stany
Utente di lunga data
Ma noi stavamo parlando della statistica...poi magari quello che ce l'ha più lungo di tutta la cina ce l'ha più lungo di John Holmes che ne sappiamo?Tradotto vuol dire che non esiste una regola unica![]()
Ma noi stavamo parlando della statistica...poi magari quello che ce l'ha più lungo di tutta la cina ce l'ha più lungo di John Holmes che ne sappiamo?Tradotto vuol dire che non esiste una regola unica![]()
A h..... Per quello tuo marito va con le cinesi; sono abituae con cazzetti piccoli.Credevi ancora nelle favole ?
Magari anche a Babbo Natale ?
Mio marito c’entra nel senso che lui con il suo tradimento mi ha praticamente spinto nelle braccia dell’amante... e una volta lì non ho potuto fare altro che fare paragoni.
A svantaggio di mio marito.
Ma non ti buttare giù: è importante anche il “savoir faire “. Et toi tu sais faire? Vrai ?
Dovrebbero programmare nei cineforum Novecento di Bernardo Bertolucci..... Ti fa capire veramente la fame che tu hai citato, le ore di lavoro per poter mangiare un uovo.Si, anche per i bambini. Ma mica si parla di pregiati vini. Non so però se all'uomo, impegnato in lavori più duri, spettasse una dose maggiore.
La fame era tanta, neppure ce lo immaginiamo ora.
Come in tutte le economie in crescita ci sono opportunità per molti.Certo , è una emancipazione distorta ; ma in un contesto dove fino a qualche decennio prima non potevano alzare gli occhi, o con il regime di Mao tse tung dovevano comportarsi da perfette soldatone, lavoratrici e quindi donne di famiglia anche all'antica, uscire assieme tra donne e anche ubriacarsi evidentemente è una sorta di uscita, di liberazione da quelle imposizione e da quel periodo storico. Poi moltissime donne cinesi sono anche imprenditrici e non è detto che non escano ubriacarsi! la più ricca donna della Cina mi pare che lo sia diventata
attraverso il riciclaggio della carta. Noi invece abbiamo le teenagers che si sballano il venerdì sera o il sabato e vanno in coma etilico....
Ti devi preoccupare quando compra la prolunga su Amazon; quando ti propone lo straponanche se non l'avevo mai formulata così, di fatto invecchiando applico sempre di più questa prospettiva.
alla fine, dovrebbero essere loro a esprimere malcontento, non io a fare congetture.
Più che Novecento, che indulge un po' troppo nella retorica, l'Albero degli zoccoli, una vera testimonianza sulla realtà contadina lombarda.Dovrebbero programmare nei cineforum Novecento di Bernardo Bertolucci..... Ti fa capire veramente la fame che tu hai citato, le ore di lavoro per poter mangiare un uovo.
Certo certo, si parlava della società rurale contadina quella che beveva il vino nella zucca essiccata, quella che mangiava la polenta dura con dentro il pezzo di formaggio a sorpresa, quella che allungava la minestra, quella che insomma è prevalsa nei due secoli antecedenti a questo.Più che Novecento, che indulge un po' troppo nella retorica, l'Albero degli zoccoli, una vera testimonianza sulla realtà contadina lombarda.
Li ho entrambi.
Però stiamo parlando di realtà contadina.
La vita in città era più variegata.
Comunque c'era gente che stava bene anche allora.
Gli avi di mia moglie, per esempio.
Mai sofferto la fame.
Ma anche un mio bisnonno.
Uno dei pochi proprietari di autoveicoli negli anni 30.
Sai che non ci avevo pensatoA h..... Per quello tuo marito va con le cinesi; sono abituae con cazzetti piccoli.![]()
NullaMa noi stavamo parlando della statistica...poi magari quello che ce l'ha più lungo di tutta la cina ce l'ha più lungo di John Holmes che ne sappiamo?
Dubito altamente che qualcuno possa capire la fame guardando un film o leggendo un libro. Della fame te ne fai una vaga idea, forse, se cammini ore e ore in montagna, e non hai niente. E torni a casa e continui a non avere niente. E ancora non so se capisci quel tipo di fame, quello da carenza nutrizionale, di riempirti (per modo di dire) magari di carboidrati ma non avere proteine, per non parlare delle vitamine. Il nostro corpo come reagisca ad eventi simili, prolungati nel tempo, non credo si possa capire.Dovrebbero programmare nei cineforum Novecento di Bernardo Bertolucci..... Ti fa capire veramente la fame che tu hai citato, le ore di lavoro per poter mangiare un uovo.
fai terrorismo?Ti devi preoccupare quando compra la prolunga su Amazon; quando ti propone lo strapon![]()
Io penso che si possa capire perché quella è un'opera che ha spiegato molto bene il contesto, i rapporti di forza tra le varie categorie sociali, il lavoro a mezzadria quasi come era concepito nel sistema feudale .Dubito altamente che qualcuno possa capire la fame guardando un film o leggendo un libro. Della fame te ne fai una vaga idea, forse, se cammini ore e ore in montagna, e non hai niente. E torni a casa e continui a non avere niente. E ancora non so se capisci quel tipo di fame, quello da carenza nutrizionale, di riempirti (per modo di dire) magari di carboidrati ma non avere proteine, per non parlare delle vitamine. Il nostro corpo come reagisca ad eventi simili, prolungati nel tempo, non credo si possa capire.
