Storia extra chiusa da me. Cosa resta...

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Confessare mai.
Ma portarlo in terapia di coppia facendogli credere che pure lui deve migliorarsi quando lei lo ha bellamente cornificato per anni, è ridicolo.
Se la faccia lei la terapia, con obiettivo di dimenticare l’extra, vista che lei dice di aver chiuso, ma di fatto da come ha reagito lui, c’era ben poco da chiudere.

Lui ricorda me Anni fa.
Lei mi lascio‘ convinta di farmi soffrire.
Risposi semplicemente ok, grazie, ciao.
Madonna come si inalbero’.
E quindi chi lascio’ chi?
Dipende se il movente di lei fosse la convinzione di farti soffrire.. (la reazione "si inalberò", non è prova certa di ciò)
 

oriente70

Utente di lunga data
Intervento un tantino accalorato.
Sul concetto di onestà non c'è molto da discutere, c'è poco da fare l'onestà e stata infranta e rappresenta il dilemma che lei porterà sempre sul groppone a prescindere da quello che potrebbe decidere di fare.
Per quanto riguarda il fatto che il marito sia rimasto indietro o che, all'opposto, lei abbia fatto il salto di qualità evolvendosi lo trovo, perdonami, alquanto ridicolo. Si tratta di una tua proiezione.
Sarà una sua proiezione 😎 ma se il marito non gli farà le lasagne 😇😇😇?
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Dipende se il movente di lei fosse la convinzione di farti soffrire.. (la reazione "si inalberò", non è prova certa di ciò)
Ah non so...so solo che mi meno'.
Mi disse che dovevo almeno fingermi sofferente.
Cosa che ero, ma io la sofferenza me la vivo da me, fin da bambino. Non sono da scenate. Non mi vuoi più? Bene, fuori dai coglioni.
Giusto per non lasciare dubbi.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Ah non so...so solo che mi meno'.
Mi disse che dovevo almeno fingermi sofferente.
Cosa che ero, ma io la sofferenza me la vivo da me, fin da bambino. Non sono da scenate. Non mi vuoi più? Bene, fuori dai coglioni.
Giusto per non lasciare dubbi.
Una pazza
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Ciao a tutti,

racconto qui la mia storia di amantato terminato a dicembre dell'anno scorso, per alleggerirmi e per spunto di riflessione. Entrambe sposati, io senza figli, lui con un bambino di 9 anni. Abbiamo 15 anni di differenza (io 36, lui 51), Ci siamo conosciuti per lavoro la chimica era scattata subito, ma poi l'avvicinamento è stato lento, nel 2019. da allora i nostri incontri sono sempre stati al massimo 3-4 all'anno, lo cercavo più frequentemente io. Mai telefonate, messaggi WA finalizzati solo ad incontrarsi (no auguri, no domande personali, ecc.). lui a parole è sempre stato coerente, cioè viversi il rapporto come un momento di leggerezza, senza troppa frequenza, dandosi il tempo di riprendersi dopo un incontro. Ci vedevamo per una pizza o direttamente in hotel. Solo negli ultimi mesi avevamo iniziato a parlare di cose più personali e io ho iniziato ad allontanarlo perchè non ero più serena, l'entrare in confidenza mi stava facendo male, lo pensavo sempre e mi sentivo in apnea, per settimane dopo un incontro ero irritabile e mi pesava sapere che mi aspettava un periodo di silenzio indefinito fino alla volta dopo (c'è da dire che neppure io mi facevo sentire piu di tanto). Non riuscivo a essere serena nel mio matrimonio e ad un certo punto ho capito che non ne valeva piu la pena. Gli ho detto di persona che non ero più serena e che preferivo chiudere. Lui ha cercato di dissuadermi per restare amici, ma non si è mai sbilanciato in 4 anni neppure con i complimenti (solo alcuni sull'aspetto fisico). Durante questi anni ho fatto terapia e ho acquisito molte consapevolezze, un'autostima più forte. Questa storia ha minato la mia dignità. Con mio marito abbiamo iniziato un percorso di terapia di coppia e lui si sta impegnando molto per migliorare diversi aspetti di noi (non sa della mia storia parallela). Stiamo insieme da quando avevamo 20 anni e purtroppo questa persona si è insinuata in un momento di ruggine della coppia. Io avevo un gran bisogno di essere vista. Ora sono consapevole di cosa mi ha portato a guardarmi fuori, anche se non mi giustifico, anzi mi prendo tutta la responsabilità di ciò che è successo. E so che aver chiuso la storia extra è stata la cosa giusta da fare. Troppi contro per pochissimi pro. Cosa resta? L'amarezza per essere stata sempre a disposizione quelle rare volte che mi cercava, l'amarezza di non aver messo più paletti e questo ha contribuito a una relazione squilibrata (infatti lui voleva dettare le regole sulla frequenza degli incontri, mantenendo un apparente distacco), l'amarezza di avere rischiato per anni in cambio di un'ottima intesa sessuale si, ma dai contorni freddi. Parlavamo di tutto, ridevamo, mi raccontava del figlio, ma se ci penso ero io quella che portata energia agli incontri. Mi sono sentita usata. Mi mancherà il sesso con questa persona, questo si, l'intesa così non l'avevo mai provata per nessuno. Ma non tornerò indietro. E la chiusura è stata la conferma di come mi sono “sprecata” in questi anni: mi ha detto va bene, vuoi chiudere, ma non farti più sentire. Ha voluto farmi sentire come un optional, anche se so che non è così, dopo 4 anni. E questo mi da la forza per andare avanti nel no contact. Ne esco con una gran consapevolezza, la frequentazione con questa persona mi ha insegnato molto su di me (e sui narcisisti), mi è servita ad andare in terapia e a volermi bene come persona. So che dovrò sopportare ancora per un po' la dipendenza biochimica, ma è questione di tempo e svanirà anche quella. Se posso trarne un insegnamento è che la sua persona è stata come un messaggero per scavare a fondo i miei irrisolti e usare questa situazione per fortificarmi.
Cos’hai scoperto su di te tramite la scoperta di lui?
perché’ rimanere avvinghiati ad un pensiero di incontro ogni 3 mesi deve farti capite piu’ cose su di te che su di lui .
 

