un messaggio di auguri

Brunetta

Utente di lunga data
Non credo, sai? Per me il femminicidio in genere matura dove si incontrano una donna incline a una certa passività e un uomo controllante e aggressivo, che l'ha scelta per quello. Penso sia un apice, più che una reazione.
Veramente la riflessione puntava a una donna che trascina l’uomo verso la violenza.
Del resto è un racconto diffuso.
Io penso più che si tratti di esplosione finale di problematiche complesse.
Poi il patriarcato per me non c’entra un fico secco.
Non viviamo in un tempo (benché non lontano) in cui veniva sancito anche dal codice penale un diritto di correzione e una forma di proprietà.
 

patroclo

Utente di lunga data
La violenza viene normalmente esercitata dal più forte verso il più debole...su questo non esiste genere
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Generalmente chi reprime sé stesso, chi appunto evita continuamente lo scontro, arriva a un punto di rottura che è spesso deflagrante.
Le donne in genere sono più abituate a gestire piccoli conflitti quotidiani, che rappresentano la misura di ciò che siamo e vogliamo.
Gli uomini repressi sono pericolosi.
Personalmente ritengo che il tentativo culturale di spegnere i micro conflitti e le espressioni di virilità maschile vadano nel senso opposto.
I micro conflitti, le litigate limitate alle espressioni verbali sono un buon modo di misurare chi abbiamo accanto.
Vero.
Ma non c’entra niente con chi uccide.
Spesso poi si suicidano. Non traggono alcun vantaggio, nemmeno di un temporaneo “ripristino“ di potere.
 

Nicky

Utente di lunga data
Veramente la riflessione puntava a una donna che trascina l’uomo verso la violenza.
Del resto è un racconto diffuso.
Io penso più che si tratti di esplosione finale di problematiche complesse.
Poi il patriarcato per me non c’entra un fico secco.
Non viviamo in un tempo (benché non lontano) in cui veniva sancito anche dal codice penale un diritto di correzione e una forma di proprietà.
Sono d'accordo. Penso, anzi, che la violenza si manifesti di più verso donne "indifese".
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sono d'accordo. Penso, anzi, che la violenza si manifesti di più verso donne "indifese".
A volte quando si rendono conto delle problematiche di lui e lo vogliono lasciare.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Vero.
Ma non c’entra niente con chi uccide.
Spesso poi si suicidano. Non traggono alcun vantaggio, nemmeno di un temporaneo “ripristino“ di potere.
Non tutti quelli che soffrono uccidono. Solo chi ha l’ego troppo fragile per perdere, e troppo velenoso per piangere. Serve la miscela giusta: dolore, rancore, e un cuore già mezzo morto. Il resto è solo occasione.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non tutti quelli che soffrono uccidono. Solo chi ha l’ego troppo fragile per perdere, e troppo velenoso per piangere. Serve la miscela giusta: dolore, rancore, e un cuore già mezzo morto. Il resto è solo occasione.
Io ho parlato di problemi psichiatrici.
Non è accettato che si dica, perché si teme che non ci sia poi una condanna, per infermità mentale.
Ma una persona sana non distrugge la propria vita.
Ovviamente non tutti gli assassini hanno questo tipo di problematiche. Ci sono anche omicidi/femminicidi premeditati per ereditare ecc.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Io ho parlato di problemi psichiatrici.
Non è accettato che si dica, perché si teme che non ci sia poi una condanna, per infermità mentale.
Ma una persona sana non distrugge la propria vita.
Ovviamente non tutti gli assassini hanno questo tipo di problematiche. Ci sono anche omicidi/femminicidi premeditati per ereditare ecc.
Ma infatti certamente i problemi psichiatrici possono esserci. Ma spesso sono solo la faccia clinica di qualcosa di più profondo: ego fragile, frustrazione cronicizzata, fame di controllo. E ovviamente non tutti gli assassini sono 'pazzi'. Alcuni sono solo troppo lucidi nel trasformare il dolore in odio e l’odio in progetto. Altri uccidono per soldi, per potere, per meschinità. Ma in tutti, a modo loro, c'è una crepa che si è allargata troppo. La differenza è solo dove e come si è rotta
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma infatti certamente i problemi psichiatrici possono esserci. Ma spesso sono solo la faccia clinica di qualcosa di più profondo: ego fragile, frustrazione cronicizzata, fame di controllo. E ovviamente non tutti gli assassini sono 'pazzi'. Alcuni sono solo troppo lucidi nel trasformare il dolore in odio e l’odio in progetto. Altri uccidono per soldi, per potere, per meschinità. Ma in tutti, a modo loro, c'è una crepa che si è allargata troppo. La differenza è solo dove e come si è rotta
Hai conosciuto malati psichiatrici?
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Con sta storia che sono tutti matti non ci siamo.
le persone criminali esistono e non sono per forza matte.
Esistono persone cattive, fateci pace.
Vedi perché non si parla di problemi psichiatrici?
E nemmeno le persone si rivolgono per ottenere cure.
Capisco che, per forma mentis prima e poi per il percorso di studi che ti ha portato alla tua professione, tu sia portata al giudizio e alla sanzione.
Ma non consideri che chi ha problemi psichiatrici non è da considerare irresponsabile. Può rendersi conto stare funzionando male e chiedere un aiuto, se non lo fa è colpevole.
Ma la malattia sussiste.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ne ha scritto questa psicoterapeuta.
In fondo ci sono altri scritti.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Con sta storia che sono tutti matti non ci siamo.
le persone criminali esistono e non sono per forza matte.
Esistono persone cattive, fateci pace.
Problema psicologico o anche psichiatrico non vuol dire matto. Poi è vero che stuoli di tuoi colleghi del penale si attaccano alla qualunque, ma che io sappia in tribunale l'incapacità di intendere e di volere, anche momentanea, e anche a fronte di conclamati problemi psichiatrici viene riconosciuta molto di rado.
 

