perso le cose più belle che un figlio ti può dare. Dovevi lasciare lei non loro. Ora ritorna a casa dai figli e dai tuoi parenti, con lei vedi tu. Per me un tradimento è un tradimento.
 

delfino curioso

Utente di lunga data
Benvenuto :)

Non pensi che per quanto tu ti sia mosso qui e là, non sei scappato in realtà?

E non perchè loro ti hanno cercato e trovato...ma perchè tu non ti sei mai mosso da dove hai lasciato.

Pensi esista un posto dove puoi trovare pace?
(quella che probabilmente ti è mancata in questi anni)
Concordo
Penso pure che i suoi problemi non erano solo limitati ai psicofarmaci.
Faccio la domanda diretta forse è meglio:
hi abusato nel periodo della scoperta e successiva anche di Alcool???????
 

Frithurik

utente deluso
Rientra a casa, hai mai pensato alla vita della figlia piccola che non ha mai conosciuto suo padre?
Come si sente e come si e sentita sapere che e' stata abbandonata.
Si sei un vigliacco, pensa adesso a rimediare.
Quanti anni hai adesso?
 
Ultima modifica:

oriente70

Utente di lunga data
Ognuno reagisce come meglio gi pare ... Se all'epoca ha ritenuto giusto tagliare i ponti scelte sue ...ora però visto che ha dei figli che lo hanno trovato È giusto che li accontenti ...
 

Orbis Tertius

Utente di lunga data
La storia è commovente e mi sembra vera.
Io non lo condannerei: invece di distruggere tutto quello che ha intorno, come fanno molti, è andato via lui.
A questo punto non tornerei, ma non fuggirei nemmeno più.
Insomma, dai alle due ragazze un posto dove trovarti.
 

