Pincopallino
Utente di lunga data
Non le donne. Le persone meno ricche. Uomini e donne.Sono gli stessi.
Ti si dice solo che in tutto questo le donne hanno la peggio.
Non le donne. Le persone meno ricche. Uomini e donne.Sono gli stessi.
Ti si dice solo che in tutto questo le donne hanno la peggio.
Non ho parlato di meritocrazia.Sai che l'idea della meritocrazia è uno dei primi elementi della diseguaglianza sociale?
Il pensare che chi merita può arrivare è un idea che ci da il potere per rabbonire chi quel potere non lo ha, e da speranza ai poveri cristi, che pensano che se saranno buoni e bravi, quel potere lo avranno.
Poi tanti e tante si arrabbiano perché è una truffa, perché dopo non vanno proprio da nessuna parte.Non ho parlato di meritocrazia.
Se io voglio un posto e mi faccio inculare per averlo, ho il solo merito di rendermi disponibile alle voglie altrui, ma non ho meriti per questo.
Se con questo compromesso però vado a Sanremo, ho ottenuto lo scopo.
E' l'esempio più banale.
Nella competizione usi tutti gli strumenti di cui disponi, tranne gli scrupoli.
Io credo che la scelta se è essere un contenitore o no deve essere sua. Questo è quello che dico.Aborto e maternità surrogata sono due cose all'opposto.
L'aborto è stato il riconoscimento legale di una realtà che vedeva un numero di vittime femminili molto alto ogni anno.
Perché un conto è abortire in clinica, un altro in una casa qualsiasi con una persona non competente.
L'aborto clandestino era una vera piaga per le donne, e il riconoscimento è stato un passo avanti enorme, come lo è stato la cancellazione del delitto d'onore, il diritto di voto, il reato di stupro in luogo del precedente contro la morale etc.
Ora c'è solo la mercificazione della maternità.
Ed è esattamente l'opposto: se con l'aborto si è data facoltà alla donna di decidere del proprio corpo anche per la maternità, ora con il riconoscimento economico la donna torna a essere un contenitore.
Probabilmente no.Poi tanti e tante si arrabbiano perché è una truffa, perché dopo non vanno proprio da nessuna parte.
E' una tua etica e morale ed è indiscutibile.E invece sì.
I limiti devono essere posti. Perfino per il suicidio ci si mobilita per evitarlo. Non si è nemmeno padroni della propria vita? No, non lo si è.
Perché la vita è un valore per tutti e ci si impegna per averne cura. Farsi usare come contenitore, non è cura.
Si dimentica l'arroganza di scegliere per sé che però è anche scegliere per un povero cristo di bambino che non può decidere che merda di madre avereIo credo che la scelta se è essere un contenitore o no deve essere sua. Questo è quello che dico.
Vuoi regole che lo accertino? E' giusto e lo chiedo anch'io, ci devono essere limiti e compromessi, e soprattutto dialogo.
Certo, ti offrono 20.000 euro e sei poveraccia, però bellina e sana, e la scelta dipende da te.Io credo che la scelta se è essere un contenitore o no deve essere sua. Questo è quello che dico.
Vuoi regole che lo accertino? E' giusto e lo chiedo anch'io, ci devono essere limiti e compromessi, e soprattutto dialogo.
Ho già detto che servono regole e che la compravendita per me non è contemplata.Certo, ti offrono 20.000 euro e sei poveraccia, però bellina e sana, e la scelta dipende da te.
I miei vicini 15 anni fa hanno affittato una bella bionda negli USA.
20.000 euro. Hanno avuto un bel bambino biondo.
Coppia gay,
Tutto il rispetto per quello che oggi è un adolescente, ovviamente.
Però il bambino ce lo hanno loro, mica chi lo ha partorito.
D'altronde, loro sono i clienti. Pardon, i genitori.
Uno solo in realtà.
Ho detto questo?Ho già detto che servono regole e che la compravendita per me non è contemplata.
Però a me questa cosa che se dal tuo seme, nasce un figlio, magari bello biondo, è accettato e non moralmente discutibile... Non è giusto, pernsiamo a quel povero bambino che padre di merda ha
Al contrario invece... la madre è una bestia, immorale e chi decide di utilizzare la maternità surrogata fa ancora più schifo.
Perchè questa differenza di scandalo?
Sempre un figlio è! Oppure voi siete esentati in quanto uomini?
A proposito della manager, mi viene in mente la storia di una mia vicina di ombrellone. Abita a Roma, lavora negli uffici di una importantissima e famosissima gioielleria, carriera fantastica, MA... vita privata disastrosa. Un solo fidanzato importante, del paesello da dove era partita per studiare, poi poco o niente altro. A 40 anni e poco più, ha rinfacciato ai genitori di "averla resa troppo autonoma" e di ritrovarsi senza un figlio né un uomo, mentre le due sorelle, nel bene e nel male, avevano avuto l'uno e gli altri. Stava anche fantasticando di andare a fare la fecondazione assistita all'estero. A un certo punto, due anni fa, la rivedo al mare, visibilmente incinta. Non mi dice molto del suo fantomatico uomo, è chiaro che non ne vuole parlare più di tanto. È decisa a continuare a vivere da sola come ha sempre fatto e lui le ha promesso che le "darà una mano" (si suppone che sia il suo compagno, nonché padre della bambina, quindi direi che siamo ben oltre il "dare una mano"). Ma tant'è.Ma penso alle meravigliose opportunità che si apriranno.
