Se non ci sono possibilità di seguirli, viene sentito naturale.Qui però si parla di rinunciare a un lavoro o a una crescita per i figli.
Per te sono sempre io 🫠Che delusione…
Ma ke torte le fai lo stesso ?
Dicevi che hai 36 anni ?
Quasi, quasi vai bene anche senza torte.
Non ho capitoSe non ci sono possibilità di seguirli, viene sentito naturale.
Sia chiaro che invece cosa si intende per seguirli e dare loro opportunità è culturale.
Non ho detto questo.Perdonami, ma così passa il discorso che se decidi di proseguire con una carriera o di avere un lavoro impegnativo, vuoi meno bene ai figli rispetto a chi fa scelte diverse
“Ogni scelta comporta una rinuncia”Ogni scelta comporta una rinuncia. Ma quando la si compie ci si sente di compierla perché migliore della alternativa.
Infatti Circe non rimpiange la scelta di aver rinunciato a maggiori opportunità lavorative, ma che il marito se ne sarebbe guardato bene.
Si ha da donne anche la sensazione che il marito non abbia amato i figli davvero.
Ma forse è vero solo che non li ha amati come lei, ma in altri modi.
Il testosterone, solitamente associato al maschio, stimola rabbia e aggressività, ma ad esempio in natura quasi tutte le madri mostrano un'aggressività smisurata e istantanea se percepiscono una minaccia per la prole, cosa che accade credo molto raramente fra gli omologhi padri, che molto spesso della prole se ne sbattono e anzi se viene meno gli fa un favore perchè la femmina torna in calore. Quindi è l'ormone o qualcos'altro alla base dell'aggressività?Ovviamente gli ormoni fanno agire in base alla cultura e all’intelligenza. Ma rimane l’impulso.
Bisogna prenderne atto.
Difatti camminando in montagna temo sempre di più incrociare gli animali femmine dei maschi. Cinghiale femmina con i piccoli è una macchina da guerraIl testosterone, solitamente associato al maschio, stimola rabbia e aggressività, ma ad esempio in natura quasi tutte le madri mostrano un'aggressività smisurata e istantanea se percepiscono una minaccia per la prole, cosa che accade credo molto raramente fra gli omologhi padri, che molto spesso della prole se ne sbattono e anzi se viene meno gli fa un favore perchè la femmina torna in calore. Quindi è l'ormone o qualcos'altro alla base dell'aggressività?
Ognuno decide in base alla propria cultura, che significa cose che considera importanti in base al contesto storico e sociale, quali sono le cose importanti per i figli: studio, uso del tempo libero, sport, hobby ecc. In base a questo sceglie cosa devono fare i figli e chi li deve seguire. C’è chi trasferisce in fattoria perché considera importante il contatto con la natura, chi li manda nel collegio che considera prestigioso. Ma anche le attività lavorative vengono scelte in base alle possibilità di carriera e quindi alla importanza che si dà alla carriera e o al guadagno o alle possibilità di lavoro vicino a casa per avere più tempo.Non ho capito
Non so come lo hai interpretato.“Ogni scelta comporta una rinuncia”
Questo è incitamento al tradimento!
A questo punto quando si sceglie non si deve rinunciare a niente; si prende tutto in blocco.
Anche le donne producono testosterone.Il testosterone, solitamente associato al maschio, stimola rabbia e aggressività, ma ad esempio in natura quasi tutte le madri mostrano un'aggressività smisurata e istantanea se percepiscono una minaccia per la prole, cosa che accade credo molto raramente fra gli omologhi padri, che molto spesso della prole se ne sbattono e anzi se viene meno gli fa un favore perchè la femmina torna in calore. Quindi è l'ormone o qualcos'altro alla base dell'aggressività?
Si, ma mediamente è prodotto maggiormente dai maschi, i quali però di fronte alla stessa minaccia non manifestano aggressività o la manifestano in maniera trascurabile.Anche le donne producono testosterone.
Se prendi un libro di biologia per il liceo (senza necessariamente chiedere a medici… il pediatra però lo sa) il ciclo mestruale femminile nel corso del mese comporta un mix di ormoni molto complesso.
L’aggressività delle madri, per la protezione della prole, sorprende le donne stesse, perché anomala. Ma gli ormoni non dipendono dalla volontà.
