Una lunga storia... sfogo e vostre opinioni

perplesso

Administrator
Staff Forum
Tanto il prezzo finale è lo stesso. Non può una polo fatta in Cina costare sempre quasi 100 euro. O di più.
È quello che ho notato io: made in China e prezzi come se fosse prodotto in Europa.
e tu non comprarla, se costa 100 euro ed è una cinesata. basta che sia chiaro che una polo 100% italiana non costa 15 euro finita.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Questo mi è più che chiaro. Non capisco perche quella fatta in Cina costa 100. Ovviamente non la compro.
se c'è gente così cogliona da spendere 100 euro per una cinesata, fanno bene a venderla a 100 euro. se nessuno fosse così coglione da spendere 100 euro per una cinesata, non la venderebbero a quel prezzo.

è più o meno la sintesi alla biassea del concetto di incontro tra domanda ed offerta
 

Lostris

Utente Ludica
Nel caso in cui anche in Italia inizino casi del corona virus suggerisco di iniziare a fare scorte di mascherine bocca naso, e disifettante gel per le mani..... e visto che qui ormai è panico generale.... fare scorte alimentari.
L'unico sistema per non prendere il virus è stare in casa....
La vedo grigia...
 

stany

Utente di lunga data
La città da cui è partita l'epidemia si chiama Wuhan, città molto collegata economicamente alla Francia a livello automobilistico. L'aeroporto di Wuhan è il terzo o quarto hub della Cina a livello di collegamenti internazionali..... la città perfetta (e visto che sono un po' complottista è anormale quello che è successo visto che i nostri amici degli USA l'anno scorso avevano fatto una simulazione di una epidimia di corona virus). Quindi la Francia sarà la prima... e poi il resto d'europa se non si addottano contenimenti adeguati. Per i 64 casi.... bisogna vedere, il virus è letale per bambini ed anziani ma se si adulti ed in salute non si dovrebbe morire.
Donald s'è rotto le palle di mettere e togliere i dazi.... Lui del resto colpisce fuori dai confini americani in qualunque momento 🤔
 

stany

Utente di lunga data
E il più importante mercato globale.
Non esserci oggi per un azienda è un crimine.
Infatti da quando ci sono state le delocalizzazione degli anni 90 in poi, incentivate economicamente anche dai governi di Renzi e prima ancora, vediamo come va la nostra economia.
 

Brunetta

Utente di lunga data

feather

Utente tardo
Durante la SARS la gente correva al grido di moriremo tutti e sono morte, alla fine, 800 persone. In tutto il mondo!
Per la 2019-nCoV ne sono morte finora 106. Da come si comporta la gente sembra ci siano i cadaveri per le strade.
Ne muoiono più di 3000 al giorno di incidenti stradali, per dire.
Che le autorità facciano il possibile per contenere un epidemia (francamente incontenibile) mi pare giusto, ma il panico che si respira mi pare esagerato.
 

feather

Utente tardo
Tutti quei imprenditori che hanno fatto la fabbrica in Cina, non perché non sopravvivevano in Italia, ma perché troppo ingordi ... adesso forse si pentono.
O fai così o produci con costi fuori mercato e chiudi. Non mi pare ci sia tanta scelta. Senza contare che se vuoi accesso al mercato interno cinese, devi produrre in Cina.
 

feather

Utente tardo
visto che sono un po' complottista è anormale quello che è successo visto che i nostri amici degli USA l'anno scorso avevano fatto una simulazione di una epidimia di corona virus
Non sono un complottista per cui, dubbioso, sono andato in cerca di conferme


una strana "coincidenza" in effetti
 

Lara3

Utente di lunga data
O fai così o produci con costi fuori mercato e chiudi. Non mi pare ci sia tanta scelta. Senza contare che se vuoi accesso al mercato interno cinese, devi produrre in Cina.
Dai non si può sentire Max Mara con prezzi da Max Mara prodotto in Cina. Questo sto dicendo. Poi che producono li per il mercato cinese ( immenso) ok. Ma che non vengano da me con pantaloni da 200 euro fatti in Cina!
 

