............... ma sei terribile
?
Bello questo post e le sue risposte, ma qualunque cosa si scriva, non sarà mai abbastanza compiuta..............bisognerebbe scriverlo alla fine della vita per poterlo considerare completo e definito.
Tuttavia credo che la vita sia l'opportunità che il caso ci ha offerto per provare un'esperienza unica.
Naturalmente a molti la vita è ingrata, matrigna, spesso crudele, pensate a chi ha vissuto le guerre, è morto, ha sofferto la fame, insomma ha avuto a che fare con i bisogni primari, e poi al nostro tipo di vita attuale, pieno di problemi, di incertezze e di ostacoli, ma che raramente ci mettono a contatto con la sopravvivenza primaria. Abbiamo problemi di comunicazione, di affinità, di lavoro, di compesazione e sono tanti, ma cerchiamo di vedere anche il lato positivo. Siamo nati in paesi sostanzialmente democratici, abbiamo contrarietà non tragedie popolari.
Insomma arrivo al dunque, anch'io ho avuto un'infanzia con problemi, e non sempre è colpa dei genitori, una giovinezza dura e un'esistenza che si è confrontata con mille problemi e situazioni da risolvere, come credo chiunque di noi; ma la vita è anche questo: lotta, impegno, coraggio, intraprendenza e tante altre cose insieme.
Forse c'è una cosa sola che rimprovero alla vita in genere, di mancare di equità, di offrire molto ad alcuni e nulla ad altri, ma qui siamo su un altro piano di discussione e ci sarebbe da fare notte!!! Si dice sempre che noi abbiamo il libero arbitrio e possiamo scegliere fra il male ed il bene................a grandi linee può essere, ma come funziona per le durissime prove a tutti i livelli inflitte ai bambini? In quel caso c'è una sospensione del libero arbitrio perchè non hanno possibilità di scelta e devono adattarsi alle decisioni altrui o esistono spiegazioni più profonde che la ragione fatica a trovare?
Bruja