Teoria interessante.

Marjanna

Utente di lunga data
appunto

prima ripariamo i tubi riducendo asintoticamente a zero le perdite, completando gli invasi e ristrutturando i dissalatori, poi vediamo se manca ancora dell'acqua nelle case.

solo allora si potrà ragionare su cosa sia giusto fare. di sicuro quello che non serve è appellarsi all'inesistente cambiamento climatico di natura antropica
Una cosa non va contro l'altra.

A sto punto spiegami la progettualità del popolare aree non popolate, farci campi e tanti bei progetti, senza virare ad un qualcosa tipo super mega imprenditore che per calcoli al centesimo non potrà affidarsi ad altri che l'ennesimo gruppo di migranti. Perché anche tu ne spari tante che alla fine ne esce la tua versione di utopia.

Forse la questione non è solo nel trovare un cretino, che lo sia abbastanza non per scrivere commenti social, ma per vedere del nuovo in un paese da ricostruire.

E poi... vai mai a farti una passeggiata in qualche posto dove vedere piante e alberi? Ti capita mai di osservare come ti senti, di ascoltare dove vieni portato dentro di te?
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
ho girato per 25 anni il centro nord. in posti che presumo nemmeno sai che esistono. boschi compresi

la dorsale appenninica è stata abitata per millenni, lo spopolamento delle nostre aree interne è un fatto degli ultimi 70 anni.
quindi aree non popolate in Italia non esistono. siamo pieni di insediamenti. quello che sostengo io è che l'Italia pul tranquillamente reggere 75 milioni di abitanti semplicemente sfrittando in modo razionale le aree già edificate. quello che non scrivo è "io farei lì o là" se non sono aree che conosco nel dettahlio, ma solo a grandi linee

ovviamente ho le mie idee, ma devono essere confermate poi da chi in quelle aree vive ogni giorno

l'unica certezza p nuclearizzare il paesono mediopadano come premessa generale
 

patroclo

Utente di lunga data
Bene che escano diversi pareri ad ogni modo.
Anche io ho notato quello che hai scritto, come effettivamente il commento sopra il tuo di @perplesso non è che sia fuori posto.
Qualche meteorologo dice che la diffusione della terminologia "bombe d’acqua" è solo un termine di grande impatto, non corretto, e che il termine appropriato e che dovrebbe essere usato riportando le notizie nei giornali è nubifragio. E non parlano di manutenzione, come ha scritto @perplesso, ma di reti di drenaggio, reti fognarie progettate decenni fa e che andrebbero proprio ampliate o totalmente rifatte. Cosa che comporterebbe costi e disagi immani.
Vedendola sotto questo aspetto, si potrebbe dire che il termine "cambiamenti climatici" è solo una bella scusa, per non fare un cazzo, tipo versione moderna dell’ira del Signore. Però trovo molto difficile parlare di queste tematiche perchè mi sembra entri sempre un gioco quasi politico, tipo che non puoi dire ecologia perchè è una cosa inventata dalla sinistra che ti vuol far mangiare cavallette, dirottando nel niente ciò che dovrebbe avere valore scientifico e finendo solo a emulare giochi di parti.
Lasciamo perdere i giornali e i giornalisti, sparano titoloni per vendere, e molti anche per essere funzionali alla politica.
La manutenzione è un problema enorme, costruire ovunque è altrettanto un problema visto che alla fine l'acqua, se non assorbita dal terreno, da qualche parte deve andare.
Sostenere che i fenomi metereologici non si stiano estremizzando è negare l'evidenza, se in un dato territorio c'è una media di precipitazioni di tot mm/anno, una cosa se cadono in 6 mesi e un'altra in due ore 🤷‍♂️
 

Brunetta

Utente di lunga data
Lasciamo perdere i giornali e i giornalisti, sparano titoloni per vendere, e molti anche per essere funzionali alla politica.
La manutenzione è un problema enorme, costruire ovunque è altrettanto un problema visto che alla fine l'acqua, se non assorbita dal terreno, da qualche parte deve andare.
Sostenere che i fenomi metereologici non si stiano estremizzando è negare l'evidenza, se in un dato territorio c'è una media di precipitazioni di tot mm/anno, una cosa se cadono in 6 mesi e un'altra in due ore 🤷‍♂️
Ben prima della attuale definizione di cambiamento climatico, il problema ambientale era noto e il dissesto idrogeologico è noto.
Non solo vi è stato e continua il consumo di suolo, ma non si è intervenuti se non con vasche di laminazione, che consentono solo esondazioni controllate.
Leggevo recentemente la lamentela di non so più quale sindaco che si lamentava della impossibilità di agire sul “proprio“ territori per le regole del responsabile delle acque Non mi ricordo davvero chi sia il sindac, ma non ricordo perché è inutile prendersela con un singolo esponente e con una comunità che non sono in grado di comprendere che non si può intervenire in un punto del territorio, di un corso d’acqua e credere che non si causeranno conseguenze altrove.
Quando ero giovane si diceva che geologia sarebbe stata la facoltà che avrebbe avuto un grande futuro, per la necessità di riparare ai danni che aveva causato il boom. I geologi sono prevalentemente disperati.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Lasciamo perdere i giornali e i giornalisti, sparano titoloni per vendere, e molti anche per essere funzionali alla politica.
La manutenzione è un problema enorme, costruire ovunque è altrettanto un problema visto che alla fine l'acqua, se non assorbita dal terreno, da qualche parte deve andare.
Sostenere che i fenomi metereologici non si stiano estremizzando è negare l'evidenza, se in un dato territorio c'è una media di precipitazioni di tot mm/anno, una cosa se cadono in 6 mesi e un'altra in due ore 🤷‍♂️
Comunicare con perplesso è difficile.
Ha la capacità di rivoltare gli argomenti che a volte mi pare un islamico
 
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