Una famiglia felice

Rebecca89

Sentire libera
Si, anche se quante volte si ritardano gli esami per paura. Ma questa è un'altra storia.
Intorno a me vedo maggiore attenzione per la salute mentale, pur con alcune diversità a seconda del tipo di problematica.
Ma, anche con un miglioramento, i segnali diventano segnali quando riesci a vederli, a collegarli e dare un senso o a cogliere la domanda.
Oltre a ciò, bisogna tenere conto, per me, che a volte si resta sgomenti anche di fronte a ciò che era prevedibile, perché, in qualche modo, gli atti violenti li sentiamo e vogliamo sentirli come estranei. Per fare un esempio, nella mia cerchia ci sono stati dei suicidi. Due di loro erano in cura, eppure siamo rimasti attoniti.
A volte i segnali proprio non sono visti... E, a volte, sembra quasi volutamente.
 

Marjanna

Utente di lunga data
dubito parlassero di andare in guerra
Lo ha detto durante l’interrogatorio, l’ho sentito anche io. Anche se non si sono soffermati sull’argomento.
Quello che hanno divulgato i media è più un concetto di voler combattere, arruolarsi, "avrebbe voluto".
Insieme ad ascoltare i Beatles, sono le uniche due informazioni personali sul ragazzo.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Lo ha detto durante l’interrogatorio, l’ho sentito anche io. Anche se non si sono soffermati sull’argomento.
Quello che hanno divulgato i media è più un concetto di voler combattere, arruolarsi, "avrebbe voluto".
Insieme ad ascoltare i Beatles, sono le uniche due informazioni personali sul ragazzo.
a quell'età la guerra è una ricerca di senso
 

danny

Utente di lunga data
Boh la figlia ero io.
C’è stata una strage.
Dal punto di vista dei numeri, parliamo di 44 morti per overdose a Milano nel 1980, 65 nel 1981, 71 nel 1983, poi a decrescere.
30.000 i tossicodipendenti a Milano in quegli anni, tutti giovani, soprattutto tra le classi più basse e tra gli immigrati, in gran parte facenti'uso di eroina.
Oggi ci sono meno giovani in percentuale tra i consumatori, dato che l'uso di droghe ora è intergenerazionale ed molto più difficile da comprendere e da definire nei numeri.
Un consumatore abituale di MDMA come fai a distinguerlo da una persona soggetta a disturbi psichiatrici?
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Lo ha detto durante l’interrogatorio, l’ho sentito anche io. Anche se non si sono soffermati sull’argomento.
Quello che hanno divulgato i media è più un concetto di voler combattere, arruolarsi, "avrebbe voluto".
Insieme ad ascoltare i Beatles, sono le uniche due informazioni personali sul ragazzo.
Pensa se avesse ascoltato gli Iron Maiden o peggio gli Slayer, faceva una strage a scuola...
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Diciamo che le prove fornite dalle neuroscienze non seguono esattamente questa linea :D
Non c'è il rischio del rovescio della medaglia, tipo quelle robe alla Lombroso che scientificamente (e anche in maniera avanzata per il suo tempo) ti misurava il cranio e decretava se eri un delinquente o meno?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Dal punto di vista dei numeri, parliamo di 44 morti per overdose a Milano nel 1980, 65 nel 1981, 71 nel 1983, poi a decrescere.
30.000 i tossicodipendenti a Milano in quegli anni, tutti giovani, soprattutto tra le classi più basse e tra gli immigrati, in gran parte facenti'uso di eroina.
Oggi ci sono meno giovani in percentuale tra i consumatori, dato che l'uso di droghe ora è intergenerazionale ed molto più difficile da comprendere e da definire nei numeri.
Un consumatore abituale di MDMA come fai a distinguerlo da una persona soggetta a disturbi psichiatrici?
C’è spesso una correlazione. Anche come auto prescrizione di sostanze per mettere a tacere inquietudine e disagio.
E questa tendenza si mantiene in età adulta.
Per carità non si può parlare dell’alcol!
 

danny

Utente di lunga data
C’è spesso una correlazione. Anche come auto prescrizione di sostanze per mettere a tacere inquietudine e disagio.
E questa tendenza si mantiene in età adulta.
Per carità non si può parlare dell’alcol!
Oggi si fa molto uso di droghe euforizzanti, in grado di accrescere l'attività fisica e mentale.
Non partono necessariamente da uno stato di inquietudine e disagio.
Molto, molto differente, direi opposto, per esempio dall'abuso di alcol, che invece ottiene effetti sulla coscienza, rilassa e abbassa i freni inibitori, crea difficoltà motorie.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Oggi si fa molto uso di droghe euforizzanti, in grado di accrescere l'attività fisica e mentale.
Non partono necessariamente da uno stato di inquietudine e disagio.
Molto, molto differente, direi opposto, per esempio dall'abuso di alcol, che invece ottiene effetti sulla coscienza, rilassa e abbassa i freni inibitori, crea difficoltà motorie.
Dipende dal tipo di “disturbo”.
 

