Però dai per scontato l'assioma causa - effetto.Non ho fatto l’assioma che dici tu.
Ho solo fatto un esempio che dimostra che a volte le cause sono invisibili agli occhi![]()
Mi sa di no.Speriamo in una traduzione inesatta
D'altra parte la magistratura ne tiene già ampiamente conto, vedi tipi assolti perchè a casa loro è consuetudine... (che tradotto vuol dire: cosa pretendete, è uno Zulu)Mi sa di no.
Il fatto è che questo fatto di cronaca è esattamente l'opposto dell'infanticidio di Traversetolo.
Una lite culminata in omicidio da parte di un bracciante albanese te l'aspetti, o te lo dovresti aspettare, l'infanticidio commesso da una ragazza dell'oratorio no.
È il contesto a determinare il valore della vita.
Noi italiani viviamo probabilmente nel posto dove diamo oggi, e sottolineo oggi, il valore più alto alla vita.
Non è così nelle periferie di Chicago, per le strade dello Zimbabwe, a San Paolo del Brasile, per citare posti non coinvolti da conflitto bellici ma con un tasso di omicidi e violenza decisamente superiore.
Per contatti diretti, la vita che conducono anche qui in Italia persone straniere è diversa dalla nostra.
Purtroppo ciò rende quasi accettabile, o addirittura naturale, in determinati contesti, ciò che per un italiano non lo è più, salvo eccezioni.
Come picchiare le donne.
Con tutto ciò che ne consegue.
A parte che ho scritto A VOLTE era proprio un invito a riconoscere la complessità delle possibili cause.Però dai per scontato l'assioma causa - effetto.
Sei certa che per ogni comportamento considerato anomalo ci sia dietro una causa specifica?
Più passa il tempo più mi convinco che le cause oltre ad indimostrabili siano anche intrinseche alla nostra condizione.
Ne consegue che non c’è assuefazione alla violenza.Mi sa di no.
Il fatto è che questo fatto di cronaca è esattamente l'opposto dell'infanticidio di Traversetolo.
Una lite culminata in omicidio da parte di un bracciante albanese te l'aspetti, o te lo dovresti aspettare, l'infanticidio commesso da una ragazza dell'oratorio no.
È il contesto a determinare il valore della vita.
Noi italiani viviamo probabilmente nel posto dove diamo oggi, e sottolineo oggi, il valore più alto alla vita.
Non è così nelle periferie di Chicago, per le strade dello Zimbabwe, a San Paolo del Brasile, per citare posti non coinvolti da conflitto bellici ma con un tasso di omicidi e violenza decisamente superiore.
Per contatti diretti, la vita che conducono anche qui in Italia persone straniere è diversa dalla nostra.
Purtroppo ciò rende quasi accettabile, o addirittura naturale, in determinati contesti, ciò che per un italiano non lo è più, salvo eccezioni.
Come picchiare le donne.
Con tutto ciò che ne consegue.
“I tipi” chi?D'altra parte la magistratura ne tiene già ampiamente conto, vedi tipi assolti perchè a casa loro è consuetudine... (che tradotto vuol dire: cosa pretendete, è uno Zulu)
Nomi e cognomi non li so e non mi interessano, ma se un giudice ha questo "indirizzo" evidentemente sarà portato a replicare e che sia il solo mi permetto di dubitare. Detto ciò per me è certamente inaccettabile, perché è come dire che le botte che prende la lei di turno dal giangianese valgono meno di quelle che le darebbe un maschio bianco occidentale. Senza contare il messaggio "razzista" nei confronti del giangianese stesso considerato in tal modo un "selvaggio"“I tipi” chi?
È stata un’unica estrapolazione di una unica sentenza resa nota. Cosa che tra l’altro non mi pare una cosa inaccettabile. Oppure crediamo che tra le attenuanti non possano entrare le condizioni in cui si è cresciuti?
Vorrei far notare che le pene sono proporzionate sì al fatto commesso, ma anche alla responsabilità del reo, tenendo conto delle circostanze e attenuanti.Nomi e cognomi non li so e non mi interessano, ma se un giudice ha questo "indirizzo" evidentemente sarà portato a replicare e che sia il solo mi permetto di dubitare. Detto ciò per me è certamente inaccettabile, perché è come dire che le botte che prende la lei di turno dal giangianese valgono meno di quelle che le darebbe un maschio bianco occidentale. Senza contare il messaggio "razzista" nei confronti del giangianese stesso considerato in tal modo un "selvaggio"
www.mymovies.it
Ma sicuramente, poi io non sono un tecnico ma in genere il codice penale dice "chiunque.... si prende da... a...", attenuanti che fanno assolvere non ne conosco, ma ripeto, non sono un tecnicoSe non avesse alcuna rilevanza il contesto sociale e culturale, non avrebbe senso investire per cambiare le periferie che sono state abbandonate (forse confidando in una spontanea auto-regolazione come quella della economia, altrettanto efficace) a loro stesse con saltuari interventi repressivi.
