Buscopann
Utente non raggiungibile
Non si parla delle emozioni di chi muore...ma di chi resta.Che il tradimento venga paragonato alla morte no dai.Dalla morte non si torna indietro ma dalle corna si puo' rinascere...
Buscopann
Non si parla delle emozioni di chi muore...ma di chi resta.Che il tradimento venga paragonato alla morte no dai.Dalla morte non si torna indietro ma dalle corna si puo' rinascere...
Non c'è dubbio che anche il boia provasse dolore a infliggerlo, a meno che non fosse un sadico. Tanto è vero che in molte torture cercava di alleviare le sofferenze uccidendo prima del tempo la vittima.
Ma se posso scegliere da che parte stare, preferirei provare il dolore del boia piuttosto che quello del condannato.
La tua analisi è in molti passaggi ineccepibile, ma quello che non si può sentire (quando si parla di tradimento) è dipingere il traditore come colui che soffre e che sprofonda piangente tra le lacrime di un altro/a.
Questo non si può leggere oggettivamente.
Non esiste il termometro del dolore, è vero, così come quello dei sentimenti in generale. Ma il dolore che provoca un tradimento subito non è assolutamente paragonabile a quello che prova il traditore (sempre che lo provi). Il tradimento subito su molte persone ha lo stesso impatto emotivo di un lutto.
Buscopann
ConcordoÈ un lutto. Con tutte le conseguenze che ne derivano.
Nessuno (o quasi) sta negando quello che tu affermi e cioè che sarebbe un errore non capire chi sta dall'altra parte.Io mi sento di concordare, però cerco anche di capire dall'altra parte. Mi pongo solo una domanda: se una persona arriva a tradire, nel caso di grossi problemi nella coppia, significa che ha fatto un percorso di dolore, prima di arrivare al punto. Non è quindi una sorta di lutto simile? E' presa di coscienza di qualcosa che è "morto", in alcuni casi. E in alcuni casi è solo questione di chi molla prima. Si muore lentamente o velocemente in mille modi diversi.
Non so eh...ma visto che appunto il dolore è una questione totalmente soggettiva io in ogni caso credo che la sofferenza sia ovunque.
Del resto quando ti spacchi un osso provi una grande sofferenza che è molto diversa dalla sofferenza data da un taglio profondo, oppure provi una sofferenza quando una persona si allontana e senti incrinare il cuore, sono tutti dolori, diversi, ma dolori. E lasciano tutti uno strascico, un osso non sarà mai più lo stesso, il taglio profondo può lacerare delle terminazioni nervose che non torneranno mai più quelle di prima, una persona che si allontana si porta via una parte di te che non è fisica, ma esiste.
Te la puoi fare anche il tradimento.
Come ha scritto Tebe il tradimento a volte può far ripartire una coppia che praticamente era morta perché è un terremoto che rade al suolo il rapporto. Alcuni dalle macerie prendono strade diverse. Altri ricostruiscono.
Buscopann
Quoto tutto.Dipende. E' un'equazione con più variabili, dove non è solamente il tipo di tradimento ad essere decisivo, ma anche le due persone in gioco. Ognuno di noi ha reazioni diverse di fronte a queste tragedie emotive.
C'è chi perdona tradimenti gravissimi e ricostruisce da zero il rapporto.
C'è invece chi non riesce a passare sopra neppure a una minchiata.
Buscopann
Si è letto anche questo in effetti. Non da te. Ho interpretato male evidentemente le tue parole.non so dove tu l'abbia letto, perchè mi sembra chiaro che io mi riferisca al dopo, non alle motivazioni o ai deliri piangenti del durante.
Anche io non posso leggere di traditori piangenti mentre praticano un cunnilingus o una fellatio.
Solo un idiota totale può crederci, scriverlo o semplicemente pensarlo.
Ma la domanda è appunto: perchè il carnefice è diventato carnefice? Nel percorso per diventarlo chi ci dice che non abbia sofferto come un cane?Nessuno (o quasi) sta negando quello che tu affermi e cioè che sarebbe un errore non capire chi sta dall'altra parte.
