Vacanze estive di genitori separati, come fare?

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Ma da un avvocato ci siete andati? Perché lui ha delle pretese che non stanno né in cielo né in terra
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Sì, pure troppo, lo so, e so che lui se ne approfitta e che non gli passa per la testa che non gli sia dovuto, sto espiando le mie pessime scelte.
Un taglio netto significa cambiare la serratura
Ma poi rientra dalla finestra... e lì si divrebbe litigare, e poi ? denunciare?
Non voglio rischiare liti furibonde e scene orrende davanti a mio figlio (che prima di ogni altra cosa vorrei preservare da una brutta separazione), nè
mi va al momento di intraprendere una causa legale.
La sua posizione è: non me ne vado finchè non riavrò la mia parte per rifarmi una casa e una vita. Faccia tosta, pezzo di imbecille, tutto quello che volete ma non si schioda.
Se ci accordiamo sulla sua parte in fretta se ne andrà altrettanto in fretta a cagare, da stronzo quale è, se non ci accordiamo sarà battaglia fino all'ultimo coccio, ma poi l'ulcera viene pure a mio figlio.
Non lo tollero più, ma al momento la coabitazione è per il 90% del tempo senza screzi.

Comunque, come mi è stato suggerito, sarebbe opportuno dividere i beni il prima possibile: se lui dovesse fare un figlio, questo diventerebbe erede di un bene condiviso con me. Per carità.
Torniamo a pensare alle vacanze lontana da mio figlio, meglio.
Vendete la casa ed ognuno si prende la parte che gli spetta.

La vacanza lontano da tuo figlio purtroppo non si può evitare.

Però... Se vendete casa ed ognuno va per i fatti suoi.
Se lui può permettersi la vacanza il figlio ce lo porta se no va con te 😎😎
Dovresti iniziare ad essere un po stronza
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Vendete la casa ed ognuno si prende la parte che gli spetta.

La vacanza lontano da tuo figlio purtroppo non si può evitare.

Però... Se vendete casa ed ognuno va per i fatti suoi.
Se lui può permettersi la vacanza il figlio ce lo porta se no va con te 😎😎
Dovresti iniziare ad essere un po stronza
E sarebbe anche gentile così, perchè nessuno la obbliga a vendere per dare il conquibus all'altro, anzi con la collocazione del figlio molto probabilmente nella casa avrebbe tutto il diritto di starci solo lei come usufruttuario e lui fuori dalle balle
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sì, pure troppo, lo so, e so che lui se ne approfitta e che non gli passa per la testa che non gli sia dovuto, sto espiando le mie pessime scelte.
Un taglio netto significa cambiare la serratura
Ma poi rientra dalla finestra... e lì si divrebbe litigare, e poi ? denunciare?
Non voglio rischiare liti furibonde e scene orrende davanti a mio figlio (che prima di ogni altra cosa vorrei preservare da una brutta separazione), nè
mi va al momento di intraprendere una causa legale.
La sua posizione è: non me ne vado finchè non riavrò la mia parte per rifarmi una casa e una vita. Faccia tosta, pezzo di imbecille, tutto quello che volete ma non si schioda.
Se ci accordiamo sulla sua parte in fretta se ne andrà altrettanto in fretta a cagare, da stronzo quale è, se non ci accordiamo sarà battaglia fino all'ultimo coccio, ma poi l'ulcera viene pure a mio figlio.
Non lo tollero più, ma al momento la coabitazione è per il 90% del tempo senza screzi.

Comunque, come mi è stato suggerito, sarebbe opportuno dividere i beni il prima possibile: se lui dovesse fare un figlio, questo diventerebbe erede di un bene condiviso con me. Per carità.
Torniamo a pensare alle vacanze lontana da mio figlio, meglio.
Io ho imparato nel mio tempo trascorso qui che le persone che fanno tanti discorsi ragionevoli, MA non si rivolgono ai professionisti, in realtà non vogliono cambiare niente e confidano in modo miracolistico nel cambiamento dell’altro. Tale cambiamento non avverrà mai. Finisce che la parte offesa si adatta anche cambiando il proprio modo di pensare, accettando compromessi, inizialmente inaccettabili.