Marjanna

Utente di lunga data

danny

Utente di lunga data
Dipende dal tipo di “disturbo”.
Non necessariamente.
Soprattutto perché in pazienti con dipendenza riesce complesso, senza valutazioni precedenti, distinguere il disturbo associato da quello conseguente all'uso, per cui si tende a trattare i disturbi tout court.
E l'abuso di droghe causa sempre disturbi psichici.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Non necessariamente.
Soprattutto perché in pazienti con dipendenza riesce complesso, senza valutazioni precedenti, distinguere il disturbo associato da quello conseguente all'uso, per cui si tende a trattare i disturbi tout court.
E l'abuso di droghe causa sempre disturbi psichici.
Concordo. Un ragazzo che non conosco di persona, ma dai racconti del secondo marito della madre, ha una dipendenza da cannabis e cocaina. Ha 19 anni ed è dipendente da 2, sta manifestando sintomi psichiatrici. Chi lo segue ha detto che è molto difficile capire se questi problemi siano correlati o presenti da sempre e slatentizzati dalla dipendenza.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non necessariamente.
Soprattutto perché in pazienti con dipendenza riesce complesso, senza valutazioni precedenti, distinguere il disturbo associato da quello conseguente all'uso, per cui si tende a trattare i disturbi tout court.
E l'abuso di droghe causa sempre disturbi psichici.
Certo.
Intendevo dire che disturbi diversi indirizzano verso sostanze diverse, fosse solo la Nutella.
Tutta la pubblicità di qualsiasi prodotto è suggestiva. Per ogni bisogno suggerisce una risposta che non solo è incongruente al bisogno, ma che spesso causa effetti che richiedono nuovi prodotti.
Per restare alla Nutella, offre soluzione al dialogo con i figli, al bisogno di amicizia e consolazione alla solitudine. Poi se si sostituisce il dialogo con il cibo, si innestano disturbi. Dubito poi che ingozzarsi di Nutella e ingrassare possa aiutare a trovare un nuovo amore.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Concordo. Un ragazzo che non conosco di persona, ma dai racconti del secondo marito della madre, ha una dipendenza da cannabis e cocaina. Ha 19 anni ed è dipendente da 2, sta manifestando sintomi psichiatrici. Chi lo segue ha detto che è molto difficile capire se questi problemi siano correlati o presenti da sempre e slatentizzati dalla dipendenza.
La cannabis, sempre più ritenuta innocua, contiene sempre più principi che slatentizzano disturbi mentali.
Del resto abbiamo voluto dimenticare come, non bastando la nicotina naturale, i produttori di sigarette avessero fatto aggiunte per aumentare la dipendenza.

https://it.wikipedia.org/wiki/Insider_-_Dietro_la_verità

 

Rebecca89

Sentire libera
Alcuni disturbi invece avvicinano alle dipendenze. Il discorso è enorme. Per sopperire a quello che si sente si abusa di altro.
 
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danny

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Quindi quali sarebbero i disturbi che inducono all'uso di MDMA?
Dato che non sono psichiatra non lo so.
Intuisco, anche leggendo qui e anche te, che le persone vivono in una condizione di scontento generalizzato, per il lavoro, le relazioni, perfino i figli.
Niente ha soddisfatto le aspettative che si erano creati o che venivano prospettate loro, quando indossavano i bomber e pensavano di farsi le sfitinzie, in attesa di un lavoro che avrebbe dovuto dare successo economico e una vita facile.
Si supera lo scontento in vari modi: amanti, aperitivi, attività sportiva compulsiva, sostanze.
Accettare semplicemente la realtà è accontentarsi. Inaccettabile perché “tu vali!”
 

danny

Utente di lunga data
La cannabis, sempre più ritenuta innocua, contiene sempre più principi che slatentizzano disturbi mentali.


https://it.wikipedia.org/wiki/Insider_-_Dietro_la_verità

A quali dosaggi?

Perché non esiste nulla di innocuo, neanche i prodotti farmaceutici più comuni.
La tossicità dipende dal dosaggio e dalla modalità di assunzione.
Anche la cannabis può produrre dipendenza, ma in misura limitata (10% circa dei consumatori).
Perlopiù in consumatori occasionali dà solo effetti temporanei.
Il problema è l'abuso (in assenza di controllo medico) in ogni caso, tanto che il trattamento delle droghe avviene proprio in conseguenza di un uso prolungato, con relativi effetti sull'organismo e per alcune droghe per la dipendenza che ne consegue.
L'ABUSO di cannabis può produrre problemi psichici, come ansia, pensieri suicidari, depressione, può aggravare disturbi preesistenti, può anticiparne la comparsa in persone predisposte.
Ma fondamentalmente è un problema di posologia, non di sostanza in sé (che viene usata anche per uso medico, per esempio per lenire gli spasmi nei casi di sclerosi multipla).
Se leggete i vari bugiardini farmaceutici (soprattutto degli psicofarmaci, anche quelli di uso più comune) troverete difatti spesso gli stessi effetti collaterali.
 

danny

Utente di lunga data
Dato che non sono psichiatra non lo so.
Intuisco, anche leggendo qui e anche te, che le persone vivono in una condizione di scontento generalizzato, per il lavoro, le relazioni, perfino i figli.
Niente ha soddisfatto le aspettative che si erano creati o che venivano prospettate loro, quando indossavano i bomber e pensavano di farsi le sfitinzie, in attesa di un lavoro che avrebbe dovuto dare successo economico e una vita facile.
Si supera lo scontento in vari modi: amanti, aperitivi, attività sportiva compulsiva, sostanze.
Accettare semplicemente la realtà è accontentarsi. Inaccettabile perché “tu vali!”
L'MDMA è un farmaco che è stato sperimentato nelle sessioni di psicoterapia negli anni 70 fino al 1986, in quanto aveva effetti disinibitori e poteva essere utile per liberare i pazienti dagli schemi disfunzionali.
Inizialmente sintetizzata per scopi terapeutici a Boston, è alla fine approdata sul mercato ricreativo, divenendo la seconda droga per diffusione in Europa.
Gli effetti che produce sono: elevata sensazione di energia, felicità, euforia, empatia, legami emotivi amplificati.
In pratica puoi ballare per ore, ma anche lavorare per ore, stando bene, senza sentire fatica.
E' la droga dei "rave party" o della discoteche, per la gente comune (ecstasy).
Citata più volte nel primo successo discografico dei Baustelle tanti anni fa.
Può essere utile anche per la cura degli acufeni, pensa un po'.

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