Io non voglio che la mia compagna strafica si rovini il corpo con una gravidanza, o meglio, io che sono attrice gnocca non voglio perdere il mio fisico e il tempo con una gravidanza, o ancora meglio, io che sono manager non ho tempo da perdere per tutti i problemi di una maternità, o io che ho un'età a rischio, o io che ho paura di perdere il lavoro e sono ricattata, o io che non ho un compagno, o una compagna, e non voglio impegnarmi per stare con una...
Io posso noleggiare una ragazza giovane e sana.
Per carità, poi c'è la giustificazione delle malattie... lo si fa per coloro che sono malati e non possono.
Certo.
Ci hanno voluto fare credere che la vita fosse nel lavoro. Poi siamo tristi.A proposito della manager, mi viene in mente la storia di una mia vicina di ombrellone. Abita a Roma, lavora negli uffici di una importantissima e famosissima gioielleria, carriera fantastica, MA... vita privata disastrosa. Un solo fidanzato importante, del paesello da dove era partita per studiare, poi poco o niente altro. A 40 anni e poco più, ha rinfacciato ai genitori di "averla resa troppo autonoma" e di ritrovarsi senza un figlio né un uomo, mentre le due sorelle, nel bene e nel male, avevano avuto l'uno e gli altri. Stava anche fantasticando di andare a fare la fecondazione assistita all'estero. A un certo punto, due anni fa, la rivedo al mare, visibilmente incinta. Non mi dice molto del suo fantomatico uomo, è chiaro che non ne vuole parlare più di tanto. È decisa a continuare a vivere da sola come ha sempre fatto e lui le ha promesso che le "darà una mano" (si suppone che sia il suo compagno, nonché padre della bambina, quindi direi che siamo ben oltre il "dare una mano"). Ma tant'è.
A me ha fatto tanta tristezza sentire questo.
Non hai detto il contrario.Ho detto questo?
La vita è nella realizzazione personale, che può essere data anche dal lavoro. Questa storia è triste per come ci viene narrata o per la vicenda personale della persona di cui si parla.Ci hanno voluto fare credere che la vita fosse nel lavoro. Poi siamo tristi.
Ecco questa per me è la vera doppia morale: io no, ma le altre sì. I miei figli no, ma quelli degli altri sì.E' una tua etica e morale ed è indiscutibile.
Ma non lo è in una donna che invece non trova immorale essere un contenitore, magari per una persona che ama, perché la sua moralità è donare la vita e un figlio a delle persone che quel bambino lo ameranno.
Io personalmente per me, non accetterei né un aborto, né tantomeno essere una madre surrogata, ma per una mia etica e morale personale, che non deve però spingermi a credere che sia condivisibile da tutti.
È una forma di eugenetica come un'altra. Una forma di nazismo, giusto per chiamare le cose col loro nome.Certo, ti offrono 20.000 euro e sei poveraccia, però bellina e sana, e la scelta dipende da te.
I miei vicini 15 anni fa hanno affittato una bella bionda negli USA.
20.000 euro. Hanno avuto un bel bambino biondo.
Coppia gay,
Tutto il rispetto per quello che oggi è un adolescente, ovviamente.
Però il bambino ce lo hanno loro, mica chi lo ha partorito.
D'altronde, loro sono i clienti. Pardon, i genitori.
Uno solo in realtà.
Perché è triste sentirsi soli. Cosa diversa dal vivere soli.La vita è nella realizzazione personale, che può essere data anche dal lavoro. Questa storia è triste per come ci viene narrata o per la vicenda personale della persona di cui si parla.
La maggior parte dei bambini adottabili ha genitori di merda. Ma non nascono su ordinazione.Ho già detto che servono regole e che la compravendita per me non è contemplata.
Però a me questa cosa che se dal tuo seme, nasce un figlio, magari bello biondo, è accettato e non moralmente discutibile... Non è giusto, pernsiamo a quel povero bambino che padre di merda ha
Al contrario invece... la madre è una bestia, immorale e chi decide di utilizzare la maternità surrogata fa ancora più schifo.
Perchè questa differenza di scandalo?
Sempre un figlio è! Oppure voi siete esentati in quanto uomini?
su catalogo, puoi anche rifiutare se poi cambi idea o se il bambino non rispetta i canoni stabiliti, se muore entro tre anni te ne danno un altro gratisLa maggior parte dei bambini adottabili ha genitori di merda. Ma non nascono su ordinazione.