Vittoria, rivincita, risarcimento e altre cazzate

Brunetta

Utente di lunga data
Ci sto lavorando proprio in questo momento su questa mia necessità di rivalsa. E' un nodo importante che ancora non sono riuscita a sciogliere con me stessa. Non sono felice, perchè lui non merita vicino a sè una donna felice, perchè lui deve essere ripagato con la stessa moneta: paura di perdermi, paura di perdere le sue certezze, mancanza di affetto e perchè no, dolore. Scritto nero su bianco, ha ancora meno senso, di quando lo realizzi dentro di te! Impedirmi di essere felice perchè lui non lo sia?!

Il risarcimento non ci potrà essere. Sia che io resti con lui, sia che io me ne vada. Quel dolore che ho provato non avrà mai "giustizia", perchè puoi odiare quello che ha fatto ma non quei sentimenti che lo hanno portato a tradirti. Per quello non c'è rivalsa, nè vendetta che tenga, per quello c'è solo la tua consapevolezza, era un dolore inevitabile.

Mi sento sconfitta ma non considero lui un vincintore. Abbiamo perso tutti e due.
Due sconfitti che giocavano nella stessa squadra, solo che è lui che ha commesso l'autogol che ha portato a perdere la partita, che ha portato a distruggere la relazione.
Una relazione a due. La stessa squadra.

Ho letto alcuni giorni fa una riflessione che mi ha fatto pensare:
Il traditore consegna l’altro al nuovo, uccidendolo simbolicamente alla vecchia identità, - e lo uccide perché ha già ucciso se stesso essendosi egli stesso consegnato al nuovo - e l’altro, il tradito, il consegnato, che accetta la nuova consegna, l’accoglie e, in ciò facendo, riconosce come necessaria l’uccisione che il traditore gli ha procurato. Il traditore ci costringe a fare i conti con noi stessi, a buttar giù i nostri pregiudizi, ci lascia nudi e morti, e possiamo rinascere di nuovo ricercando, reinterrogandoci su cosa è l’amore, sul punto a cui siamo giunti. Egli ci restituisce alla nostra povertà, ci spoglia di tutto anche del nostro amore di noi stessi. E’ capacità e disponibilità del tradito a farsi fecondare da vicenda così dolorosa. E il "buono" è nuova conoscenza che in lui si dispiega e che lo catapulta in una nuova dimensione relazionale in cui le parole amore e tradimento saranno accolte con un nuovo significato. Quando il tradito salta in questo nuovo mondo s’accorge che ha tradito se stesso, le sue vecchie convinzioni. (Ada Cortese, www.geagea.com).


Andare avanti, riuscire a vedere oltre, morire e rinascere a nuovo. Il tradimento è qualcosa di atroce per chi lo subisce, ma è una delle poche esperienze che ci riporta con i piedi ben saldi al suolo, che ci fa scendere dal piedistallo, che ci riporta dritti a noi stessi. All’improvviso avvertiamo quell’impossibilità di essere amati incondizionatamente, di essere unici e insostituibili, ci ritroviamo nudi davanti a noi stessi.

Io odio essere vittima, ma ancora di più odio essere carnefice.

Ed ora che sono nuovamente nuda davanti a me stessa, voglio scegliere bene la persona di cui mi voglio vestire. Il tradimento mi ha messo davanti ad un bivio importante che è quello dove si trovano due parti di me che mi appartengono, la mia parte narcisista che chiede rivalsa ma che è estremamente fragile e può di nuovo essere distrutta e la mia parte più autentica che cerca di mettersi in discussione, attraverso anche la sofferenza e la riflessione, provando a vedere oltre i miei limiti, che mi permette di accettarli e perchè no anche di superarli.
Sono cose tutte tue. Lui non c'entra più niente.

Come se avessi ricevuto una coltellata. La guarigione non dipende in alcun modo da chi ti ha ferito.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Non è automatico purtroppo, lo sai bene.

