Uhm, mica sempre.
Ricordo che un investigatore privato, ex poliziotto, mi raccontò quanti incarichi aveva svolto producendo filmati, foto, ecc. che provavano rapporti di ogni tipo, degni di essere caricati su siti pornografici, che poi non erano stati utilizzati in causa.
Qualche volta sono serviti a "dissuadere" dal pretendere condizioni oltraggiose, altre volte sono state semplicemente messe nel cassetto, sulla base di considerazioni personali.
Poi ci sono quelli che le prove le usano.
Uno dei casi più eclatanti, mi raccontò, fu di un marito che raccolse filmati memorabili della moglie con amanti (più di uno) in auto, in stanze di motel, ecc. e trovò chi li caricò su siti pornografici di siti sparsi per il mondo, attribuendole un nome di arte. Che venivano rimbalzati da un sito all'altro, rendendo impossibile determinare chi li avesse messi in rete. Il nome artistico della signora entrò nelle classifiche delle porno-attrici, a sua insaputa.
Dopo quasi due anni, ha fatto fare ad un tecnico telematico (ignaro) una ricerca sul Web, raccogliere un bel po' di filmati della moglie (con centinaia di migliaia di visualizzazioni) su siti specializzati, ha presentato un ricorso per separazione con addebito, corredato del materiale "scoperto".
L'ha asfaltata, messa fuori di casa senza un soldo, la GdF che aveva confermato che appariva una professionista del porno che non aveva dichiarato nulla, i figli affidati al padre, ecc.
Terribile, un caso estremo, per fortuna.