Un tradimento "strano" o normale?

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Nobody

Utente di lunga data
Sai perchè non succede questo? Perchè io penso che tu pensi, e allora io ripenso che tu pensi... insomma, manca la comunicazione vera di fondo.
Anch'io avrei tanto voluto che mio marito mi parlasse, ma perchè anche io non gli ho parlato dei miei problemi?
E' una domanda che sto facendo a me stessa, non a te, eh!
sai, io invece credo che nella maggior parte dei casi sia per paura... paura di rompere lo status quo, di sconvolgere un noioso ma conosciuto percorso di vita... soprattutto, paura del cambiamento. La vera paura di tutte le cose umane.
 

danny

Utente di lunga data
Buongiorno a tutti,
Io 54 anni, mia moglie 51, tre figli 24-22-15, sposati da 26 dopo 4 di fidanzamento. Premetto brevemente le mie colpe per chiarire meglio la situazione; negli ultimi 4/5 anni mi sono progressivamente allontanato da mia moglie, scarso interesse, ultimo anno completamente asessuato, cura antidepressiva da 5 anni, vino tutti i giorni quanto basta non per finire sotto il tavolo, ma per non pensare ai miei guai, qualche frase orribile per ferirla durante discussioni serali, quasi sempre un po’ alticcio. Non proprio il prototipo del perfetto marito. Stop. Non deve diventare una seduta psicanalitica su di me, quindi inizio. Nello stesso periodo mia moglie inizia ad uscire, sempre più spesso, con i vecchi compagni del liceo, diceva. Negli ultimi 2 anni sempre con maggior frequenza, unitamente ad un uso sempre più maniacale del telefono, protetto meglio di Fort Knox. Io sospettavo ma non dicevo nulla, intontito dal vino e covando vagamente la speranza che se avesse commesso un passo falso me ne sarei potuto liberare.
Fino a quella data aveva avuto due relazioni, una con una vecchia fiamma giovanile, conosciuta prima di me ed in seguito un’altra con un ex marito di una sua amica, entrambi compagni di scuola. Con il primo una cosa di sesso puro, ricordando i bei tempi passati. Con il secondo invece si vede proprio il desiderio di conquista della femmina pre-menopausa,

... da qualche mese frequenta infatti un’altro uomo, questa volta conosciuto da poco, di cui si è innamorata. A parte la scabrosità delle loro pratiche sessuali ahimè così dettagliatamente descritte, leggevo proprio quanta partecipazione, affetto, dolcezza, sogno, diciamo pure Amore c’è nella loro relazione clandestina, fatta delle classiche cenette intime e degli incontri in alberghi. Il tutto mentre io, complice la crisi, lavoravo, domeniche incluse. Dopo aver letto per ore tutto ciò, mi dicevo che avevo trovato il massimo delle prove per potermi liberare di lei. Abbiamo parlato molto in questi giorni, mi spiace non avere amici con i quali condividere questo “lutto ma non desidero coinvolgere persone che conosciamo entrambi con una storia che non si dimentica, così ho solo lei per parlare, la qual cosa che mi allevia un po’ la sofferenza. Abbiamo deciso di provare a ricostruire, non mi ha mai chiesto scusa, quando le parlo di questa faccenda avverto che le creo un disturbo, anche se poi dialoga obtorto collo. Ma quando non lo fa a me tornano in massa i cattivi pensieri, la sfiducia totale, la rabbia, l’orgoglio ferito e non so più che pesci pigliare. Scrivo qui per vedere se c’è qualcuno che possa interpretare la mia situazione meglio di me, scoprire se altri hanno avuto un’esperienza simile e come l’hanno risolta, insomma trovare anche solo un piccolo faro che diradi un po’ la nebbia che mi circonda.


Mi sembri contraddittorio.
Ho sottolineato alcune parti del tuo racconto, mi colpisce anche il modo di descrivere tua moglie.
In sintesi:
per anni sei stato lontano da tua moglie, niente sesso da un anno, mente lei scopava e cenava fuori con una altro, tu speravi di liberartene, poi quando scopri che ti tradisce da anni malgrado la sfiducia e la rabbia che sono nati in te, vuoi ricostruire nuovamente con lei.
Come mai ti eri allontanato da lei, prima?
E dei figli, cosa mi dici?
 
