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Old buk
Guest
Buongiorno a tutti, ringrazio anticipatamente chi mi leggerà e chi mi darà un consiglio.
Dopo un’estate 2006 piena di difficoltà nel cercare di recuperare il mio matrimonio che vedevo andare sempre più a rotoli giorno dopo giorno, ci siamo separati consensualmente a fine novembre 2006, dopo aver scoperto tutto quello che mi aveva combinato (tradimento, parlare male di me con tutti i conoscenti, ecc.) Non abbiamo avuto figli, ognuno ha il suo lavoro pertanto economicamente indipendenti. Però poco fa ho scoperto che lei (commerciante) ha intenzione di vendere l’attività allora mi è sorto il dubbio se possa chiedermi il mantenimento (che io non voglio assolutamente dargli dopo quello che mi ha fatto), preciso alcune cose:
Qualsiasi cosa succeda io posso far valere il fatto che lei si è posta in una situazione di “non lavoro” e che quindi ciò non è dovuto a cause di forza maggiore (licenziamento, fallimento azienda, ecc.)? Grazie
Dopo un’estate 2006 piena di difficoltà nel cercare di recuperare il mio matrimonio che vedevo andare sempre più a rotoli giorno dopo giorno, ci siamo separati consensualmente a fine novembre 2006, dopo aver scoperto tutto quello che mi aveva combinato (tradimento, parlare male di me con tutti i conoscenti, ecc.) Non abbiamo avuto figli, ognuno ha il suo lavoro pertanto economicamente indipendenti. Però poco fa ho scoperto che lei (commerciante) ha intenzione di vendere l’attività allora mi è sorto il dubbio se possa chiedermi il mantenimento (che io non voglio assolutamente dargli dopo quello che mi ha fatto), preciso alcune cose:
- il reddito derivante dall’attività commerciale è pressoché pari al mio, quindi non vende perché l’attività non sia redditizia;
- dalla vendita ne ricava una plusvalenza (perché ho saputo a quanto vende);
Qualsiasi cosa succeda io posso far valere il fatto che lei si è posta in una situazione di “non lavoro” e che quindi ciò non è dovuto a cause di forza maggiore (licenziamento, fallimento azienda, ecc.)? Grazie