Lostris

Utente Ludica
Dai non si può sentire Max Mara con prezzi da Max Mara prodotto in Cina. Questo sto dicendo. Poi che producono li per il mercato cinese ( immenso) ok. Ma che non vengano da me con pantaloni da 200 euro fatti in Cina!
Pensa che è da anni che nel tessile si diversificano le produzioni anche fuori dalla Cina per abbattere ulteriormente i costi... perché la Cina è diventata troppo cara (e in molti casi qualitativamente interessante, anche a livello di manifattura)
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Tanto il prezzo finale è lo stesso. Non può una polo fatta in Cina costare sempre quasi 100 euro. O di più.
È quello che ho notato io: made in China e prezzi come se fosse prodotto in Europa.
il margine di guadagno fa la differenza.
Se resti in italia il portafoglio resta magro.
 

stany

Utente di lunga data
Dai non si può sentire Max Mara con prezzi da Max Mara prodotto in Cina. Questo sto dicendo. Poi che producono li per il mercato cinese ( immenso) ok. Ma che non vengano da me con pantaloni da 200 euro fatti in Cina!
Bisognerebbe fargli pagare i dazi come fanno in Svezia per le aziende svedesi che producono in Cina, riducendo l'occupazione nel proprio paese.In Italia abbiamo industrie che producono all'estero abbattendo l'occupazione nazionale, pagano le tasse all'estero, importano i manufatti in Italia senza pagare alcun dazio come se fossero prodotti in Italia. Il fatto è che la forbice del costo del lavoro viene incamerata dall'azienda produttrice che così specula ,senza alcuna ricaduta sulla società. Che poi vi devono essere anche delle aziende produttrici in loco Nella fattispecie in Cina, è più che normale, ma qui stiamo parlando di un altro fenomeno.
sono passati più di 50 anni da togliattigrad ... E non mi pare che in quei tempi la Fiat avesse chiuso in Italia nonostante La colonizzazione produttiva di un paese come l'Unione sovietica.
 

stany

Utente di lunga data
Perché non è solo il costo di produzione a incidere sul prezzo finale.
Se compri un marchio avrà fatto investimenti per essere tale
pokeball le aziende che producono all'estero a basso costo vogliono solo guadagnare di più spendendo di meno tagliando l'occupazione in Italia.
Molte volte l'ho già detto: i francesi che conosco molto bene per averci lavorato, su queste cose sono molto attenti.Non arrivano al punto di avere un'azienda come la FIAT che in una città come Torino aveva 52000 dipendenti nel 1962, portandola ad oggi forse a 3000, che lavorano una settimana al mese... La Renault ripeto è nazionalizzata!
 
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danny

Utente di lunga data
pokeball le aziende che producono all'estero a basso costo vogliono solo guadagnare di più spendendo di meno tagliando l'occupazione in Italia
La produzione è uno solo dei costi.
Ricerca, sviluppo, investimento sui macchinari, costi terreno, tassazione, qualità manodopera, marketing, distribuzione etc.
Pensa per esempio ai costi di un fabbricato industriale a norma in Italia, del terreno su sui sorge.
Ci sono stati, anche europei, in cui questi costi sono irrisori e hanno magari anche operato per anni con incentivie per attrarre le industrie.
Penso per esempio ai paesi dell'Est: facevano e fanno ancora ponti d'oro per attrarre la produzione.
Ovviamente l'imprenditore se si trova la possibilità di abbattere alcuni costi per poter aver capitale da destinare ad altri e risultare più competitivo lo fa. Oramai la stragrande maggioranza degli acquisti sono rivolti ad aziende che operano su diversi mercati, non può esistere un'imprenditoria che guarda al singolo stato. Se compri da Zara, compri per esempio da un marchio diffuso in tutto il mondo e pertanto disposto a cercare le migliori condizioni sul mercato globale per il proprio prodotto.
Poi il prezzo finale dipende anche dal posizionamento del marchio.
 