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Apollonia

Utente di lunga data
ciao twin :):):) esatto, la cosa che colpisce subito è la mancanza di dialogo... però secondo me, prima di comincaire le numerose avventure fuori casa, lei avrebbe potuto e dovuto tentare... secondo me metterli sullo stesso piano è sbagliato. Nel caso del nostro amico le responsabilità dentro la casa del matrimonio possono essere simili, ma restavano dentro il matrimonio. Quando uno dei due decide di aprire la finestra, prima di scavalcare il davanzale ed uscire a passeggiare con gli altri, secondo me dovrebbe almeno tentare un dialogo profondo...
Hai ragione, ma a volte si è "distratti" da signorine e signorini...
si è stanchi di un matrimonio ventennale...
 

gas

Utente di lunga data
tiki taki

e svegliarsi dal quel coma che ti era preso un po prima?
invece di affogare le tue tristezze nell'alcool, forse, avresti potuto condividere le tue ansie con tua moglie.
forse ora dovresti cercare di riconquistarla pian piano, cercando di gettare alle spalle il passato
 

Nobody

Utente di lunga data
Hai ragione, ma a volte si è "distratti" da signorine e signorini...
si è stanchi di un matrimonio ventennale...
se nonostante il riallacciare un dialogo ci si accorge che davvero non c'è più nulla da fare, lo si potrebbe chiudere, allora... e poi distrarsi con chi si vuole :)
 
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Diletta

Utente di lunga data
Buongiorno a tutti,
mi sono iscritto in questo forum per raccontare la mia storia perché, nello sfogliare innumerevoli siti sul tradimento, non ho trovato nulla di comparabile a quanto accaduto a me, o forse non l’ho notato io per la scarsa lucidità che ancora mi domina. Io 54 anni, mia moglie 51, tre figli 24-22-15, sposati da 26 dopo 4 di fidanzamento. Premetto brevemente le mie colpe per chiarire meglio la situazione; negli ultimi 4/5 anni mi sono progressivamente allontanato da mia moglie, scarso interesse, ultimo anno completamente asessuato, cura antidepressiva da 5 anni, vino tutti i giorni quanto basta non per finire sotto il tavolo, ma per non pensare ai miei guai, qualche frase orribile per ferirla durante discussioni serali, quasi sempre un po’ alticcio. Non proprio il prototipo del perfetto marito. Stop. Non deve diventare una seduta psicanalitica su di me, quindi inizio. Nello stesso periodo mia moglie inizia ad uscire, sempre più spesso, con i vecchi compagni del liceo, diceva. Negli ultimi 2 anni sempre con maggior frequenza, unitamente ad un uso sempre più maniacale del telefono, protetto meglio di Fort Knox. Io sospettavo ma non dicevo nulla, intontito dal vino e covando vagamente la speranza che se avesse commesso un passo falso me ne sarei potuto liberare. Quasi due mesi fa commette un errore. Racconta, neanche a me ma alla figlia maggiore, di aver progettato un week-end con le sue amiche, confessandole poi, non ricordo costretta da cosa, che invece lo aveva passato con i suoi compagni, costretta a dire una balla per non fare arrabbiare me. Di fronte alla balla conclamata dentro di me scatta qualcosa. Vado sul computer che lei usa in ufficio, (lavoriamo insieme) cerco e trovo un backup del suo telefono e lo apro. Era vecchio, si fermava ad agosto 2013, ma c’era tutto in bella mostra e quel che leggo mi fa cadere il mondo addosso. Fino a quella data aveva avuto due relazioni, una con una vecchia fiamma giovanile, conosciuta prima di me ed in seguito un’altra con un ex marito di una sua amica, entrambi compagni di scuola. Con il primo una cosa di sesso puro, ricordando i bei tempi passati. Con il secondo invece si vede proprio il desiderio di conquista della femmina pre-menopausa, lo ha preso per sfinimento, tacchinandolo per mesi. Questo era il quanto ad agosto 2013; ma qual’è la situazione oggi, maggio 2014? Decido di non dirle nulla delle mie scoperte e nottetempo eseguo un’altro backup del suo telefono, al diavolo la privacy. Apertolo, mi rendo conto che il disastro è totale; da qualche mese frequenta infatti un’altro uomo, questa volta conosciuto da poco, di cui si è innamorata. A parte la scabrosità delle loro pratiche sessuali ahimè così dettagliatamente descritte, leggevo proprio quanta partecipazione, affetto, dolcezza, sogno, diciamo pure Amore c’è nella loro relazione clandestina, fatta delle classiche cenette intime e degli incontri in alberghi. Il tutto mentre io, complice la crisi, lavoravo, domeniche incluse. Dopo aver letto per ore tutto ciò, mi dicevo che avevo trovato il massimo delle prove per potermi liberare di lei. Ed invece che mi accade? Decido in un’istante di recuperare me stesso quindi via il vino, dieta (i primi giorni non mi devo neanche sforzare, tanto non mangio nulla), cura della mia persona. Ovviamente dopo l’edificante lettura la affronto e le dico che so tutto, anche i dettagli più minuscoli e dopo un breve ma dovuto sfogo, le chiedo cosa intenda fare. Mi dice che la relazione attuale è finita, le chiedo quando, mi risponde “oggi”! Arrabbiato, stordito, umiliato, con l’autostima sotto i tacchi resto interdetto. Per farla breve, dopo 6, dico sei giorni dalle mie rivelazioni, leggo ancora di sfuggita un suo messaggio all’amante in cui lei dice “voglio farti sapere che mi manchi da morire”. Nei giorni seguenti mi racconta che la storia è davvero finita, che la mia scoperta ha di fatto frantumato il sogno in cui viveva per riportarla alla realtà, che per lei è fatta di me, dei figli e del lavoro. Ha visto in me un cambiamento positivo pressoché istantaneo, mi dice che per la vecchiaia non si vede a fianco di nessun altro al di fuori di me. Abbiamo parlato molto in questi giorni, mi spiace non avere amici con i quali condividere questo “lutto” ma non desidero coinvolgere persone che conosciamo entrambi con una storia che non si dimentica, così ho solo lei per parlare, la qual cosa che mi allevia un po’ la sofferenza. Abbiamo deciso di provare a ricostruire, non mi ha mai chiesto scusa, quando le parlo di questa faccenda avverto che le creo un disturbo, anche se poi dialoga obtorto collo. Ma quando non lo fa a me tornano in massa i cattivi pensieri, la sfiducia totale, la rabbia, l’orgoglio ferito e non so più che pesci pigliare. Scrivo qui per vedere se c’è qualcuno che possa interpretare la mia situazione meglio di me, scoprire se altri hanno avuto un’esperienza simile e come l’hanno risolta, insomma trovare anche solo un piccolo faro che diradi un po’ la nebbia che mi circonda.
Grazie per la pazienza e spero anche per gli aiuti che riceverò.