Marta2023

Utente di lunga data
Cos’hai scoperto su di te tramite la scoperta di lui?
perché’ rimanere avvinghiati ad un pensiero di incontro ogni 3 mesi deve farti capite piu’ cose su di te che su di lui .
... che avevo irrisolti di dipendenza affettiva. Quest'uomo ha sollecitato antichi trigger di sofferenza infantile... non a caso poco dopo averlo incontrato iniziai la terapia. Ad oggi ho: impostato sani confini personali, ho smesso di mettere i bisogni degli altri prima dei miei, ho imparato a darmi autovalidazione, ecc. Prima vivevo "fuori da me" ed ero dipendente dall'approvazione esterna (anche nel lavoro per dire). Questa persona mi ha fatto da specchio, di fatti aveva modalità relazionali condizionate e fatte di briciole esattamente corrispondenti al contesto familiare nel quale sono cresciuta. Per questo una parte di me è persino grata di averlo incontrato. Mi ha dato l'opportunità di riparare dove la ferita era sanguinante perché me l'ha amplificata.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
... che avevo irrisolti di dipendenza affettiva. Quest'uomo ha sollecitato antichi trigger di sofferenza infantile... non a caso poco dopo averlo incontrato iniziai la terapia. Ad oggi ho: impostato sani confini personali, ho smesso di mettere i bisogni degli altri prima dei miei, ho imparato a darmi autovalidazione, ecc. Prima vivevo "fuori da me" ed ero dipendente dall'approvazione esterna (anche nel lavoro per dire). Questa persona mi ha fatto da specchio, di fatti aveva modalità relazionali condizionate e fatte di briciole esattamente corrispondenti al contesto familiare nel quale sono cresciuta. Per questo una parte di me è persino grata di averlo incontrato. Mi ha dato l'opportunità di riparare dove la ferita era sanguinante perché me l'ha amplificata.
Scusami, ma "ho smesso di mettere i bisogni degli altri prima dei miei" mi stride un po' con "tradire la persona che ho accanto da 20 anni e portarlo in terapia..." tacendo detto tradimento e dove per altro non ho capito (perdonami se mi è sfuggito) se la terapeuta è tua complice nel portare avanti la terapia medesima tenendo accuratamente nascosto detto tradimento, non esattamente un particolare irrilevante.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Scusami, ma "ho smesso di mettere i bisogni degli altri prima dei miei" mi stride un po' con "tradire la persona che ho accanto da 20 anni e portarlo in terapia..." tacendo detto tradimento e dove per altro non ho capito (perdonami se mi è sfuggito) se la terapeuta è tua complice nel portare avanti la terapia medesima tenendo accuratamente nascosto detto tradimento, non esattamente un particolare irrilevante.
Parma devi ancora crescere infedelmente parlando…😉
Si riferiva al bisogno del marito di sentirsi maggiormente apprezzato e soprattutto inconsciamente, quando lei tornava dalle sue avventure. Cioè visto che ho trombato un altro darò il contentino anche te caro maritino.
 

