hammer
Utente di lunga data
Perdoneresti o no?Ma chi è questo genio?
Perdoneresti o no?Ma chi è questo genio?
Perdoneresti o no?Mi sarei incazzata il doppio. Sono passati trent'anni e mi confessi un tradimento? Che problemi hai?
No. Non ho perdonato anni fa, quando lui negava persino l'evidenza, e io non avevo ancora saltato il fosso. Non potrei perdonare neanche dopo anni, quando sono convinta, stupidamente a quel punto, di aver costruito un rapporto basato sulla fiducia.Perdoneresti o no?
Gli direi che è stato pirla a confessare...e si perdonerei.. senza confessare però nessun tradimentoPerdoneresti o no?
La sua stupidità non la perdonerei.Perdoneresti o no?
Mah a me viene da pensare che te lo sei inventato di sana pianta. Una volta si faceva la Settimana Enigmistica in vacanzaPerdonereste al vostro partner (moglie/marito) un tradimento, durato qualche anno, ma conclusosi trent'anni fa e spontaneamente confessato oggi?
Metto le mani avanti e dichiaro che, personalmente, non perdonerei.
Stupidità? Non puoi sapere perché ha confessato.La sua stupidità non la perdonerei.
Si, ma anche tu non rispondi alla domanda.Mah a me viene da pensare che te lo sei inventato di sana pianta. Una volta si faceva la Settimana Enigmistica in vacanza
Sto scherzando, però come questione la trovo piuttosto assurda, e non qualcosa a cui rispondere "per principio".
Sarebbe idiota come svuotamento di barile, se il fine è la mera confessione.
Se si parla di 30 anni, si parla di due persone che probabilmente hanno passato insieme una vita interna, affrontando talmente tante cose, che un tradimento potrebbe anche essere niente. Potrebbe essere qualcosa di cui poter parlare su riflessioni molto più ampie tra due persone mature, ma non centrale, come concetto di confessione.
Che intendi per perdonare?Si, ma anche tu non rispondi alla domanda.
Perdoneresti il tradimento?
Dato che io ho tradito ma non scoperto non so che tispondertiTu perdoneresti?
Possono esserci diversi motivi per una spontanea confessione.Che intendi per perdonare?
Qual è la tua idea di perdono?
Tutto come prima, ci vogliamo bene ed è come se quel tradimento non ci fosse stato?
Ma c'è stato e quindi va individuato nel suo complesso. Perchè, quando, e soprattutto come dicono molti perchè me lo confessi, che è parte del tradimento e dell'eventuale perdono.
lo domandi a noi ma tu perdoneresti tua moglie sì o noPossono esserci diversi motivi per una spontanea confessione.
Per perdono intendo il non interrompersi della connessione emotiva che lega un uomo e una donna.
E che di conseguenza consente alla coppia di continuare a condividere spazi fisici e mentali.
Letto quanto sopra: perdoneresti?
L'ho scritto nel primo post: non perdonerei.C'è lo domando a noi ma tu perdoneresti tuamogluesi o no
Questa tua certezza granitica la vorrei vedere se ti ci trovi forse non credo. se la famiglia è diventata più ampia con figli e nipoti ,L'ho scritto nel primo post: non perdonerei.
Ho provato a perdonare ben altro.Possono esserci diversi motivi per una spontanea confessione.
Per perdono intendo il non interrompersi della connessione emotiva che lega un uomo e una donna.
E che di conseguenza consente alla coppia di continuare a condividere spazi fisici e mentali.
Letto quanto sopra: perdoneresti?
Eh dipende dal concetto che dai alla confessione.Si, ma anche tu non rispondi alla domanda.
Perdoneresti il tradimento?
No per principio.Eh dipende dal concetto che dai alla confessione.
Dopo 30 anni il perno sarebbe più il fine della confessione.
Messa come l’hai posta, è una questione di principio sul tradimento.
Io non ti posso rispondere per principio, se mi parli di 30 anni di vita di due persone e probabilmente oltre, perchè non essendo mio quel vissuto, e non sapendo niente di queste persone, andrei a ignorare le loro vite e risponderei solo per principio.