Mi viene solo da dire che:
"non tutto il male viene per nuocere"

Ci voleva questo scossone, ma è un eufemismo, per uscire dal limbo in cui eri sprofondato.
So, però, cosa si prova "dopo"...i cattivi pensieri e tutto il resto a seguire.
Anche secondo me, un aiuto vi ci vuole per accendere quel faro di cui parli e che ora è lontanissimo e comprensibilissimo che sia così.
 

Diletta

Utente di lunga data
se nonostante il riallacciare un dialogo ci si accorge che davvero non c'è più nulla da fare, lo si potrebbe chiudere, allora... e poi distrarsi con chi si vuole :)

Ma vedi qual'è il problema, secondo me.
Moltissime volte non è questione di riuscire a chiudere un matrimonio, perché non è quella l'intenzione.
C'è solo voglia, tanta voglia, di qualcosa di nuovo che ci regali di nuovo una manciata di emozioni.
In fondo, è tutto qui, ma come si risolve?
Lo dico a te perché io, nel mio piccolo, l'ho risolto.
 

Apollonia

Utente di lunga data
sai, io invece credo che nella maggior parte dei casi sia per paura... paura di rompere lo status quo, di sconvolgere un noioso ma conosciuto percorso di vita... soprattutto, paura del cambiamento. La vera paura di tutte le cose umane.
Quoto. Siamo umani, d'altronde.


se nonostante il riallacciare un dialogo ci si accorge che davvero non c'è più nulla da fare, lo si potrebbe chiudere, allora... e poi distrarsi con chi si vuole :)
E siamo sempre lì. Per riallacciare un dialogo ci vuole la voglia di riallacciarlo, di parlare, di comunicare, ecc. ma, e parlo per me, per quello che ho quotato sopra, ci si adagia in un conosciuto e ci si distrae con uno sconosciuto.
 

Apollonia

Utente di lunga data
non è detto che un matrimonio che dura da anni, stanchi
Sì, non è detto. Ma ti assicuro per esperienza, che dopo venticinque anni il matrimonio non è più come il primo anno.
 