Venice30

Utente di lunga data
Portare in terapia un marito tradito, tenerlo addirittura all'oscuro con la complicità della terapista (complimenti per la professionalità tra l'altro), e dandogli, indirettamente, la responsabilità del tradimento e quindi mettere lui stesso in discussione, solo per pulirsi la coscienza e rendersi conto della stunzata fatta fa ridere non poco oltre che essere un comportamento vergognoso.
Tra l'altro questo comportamento (tradimento prima e terapia dopo) evidenziano come tu hai messo sempre i tuoi sentimenti e bisogni prima di tuoi marito.
Non vedo nessun nesso tra quello che dici e quello che fai.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Parma devi ancora crescere infedelmente parlando…😉
Si riferiva al bisogno del marito di sentirsi maggiormente apprezzato e soprattutto inconsciamente, quando lei tornava dalle sue avventure. Cioè visto che ho trombato un altro darò il contentino anche te caro m, aritino.
Adesso è più chiaro... però mi colpiva di più tutto il teatro della psico che psica entrambi nascondendo pure lei (sempre se non ho capito male) un particolare non del tutto secondario della faccenda.. pensavo che se succedesse a me di scoprire il fattaccio e di conseguenza la presa per il kiulo della psico, pure pagata a caro prezzo.... disattivo i sensori anticollisione e l'aspetto in macchina sotto lo studio col motore acceso.. per pagare l'ultima fattura ovviamente..
 

Brunetta

Utente di lunga data
Portare in terapia un marito tradito, tenerlo addirittura all'oscuro con la complicità della terapista (complimenti per la professionalità tra l'altro), e dandogli, indirettamente, la responsabilità del tradimento e quindi mettere lui stesso in discussione, solo per pulirsi la coscienza e rendersi conto della stunzata fatta fa ridere non poco oltre che essere un comportamento vergognoso.
Tra l'altro questo comportamento (tradimento prima e terapia dopo) evidenziano come tu hai messo sempre i tuoi sentimenti e bisogni prima di tuoi marito.
Non vedo nessun nesso tra quello che dici e quello che fai.
Adesso è più chiaro... però mi colpiva di più tutto il teatro della psico che psica entrambi nascondendo pure lei (sempre se non ho capito male) un particolare non del tutto secondario della faccenda.. pensavo che se succedesse a me di scoprire il fattaccio e di conseguenza la presa per il kiulo della psico, pure pagata a caro prezzo.... disattivo i sensori anticollisione e l'aspetto in macchina sotto lo studio col motore acceso.. per pagare l'ultima fattura ovviamente..
Però non dovete confondere ciò che dice Marta con ciò che dice la terapista.
Anche dei fatti Marta dà una versione che è palesemente aggiustata per uscirne “vincente”.
Un po’ lo facciamo tutti. Un po’ di più chi ha problemi personali.
A voi sembra normale, sano ecc che 2 (due) persone stiano in coppia per ANNI senza comunicare?
A volte, in modo ingenuo o presuntuoso, pensiamo che basti che qualcuno dica a una persona le cose come stanno per capire. Ma, se non si è pronti, non si capisce niente. Magari ci danno pure ragione, ma poi non cambia niente.
 

Jacaranda

Utente di lunga data
... che avevo irrisolti di dipendenza affettiva. Quest'uomo ha sollecitato antichi trigger di sofferenza infantile... non a caso poco dopo averlo incontrato iniziai la terapia. Ad oggi ho: impostato sani confini personali, ho smesso di mettere i bisogni degli altri prima dei miei, ho imparato a darmi autovalidazione, ecc. Prima vivevo "fuori da me" ed ero dipendente dall'approvazione esterna (anche nel lavoro per dire). Questa persona mi ha fatto da specchio, di fatti aveva modalità relazionali condizionate e fatte di briciole esattamente corrispondenti al contesto familiare nel quale sono cresciuta. Per questo una parte di me è persino grata di averlo incontrato. Mi ha dato l'opportunità di riparare dove la ferita era sanguinante perché me l'ha amplificata.
Interessante.
C’è solo un errore di fondo in quello che scrivi: Non mettevi i bisogni degli altri davanti ai tuoi, ma soddisfacevi i bisogni degli altri per trovare validazione..non comprendendo davvero te stessa, o meglio soddisfacendo il tuo principale bisogno di validazione.
sembrano la stessa cosa , ma sono concetti molto diversi.
 

