Tebe
Egocentrica non in incognito
Non ti ho vista, stavo parlando con un tizio incontrato in strada ma ho sentito un profumo avvolgermi di sfuggita e ho dovuto girarmi. Ho pensato a te prima ancora d rendermene conto. Poi ho riconosciuto il tuo fondoschiena e poi ho avuto la certezza che eri tu dai capelli. Ho mollato il tipo, ti ho seguita per un pò. Lo so è da maniaco ma mi piaceva l'idea di guardarti camminare senza che tu lo sapessi...quando ti ho fischiato me la ridevo, immaginavo ti girassi con la tua espressione ironica bastarda con il tuo falp flap..invece sorridevi. Sono contento tu sia arrivata prima. Ci pensavo stamattina, speravo proprio anticipassi, ha ragione Pupillo, la tua presenza e quello che dici mi cambia proprio la giornata.
Niente sesso. Appena abbiamo messo i piedi nel suo ufficio Mannaro è stato un mezzo delirio.
Poca gente negli uffici ma ha dovuto tenere la porta aperta.
Mi sono divertita a fare Sharon Stone accavallando e scavallando gambe e, nonostante avessi gli slip, la reazione è stata notevole.
L'ho preso in giro per il suo abuso di potere, dicendogli di non farlo mai più e mi ha risposto -Con me hai sempre una scelta.-
-Ma noooooo!!! Non la voglio avere!-
Siamo scoppiati a ridere. Farfy docet.
Mi ha fatto il terzo grado su dove vado in ferie smettendola solo quando ho proposto di togliermi gli slip, flapflap, e di lasciarglieli come ricordo mentre sono via.
E' diventato viola e non so...gli è venuta la faccia da porco, come se avesse preso in considerazione una cosa super peccaminosa che in quel momento lo intrippava ma che...
Ci hanno interrotto di nuovo. E ancora e ancora.
-Caffè?- mi ha chiesto con l'occhio che brillava. E si. Perchè il piano mannaro non ha la macchinetta del caffè come da noi comuni mortali del cazzo. E no. C'è proprio una stanza apposta. Tipo cucina. Più bella di quella di casa mia.
-Lo fai tu?- ho chiesto.
-Ovvio...-
Mmmhhh....niente privacy nemmeno li ma un pò di più, quel tanto almeno per dargli un bacio e arrampicarmi un pò su di lui, toccarlo...insomma...il minimo sindacale proprio.
Cucina. Macchinetta tipo bar. Due caffè.
bevuti in silenzio. A guardarci. Ad ascoltare se dal corridoio arrivassero delle voci.
E quando abbiamo finito il caffè...il mio bicchierino non era nemmeno planato nel cestino che mi era già addosso. Mi sono pure un pò spaventata perchè non è irruento, cioè, si ma non ho mai davvero paura che mi spacchi qualche osso e non deve essere facilissimo per lui dosare la forza ma...
Mi ha preso faccia e testa con entrambe le mani e mi ha tirata quasi su, e mi ha dato un bacio si a divoro come al solito ma diverso.
Aggressivo di brutto. Anche. Morsi. Cioè, un casino.
Venti secondi e l'hanno chiamato al cel per una riunione.
Non ci siamo detti molto.
In effetti non ce n' è stato bisogno.
L'ora che siamo stati insieme è stata.
Esplicativa più di qualsiasi parola.
Magari gli mando gli slip...

c'è stato anche un simpatico siparietto Manager Vs Pupillo a chi aveva il cazzo più lungo, con me a fare da spettatrice.
Che momento quando ho detto a Man -Mi spiace, ma se dovessi scegliere tra te e Pupi, tu saresti fuori gioco.-
-Lo so tebe. Non sono il tuo tipo. Peccato.-
E gli sono brillati gli occhi.
Niente sesso. Appena abbiamo messo i piedi nel suo ufficio Mannaro è stato un mezzo delirio.
Poca gente negli uffici ma ha dovuto tenere la porta aperta.
Mi sono divertita a fare Sharon Stone accavallando e scavallando gambe e, nonostante avessi gli slip, la reazione è stata notevole.
L'ho preso in giro per il suo abuso di potere, dicendogli di non farlo mai più e mi ha risposto -Con me hai sempre una scelta.-
-Ma noooooo!!! Non la voglio avere!-
Siamo scoppiati a ridere. Farfy docet.
Mi ha fatto il terzo grado su dove vado in ferie smettendola solo quando ho proposto di togliermi gli slip, flapflap, e di lasciarglieli come ricordo mentre sono via.
E' diventato viola e non so...gli è venuta la faccia da porco, come se avesse preso in considerazione una cosa super peccaminosa che in quel momento lo intrippava ma che...
Ci hanno interrotto di nuovo. E ancora e ancora.
-Caffè?- mi ha chiesto con l'occhio che brillava. E si. Perchè il piano mannaro non ha la macchinetta del caffè come da noi comuni mortali del cazzo. E no. C'è proprio una stanza apposta. Tipo cucina. Più bella di quella di casa mia.
-Lo fai tu?- ho chiesto.
-Ovvio...-
Mmmhhh....niente privacy nemmeno li ma un pò di più, quel tanto almeno per dargli un bacio e arrampicarmi un pò su di lui, toccarlo...insomma...il minimo sindacale proprio.
Cucina. Macchinetta tipo bar. Due caffè.
bevuti in silenzio. A guardarci. Ad ascoltare se dal corridoio arrivassero delle voci.
E quando abbiamo finito il caffè...il mio bicchierino non era nemmeno planato nel cestino che mi era già addosso. Mi sono pure un pò spaventata perchè non è irruento, cioè, si ma non ho mai davvero paura che mi spacchi qualche osso e non deve essere facilissimo per lui dosare la forza ma...
Mi ha preso faccia e testa con entrambe le mani e mi ha tirata quasi su, e mi ha dato un bacio si a divoro come al solito ma diverso.
Aggressivo di brutto. Anche. Morsi. Cioè, un casino.
Venti secondi e l'hanno chiamato al cel per una riunione.
Non ci siamo detti molto.
In effetti non ce n' è stato bisogno.
L'ora che siamo stati insieme è stata.
Esplicativa più di qualsiasi parola.
Magari gli mando gli slip...
c'è stato anche un simpatico siparietto Manager Vs Pupillo a chi aveva il cazzo più lungo, con me a fare da spettatrice.
Che momento quando ho detto a Man -Mi spiace, ma se dovessi scegliere tra te e Pupi, tu saresti fuori gioco.-
-Lo so tebe. Non sono il tuo tipo. Peccato.-
E gli sono brillati gli occhi.