Vi aggiorno III - Finalmente il tradimento ...

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MillePensieri

Utente di lunga data
Le ultime due settimane sono state lente e fin troppo dense.
Dopo il confronto con l'altra è rientrato tutto nella norma, con un forse-compagno un po' sulle sue per qualche giorno, visibilmente nervoso di ritorno dall'ufficio, affettuoso e piuttosto loquace con me. Una volta raggiunto il punto di ebollizione ha reagito di nuovo incanalando l'ansia nelle cose che lo fanno stare meglio, soprattutto preparare dolci. Ne ha fatti un'infinità questa volta, abbiamo dovuto distribuirli in giro per non buttarne via a manciate. I suoi colleghi hanno gradito, i miei pure e la sua pancetta continua a crescere nonostante provi a tirarla in dentro quando si guarda allo specchio.
In poche parole la facocera si è incattivita parecchio, lo ha pressato ancora più aggressivamente e lui si è sentito uno schifo nei miei confronti.

Ed io ho accumulato di nuovo tanta rabbia.
In parte per il suo atteggiamento, che mi fa percepire lei come un onnipresente rumore di fondo, ma soprattutto a causa di tutte quelle cose con cui sto avendo a che fare da mesi.
Sono riaffiorati alcuni dei pensieri più dolorosi che ritornano ciclicamente ad infestarmi la testa, soprattutto la mancata maternità, già sviscerata e spolpata più volte, ancora dolorosissima.
Poi un'enorme rottura di scatole sul lavoro con quell'eterno indeciso a cui purtroppo ho scelto di fare da chioccia, perdendo tempo e sprecando energie (il motivo per cui sono sveglia a quest'ora...).
Infine le telefonate concordate con i miei. Si sono offerti ancora una volta di aiutarmi tendendomi le loro mani artigliate e mi hanno fatto notare di non aver infranto il nostro patto, di aver rispettato la mia volontà.
- Si, e quindi?
Vogliono farmi sentire la loro "vicinanza in questa situazione complicata", vedermi. Ho provato disgusto.
No.

Mi sono quindi ritagliata qualche spazio in più per riflettere e respirare. Non sono sparita, ho solo avuto bisogno di assimilare ed eliminare un po' di cose. Lui mi ha lasciata in pace per un paio di giorni, poi si è fatto timidamente avanti con occhi da cucciolo preoccupato.
- Vuoi parlarne?
- No.
Ha insistito.
- Davvero, no...
È sembrato morire dentro, sull'orlo del pianto. L'ho cacciato via fulminandolo con lo sguardo.
Non è bastato, il giorno dopo ha preso coraggio e ci ha riprovato, balbettante e agitato.
- Mille...io...ecco...ti ascolto, se vuoi.
Sfogo a valanga.
Se l'è cercato.
Mi ha ascoltata ed è impallidito.
Sono arrivate le sue scuse
I lacrimoni.
Le scuse per i lacrimoni.
E un doloroso chiarimento.
A letto mi ha avvolta silenziosamente con un abbraccio stritolante che non ho avuto la forza di sciogliere.
Anzi, non ne ho avuto voglia, mi sono avvinghiata a lui piangendo e strattonandolo per la maglietta, finché mi sono addormentata.
In dieci mesi è stato il contatto più fisico e intimo che abbiamo avuto.

Ora sto decisamente meglio, mi sono ripresa. Ci siamo ripresi.
Non mi aspettavo uno sfogo così feroce, sono esplosa in un attimo dicendo anche cose davvero pesanti.
Lui ha incassato, ha risposto, ha pianto, mi ha abbracciata tremando e mi ha stupita per come ha "forzato" un blocco che nemmeno io vedevo con chiarezza. Lo stesso che ad esempio mi ha impedito di aprirmi con altri o scrivere qui.
 