Sono anni che sostengo che il vero tradimento (quello fisico) è preceduto spesso (ma non sempre) da un altro tradimento: quello delle aspettative. Si tradisce perché in primo luogo vengono tradite proprie queste.
Ma relativizzare il dolore è un grandissimo errore. Ci sono sofferenze che sono oggettivamente peggiori di altre.
La sofferenza del carnefice (sempre che ci sia) non è paragonabile a quella della vittima.
Buscopann
VERO, tutto possibile, ma io non ho ancora incontrato chi ha davvero perdonato un lungo tradimento.
Nessuno di noi due ha mai incontrato un orso polare credo. Però pare che esistano. E anche più di uno
Buscopann
Io mi sento di concordare, però cerco anche di capire dall'altra parte. Mi pongo solo una domanda: se una persona arriva a tradire, nel caso di grossi problemi nella coppia, significa che ha fatto un percorso di dolore, prima di arrivare al punto. Non è quindi una sorta di lutto simile? E' presa di coscienza di qualcosa che è "morto", in alcuni casi. E in alcuni casi è solo questione di chi molla prima. Si muore lentamente o velocemente in mille modi diversi.
Non so eh...ma visto che appunto il dolore è una questione totalmente soggettiva io in ogni caso credo che la sofferenza sia ovunque.
Del resto quando ti spacchi un osso provi una grande sofferenza che è molto diversa dalla sofferenza data da un taglio profondo, oppure provi una sofferenza quando una persona si allontana e senti incrinare il cuore, sono tutti dolori, diversi, ma dolori. E lasciano tutti uno strascico, un osso non sarà mai più lo stesso, il taglio profondo può lacerare delle terminazioni nervose che non torneranno mai più quelle di prima, una persona che si allontana si porta via una parte di te che non è fisica, ma esiste.
Certo che il traditore nel suo percorso (prima del tradimento) ha sofferto. Bisogna anche vedere per cosa. Ci sono uomini che soffrono perché la moglie non fa i pompini e lo vuole solo fare alla missionaria.Ma la domanda è appunto: perchè il carnefice è diventato carnefice? Nel percorso per diventarlo chi ci dice che non abbia sofferto come un cane?
Chiaro, avrebbe dovuto mettere al corrente la vittima se ci fossero stati problemi. Ma sappiamo tutti che spesso e volentieri è quasi impossibile comunicare con alcune persone. Forse manca la voglia, forse ci si è impegnati tanto e non si è riusciti, forse si sono prese decisioni sbagliate (tradendo piuttosto che chiudendo).
Si relativizza il dolore nel momento in cui quel dolore non lo provi, secondo me.
Poi è chiaro, anche in quello ci sono aspettative...io ho sopportato cose che magari qualcuno non avrebbe retto...io stessa quando leggo certe esperienze penso che non sarei mai stata in grado di sopportarlo. Ecco in cosa lo relativizzo, perchè ognuno davvero reagisce in maniera diversa.
Io la penso come te infatti.scusate un attimo.
Domanda.
Ma perchè vi fissate sulla durata e non su quello che ha portato a quella durata.
Che poi durata non vuol dire niente. tra amanti ci sono mille variabili. frequentazioni che durano tre anni (mia e di man per esempio) dove si è scopato si e no...quanto...11 volte?
Poi chiaramente se diventa per anni un secondo matrimonio la cosa è diversa ma anche li.
Perchè è stato permesso? Che diavolo è successo? Non puoi non accorgertene. Non si può. Si può spiegare solo con un disinteresse totale per l'altra metà della mela.
Parlo di cose normali, di coppie normali non di gente che per lavoro sta fuori novanta mila mesi all'anno.
Ho capito.Ma e' il paragone che non mi convince...Vieni tradito,vieni sconvolto,perdi le certezze e fin qui ci siamo.Ma dopo una ragione te la devi cmq fare se vuoi andare avanti.Hai perso le certezze ma stabilisci delle priorita'.Soffri,ci pensi e ci ripensi ma questo e' e si va avanti.Non si parla delle emozioni di chi muore...ma di chi resta.