fulminato

Utente di lunga data
Si sono un vigliacco, vi scrivo la mia storia, così potete comprendere quando sono stato vigliacco con tutti.
Sono passati 17 anni da Quando sono andato via di casa , ho abbandonato tutti, mia moglie, i miei figli, mio padre, mia madre , fratelli, sorelle, amici, i miei affetti, casa , macchina, tutto.
Il giorno che 17 anni fa’ sono andato via , era il giorno in cui nacque mia figlia , Alessandra .
Ho avuto il piacere di tenerla in braccio solo per qualche minuto,
Poi come un vigliacco sono andato via per sempre, abbandonando tutti, . Sono scappato come un criminale.
Ero del Sud Italia, ora lavoro qui da tanti anni, in Austria .
Ora vi scrivo da quando tutto è iniziato,
conosco mia moglie da quando sono nato.
Le nostre rispettive famiglie sono amici di infanzia , mio padre con mio suocero . E sono vicini di casa.
In oltre si sono sposati lo stesso giorno, fecero una grade festa tutti insieme, immagino solo guardando le loro foto.
Siamo nati nello stesso anno, stesso mese, 12 giorni di differenza, prima lei, poi io. siamo sempre stati insieme, a giocare, scuola, pranzi, vacanze. Fino a quando a 16 anni mi sono dichiarato. E nato un amore indescrivibile tra noi . Lei ha continuato gli studi, e si era diplomata, io ho lavorato nella azienda di mio padre.
A 24 anni ci siamo sposati, e dopo due anni e nata Imma . La mia gioia
Dopo il primo anno la mia piccola cresce, e mia moglie , trova un lavoro come impiegata. Un ottimo stipendio, oltre al mio , e decidiamo di comprare casa , il rapporto con mia moglie in questi anni e sempre stato unico , lo sempre apprezzata, sono sempre stato presente, aiutata, nelle faccende di casa , uscivano spesso soli, e a volte con amici, parenti, la nostra vita non è stata mai monotona, il sesso anche,
Senza tabù, piano piano abbiamo sempre scoperto nuove cose , insieme, eravamo completi, e c’è lo dicevamo sempre, eravamo unici. sempre coccolata, mai una volta che uscivo di casa senza baciarla. Ci invidiavano come coppia. Anche i nostri genitori erano contenti nel vederci sempre affiatati. Abbiamo anche litigato , ma finiva sempre li per li.
Dopo 6 anni dalla nascita di Imma , mia moglie era incinta, al quarto mese di gravidanza,
Eravamo in villeggiatura casa al mare di proprietà dei suoi genitori.
Eravamo appena entrati a casa, e mia moglie andò a farsi la doccia,
In attesa , presi il suo notebook , in Stand-by, volevo ammazzare il tempo con qualche giochino, cera un e-mail aperta, ( amore mio quando torni? Ho una voglia pazza di fare L amore con te.) e-mail e partita dal suo ufficio dove lavora.
Sono crollato all’istante, ero diventato bianco, leggevo ogni singola lettera, non riuscivo a respirare, ho pianto, piangevo e guardavo quello schermo , volevo trattenermi, non volevo piangere.
Ho gridato Nooooo.
Lei esce dal bagno, non si era reso conto del perché, fin quando non vede il notebook e quello che ho letto. Ho urlato perché mi hai fatto questo? Perché, perché,
Piangeva ma non rispondeva alla domanda, diceva solo perdonami ti prego, in lacrime.
Davanti a mia figlia.
Nello stesso istante decido di andarmene , Lei non voleva lasciarmi andare, nello stato in cui ero, decise di venire con me. il viaggio di ritorno in auto, Lei voleva parlare, le dissi basta, c è nostra figlia!!!
E stato il viaggio più lungo della mia vita, ho impiegato 6 ore, dove ne avrebbero bastate 2.
Mi sono fermato in ogni stazione, andavo in bagno, per rinfrescarsi con acqua fredda. Sapevo che non ero in grado di guidare, ma lentamente arrivammo a destinazione.
Sono rimasto a casa , nessuno sapeva niente, e nessuno doveva sapere.
Ero e sono un uomo distrutto tutt’oggi.
Passa circa un mese, incominciamo a parlare, si era invaghito di questo collega, e stato solo una scappatella, non conta nulla per lei,
Ha ceduto alle sue avance, la curiosità di farlo con un altro,
Lei voleva già chiudere, ma lui insisteva, e durata circa 3 mesi.
Hanno avuto solo due rapporti .
Sono caduto in depressione, ho dovuto fare uso di farmaci, non mi riconoscevo più. in oltre ho messo anche in discussione la gravidanza
Cosi passarono i mesi, non lo più toccata, passavo tutto il tempo che avevo con mia figlia. Non ho voluto più parlare di questo con mia moglie. Mi ero chiuso in me stesso.
Anche a lavoro, non riuscivo più a concentrarmi, la notte per dormire ho dovuto usare tranquillanti, sempre più forti, mio padre non mi riconosceva più, ero scontroso con tutti. Mi mancavano le forze .
Arrivo il giorno della nascita di Alessandra , il nome che avevamo già deciso, tempo prima.
Non ho voluto entrare in sala parto,
Fingendo di stare male. Entrò sua madre . Quando nacque Alessandra, poco dopo, me la danno in braccio
Solo per pochi minuti. Poi la pongo a fianco a mia moglie, e le dico vado un Po’ fuori mi manca l’aria qui, troppa gente. Le dieti un bacio in fronte, dopo tanti mesi che non lo sfiorata, guardandola notai che aveva gli occhi in lacrime , forse, aveva pensato che io l’avessi perdonata in quel giorno, ma non era così.
Abbraccio per l’ultima volta mia figlia Imma, piccola mia, mi mancherai tanto, perdonami.
prendo dei soldi in banca circa 5.000.000 milioni di lire , prendo un treno per Milano.