Innominata

Utente che predica bene
Ti meriti un grosso abbraccio! Quando ti leggo mi sento talmente partecipe da essere alla fine paralizzata. Non dirò tutto. E' impossibile! Tra i "mille pensieri" che ho spesso c'è proprio quello di quanto sia necessario, a volte, far deflagrare la comunicazione per raggiungere il punto, il ricorso a modalità primordiali e violente come l'aggressione e la fusione per sfondare porte che per malintesa decenza stanno altrimenti accostate, e solo con semplice tocco non si può aprirle.
Capisco che il luogo di lavoro possa essere pieno di sollecitazioni confusive, e non so mai se trasportare sempre dentro casa il suo scenario sia una cosa necessaria, o se sia meglio oscurarne l'esistenza e lasciarlo decantare fuori. Considerate le particolarità delle situazioni, tua e mia, mi sono assestata sul fatto che nella quotidianità non si vada ad attivarne il racconto, ma ogni tanto si deve far ricorso a certe modalità comunicative per aprire quella porta, e sono le modalità-valanga. Come per dire: ricordiamoci che. Esiste. (scusa Tebe, ma la puntualizzazione è d'obbligo:up:)Che queste cose sono. Qui. Perché dentro di noi. E sotto la scusante dello stato emotivo alterato, eccessivo, a tinte forti, si possono dire le cose che altrimenti attraverso la porta accostata non potrebbero essere dette, se non manipolate e non centrate. Dopo c'è la cura dell'abbraccio.
Prepariamoci una buona dose-munizione di valanghe e di abbracci.:eek::kiss:
 

Daniele

Utente orsacchiottiforme
Mille, fatti un piacere e fa un piacere al tuo compagno, minaccia la facocera per davvero, sta facendo danni su danni, danni che in queste condizioni possono rallentare il processo di guarigione del tuo compagno. Se una mia amica fosse in queste condizioni...ricorda, lei non è un essere umano, lei è solo una merdaccia, non darle rispetto, non lo merita.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Millepensieri

Non capisco più perché continui a farti male in questo modo. Non è una storia che può funzionare. 10 mesi in questo modo avrebbero ammazzato qualunque amore. A me sembra (scusa Mille) che siate solo legati ormai da un rapporto di rabbia-dolore-consolazione.
 

Innominata

Utente che predica bene
Non capisco più perché continui a farti male in questo modo. Non è una storia che può funzionare. 10 mesi in questo modo avrebbero ammazzato qualunque amore. A me sembra (scusa Mille) che siate solo legati ormai da un rapporto di rabbia-dolore-consolazione.
I tranvatoni di Brunetta non sono mai peregrini. Eppure standoci dentro ricorrere alla ragione, e razionali si è anche, eccome, e pesantemente, non basta per operare una recisione. Non è solo spinta a farsi del male, o tendenza oblativa, è la diversità imperscrutabile di ogni storia quando c'è ancora storia. Storia. Che non è (ancora) finita. E sono decreti storici misteriosi a cui partecipano ragione, cuore, anima, quotidianità, biografia.
 

Brunetta

Utente di lunga data
I tranvatoni di Brunetta non sono mai peregrini. Eppure standoci dentro ricorrere alla ragione, e razionali si è anche, eccome, e pesantemente, non basta per operare una recisione. Non è solo spinta a farsi del male, o tendenza oblativa, è la diversità imperscrutabile di ogni storia quando c'è ancora storia. Storia. Che non è (ancora) finita. E sono decreti storici misteriosi a cui partecipano ragione, cuore, anima, quotidianità, biografia.
Concordo. E sin dalla prima lettura ho compreso Mille. Adesso sta diventando solo una tortura.
 

Daniele

Utente orsacchiottiforme
Io continuo a ripetere che il problema di questo lungo tempo è la facocera che andrebbe disattivata nel peggiore dei modi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io continuo a ripetere che il problema di questo lungo tempo è la facocera che andrebbe disattivata nel peggiore dei modi.
Lei gli porta il caffè! Sono loro che continuano a tenersela in mezzo!
 

Innominata

Utente che predica bene
Lei gli porta il caffè! Sono loro che continuano a tenersela in mezzo!
Loro fanno la parte loro, ma le facocere continuano anche per proprio conto! E non è che sia semplice disattendere questo. Si può neutralizzare, ma ignorare mi pare un po' un artificio. Dovresti aver fatto una tale opera di smantellamento da farle proprio fisicamente e spiritualmente fuori...
Per "fisicamente" intendo l'attivazione di circuiti cerebrali e sensoriali che portano all'oscuramento totale della vista quando passa. Per spiritualmente tutto il resto.
 