Buscopann
Si è letto anche questo in effetti. Non da te. Ho interpretato male evidentemente le tue parole.
Allora si è d'accordo. Ma tu vai alle Svalbard?
Buscopann
Capisco, lo posso solo immaginare.Certo che il traditore nel suo percorso (prima del tradimento) ha sofferto. Bisogna anche vedere per cosa. Ci sono uomini che soffrono perché la moglie non fa i pompini e lo vuole solo fare alla missionaria.
Ce ne sono altri che soffrono perché dopo il parto la moglie ha preso 35-30 kg e non li ha più persi.
Ci sono donne che soffrono perché dopo le gravidanze diventano per il marito semplicemente delle mamme e non delle mogli.
I motivi possono essere tantissimi, da quelli più idioti a quelli più condivisibili. Se li sottoponi al giudizio delle persone, ti renderai conto che non è relativa solo la sofferenza in questo caso, ma anche i motivi che la generano.
Ma questa sofferenza non sarà mai paragonabile a quella che subisce un tradito nel momento in cui si svela davanti a lui la realtà di un tradimento subito. E' qualcosa di improvviso..di inaspettato...di devastante.
Buscopann
Il dolore e la sofferenza che si prova sono al di fuori di ogni immaginazione...Capisco, lo posso solo immaginare.
Alla fin fine mi viene da pensare che ogni storia, per quanto possa avere dei tratti comuni, è assolutamente unica...come unica è la gioia o il dolore che ti può dare, perchè ognuno è appunto unico.
Ma la domanda è appunto: perchè il carnefice è diventato carnefice? Nel percorso per diventarlo chi ci dice che non abbia sofferto come un cane?
Chiaro, avrebbe dovuto mettere al corrente la vittima se ci fossero stati problemi. Ma sappiamo tutti che spesso e volentieri è quasi impossibile comunicare con alcune persone. Forse manca la voglia, forse ci si è impegnati tanto e non si è riusciti, forse si sono prese decisioni sbagliate (tradendo piuttosto che chiudendo).
Si relativizza il dolore nel momento in cui quel dolore non lo provi, secondo me.
Poi è chiaro, anche in quello ci sono aspettative...io ho sopportato cose che magari qualcuno non avrebbe retto...io stessa quando leggo certe esperienze penso che non sarei mai stata in grado di sopportarlo. Ecco in cosa lo relativizzo, perchè ognuno davvero reagisce in maniera diversa.
Ho capito.Ma e' il paragone che non mi convince...Vieni tradito,vieni sconvolto,perdi le certezze e fin qui ci siamo.Ma dopo una ragione te la devi cmq fare se vuoi andare avanti.Hai perso le certezze ma stabilisci delle priorita'.Soffri,ci pensi e ci ripensi ma questo e' e si va avanti.
Nervi d'acciaio per separare fisicità e sentimento. O no?Ho visto cose sui tradimenti fatti e subiti che voi umani non immaginate nemmeno.
E grazie al cielo.
Perché temo che se avessi avuto in merito un educazione "normale", il proseguo della mia vita non sarebbe stato semplice.
Ma già a 15 anni ho capito che l'unico tradimento che avrei sentito come tale sarebbe stato quello sentimentale.
La fisicità della cosa invece, assolutamente irrilevante.
A meno che non mi attacchi delle cose, ovvio.
Anche dopo la morte di una persona cara si trova poi la forza di andare avanti. Non ci sono grandi differenze nell'elaborazione del trauma secondo me.Ho capito.Ma e' il paragone che non mi convince...Vieni tradito,vieni sconvolto,perdi le certezze e fin qui ci siamo.Ma dopo una ragione te la devi cmq fare se vuoi andare avanti.Hai perso le certezze ma stabilisci delle priorita'.Soffri,ci pensi e ci ripensi ma questo e' e si va avanti.
Mi vuoi fare fare l'eschimese? Vabbè. .per te questo è altro. Ma se mi si ritira il pistolotto per il freddo ci pensi tu a rianimarlo?! Voglio tornare in Italia con tutti i pezzi :rotfl:solo se vieni tu e andiamo a caccia di orsi polari
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