Se il contesto è irrilevante, trasferitevi nei paesi dell’hinterland (dico ai milanesi, gli altri conosceranno le loro zone ).
Basta vedere come, da fatti di cronaca, non giudiziali, esce che Fedez abbia minacciato di non permettersi di provocarlo perché lui non si fa intimorire perché “è di Rozzano!”
Appunto “è prevista una pena da… a…” salvo attenuanti.Ma sicuramente, poi io non sono un tecnico ma in genere il codice penale dice "chiunque.... si prende da... a...", attenuanti che fanno assolvere non ne conosco, ma ripeto, non sono un tecnico
Si ma "da.... a..." non vuol dire da zero. Poi un conto è dire che uno non è imputabile perché incapace di intendere e di volere (parlo sempre da profano) , e dunque va assolto, che vada assolto, non condannato di meno, proprio assolto, in quanto zulu, mi pare difficilmente digeribileAppunto “è prevista una pena da… a…” salvo attenuanti.
Ho citato proprio qui un processo per infanticidio che ha visto l’assoluzione della madre. La prima volta l'esito del processo mi aveva lasciata sconcertata. Poi, rivedendolo, ho capito.
Del resto seguo i processi, che mi interessano molto più di tutte le trasmissioni di indagine, proprio perché mi mostrano lo svolgimento giudiziario, che non è mai così semplice come vorremmo, con pene certe e severe, più quel reato lo sentiamo “vicino”.
Riporta la “cultura” dall’Africa ai tanti paesi in Italia che sono noti per fatti di criminalità, organizzata e individuale.Si ma "da.... a..." non vuol dire da zero. Poi un conto è dire che uno non è imputabile perché incapace di intendere e di volere (parlo sempre da profano) , e dunque va assolto, che vada assolto, non condannato di meno, proprio assolto, in quanto zulu, mi pare difficilmente digeribile
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Qui non si parla di attenuanti, ma di assoluzione. È dunque giusto assolvere, a fatto realmente compiuto, in base al contesto in cui uno è cresciuto?Riporta la “cultura” dall’Africa ai tanti paesi in Italia che sono noti per fatti di criminalità, organizzata e individuale.
Pensi che chi è cresciuto in quei contesti, in cui a quattordici anni sembra normale fare sesso con una undicenne, in cui si è assistito a violenze in famiglia e per strada fin da infanti e che ha visto picchiare sistematicamente la mamma, si possa pensare che dare due sberle sia una cosa inaccettabile?
Tu non hai mai conosciuto cose del genere?
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Non lo so.Qui non si parla di attenuanti, ma di assoluzione. È dunque giusto assolvere, a fatto realmente compiuto, in base al contesto in cui uno è cresciuto?
Nel video che ho postato del ragazzo bolognese ex tossico è evidente...Beh io ho uno zio che ha 8 anni più di me e 18 meno di mio padre (sui fratello). È cresciuto con mia nonna che gli rinfacciava ogni 3 per 2 che lui non sarebbe mai dovuto nascere... Gli effetti non sono arrivati al peggio, ma assicuro che ce ne sono tanti e parecchio deleteri
Posto che concordo che il giudice sia un lavoro di merda, si parlava dell'assoluzione e relative motivazioni, la differenza è nel punto di vista. Tu hai osservato da quello dell'imputato, io da quello della vittima, la quale donna si è trovata a subire violenza dal marito e si sarà detta: "che culo! sono in Itaglia: posso denunciare e magari mio marito la pianta di menarmi! Pensa che sfiga se fossi ancora al mio paese dove ste robe sono normalissime!", e invece come risultato si è trovata in casa ancora lo stesso marito violento, magari ben più di prima 1) per l'affronto della denunzia e 2) per il rinforzone datogli dal signore che sembra aver detto alla donna che chiedeva aiuto "che cazzo ti lamenti? Quando l'hai sposato lo sapevi in che cultura è cresciuto!"Non lo so.
Neppure vedendo il processo avevo capito la prima volta l’assoluzione della ragazza che aveva partorito nella vasca da bagno.
Tu hai visto il processo? Hai chiara l’accusa?
Non è che siamo autorizzati a condannare i giudici, pur riconoscendo di non avere competenze.
Io, vedendo il processo, ho capito. Non mi sono sentita di approvare o disapprovare chi le competenze le ha.
Non si parla di politica che è per sua natura opinione. Parliamo di giudici.
Poi si è instaurata questa abitudine. Ho imparato che è sbagliata.