Sbriciolata

Escluso
Le ultime due settimane sono state lente e fin troppo dense.
Dopo il confronto con l'altra è rientrato tutto nella norma, con un forse-compagno un po' sulle sue per qualche giorno, visibilmente nervoso di ritorno dall'ufficio, affettuoso e piuttosto loquace con me. Una volta raggiunto il punto di ebollizione ha reagito di nuovo incanalando l'ansia nelle cose che lo fanno stare meglio, soprattutto preparare dolci. Ne ha fatti un'infinità questa volta, abbiamo dovuto distribuirli in giro per non buttarne via a manciate. I suoi colleghi hanno gradito, i miei pure e la sua pancetta continua a crescere nonostante provi a tirarla in dentro quando si guarda allo specchio.
In poche parole la facocera si è incattivita parecchio, lo ha pressato ancora più aggressivamente e lui si è sentito uno schifo nei miei confronti.

Ed io ho accumulato di nuovo tanta rabbia.
In parte per il suo atteggiamento, che mi fa percepire lei come un onnipresente rumore di fondo, ma soprattutto a causa di tutte quelle cose con cui sto avendo a che fare da mesi.
Sono riaffiorati alcuni dei pensieri più dolorosi che ritornano ciclicamente ad infestarmi la testa, soprattutto la mancata maternità, già sviscerata e spolpata più volte, ancora dolorosissima.
Poi un'enorme rottura di scatole sul lavoro con quell'eterno indeciso a cui purtroppo ho scelto di fare da chioccia, perdendo tempo e sprecando energie (il motivo per cui sono sveglia a quest'ora...).
Infine le telefonate concordate con i miei. Si sono offerti ancora una volta di aiutarmi tendendomi le loro mani artigliate e mi hanno fatto notare di non aver infranto il nostro patto, di aver rispettato la mia volontà.
- Si, e quindi?
Vogliono farmi sentire la loro "vicinanza in questa situazione complicata", vedermi. Ho provato disgusto.
No.

Mi sono quindi ritagliata qualche spazio in più per riflettere e respirare. Non sono sparita, ho solo avuto bisogno di assimilare ed eliminare un po' di cose. Lui mi ha lasciata in pace per un paio di giorni, poi si è fatto timidamente avanti con occhi da cucciolo preoccupato.
- Vuoi parlarne?
- No.
Ha insistito.
- Davvero, no...
È sembrato morire dentro, sull'orlo del pianto. L'ho cacciato via fulminandolo con lo sguardo.
Non è bastato, il giorno dopo ha preso coraggio e ci ha riprovato, balbettante e agitato.
- Mille...io...ecco...ti ascolto, se vuoi.
Sfogo a valanga.
Se l'è cercato.
Mi ha ascoltata ed è impallidito.
Sono arrivate le sue scuse
I lacrimoni.
Le scuse per i lacrimoni.
E un doloroso chiarimento.
A letto mi ha avvolta silenziosamente con un abbraccio stritolante che non ho avuto la forza di sciogliere.
Anzi, non ne ho avuto voglia, mi sono avvinghiata a lui piangendo e strattonandolo per la maglietta, finché mi sono addormentata.
In dieci mesi è stato il contatto più fisico e intimo che abbiamo avuto.

Ora sto decisamente meglio, mi sono ripresa. Ci siamo ripresi.
Non mi aspettavo uno sfogo così feroce, sono esplosa in un attimo dicendo anche cose davvero pesanti.
Lui ha incassato, ha risposto, ha pianto, mi ha abbracciata tremando e mi ha stupita per come ha "forzato" un blocco che nemmeno io vedevo con chiarezza. Lo stesso che ad esempio mi ha impedito di aprirmi con altri o scrivere qui.
ringrazio gli dèi. Finalmente ti ha potuto aiutare. LUI aiutare TE. LUI prendersi carico del TUO malessere. Meno male.
 

MillePensieri

Utente di lunga data
Ti meriti un grosso abbraccio! [...]
ciao inno, grazie davvero.:amici:
la valanga ha travolto anche me, non sono riuscita a fermarmi o a dosare le parole, nemmeno a respingerlo e a smettere di sfogarmi sul suo corpo. non ha subito violenze, se l'è cavata con una maglietta stropicciata ed il mio peso addosso per tutta la notte, niente di troppo provante visti i centimetri ed i chili che ci separano.
ma ero convinta di riuscire a superare tutto da sola.
invece no, ho perso il controllo. e lui è stato presente in maniera attiva, anche se faticando visibilmente.
e l'altra, fastidiosa presenza, non la "porta in casa" da tanto, non come prima. il problema dopo tutti gli sfoghi che gli ho concesso è capire cosa gli passa per la testa solo dai suoi gesti e dalle parole non dette. non che sia così criptico, se prepara impasto per torte tutta la sera, so che ha passato una giornata dura. e mi irrita. ma lui la tiene fuori come meglio può. andrà meglio, la strada mi sembra questa ormai.
nel frattempo può darsi che esploda ancora.
se la cura è questa, ci può stare. non mi sembra inopportuna in relazione alle nostre vicende.
 

