Abbiamo parlato. l'ho ascoltata. mi sono arrabbiato molto perché ho dovuto sapere da C. che le aveva parlato del motivo per il quale me ne sono andato, ma non sono andato in escandescenze.
la risposta che mi ha dato è stat che ha avuto paura di chiamarmi per dirmelo. ovviamente non aveva considerato che mi sarei incazzato di piú se non lo avesse fatto, come difatti è successo.
la motivazione che ha addotto per aver "rivelato" a nostra figlia che era stata lei con il suo comportamento a causare la mia andata via di casa è stat che principalmente C. l'ha ossessionata di domande e che aveva cominciato a darle comunque la colpa. la seconda è che si sente in colpa nei nostri confronti. per aver messo in pericolo (parole sue) un rapporto quasi perfetto.ha pianto per quasi tutto il tempo.
alla fine le ho richiesto perché lo avesse fatto. ha cercato di "rifilarmi" la storia della mia mancanza di attenzioni.
A quel punto mi sono incazzato molto e ho minacciato di andarmene perché non poteva continuare a dirmi fandonie.le ho detto che erano tutte stronzate e che poteva anche raccontarle a se stessa o qualcun altro perchè io so che rapporto avevamo e le mie attenzioni non le sono mai mancate.
a quel punto non ha potuto più continuare perché ha capito che stavo per andarmene. mi ha detto che lui ha iniziato a corteggiarla, farle dei complimenti, di persona quando si incontravano per la strada ad esempio o via sms. la cosa ha cominciato a piacerle e lui è anche un bell' uomo (questo lo aggiungo io.anche io non sono da buttare via) e "semplicemente" ha accettato di vederlo e da lí è nata la cosa.
Banale e semplice. le è piaciuto.
quindi non sono riuscito più a stare lí e me ne sono andato.
è ufficiale.mia moglie è diventata una zoccola.
disperso, scusa solo una cosa.
quando mio marito mi ha scoperto, mi ha chiesto il perchè. Gliel'ho detto, tutto e completamente.
si è incazzato come una bestia a sentire le motivazioni, ha detto che non erano vere e stavo mentendo per darmi delle giustificazioni.
e visto che io mi sentivo -ero- in colpa, dal momento che il suo dolore mi attraversava come una lama, dal momento che ero debole di fronte a lui, ho cercato -più o meno inconsciamente- di dargli le risposte che invece lui avrebbe trovato plausibili e comprensibili.
ovvero che ero una zoccola.
vedi tu se non potresti pensare un briciolo ancora alle prime motivazioni -e nota che distinguo motivazioni e giustificazioni - di tua moglie.
anche solo... Tu le dedicavi le solite attenzioni e lei peró, personalmente, come donna e non come moglie, era in crisi e ha percepito una mancanza di attenzioni.
magari hai ragione tu eh. Ma reagire alle sue parole come hai reagito tu rischia che lei, le sue verità, non riesca mai più a dirtele.