Avevo incontrato una persona anafettiva, abilissima a mascherarsi inoltre. Potrei raccontarti cose che ha combinato a me, e per le quali talvolta un amico carissimo mi chiedeva se ero impazzito a tollerarle. Oppure potrei raccontarti di quello che combinò ad altri e soprattutto a se stessa, quando risultò ormai chiaro a tutti che il tipo con cui era finita e che trattava come uno straccio, era peggio di lei e la riempiva di corna fino ad avere (lui) un figlio mai riconosciuto da un'altra ragazza....
Adesso è sfatta, come persona, e un brivido mi percorre la schiena al solo pensiero della vita di merda che avrei fatto con lei. :D
Però riconosco che come nave scuola, a suo tempo mi fece comprendere, nel male che provai, molto sulla realtà vera dei rapporti, uccidendo in qualche modo una parte della mia innocenza. Nel mio caso dovrei ringraziarla, dovrei forse ringraziare tutte quelle che mi hanno avvicinato alla realtà ed allontanato dalla fantasia peudoromantica che mi ero formato come idea surreale dell' amore.
Capisco bene che la sofferenza non puo essere ripagata, specialmente come nel tuo caso di un rapporto lungo e consolidato, ma davvero penso che non tutti i mali (e parlo per me) siano venuti per nuocere.
Certamente ho fatto un percorso di approfondimento che non avrei mai fatto senza quella cesura decisa tra il prima e il dopo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
A volte ci si innamora addirittura dell'amore dell'altro...
ma è raro, o c'è subito reciprocità o niente.
Purtroppo succede da giovani quando ancora si crede che l'amore sia una cosa semplice...
 

pistacchio

Utente di lunga data
Questi pensieri sono assurdi.
Ti capisco perché li ho avuti anch'io.
Ma tanto tempo fa una traditrice mi disse una cosa che mi ha illuminata. Disse: ti pare che una persona manda a monte un matrimonio dopo due sguardi o due uscite?! Deve ben capire se è un'emozione inaspettata da archiviare o una cosa seria.
Il fatto è che tu non accetti proprio che potesse esistere quel l'insieme di emozioni e che non ti fosse stato comunicato.
Credo che abbia avuto anche tu cose non comunicate per non ferire inutilmente.
Quoto non posso più dare preferenze a Brunetta
 

Andrea Lila

Utente di lunga data
Qualunque tipo di tradimento dà una sensazione di sconfitta totale perché ci si trova privati dei riferimenti abituali su cui si fondano le nostre sicurezze.
Anche la persona più affascinante e amabile, per fare solo cenno a un aspetto, ha parti di sé che non apprezza totalmente (cosa sana) e ha bisogno di chi la faccia sentire accettata e (cosa meravigliosamente commovente quando accade) apprezzata anche per quelle parti.
Un tradimento fa perdere questi riferimenti e ci fa sentire a terra. Come per un paese sconfitto c'è la necessità di un riscatto, ma se invece di un dopoguerra attivo che crea nuove ragioni di autostima si resta fissati al passato si penserà a una rivincita, impossibile, e a un risarcimento che non potranno mai esserci.
Restare legati al preguerra o all'idea vendicativa di sconfiggere chi ci ha tolto tutte le sicurezze, non farà mai uscire dal tradimento.