stany

Utente di lunga data
La produzione è uno solo dei costi.
Ricerca, sviluppo, investimento sui macchinari, costi terreno, tassazione, qualità manodopera, marketing, distribuzione etc.
Pensa per esempio ai costi di un fabbricato industriale a norma in Italia, del terreno su sui sorge.
Ci sono stati, anche europei, in cui questi costi sono irrisori e hanno magari anche operato per anni con incentivie per attrarre le industrie.
Penso per esempio ai paesi dell'Est: facevano e fanno ancora ponti d'oro per attrarre la produzione.
Ovviamente l'imprenditore se si trova la possibilità di abbattere alcuni costi per poter aver capitale da destinare ad altri e risultare più competitivo lo fa. Oramai la stragrande maggioranza degli acquisti sono rivolti ad aziende che operano su diversi mercati, non può esistere un'imprenditoria che guarda al singolo stato. Se compri da Zara, compri per esempio da un marchio diffuso in tutto il mondo e pertanto disposto a cercare le migliori condizioni sul mercato globale per il proprio prodotto.
Poi il prezzo finale dipende anche dal posizionamento del marchio.
Io però avevo detto un'altra cosa. Parlavo della salvaguardia dell'occupazione in questo paese. Dallo smantellamento delle partecipazioni statali in poi è iniziato il declino.
Abbiamo perso l'identità nazionale se siamo diventati Terra di conquista da parte di francesi americani ecc .non ultima la vicenda della seconda azienda produttrice dell'acciaio in Europa,acquistata dagli indiani per appropriarsi del portafoglio clienti e poi chiudere a Taranto.
Che lo stesso Marchionne dicesse che non era più interessato a produrre in Italia è cosa nota; su €100 diceva che uno proveniva dall'Italia. È chiaro che è giunto a quel punto del saccheggio non vi sia più interesse per la produzione nazionale,e non si può nemmeno giustificare col fatto di conquistare i mercati internazionali, che si può fare ugualmente mantenendo però lo zoccolo duro della produzione in questo paese come avviene per francesi tedeschi e tutti quelli che hanno dei governi con le palle. Tanto per dire i benefici vanno tutti all'azienda, mentre sacrifici a chi ha subito il ridimensionamento, Come ripeto è avvenuto in Italia. Ma ormai è troppo tardi per tornare indietro.
Poi è un fatto che l'imprenditore cerca di fare esclusivamente i fatti propri.
Se la politica non governa o quantomeno condiziona l'economia, questi sono i risultati.
In Italia mancano gli Enrico Mattei,Olivetti Adriano, e altri imprenditori illuminati che avevano comunque a cuore anche l'identificazione del proprio operato col proprio paese.
Purtroppo oggi imperversa la figura dell'imprenditore finanziere alla Ernesto preatoni....
 
Ultima modifica:

Outdider

Utente di lunga data
Io però avevo detto un'altra cosa. Parlavo della salvaguardia dell'occupazione in questo paese. Dallo smantellamento delle partecipazioni statali in poi è iniziato il declino.
Abbiamo perso l'identità nazionale se siamo diventati Terra di conquista da parte di francesi americani ecc .non ultima la vicenda della seconda azienda produttrice dell'acciaio in Europa,acquistata dagli indiani per appropriarsi del portafoglio clienti e poi chiudere a Taranto.
Che lo stesso Marchionne dicesse che non era più interessato a produrre in Italia è cosa nota; su €100 diceva che uno proveniva dall'Italia. È chiaro che è giunto a quel punto del saccheggio non vi sia più interesse per la produzione nazionale,e non si può nemmeno giustificare col fatto di conquistare i mercati internazionali, che si può fare ugualmente mantenendo però lo zoccolo duro della produzione in questo paese come avviene per francesi tedeschi e tutti quelli che hanno dei governi con le palle. Tanto per dire i benefici vanno tutti all'azienda, mentre sacrifici a chi ha subito il ridimensionamento, Come ripeto è avvenuto in Italia. Ma ormai è troppo tardi per tornare indietro.
Poi è un fatto che l'imprenditore cerca di fare esclusivamente i fatti propri.
Se la politica non governa o quantomeno condiziona l'economia, questi sono i risultati.
In Italia mancano gli Enrico Mattei,Olivetti Adriano, e altri imprenditori illuminati che avevano comunque a cuore anche l'identificazione del proprio operato col proprio paese.
Purtroppo oggi imperversa la figura dell'imprenditore finanziere alla Ernesto preatoni....
QUOTISSIMO!!!
 
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