Vai da un avvocato. Non significa andare in tribunale. Vai!
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
confidano in modo miracolistico nel cambiamento dell’altro. Tale cambiamento non avverrà mai. Finisce che la parte offesa si adatta anche cambiando il proprio modo di pensare, accettando compromessi, inizialmente inaccettabili.
Ammesso e non concesso che vi sia anche una infinitesima probabilità del cambiamento auspicato, accettare tali compromessi (ma a costo, secondo me, di una immane dissonanza interiore) è il modo migliore e più efficace di bruciare detta possibilità
 

girodigiostra

Utente di lunga data
Conosco ciò a cui ho diritto. Ma se non troviamo un accordo si fa la giudiziale, cosa che al momento io NON voglio.
E un accordo parte dalla casa.
Sto procedendo per capire se per me conviene rilevare la sua parte o vendere e dividere (non necessariamente a metà).
Lui non cambierà rispetto a me, io non nutro questa speranza (non so cosa ho scritto che possa farlo intendere. Forse che se ne andrà appena avrà i soldi?). Spero solo che sia un buon padre, quello sì.

La vacanza in realtà mi rattrista perché realizzo che mi perderò tanti momenti della vita di mio figlio - fa parte della crescita ma questa separazione ha accelerato un po' il processo.
 
Ultima modifica:

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Sono stata da un avvocato un paio di mesi fa. Conosco ciò a cui ho diritto. Ma se non troviamo un accordo si fa la giudiziale, cosa che al momento io NON voglio.
E un accordo parte dalla casa.
Sto procedendo per capire se per me conviene rilevare la sua parte o vendere e dividere (non necessariamente a metà).
Lui non cambierà rispetto a me, io non nutro questa speranza (non so cosa ho scritto che possa farlo intendere. Forse che se ne andrà appena avrà i soldi?). Spero solo che sia un buon padre, quello sì.

La vacanza in realtà mi rattrista perché realizzo che mi perderò tanti momenti della vita di mio figlio - fa parte della crescita ma questa separazione ha accelerato un po' il processo.
Ti ha spiegato l'avvocato che il miglior modo per far venire a patti l'altra parte è proprio depositare il ricorso in tribunale per la giudiziale?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sono stata da un avvocato un paio di mesi fa. Conosco ciò a cui ho diritto. Ma se non troviamo un accordo si fa la giudiziale, cosa che al momento io NON voglio.
E un accordo parte dalla casa.
Sto procedendo per capire se per me conviene rilevare la sua parte o vendere e dividere (non necessariamente a metà).
Lui non cambierà rispetto a me, io non nutro questa speranza (non so cosa ho scritto che possa farlo intendere. Forse che se ne andrà appena avrà i soldi?). Spero solo che sia un buon padre, quello sì.

La vacanza in realtà mi rattrista perché realizzo che mi perderò tanti momenti della vita di mio figlio - fa parte della crescita ma questa separazione ha accelerato un po' il processo.
Fai ipotesi che non fanno intravvedere consigli di un avvocato.
 

girodigiostra

Utente di lunga data
In realtà faccio ipotesi dopo aver sentito l'avvocato. Il primo passo che divrei fare è inviargli la lettera del legale.
Prima della lettera, vorrei capire se ci sono i margini per un accordo, per il quale sto procedendo con la stima della casa ecc.
Dite che dovrei procedere paventando una causa?
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
In realtà faccio ipotesi dopo aver sentito l'avvocato. Il primo passo che divrei fare è inviargli la lettera del legale.
Prima della lettera, vorrei capire se ci sono i margini per un accordo, per il quale sto procedendo con la stima della casa ecc.
Dite che dovrei procedere paventando una causa?
Mandagli una lettera dall’avvocato
Che poi dalla giudiziale alla consensuale è un attimo
 

Andromeda4

Utente di lunga data
In realtà faccio ipotesi dopo aver sentito l'avvocato. Il primo passo che divrei fare è inviargli la lettera del legale.
Prima della lettera, vorrei capire se ci sono i margini per un accordo, per il quale sto procedendo con la stima della casa ecc.
Dite che dovrei procedere paventando una causa?
Paventare significa minacciare. Semmai potresti intentarla.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Sono stata da un avvocato un paio di mesi fa. Conosco ciò a cui ho diritto. Ma se non troviamo un accordo si fa la giudiziale, cosa che al momento io NON voglio.
E un accordo parte dalla casa.
Sto procedendo per capire se per me conviene rilevare la sua parte o vendere e dividere (non necessariamente a metà).
Lui non cambierà rispetto a me, io non nutro questa speranza (non so cosa ho scritto che possa farlo intendere. Forse che se ne andrà appena avrà i soldi?). Spero solo che sia un buon padre, quello sì.

