Tradimento con o senza protezione

iosolo

Utente di lunga data
Il problema principale della vita è accettarla. Avviene ciò che avviene, in parte creato da noi, in parte da una serie di altri fattori su cui non abbiamo il minimo controllo e neppure li possiamo prevedere (v. oroscopi) e non resta che prenderne atto.
Però ci piace pensare SE…
Si dice che quando si tende a pensare troppo al SE, è perché si è insoddisfatti.
Molte volte viene utilizzato anche per consolarsi per capire che niente poteva andare diversamente da come è andato, se no addirittura peggio.
 

Nicky

Utente di lunga data
[
Io lui non lo conosco perciò non saprei dirti, secondo la mia compagna che li conosce da anni è una persona normalissima. Lei invece spiegava che si era trovata l'amante durante il periodo del covid in quanto lui non era presente (e capirai, al tempo era responsabile di un PS..)
Ma sai, io non credo mai molto a ciò che la gente racconta, magari si era stufata del marito e non aveva il coraggio di riconoscerla.
Ma, come ti dicevo, il sesso per me è di solito un sintomo, è uno dei luoghi in cui si riversano moltissimi conflitti.
Non è la volta in più o la volta in meno.
 

iosolo

Utente di lunga data
Io solo non riesco a capire come si possa stare insieme a una che se non ci fosse il figlio in pericolo a causa sua si sarebbe già sfanculata, ma nel senso che non capisco proprio che modalità di relazione sia possibile: litigate da mattina a sera? Indifferenza reciproca? si fa finta di essere felici e contenti? una via di mezzo?
Ognuno ha le sue modalità. Ma molte volte c'è affetto, niente litigate, niente scenate.
Si è felici, se c'è da essere felici, per cose che non devono per forza riguardare la coppia.
E' accettare quello che si ha e ottenerne il meglio per noi stessi. A volte non basta, e nasce quella insoddisfazione, di cui tanto si parla. Ma anche l'insoddisfazione per qualcosa che non c'è, si cerca di contenerla e vedere quello che invece si ha.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Io solo non riesco a capire come si possa stare insieme a una che se non ci fosse il figlio in pericolo a causa sua si sarebbe già sfanculata, ma nel senso che non capisco proprio che modalità di relazione sia possibile: litigate da mattina a sera? Indifferenza reciproca? si fa finta di essere felici e contenti? una via di mezzo?
È quello che cerco di capire anch'io da giorni.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ognuno ha le sue modalità. Ma molte volte c'è affetto, niente litigate, niente scenate.
Si è felici, se c'è da essere felici, per cose che non devono per forza riguardare la coppia.
E' accettare quello che si ha e ottenerne il meglio per noi stessi. A volte non basta, e nasce quella insoddisfazione, di cui tanto si parla. Ma anche l'insoddisfazione per qualcosa che non c'è, si cerca di contenerla e vedere quello che invece si ha.
Si ma io parlo del caso specifico, in cui c'è la ferma convinzione, comprovata poi dai fatti, di sfanculare la tizia con cui si abita non appena la prole va con le proprie gambe.
 

Eagle72

Utente di lunga data
Io solo non riesco a capire come si possa stare insieme a una che se non ci fosse il figlio in pericolo a causa sua si sarebbe già sfanculata, ma nel senso che non capisco proprio che modalità di relazione sia possibile: litigate da mattina a sera? Indifferenza reciproca? si fa finta di essere felici e contenti? una via di mezzo?
Io posso dirti... Montagne russe... Da vicino...si sta anche bene godendo della persona... Quando si è lontani la mente parte ... Ho avuto fasi contrarie..ma in generale se hai momenti belli lo sfanculare passa in secondo piano... Ma la vita non è solo viaggi, spritz, passeggiata al mare..
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Io posso dirti... Montagne russe... Da vicino...si sta anche bene godendo della persona... Quando si è lontani la mente parte ... Ho avuto fasi contrarie..ma in generale se hai momenti belli lo sfanculare passa in secondo piano... Ma la vita non è solo viaggi, spritz, passeggiata al mare..
Ok, ma anche tu parli da uno col dubbio se sfanculare o meno, non da uno che ha la convinzione di sfanculare a obiettivo raggiunto (e poi lo fa)
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io solo non riesco a capire come si possa stare insieme a una che se non ci fosse il figlio in pericolo a causa sua si sarebbe già sfanculata, ma nel senso che non capisco proprio che modalità di relazione sia possibile: litigate da mattina a sera? Indifferenza reciproca? si fa finta di essere felici e contenti? una via di mezzo?
Ma non è che tutti i racconti sono indubbiamente veritieri. Magari chi li fa ci crede, nel momento in cui fa la propria narrazione.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si dice che quando si tende a pensare troppo al SE, è perché si è insoddisfatti.
Molte volte viene utilizzato anche per consolarsi per capire che niente poteva andare diversamente da come è andato, se no addirittura peggio.
Ma tutti siamo insoddisfatti! È la condizione umana. Già solo pensare alle cose che non si sanno, viene la vertigine per la propria ignoranza e per l’immensità di ciò che ci resta da leggere, vedere e capire.
Infatti bisogna accettare i nostri limiti.
 

