Superare un "tradimento" da "traditrice"

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disincantata

Utente di lunga data
Io penso, invece, che il problema sia più mio che nostro.
lo ripeto e ribadisco, lui non mi fa mancare nulla, e' sempre presente, e' attento, mi desidera e fosse per lui lo farebbe ogni giorno o quasi. Sono io quella a cui mancano le cosiddette farfalle nello stomaco, la passione incontrollabile dei primi tempi, i baci, quelli "seri". Sono io che sto cercando di capire se è stato un mio momento di vulnerabilità, se queste emozioni e sensazioni sono davvero prioritarie per me, o non lo sono.
Cosa dovrei dire a lui??quello che ho scritto??e a che scopo, visto che il nostro rapporto non l'ho mai messo in discussione ne' lo ritengo la causa di questo momento??!
dirlo con altre parole..per me non avrebbe molto senso. Sarebbe continuare a mentire, creare confusione, per non arrivare da nessuna parte, anzi, per creare insicurezza e tensioni, di cui non sento proprio il bisogno ora.

Io trovo normale che dopo anni e anni di convivenza non si sentano più certi tipi di slanci, ma questo non significa non amare chi sta con noi.

Cosa provi quando fai sesso con tuo marito?

Quando lui è lontano ti manca?

Quando rientra sei felice, contenta o ti disturba?

Non pensi che, se avessi consumato con l'amico, dopo qualche volta anche con lui non sarebbe più stata una novità emozionante? Altra cosa è provare piacere.

Quando si entra molto in confidenza, non si sentono più le farfalle, ma si sta di un bene!
 
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