Apollonia

Utente di lunga data
Ma vedi qual'è il problema, secondo me.
Moltissime volte non è questione di riuscire a chiudere un matrimonio, perché non è quella l'intenzione.
C'è solo voglia, tanta voglia, di qualcosa di nuovo che ci regali di nuovo una manciata di emozioni.
In fondo, è tutto qui, ma come si risolve?
Lo dico a te perché io, nel mio piccolo, l'ho risolto.
Mio marito l'ha risolta cercando un'altra...
 

Nobody

Utente di lunga data
Ma vedi qual'è il problema, secondo me.
Moltissime volte non è questione di riuscire a chiudere un matrimonio, perché non è quella l'intenzione.
C'è solo voglia, tanta voglia, di qualcosa di nuovo che ci regali di nuovo una manciata di emozioni.
In fondo, è tutto qui, ma come si risolve?

Lo dico a te perché io, nel mio piccolo, l'ho risolto.
aspetta però... se non ami più il tuo compagno, perchè non chiudere il matrimonio? Se d'altronde lo ami, perchè cercare le emozioni fuori?
Per me il resto è raccontarsela... da quel che vedo in giro, tantissimi confondono passione e amore con tiepide convivenze. Se il rapporto è finito, beh è FINITO. Chiaro che non ti da più tante emozioni... ma allora, si abbia il coraggio di ammetterlo e chiudere. Invece no, si va a cercar fuori quello che non si trova più in casa. Ma che matrimoni sono? Di facciata... perchè dello spirito del matrimonio, non c'è più nessuna traccia.
 

Nobody

Utente di lunga data
Quoto. Siamo umani, d'altronde.



E siamo sempre lì. Per riallacciare un dialogo ci vuole la voglia di riallacciarlo, di parlare, di comunicare, ecc. ma, e parlo per me, per quello che ho quotato sopra, ci si adagia in un conosciuto e ci si distrae con uno sconosciuto.
eh si... :) però qualche umano ha il coraggio di cambiare.
 

gas

Utente di lunga data
Sì, non è detto. Ma ti assicuro per esperienza, che dopo venticinque anni il matrimonio non è più come il primo anno.
ovviamente non può esserci la passione, ma per certi versi e in alcuni casi è più forte di prima
ho amici che vivono il matrimonio, dopo 30 anni, molto bene
 

Nobody

Utente di lunga data
ovviamente non può esserci la passione, ma per certi versi e in alcuni casi è più forte di prima
ho amici che vivono il matrimonio, dopo 30 anni, molto bene
anche io... pochi, ma ci sono. E quando una coppia si ama davvero, si percepisce eccome.
 

Apollonia

Utente di lunga data
eh si... :) però qualche umano ha il coraggio di cambiare.
Sì, ma sono rari. Oppure cambi quando ti arriva un ceffone dalla vita, come è successo a me.

ovviamente non può esserci la passione, ma per certi versi e in alcuni casi è più forte di prima
ho amici che vivono il matrimonio, dopo 30 anni, molto bene
anche io... pochi, ma ci sono. E quando una coppia si ama davvero, si percepisce eccome.
infatti, lo percepisci da molte cose o comportamenti
si... ma anche solo da come si guardano, anche dopo anni.
Sì, tutto quello che dite è giusto, ma ci vuole amore reciproco per mantenersi così.
E se manca, o si affievolisce, si va a cercare altrove.
D'altronde basta guardare solo gli utenti del forum...;)
 

Sbriciolata

Escluso
Si da allora abbiamo parlato per decine di ore, sa tutto quello che so io, per quanto riguarda il mio comportamento ne parlavamo anche prima, lei dice di aver tentato di tutto per farmi diciamo rinsavire, senza ottenere nulla. Riconosco che è vero anche se nel "tentare di tutto" non era compreso ciò che mi avrebbe potuto aiutare veramente.Il brutto è che non lo so nemmeno io, l'unica cosa che ha funzionato è l'ultima, ma in modo un po' troppo violento. Lei dice di essersi sentita sola, senza considerazione da parte mia, schiacciata dagli impegni di lavoro (stiamo cercando da anni di salvare la nostra piccola attività), senza sorrisi ed allegria e ovviamente senza sesso. Soluzione, cercare fuori, prima le risate, poi il sesso ed infine l'amore. Data la situazione dice di non essere pentita dei suoi comportamenti, "cosa avrei dovuto fare?" ma di soffrire moltissimo del male che mi ha fatto. Mah...
a me pare una risposta onesta, per quanto spiacevole. Del resto devi realizzare che di piacevoli non te ne poteva dare.
Secondo me da questa franchezza reciproca potete costruire qualcosa di buono, se sentite di volerlo ancora fare.
 
Stato
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