Credo che non si siano più riconosciuti ad un certo punto, ci sono passaggi molto intensi che mi hanno commosso. Molto bravi gli attori. Ho letto che c'è un po' di autobiografico del regista.Visto
Tu hai capito perché hanno divorziato?
Si è anche lui separato senza ragione?Credo che non si siano più riconosciuti ad un certo punto, ci sono passaggi molto intensi che mi hanno commosso. Molto bravi gli attori. Ho letto che c'è un po' di autobiografico del regista.
A me è parso un finale aperto, mi è sembrato che lui sia ancora innamorato e lei non si capisce.Si è anche lui separato senza ragione?
Il dolore della separazione deve essere ripagato dalla liberazione da un legame conflittuale. Questi vanno d’accordo e si vogliono bene.
Gli avvocati poi...da mollare al primo incontro: sanguisugheA me è parso un finale aperto, mi è sembrato che lui sia ancora innamorato e lei non si capisce.
Lei la trovo ambigua e incoerente, anche sulla gestione materiale del divorzio. Prima vuole mediare in via amichevole e poi si fa rappresentare da un avvocato agguerritissimo.
È un punto di vista molto maschile.
Minimizza molto, o annulla del tutto, il peso del tradimento.
Ho subito avuto l'impressione, per come entra nell'emozioni, e per come critica anche il sistema giudiziario, che fossero vicende vissute da vicino. Quindi sono andata a leggere e ho trovato rimandi in tal senso.
Nella vita ho letto che il regista è stato sposato con un'attrice (come nel film) da cui ha divorziato.
Si diventa estranei...Triste realtà. Il classico esempio di come due persone che si sono amate tanto possano arrivare a farsi male, in modo atroce.
Rappresentazione di come NON si deve fare.Triste realtà. Il classico esempio di come due persone che si sono amate tanto possano arrivare a farsi male, in modo atroce.
Sicuramente, infatti fa riflettere molto.Rappresentazione di come NON si deve fare.
Pieno il mondo di situazioni così...Mi sono riconosciuto nel rapporto tra i due coniugi, nella loro sopraggiunta inabilità a comunicare.
Lei si rifiuta di condividere i suoi pensieri. Li può ritrovare e scrivere, ma non sa più parlarne al marito.
Perché non le appartengono più.
Lui resta avvinto all'amore di lei di un tempo, a quel modo di essere visto da lei che appartiene ormai al passato.
L'ha tradita, ma questa relazione che serviva a compensare l'allontanamento fisico di lei adesso soccombe di fronte all'affetto per il figlio e al suo ruolo di padre.
E' la moglie che ha la consapevolezza di riconoscere il distacco, che non si riconosce più nella vita matrimoniale, nei luoghi dove questa si è svolta, vuole una sua precisa identità altrove, in un'altra città, con un'altra vita. Lui non sa farlo, ma è lontano allo stesso modo.
Nel film lei non tradisce, non ha altre storie, è una parte che mi è sembrata poco sviluppata, ma il perno resta comunque la famiglia, non si devono cercare cause accessorie, è la coppia che è finita, il resto non conta.
Si scontrano, inevitabilmente.
Ognuno va per la sua strada, sono direzioni diverse, il bambino resta in mezzo, tirato da una parte, strattonato dall'altra.
Lui si rinchiude in sé stesso, non si capacita di non comprendere più sua moglie, si stupisce delle sue azioni.
Si chiude con una riconciliazione. Non si odiano. Non si amano. SI rispettano, padre e madre separati, c'è quell'affetto che tiene unite da noi famiglie che non possono permettersi di fare altre scelte.
Perché lei non ha voluto leggere la sua lettera e non ha voluto ascoltare lui?Mi sono riconosciuto nel rapporto tra i due coniugi, nella loro sopraggiunta inabilità a comunicare.
Lei si rifiuta di condividere i suoi pensieri. Li può ritrovare e scrivere, ma non sa più parlarne al marito.
Perché non le appartengono più.
Lui resta avvinto all'amore di lei di un tempo, a quel modo di essere visto da lei che appartiene ormai al passato.
L'ha tradita, ma questa relazione che serviva a compensare l'allontanamento fisico di lei adesso soccombe di fronte all'affetto per il figlio e al suo ruolo di padre.
E' la moglie che ha la consapevolezza di riconoscere il distacco, che non si riconosce più nella vita matrimoniale, nei luoghi dove questa si è svolta, vuole una sua precisa identità altrove, in un'altra città, con un'altra vita. Lui non sa farlo, ma è lontano allo stesso modo.
Nel film lei non tradisce, non ha altre storie, è una parte che mi è sembrata poco sviluppata, ma il perno resta comunque la famiglia, non si devono cercare cause accessorie, è la coppia che è finita, il resto non conta.
Si scontrano, inevitabilmente.
Ognuno va per la sua strada, sono direzioni diverse, il bambino resta in mezzo, tirato da una parte, strattonato dall'altra.
Lui si rinchiude in sé stesso, non si capacita di non comprendere più sua moglie, si stupisce delle sue azioni.
Si chiude con una riconciliazione. Non si odiano. Non si amano. SI rispettano, padre e madre separati, c'è quell'affetto che tiene unite da noi famiglie che non possono permettersi di fare altre scelte.
Se l'avesse letta avrei trovato la sceneggiatura poco credibile.Perché lei non ha voluto leggere la sua lettera e non ha voluto ascoltare lui?
Una deficiente.
Non ascolta il terapeuta di coppia e poi spende un patrimonio in avvocato.
La sceneggiatura fa quello che vuole.Se l'avesse letta avrei trovato la sceneggiatura poco credibile.
Lei non voleva ricostruire, non voleva tornare indietro.
Aveva già preso la sua decisione, anche se si percepisce quanto le pesi.
E a scanso di ripensamenti si è affidata a un avvocato, il più bastardo.
Ma lei pensa veramente quello che ha scritto, non ha perso la stima per l'uomo.La sceneggiatura fa quello che vuole.
Ma è sensato che una che pensa che lui sia un uomo come quello descritto (tra le altre cose, che ascolta davvero le persone) e poi non gliele dice?
Qui non so se ci interessa parlare di cinema senza ricavarne qualche riflessione.
La cosa interessante è l’incomunicabilità anche con loro stessi dei personaggi, incapaci di parlare anche con se stessi.
".....non vuole più quella vita.Il problema non ce l'ha con l'uomo. Ce l'ha con sé stessa nella relazione con quell'uomo.
Non si riconosce più, non vuole più quella vita.
Per questo deve arrivare a negare l'uomo che ha amato, interrompere la comunicazione con lui, distruggerlo in quel processo catartico della separazione giudiziale.
Per poi riconciliarsi riottenuto lo scopo.
Certo. Lo stima, non lo ama più.".....non vuole più quella vita.
Per questo deve arrivare a negare l'uomo che ha amato..."
Che ha amato.....non che ama.
È tutto lì!
E comunque neppure lui la ama più, anche se sembra meno deciso.".....non vuole più quella vita.
Per questo deve arrivare a negare l'uomo che ha amato..."
Che ha amato.....non che ama.
È tutto lì!