poppy

Miele e formaggio
So che succede, la violenza fisica in termini numerici non ha comunque paragoni...sui numeri della violenza psicologica ne possiamo parlare
Ma non c entrano I numeri sai. Io paradossalmente conosco più donne che hanno in una qualche fase della loro vita menato il compagno. La mia migliore amica. E non solo questo compagno, un po tutti quelli con cui è stata.
E nemmno un uomo che abbia alzato le mani su una donna.
Sulla violenza psychologica....per me è colpa nostra se la subiamo. O meglio...la possiamo subire una volta. Se poi decidiamo di rimanere in quel contesto forse è un po quello che vogliamo, uomini o donne che siano
 

Brunetta

Utente di lunga data

Gaia

Utente di lunga data
Vedi perché non si parla di problemi psichiatrici?
E nemmeno le persone si rivolgono per ottenere cure.
Capisco che, per forma mentis prima e poi per il percorso di studi che ti ha portato alla tua professione, tu sia portata al giudizio e alla sanzione.
Ma non consideri che chi ha problemi psichiatrici non è da considerare irresponsabile. Può rendersi conto stare funzionando male e chiedere un aiuto, se non lo fa è colpevole.
Ma la malattia sussiste.
In un mondo ideale le persone in carcere dovrebbero essere rieducate.
Ma non siamo in un mondo ideale e il carcere non funziona. Moltissimo i detenuti che si tolgono la vita perché le condizioni in cui vivono sono disumane.
Ecco, io sincerante la gente che uccide la voglio rinchiusa, ma non trattata come una bestia.
Resta che comunque la voglio rinchiusa.
 

hammer

Utente di lunga data
Con sta storia che sono tutti matti non ci siamo.
le persone criminali esistono e non sono per forza matte.

Esistono persone cattive, fateci pace.

Concordo: esistono persone davvero cattive.
È difficile giustificare un atto come l’uccisione premeditata della propria compagna e del bambino che porta in grembo attribuendolo unicamente o parzialmente a problematiche mentali.
In molte situazioni, abbiamo visto manifestarsi una crudeltà senza fine, ma spesso accompagnata anche da una dose sconvolgente di stupidità.
 
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