Eagle72

Utente di lunga data
Ok, ma anche tu parli da uno col dubbio se sfanculare o meno, non da uno che ha la convinzione di sfanculare a obiettivo raggiunto (e poi lo fa)
All'inizio ero partito con aspetto figlie che crescono...avevano 2/3 anni ...poi ovviamente cambia la cosa. Ma cmq vivi con un idea di qualcosa non saldo... Psicologicamente a volte sia io che lei facciamo fatica a pensare alla lunga ...cose banali come biglietti concerto tra un anno.. una ritrosia mentale più che reale
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ognuno ha le sue modalità. Ma molte volte c'è affetto, niente litigate, niente scenate.
Si è felici, se c'è da essere felici, per cose che non devono per forza riguardare la coppia.
E' accettare quello che si ha e ottenerne il meglio per noi stessi. A volte non basta, e nasce quella insoddisfazione, di cui tanto si parla. Ma anche l'insoddisfazione per qualcosa che non c'è, si cerca di contenerla e vedere quello che invece si ha.
È più insoddisfazione per ciò che non si è.

Si ma io parlo del caso specifico, in cui c'è la ferma convinzione, comprovata poi dai fatti, di sfanculare la tizia con cui si abita non appena la prole va con le proprie gambe.
Ma a chi pensi?

All'inizio ero partito con aspetto figlie che crescono...avevano 2/3 anni ...poi ovviamente cambia la cosa. Ma cmq vivi con un idea di qualcosa non saldo... Psicologicamente a volte sia io che lei facciamo fatica a pensare alla lunga ...cose banali come biglietti concerto tra un anno.. una ritrosia mentale più che reale
Ma è un dubbio reale o è il bisogno del dubbio che costituisce come un continuo avvertimento l’uno per l’altra?
 

Eagle72

Utente di lunga data
Ma è un dubbio reale o è il bisogno del dubbio che costituisce come un continuo avvertimento l’uno per l’altra?
La prima. Una sensazione di entrambi che tutto il casino durato 5 anni (allontanamento dalla famiglia e dagli impegni relativi, relazione extra molto importante con qualche strascico post scoperta e gestione post) possa essere troppo pesante da gestire per me ma anche per lei di conseguenza. È oggettivamente sfiancante e può portare a una presa di coscienza che nonostante tutto conviene morire e non restare feriti a vita. Ma per ora speriamo di no... perché non è ciò che vogliamo.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Si ma io parlo del caso specifico, in cui c'è la ferma convinzione, comprovata poi dai fatti, di sfanculare la tizia con cui si abita non appena la prole va con le proprie gambe.
Oooh, finalmente.

Ma non è che tutti i racconti sono indubbiamente veritieri. Magari chi li fa ci crede, nel momento in cui fa la propria narrazione.
Eh, ma allora non scrivi su un forum dove puoi trovare riscontri a quello che narri. Non è che parli davanti a uno specchio. E comunque chi ti legge si impegna (chi più chi meno) a risponderti. Quindi magari meglio rielaborarla un po' questa narrazione, no?

All'inizio ero partito con aspetto figlie che crescono...avevano 2/3 anni ...poi ovviamente cambia la cosa. Ma cmq vivi con un idea di qualcosa non saldo... Psicologicamente a volte sia io che lei facciamo fatica a pensare alla lunga ...cose banali come biglietti concerto tra un anno.. una ritrosia mentale più che reale
Ti faccio ridere allora (spero...) il mio fidanzato ha preso i biglietti per Marco Mengoni per San Siro, per luglio 2025...
 

iosolo

Utente di lunga data

Nicky

Utente di lunga data
All'inizio ero partito con aspetto figlie che crescono...avevano 2/3 anni ...poi ovviamente cambia la cosa. Ma cmq vivi con un idea di qualcosa non saldo... Psicologicamente a volte sia io che lei facciamo fatica a pensare alla lunga ...cose banali come biglietti concerto tra un anno.. una ritrosia mentale più che reale
Avete paura. Ma, come hai potuto vedere, le sicurezze sono anche più pericolose.
 

iosolo

Utente di lunga data
Eh, ma allora non scrivi su un forum dove puoi trovare riscontri a quello che narri. Non è che parli davanti a uno specchio. E comunque chi ti legge si impegna (chi più chi meno) a risponderti. Quindi magari meglio rielaborarla un po' questa narrazione, no?
La narrazione è completa, quando si è compiuta.
Probabilmente tutti, avranno avuto dubbi, incertezze, momenti in cui sembrava andasse meglio o peggio.
Quando poi si sviluppa in un determinato modo, capisci più facilmente anche le tue dinamiche, per essere arrivati a quel punto.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
La narrazione è completa, quando si è compiuta.
Probabilmente tutti, avranno avuto dubbi, incertezze, momenti in cui sembrava andasse meglio o peggio.
Quando poi si sviluppa in un determinato modo, capisci più facilmente anche le tue dinamiche, per essere arrivati a quel punto.
Non so.
Io forse ho sbagliato all'opposto, raccontando esattamente quello che mi era successo, anche in divenire, perché di là era una sorta di "diario di bordo", ognuno di noi utenti aggiornava la propria storia con novità e riflessioni. Poi certo, a distanza di tempo il vero punto della situazione lo dobbiamo fare con noi stessi. Ma credo che la prima condizione per raccontarsi sia non trovare e trovarsi attenuanti. Sennò è anche falsato l'aiuto eventuale che arriva dagli altri.
 
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