lei ha sempre lavorato 8 ore al giorno a 50 km di distanza da casa. Poi tornava e studiava alla sera fino a mezzanotte per l'universita. Si è laureata mantenendosi da sola senza chiedere aiuto ai suoi! Io una situazione del genere non la concepisco sulla mia pelle (l'essere comunque rinchiusa in un rapporto da 22 anni e' incomprensibile) ma non la giudico. Non sono abituata a voltare le spalle alle persone che hanno bisogno di me sopratutto se sono mie amiche: se voi ci riuscite sono contenta x voi, io no! È una storia alquanto malata, ma è comunque una persona che ragiona (anche se a voi non sembra), ma ciò che dice può essere considerato vero: il tipo in questione non gliene frega niente della moglie, del figlio e di lei. Ama solo se stesso.. Può invece voler bene ad ognuna di loro in maniera diversa.Ma no, perché? Coi genitori ha archiviato la questione "indipendenza". Con questo tizio ha "archiviato" la questione "amore vero". Pensare il contrario sarebbe come dire che - per essere coerente al suo modo di vivere - dovrebbe almeno sforzarsi di lavorare 5 ore a settimana.
Il che - bada bene - non esclude che lei non lo possa escludere. Di trombare con altri, come di lavorare. Ma secondo me non è una condicio sine qua non per la sua filosofia di vita. Che consiste nel non mettere impegno. O mettercene il meno possibile
Potrà sembrare una strategia perdente, malata pure (e forse lo è) ma in fondo è la sua vita.