Ho sofferto tanto in quel treno, piangevo, ero vuoto, non ce lo fatta a perdonare, avevo vergogna di tutti.
Sono stato in svizzera , ho trovato lavoro li. Non ho voluto avere contatti con nessuno , sono sparito nel nulla, dopo due mesi chiamai la mia famiglia , sapevano già tutto.
Mia moglie gli aveva raccontato tutto. Avevano creduto al peggio, mi dispiace , non ero in me. Così ogni tanto chiamavo la mia famiglia 1 volta mese, mi raccontavano della piccola Imma , e Alessandra, e di mia moglie che era pentita e supplicava di rientrare.
Faceva troppo male ascoltare le parole della mia famiglia , finche le telefonate, si dilatano .
Passarono quasi un anno, sul luogo di lavoro si presentano i poliziotti svizzeri e mi portarono in caserma ,
Dove mi spiegavano che la mia famiglia mi cercava , e loro volevano solo accettare se io ero consapevole. Mi dissero che loro dovevano avvertire le autorità italiane, che mi avevano rintracciato e che ero consenziente
Mi lasciarono subito dopo gli accertamenti
Due giorni dopo parto per l’Austria
Qui trovo lavoro , con vitto e alloggio.
Sono passati tanti anni, qui ho trovato molti amici, ho avuto anche delle piccole storie di solo sesso altre volte pure a pagamento, sono sempre un uomo, per soddisfare le mie esigenze.
Tramite Facebook dopo circa 8 anni della mia latitanza, vedo le mie piccole, all’epoca creai un profilo fake e con il tempo ho chiesto l’amicizia a mia moglie.
Anche oggi continuo ogni tanto a parlare con lei del più e del meno come due amici virtuali , Lei è veramente pentita , ed da quando sono andato via lei non si è rifatta una vita con un altro. Mi ha raccontato la sua storia, mentre io piangevo dal altro lato. Ma non ho avuto il coraggio. Ricordate sono un vigliacco. E passato troppo tempo ormai. Se mi chiedete , la amo ? Si lo sempre amata, sono orgoglioso,
Ancora oggi, non lo perdonata, era in attesa, e sapere che ha fatto l’amore con l’altro , oltretutto senza protezioni. No. Non posso.
Non posso passarci sopra. Sono orgoglioso,
Molto orgoglioso, rimorsi? tanti.
Avrei dovuto lasciare solo lei, i miei figli non meritavano questo. Neanche la mia famiglia, meritavano questo.
Sono andato via, perché anche se mi sarei separato, dovevo purtroppo avere sempre un dialogo con lei.
Ero costretto purtroppo a vederla,
E io non volevo più vederla, ne sentire il suo respiro. Volevo solo cancellare per sempre dalla mia vita.
Ero talmente disperato che avevo pensato più di una volta, a togliermi la vita, lo so è vergognoso
Scriverlo, e averlo pensato,
Perché vi scrivo ? Perché 3 giorni fa’, mentre lavoravo , vedo mia figlia davanti a me. Imma , papà . Ci siamo stretti forte forte,
Non riuscivo più a staccarmi da lei,
Lei lo stesso, ho pianto abbiamo pianto insieme, i miei colleghi ignari non capivano cosa era successo .
Mi hanno dato 2 settimane di riposo ospitando anche mia figlia.
Dopo anni mia moglie aveva intuito che quel contatto Facebook ero io
Ma non capivano dove fossi, finche attraverso foto che io ho pubblicato
Fontane, monumenti, strade della città, e soprattutto varie foto del luogo dove lavoro.
Mia figlia sa tutto, ricorda anche il giorno che andammo via , dalle vacanze , non capiva perché era piccola , ma è rimasta traumatizzata , lo ricorda come se fosse ieri. La mamma le spiego tutto quando si è fatta grande.
Abbiamo parlato tanto, quando mi sono perso , la mia famiglia.
Ora vuole che io ritorni a casa, non ha importanza se andare a casa sua o dei nonni.
Come faccio ? Con quale faccia mi devo presentare, come mi devo comportare con mia moglie?
Ho abbandonato tutti. Mia figlia Alessandra, non la conosco! Cosa le dico?
E poi Alessandra è veramente mia figlia?
Cerco di fargli capire che li non è più il mio posto.
Ma lei non vuole sentire ragioni.
E testarda. Dice che lei non tornerà a casa se non con me.
Non so cosa fare.
So che forse molti di voi non crederanno a quello che scrivo ,
Sembra assurdo, lo so.
Leggo questo forum dal 2012 , in cerca di una storia più o meno simile, non ho mai avuto il coraggio di scrivere, perché io già avevo scelto. Ora è diverso, non so cosa fare. Ho paura di tornare.
Sono molte le cose che non ho scritto, sono 17 anni in poche righe.
Anche qui all’estero. Ho dovuto continuare a prendere pillole per depressione, che è durato per due anni. Ma piano piano sono riuscito ad uscirne.
Insieme a Imma, sono venuti anche mio fratello è mia sorella.
Mia moglie, non ha voluto venire,
Anche se il suo unico desiderio era quello di rivedermi, a preferito che sia io , senza pressioni a tornare a casa. Lei mi aspetterà sempre.
Nella mia testa frulla di nuovo il pensiero di scappare, ma non ce la faccio, questi tre giorni passati con mia figlia, non mi permettono di andare via.
A casa, nel mio paese non voglio tornare.
Aiutatemi a capire cosa è meglio secondo voi che siete all’esterno.

No, per me non sei un vigliacco. Hai semplicemente seguito il tuo istinto, sei stato tradito dalla donna che amavi piu' della tua vita, ti sei trovato a gestire un grande dolore e la paternita' di una bambina che non eri certo fosse tua.
Per te e' stata piu' dura di tutti quelli che hai lasciato dentro questa storia, a loro almeno sono rimasti gli affetti.
 
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