MillePensieri

Utente di lunga data
Mille, fatti un piacere e fa un piacere al tuo compagno, minaccia la facocera per davvero, sta facendo danni su danni, danni che in queste condizioni possono rallentare il processo di guarigione del tuo compagno. Se una mia amica fosse in queste condizioni...ricorda, lei non è un essere umano, lei è solo una merdaccia, non darle rispetto, non lo merita.
io non la rispetto, se anche le succedesse una tragedia farei spallucce. è spazio sottratto all'aria, poco più di niente. semplicemente non voglio averci a che fare, soprattutto non ora che il mio forse-compagno la sta allontanando con sempre maggior convinzione. so che lo sta frenando, che gli ricorda ogni giorno del gesto compiuto, ma ormai si sta solo rendendo ridicola. urla e batte i piedi per terra perché il gioco è finito prima che fosse lei a stufarsene.
 

MillePensieri

Utente di lunga data
Non capisco più perché continui a farti male in questo modo. Non è una storia che può funzionare. 10 mesi in questo modo avrebbero ammazzato qualunque amore. A me sembra (scusa Mille) che siate solo legati ormai da un rapporto di rabbia-dolore-consolazione.
ciao brunetta.
che dire...all'inizio di tutto questo casino scrivevo di volere dei segnali per andare avanti, ora li sto ricevendo.
e si, è trascorso più tempo di quanto avrei potuto immaginare, ma il nostro rapporto in (ri)costruzione non è solo quello. davvero, fidati. non è la prima volta che mi fai presente queste tue sensazioni e ci ho sempre pensato su per non perdermi in illusioni dannose. posso dirti con una certa sicurezza che c'è altro.
:amici:
 
ciao brunetta.
che dire...all'inizio di tutto questo casino scrivevo di volere dei segnali per andare avanti, ora li sto ricevendo.
e si, è trascorso più tempo di quanto avrei potuto immaginare, ma il nostro rapporto in (ri)costruzione non è solo quello. davvero, fidati. non è la prima volta che mi fai presente queste tue sensazioni e ci ho sempre pensato su per non perdermi in illusioni dannose. posso dirti con una certa sicurezza che c'è altro.
:amici:
Tu sei tu.
Lei è lei.
Il suo guaio è quello di proiettare su altre donne come se fossero lei.
Un delirio di onnipotenza.
Da tutto quel che leggo di te, so che sei molto intelligente e che pian pianino sai quello che tu VUOI fare.
E che non hai tanto bisogno di gente che ti dica quello che DEVI fare.

In effetti tu comunichi.
Non chiedi.

E questo mi piace molto di te.
 

Fantastica

Utente di lunga data
Mille, sei una grande, questo lo sappiamo tutti qui. La domanda che a me resta inevasa: cosa non andava bene tra voi perché sia potuto accadere?
 

Brunetta

Utente di lunga data
ciao brunetta.
che dire...all'inizio di tutto questo casino scrivevo di volere dei segnali per andare avanti, ora li sto ricevendo.
e si, è trascorso più tempo di quanto avrei potuto immaginare, ma il nostro rapporto in (ri)costruzione non è solo quello. davvero, fidati. non è la prima volta che mi fai presente queste tue sensazioni e ci ho sempre pensato su per non perdermi in illusioni dannose. posso dirti con una certa sicurezza che c'è altro.
:amici:
:sorriso3::thankyou::amici:
 

MillePensieri

Utente di lunga data
[...] La domanda che a me resta inevasa: cosa non andava bene tra voi perché sia potuto accadere?
all'apparenza sembravano non esserci particolari problemi, in pratica convivevo con una bomba ad orologeria.
mesi di lavoro pesante, stress, litigi e una distanza tra noi che lui ha percepito come un abisso, mentre io come un leggero sfasamento. non mi ha comunicato il suo disagio, ancora incomprensioni e alla fine c'è stato l'incontro con l'altra. in parole povere, queste sono state le premesse per tutto il resto.
 
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