Mi ricordo una volta in spiaggia che avevo fatto smettere di giocare a pallone a dei ragazzi, con una aggressività assertiva che non ammetteva repliche, per il timore che il pallone potesse colpire mia figlia di 6 mesi.Si, ma mediamente è prodotto maggiormente dai maschi, i quali però di fronte alla stessa minaccia non manifestano aggressività o la manifestano in maniera trascurabile.
Infatti prevale un aspetto cognitivo su un aspetto ormonale secondo me, senza nulla togliere alla chimica s'intendeMi ricordo una volta in spiaggia che avevo fatto smettere di giocare a pallone a dei ragazzi, con una aggressività assertiva che non ammetteva repliche, per il timo che il pallone potesse colpire mia figlia di 6 mesi.
Sarebbe stato uguale se fossero stati armati.
Mio marito non aveva percepito il pericolo e poi fatto da parte sua sarebbe apparsa una sfida, da me una forma di protezione che hanno riconosciuto.
Non credo.Infatti prevale un aspetto cognitivo su un aspetto ormonale secondo me, senza nulla togliere alla chimica s'intende
E' come la salivazione del cane di Pavlov, spontanea di fronte al cibo, evocata con la campanella dopo accostamento opportunoNon credo.
Ma la figa sta dove deve stare? Almeno quella….Io ho la cervicale sotto la lombare. Va bene lo stesso?
Ho rinunciato ad un lavoro che mi teneva molto più fuori casa per uno che mi ha permesso di dedicarmi anche alle figlie visto che mio marito ha un lavoro che lo tiene sempre fuori casa...non è stato un sacrificio per me, non mi sono pentita, ci sono rimasta male nel momento che mio marito ammette candidamente che lui non avrebbe fatto la stessa scelta perché da uomo ritiene essenziale essere quello economicamente parlando più forte, io avevo invece dato per scontato che i soldi che giravano in casa erano per tutti indipendentemente da chi li portasse, la famiglia per me è sempre stata una squadra in cui i componenti lavorano insieme per fare funzionare le cose quindi i ruoli per me sarebbero potuti essere tranquillamente intercambiabili, per me lui non sarebbe certo diventato meno "uomo" portando in casa meno soldi di me.Qui però si parla di rinunciare a un lavoro o a una crescita per i figli.
Sicuramente lui ama le bimbe quanto me ma in maniera diversa, mai messo in discussione il fatto che sia un buon padre, i suoi limiti sono di "testa", è troppo schiavo di pensieri che arrivano da una società dove l'uomo doveva avere delle caratteristiche ben precise...non pensavo che questi ragionamenti fossero così radicati in lui, sai che molte volte ho pensato che stesse scherzando? Purtroppo a questo punto devo dedurre che fosse stato un modo scherzoso per dire quello che pensava realmente.Ogni scelta comporta una rinuncia. Ma quando la si compie ci si sente di compierla perché migliore della alternativa.
Infatti Circe non rimpiange la scelta di aver rinunciato a maggiori opportunità lavorative, ma che il marito se ne sarebbe guardato bene.
Si ha da donne anche la sensazione che il marito non abbia amato i figli davvero.
Ma forse è vero solo che non li ha amati come lei, ma in altri modi.
Ma scusa, hai tuo marito sempre fuori dai coglioni e ti lamenti?Ho rinunciato ad un lavoro che mi teneva molto più fuori casa per uno che mi ha permesso di dedicarmi anche alle figlie visto che mio marito ha un lavoro che lo tiene sempre fuori casa...non è stato un sacrificio per me, non mi sono pentita, ci sono rimasta male nel momento che mio marito ammette candidamente che lui non avrebbe fatto la stessa scelta perché da uomo ritiene essenziale essere quello economicamente parlando più forte, io avevo invece dato per scontato che i soldi che giravano in casa erano per tutti indipendentemente da chi li portasse, la famiglia per me è sempre stata una squadra in cui i componenti lavorano insieme per fare funzionare le cose quindi i ruoli per me sarebbero potuti essere tranquillamente intercambiabili, per me lui non sarebbe certo diventato meno "uomo" portando in casa meno soldi di me.