Perdonare un tradimento confessato dopo trent'anni dalla:accaduto mi pare ovvio che sarebbe una botta indescrivibile.hammer ha detto:
Perdonereste al vostro partner (moglie/marito) un tradimento, durato qualche anno, ma conclusosi trent'anni fa e spontaneamente confessato oggi?
Metto le mani avanti e dichiaro che, personalmente, non perdonerei.
Viva la sincerità.
Parafrasando il detto evangelico "ama il prossimo tuo come te stesso" (Levitico 19, 1-2,17-18), viene da dire che applichi il principio che perdonare il tradimento altrui equivale a volere che il tuo tradimento sia perdonato, in automatico.
Non sei la sola, per carità. Ci sono numerosi sostenitori del principio in questo forum.
Magari, non proprio disinteressati. Ma è umano, anche se non approvo.
Ogni tradimento ha delle motivazioni, prossime e remote, ed è una storia a sé.
Sta ai protagonisti di approfondire, se credono, e formarsi una opinione su se stessi, in primis, e poi sugli altri coinvolti.
E scegliere come risolvere il dilemma su come comportarsi.
Non esistono soluzioni pre-confezionate, mi sento di dirlo, purché si rimanga entro il perimetro di un ragionevole grado di rispetto dell'altro. Una durata di anni di una relazione extra la colloco fuori da quel perimetro, normalmente.
Quello che non sopporto intellettualmente è l'affermazione di avere amato il tradito mentre si consumava il tradimento, sotto forma di dualismo affettivo (amare due persone contemporaneamente) o di separazione tra sessualità e sentimento (come se fossero due piani paralleli nei quali ci si posiziona a seconda dei momenti). Non parliamo di quelli che provano a sostenere di avere pure sofferto mentre tradivano.
Significa, per quanto mi riguarda, non ammettere la verità: che si pensava a se stessi in quei momenti di eccitazione e piacere, fregandosene del tradito, dei giudizi degli altri e così via. Ci si comportava da egoisti, semplicemente.
E spero bene che ne sia valsa la pena.
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Credo che si sia diffuso un colossale equivoco sul moderno rapporto di coppia, che è fenomeno molto diverso rispetto al semplice "accoppiarsi". Per me la scelta di formare una coppia stabile è un impegno serio. Invece, semplicemente "accoppiarsi" è poco impegnativo, facile e, in genere, non crea grandi problemi.
L'equivoco sta nel pensare che, violato l'impegno di essere in coppia, il perdono sia in qualche modo dovuto quando emerge un tradimento. Ancora più grave è confessare il tradimento a distanza di tanti anni, pensando che ormai tutto sia prescritto. Solo perché non si riesce a contenere il senso di colpa o comunque disagio e lo si vuole scaricare sulle spalle del traditore.
Escluderei qualsiasi dovere di perdonare (non sono un buon cristiano, lo so da me), che vuol dire cancellare il tradimento, come se non fosse mai accaduto. Ma superare il tradimento subìto non è affatto una scelta consigliata a prescindere.
E nemmeno "perdonare" (superare) sùbito o a breve. Deve essere una scelta ponderata e convinta del tradito, che ha il diritto di prendersi il tempo che ritiene. Sarà antipatico, ma è proprio così.
Invece, si legge sempre più comunemente che il perdono deve essere veloce, il traditore sente come ingiusto essere lasciato nell'incertezza se verrà accettato o non dal tradito di superare il tradimento, pretende certezza e manifesta aggressività (troppe domande, troppi chiarimenti richiesti, ecc.) per il protrarsi della decisione.
Per quanto mi riguarda, quel tipo di insofferenza è proprio il segnale che la coppia è divenuta un contenitore vuoto, del quale non si vede l'utilità nella sostanza. Ma solo per l'apparenza.
Allora, tanto vale dichiarare la fine della coppia ed optare per la scelta della indifferenza nei confronti di chi ha tradito. Ognuno per la sua strada, a costruirsi il proprio destino.
Non sarebbe la certezza ad essere granitica, ma la delusione.Questa tua certezza granitica la vorrei vedere se ti ci trovi forse non credo. se la famiglia è diventata più ampia con figli e nipoti ,
Nella delusione ci credo e il dopo che spesso qui leggendo vacilla , poi mettici trenta anni il punto i derivati o è d'obbligo .Non sarebbe la certezza ad essere granitica, ma la delusione.
Tanto da non lasciarmi alternative.