Venice30

Utente di lunga data
Brunetta però dopo un percorso di terapia, dove dici che ti ha aiutato ecc ecc, riportare la situa a tuo vantaggio allora non è servito a nulla.
Praticamente abbiamo:
Lei: povera, moglie trascurata da marito e vittima del suo amate.
Marito:ignaro e colpevole, responsabile del tradimento
Amate: seriale, egoista, approfittatore
Moglie Amante: povera donna tradita, che fa pena.
Il regista chi è? La terapista?
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Brunetta però dopo un percorso di terapia, dove dici che ti ha aiutato ecc ecc, riportare la situa a tuo vantaggio allora non è servito a nulla.
Praticamente abbiamo:
Lei: povera, moglie trascurata da marito e vittima del suo amate.
Marito:ignaro e colpevole, responsabile del tradimento
Amate: seriale, egoista, approfittatore
Moglie Amante: povera donna tradita, che fa pena.
Il regista chi è? La terapista?
Noi qui abbiamo solo lei che è sceneggiatore più che regista
 

Marta2023

Utente di lunga data
Interessante.
C’è solo un errore di fondo in quello che scrivi: Non mettevi i bisogni degli altri davanti ai tuoi, ma soddisfacevi i bisogni degli altri per trovare validazione..non comprendendo davvero te stessa, o meglio soddisfacendo il tuo principale bisogno di validazione.
sembrano la stessa cosa , ma sono concetti molto diversi.
Punti di vista, naturalmente. Questo sai succedeva come è intuibile anche all'interno del matrimonio. I miei irrisolti collidevano con gli irrisolti di mio marito, che alternava dolcezza, cura e tranquillità a esplosioni di rabbia, che piano piano sta affrontando in terapia, di fatti ha una madre invischiante ("helicopter parents" in letteratura scientifica). Si è progressivamente staccato dai suoi genitori e ora ha un equilibrio decisamente migliore come individuo e anche come marito. Di fatto il mio bisogno di validazione l'ha sempre messo su un piedistallo (lui stesso in passato mi diceva frasi come "senza di me non vai da nessuna parte") e io ci credevo perché da sola pensavo di non valere abbastanza. Quindi mi dava per scontata e mi trattava anche male perché ero io a lasciarglielo fare. Ho sopportato questo per anni ma perché ero intimamente convinta che mio marito fosse una sorta di salvatore nella mia vita. Finché sono esplosa e ho colto l'occasione.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Brunetta però dopo un percorso di terapia, dove dici che ti ha aiutato ecc ecc, riportare la situa a tuo vantaggio allora non è servito a nulla.
Praticamente abbiamo:
Lei: povera, moglie trascurata da marito e vittima del suo amate.
Marito:ignaro e colpevole, responsabile del tradimento
Amate: seriale, egoista, approfittatore
Moglie Amante: povera donna tradita, che fa pena.
Il regista chi è? La terapista?
La figa.
E’ il regista.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Punti di vista, naturalmente. Questo sai succedeva come è intuibile anche all'interno del matrimonio. I miei irrisolti collidevano con gli irrisolti di mio marito, che alternava dolcezza, cura e tranquillità a esplosioni di rabbia, che piano piano sta affrontando in terapia, di fatti ha una madre invischiante ("helicopter parents" in letteratura scientifica). Si è progressivamente staccato dai suoi genitori e ora ha un equilibrio decisamente migliore come individuo e anche come marito. Di fatto il mio bisogno di validazione l'ha sempre messo su un piedistallo (lui stesso in passato mi diceva frasi come "senza di me non vai da nessuna parte") e io ci credevo perché da sola pensavo di non valere abbastanza. Quindi mi dava per scontata e mi trattava anche male perché ero io a lasciarglielo fare. Ho sopportato questo per anni ma perché ero intimamente convinta che mio marito fosse una sorta di salvatore nella mia vita. Finché sono esplosa e ho colto l'occasione.
Io penso male e dico che l'avresti colta comunque, pure se fosse stato premuroso invece che sminuente ecc ecc.. ma non lo sapremo mai..
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Però non dovete confondere ciò che dice Marta con ciò che dice la terapista.
Anche dei fatti Marta dà una versione che è palesemente aggiustata per uscirne “vincente”.
Un po’ lo facciamo tutti. Un po’ di più chi ha problemi personali.
A voi sembra normale, sano ecc che 2 (due) persone stiano in coppia per ANNI senza comunicare?
A volte, in modo ingenuo o presuntuoso, pensiamo che basti che qualcuno dica a una persona le cose come stanno per capire. Ma, se non si è pronti, non si capisce niente. Magari ci danno pure ragione, ma poi non cambia niente.
"con ciò che dice la terapista" -->> intendi che la psico era informata dei fatti e dunque dobbiamo presumere che ha gestito la cosa tacendo il tradimento, ma tenendone debito conto nei colloqui?

"A voi sembra normale, sano ecc che 2 (due) persone stiano in coppia per ANNI senza comunicare?" -->> forse normale no, ma tutt'altro che infrequente IMHO
 
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