La vacanza in realtà mi rattrista perché realizzo che mi perderò tanti momenti della vita di mio figlio - fa parte della crescita ma questa separazione ha accelerato un po' il processo.
Una vacanza è di 15/20 giorni.
Gli altri 345 lo hai con te.
I momenti li perdi anche quando è a scuola. Dovresti cambiare prospettiva, certo la prima volta sarà molto triste

E sarebbe anche gentile così, perchè nessuno la obbliga a vendere per dare il conquibus all'altro, anzi con la collocazione del figlio molto probabilmente nella casa avrebbe tutto il diritto di starci solo lei come usufruttuario e lui fuori dalle balle
Per evitare strascichi meglio non avere più nulla in comune

In realtà faccio ipotesi dopo aver sentito l'avvocato. Il primo passo che divrei fare è inviargli la lettera del legale.
Prima della lettera, vorrei capire se ci sono i margini per un accordo, per il quale sto procedendo con la stima della casa ecc.
Dite che dovrei procedere paventando una causa?
Una lettera dall'avvocato con le tue proposte sarebbe giusto per non dargli più corda ed iniziare a definire.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
In realtà faccio ipotesi dopo aver sentito l'avvocato. Il primo passo che divrei fare è inviargli la lettera del legale.
Prima della lettera, vorrei capire se ci sono i margini per un accordo, per il quale sto procedendo con la stima della casa ecc.
Dite che dovrei procedere paventando una causa?
Assolutamente si. Suppongo sia superfluo farti presente che più la tua minaccia sarà concreta e più è probabile che lui tenti in tutti i modi possibili di fare leva sui tuoi punti deboli emotivi e non, per farti desistere nella speranza che tutto rientri nella "norma"
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
In realtà faccio ipotesi dopo aver sentito l'avvocato. Il primo passo che divrei fare è inviargli la lettera del legale.
Prima della lettera, vorrei capire se ci sono i margini per un accordo, per il quale sto procedendo con la stima della casa ecc.
Dite che dovrei procedere paventando una causa?
Io ho fatto consensuale. Ma il primo passo è stata la raccomandata.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Sono stata da un avvocato un paio di mesi fa. Conosco ciò a cui ho diritto. Ma se non troviamo un accordo si fa la giudiziale, cosa che al momento io NON voglio.
E un accordo parte dalla casa.
Sto procedendo per capire se per me conviene rilevare la sua parte o vendere e dividere (non necessariamente a metà).
Lui non cambierà rispetto a me, io non nutro questa speranza (non so cosa ho scritto che possa farlo intendere. Forse che se ne andrà appena avrà i soldi?). Spero solo che sia un buon padre, quello sì.

La vacanza in realtà mi rattrista perché realizzo che mi perderò tanti momenti della vita di mio figlio - fa parte della crescita ma questa separazione ha accelerato un po' il processo.
rileva la sua quota e vendi
 

Lara3

Utente di lunga data
Ciao a tutti. Scrivo nel momento in cui sto affrontando il primo dei vari risvolti pratici di una separazione: l'estate e le ferie.
Come si organizzano? Le vacanze sono state sempre un momento bello per tutti e tre, anche alcune dinamiche di coppia miglioravano facilitate dallo svago e dal divertimento.
Quando mio figlio sarà con il padre mi mancherà, e immagino che io mancherò a lui (non siamo mai stati separati così a lungo - anzi, mai per più di un giorno). Come si gestisce questo sentimento; in generale come sarebbe auspicabile organizzare questo periodo?
Almeno qui non ci sono problemi.
Massima flessibilità da entrambi, siamo comprensibili in caso di cambiamenti causa lavoro e non solo.
Solo che i ragazzi si annoiano con lui in vacanza, così dicono e qualche volta fanno capire che una volta maggiorenni accorciano le vacanze con lui.
Probabilmente fra un po’ si annoieranno con entrambi, parlano già di vacanze con gli amici.
Quest’anno mi ha chiesto se andavo con loro nel solito posto ( che sa che mi piace).
Penso di andarci ☺
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Almeno qui non ci sono problemi.
Massima flessibilità da entrambi, siamo comprensibili in caso di cambiamenti causa lavoro e non solo.
Solo che i ragazzi si annoiano con lui in vacanza, così dicono e qualche volta fanno capire che una volta maggiorenni accorciano le vacanze con lui.
Probabilmente fra un po’ si annoieranno con entrambi, parlano già di vacanze con gli amici.
Quest’anno mi ha chiesto se andavo con loro nel solito posto ( che sa che mi piace).
Penso di andarci ☺
ci stai ricascando.....
 
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