Io sono un appassionato dei piccoli musei etnogtafici.Io penso che si possa capire perché quella è un'opera che ha spiegato molto bene il contesto, i rapporti di forza tra le varie categorie sociali, il lavoro a mezzadria quasi come era concepito nel sistema feudale .
Del resto attraverso i libri di storia si può capire anche se non comprendere ,nel senso di immedesimazione empatica con gli avvenimenti ; come si può capire il dolore di chi perde un figlio ma non provare le stesse sensazioni.
Il fatto è che pochi documenti pochi film nessuna testimonianza oramai di prima mano di quei tempi , possono almeno illustrare una cronaca dei fatti , una descrizione che lasci anche solo immaginare, ma che comunque dia gli elementi per poterlo fare. Un tredicenne di oggi ma anche un venticinquenne probabilmente non immaginano nemmeno in modo da visualizzare quali fossero le condizioni se non per mezzo di immagini, o scritti che attingano al vissuto (se per esempio non si ha partecipato a nudi e crudi) .
Per esempio io posso descrivere una falce da fieno ,ma se non l'hai mai vista è difficile che tu possa visualizzarla; mentre se tu l'hai incontrata in passato anche leggendone una descrizione ti viene alla mente. Per questo la cinematografia è uno strumento potente di divulgazione e anche di formazione se vogliamo.
Si ma è più un "sapere" che un sentire. Poco tempo fa ho sentito una trentenne (quindi neppure una giovanissima) domandarsi come potessero fare una volta a lavare i panni nei fossi o nei fiumi visto che sono luridi. Oggi lei li vede così e non sapendo non è riuscita ad immaginare un passato dove l'acqua di un fiume fosse limpida. Una nota che puoi amplificare nel tempo e ad altre cose.Io penso che si possa capire perché quella è un'opera che ha spiegato molto bene il contesto, i rapporti di forza tra le varie categorie sociali, il lavoro a mezzadria quasi come era concepito nel sistema feudale .
Del resto attraverso i libri di storia si può capire anche se non comprendere ,nel senso di immedesimazione empatica con gli avvenimenti ; come si può capire il dolore di chi perde un figlio ma non provare le stesse sensazioni.
Il fatto è che pochi documenti pochi film nessuna testimonianza oramai di prima mano di quei tempi , possono almeno illustrare una cronaca dei fatti , una descrizione che lasci anche solo immaginare, ma che comunque dia gli elementi per poterlo fare. Un tredicenne di oggi ma anche un venticinquenne probabilmente non immaginano nemmeno in modo da visualizzare quali fossero le condizioni se non per mezzo di immagini, o scritti che attingano al vissuto (se per esempio non si ha partecipato a nudi e crudi) .
Per esempio io posso descrivere una falce da fieno ,ma se non l'hai mai vista è difficile che tu possa visualizzarla; mentre se tu l'hai incontrata in passato anche leggendone una descrizione ti viene alla mente. Per questo la cinematografia è uno strumento potente di divulgazione e anche di formazione se vogliamo.
Rivedevo ieri la trasposizione de L’amica geniale. Bellissimo. Bellissima anche una realizzazione dell’ambiente quasi teatrale che rende l’idea di ricordo e per questo deformato e parziale.Si ma è più un "sapere" che un sentire. Poco tempo fa ho sentito una trentenne (quindi neppure una giovanissima) domandarsi come potessero fare una volta a lavare i panni nei fossi o nei fiumi visto che sono luridi. Oggi lei li vede così e non sapendo non è riuscita ad immaginare un passato dove l'acqua di un fiume fosse limpida. Una nota che puoi amplificare nel tempo e ad altre cose.
A pensarci da lontano vien da dirsi: ma come axxo si fa a fottersi un bene primario come l'acqua?
Io sono per il vedere; come si dice una fotografia vale più di 3000 parole.Si ma è più un "sapere" che un sentire. Poco tempo fa ho sentito una trentenne (quindi neppure una giovanissima) domandarsi come potessero fare una volta a lavare i panni nei fossi o nei fiumi visto che sono luridi. Oggi lei li vede così e non sapendo non è riuscita ad immaginare un passato dove l'acqua di un fiume fosse limpida. Una nota che puoi amplificare nel tempo e ad altre cose.
A pensarci da lontano vien da dirsi: ma come axxo si fa a fottersi un bene primario come l'acqua?
Si vero. Però non ti può arrivare la cultura della non cultura da una foto, devi passarci in mezzo. La trentenne che si è stupita dell'acqua limpida senza saperlo ne aveva qualche traccia addosso in un certo senso.Io sono per il vedere; come si dice una fotografia vale più di 3000 parole.
La trasmissione generazionale si è interrotta.Si vero. Però non ti può arrivare la cultura della non cultura da una foto, devi passarci in mezzo. La trentenne che si è stupita dell'acqua limpida senza saperlo ne aveva qualche traccia addosso in un certo senso.
Che vuoi dire? Mia nonna lavava nel fiume, ma quando ero piccola pareva ci fosse un "mondo nuovo" e non ricordo di un suo racconto diretto, ricordo una credenza dove teneva caramelleLa trasmissione generazionale si è interrotta.
Quelle che lavavano nel lavatoio e nel fiume erano sempre le nonne degli altri