Minerva
io
in certi momenti credo tu sia stata la sola a crederci ma hai avuto ragione ; ma tutto questo non è piovuto certo dal cielo...tanto lavoro per arrivarci mettendoti tutto sulle spalle .No, anzi. È che non trovo le parole giuste, "troppa vita" tutta in una volta.
In questi giorni di fine luglio ho ripensato ad un anno fa.
A come stavo, al mio vagare da una città all'altra con la scusa di assistere a concerti che ricordo a malapena, all'amica che mi ha accompagnata pazientemente, al lavoro che mi sono portata dietro, alle notti in tenda e negli ostelli, alle telefonate di chi non sapeva dove fossi finita, ai miei giri da sola per rivedere posti e facce del passato, alla gente che mi ha ospitata sul divano, alle chiacchiere con sconosciuti, a tutta la birra che ho mandato giù, alle ore passate piangendo in treno, ai balbettii telefonici del mio forse-compagno. Ed ora sono ancora a casa con lui, sicura di aver fatto bene a non mollare tutto subito.
Non ci avrei scommesso molto.
ti rinnovo i miei complimenti e mi auguro che lui sappia bene quanto è fortunato e quante vale la persona che ha accanto