Giuro che ne sto uscendo. Mi sto divincolando dalle spire del subìto in una sorta di accettazione anestetizzante dell'accaduto; come si suol dire mi viene facile, ora, una visione dinamica del tutto. Ma ho macinato tanto; trascinato e spezzato, urlato e pianto, sanguinato e riso, pensato e pesato, ingurgitato e vomitato, respirato e soffocato. Vissuto tutto. Io. Lui no, comincia ora. Occupato a difendersi soprattutto da se stesso, da quel sè sconosciuto che pure ha comandato su lui stesso, su me, su noi. Ora lo guarda, si guarda per davvero, dopo due anni e rotti, e il cerchio potrebbe iniziare a chiudersi. La vita, con il concorso di fatti e fatterelli apparentemente poco significanti, lo sta spingendo verso ciò che ha evitato accuratamente di osservare con attenzione e lo invita alla cuenta finale. E' dura e faticosa adesso la strada, in salita 100%. Non ci sono scorciatoie, va fatta tutta. Stiamo/sta facendo un buon lavoro, insieme. Volevo dirvelo :)
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Giuro che ne sto uscendo. Mi sto divincolando dalle spire del subìto in una sorta di accettazione anestetizzante dell'accaduto; come si suol dire mi viene facile, ora, una visione dinamica del tutto. Ma ho macinato tanto; trascinato e spezzato, urlato e pianto, sanguinato e riso, pensato e pesato, ingurgitato e vomitato, respirato e soffocato. Vissuto tutto. Io. Lui no, comincia ora. Occupato a difendersi soprattutto da se stesso, da quel sè sconosciuto che pure ha comandato su lui stesso, su me, su noi. Ora lo guarda, si guarda per davvero, dopo due anni e rotti, e il cerchio potrebbe iniziare a chiudersi. La vita, con il concorso di fatti e fatterelli apparentemente poco significanti, lo sta spingendo verso ciò che ha evitato accuratamente di osservare con attenzione e lo invita alla cuenta finale. E' dura e faticosa adesso la strada, in salita 100%. Non ci sono scorciatoie, va fatta tutta. Stiamo/sta facendo un buon lavoro, insieme. Volevo dirvelo :)
Si ...:up:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Giuro che ne sto uscendo. Mi sto divincolando dalle spire del subìto in una sorta di accettazione anestetizzante dell'accaduto; come si suol dire mi viene facile, ora, una visione dinamica del tutto. Ma ho macinato tanto; trascinato e spezzato, urlato e pianto, sanguinato e riso, pensato e pesato, ingurgitato e vomitato, respirato e soffocato. Vissuto tutto. Io. Lui no, comincia ora. Occupato a difendersi soprattutto da se stesso, da quel sè sconosciuto che pure ha comandato su lui stesso, su me, su noi. Ora lo guarda, si guarda per davvero, dopo due anni e rotti, e il cerchio potrebbe iniziare a chiudersi. La vita, con il concorso di fatti e fatterelli apparentemente poco significanti, lo sta spingendo verso ciò che ha evitato accuratamente di osservare con attenzione e lo invita alla cuenta finale. E' dura e faticosa adesso la strada, in salita 100%. Non ci sono scorciatoie, va fatta tutta. Stiamo/sta facendo un buon lavoro, insieme. Volevo dirvelo :)
Bello!

E sì non ci si arriva in cinque minuti!
 

mistral

Utente di lunga data
Giuro che ne sto uscendo. Mi sto divincolando dalle spire del subìto in una sorta di accettazione anestetizzante dell'accaduto; come si suol dire mi viene facile, ora, una visione dinamica del tutto. Ma ho macinato tanto; trascinato e spezzato, urlato e pianto, sanguinato e riso, pensato e pesato, ingurgitato e vomitato, respirato e soffocato. Vissuto tutto. Io. Lui no, comincia ora. Occupato a difendersi soprattutto da se stesso, da quel sè sconosciuto che pure ha comandato su lui stesso, su me, su noi. Ora lo guarda, si guarda per davvero, dopo due anni e rotti, e il cerchio potrebbe iniziare a chiudersi. La vita, con il concorso di fatti e fatterelli apparentemente poco significanti, lo sta spingendo verso ciò che ha evitato accuratamente di osservare con attenzione e lo invita alla cuenta finale. E' dura e faticosa adesso la strada, in salita 100%. Non ci sono scorciatoie, va fatta tutta. Stiamo/sta facendo un buon lavoro, insieme. Volevo dirvelo :)
@Andrea Lila ,Quali sono le cose che ora lui vede guardandosi allo specchio che prima non voleva guardare e da cosa te ne stai accorgendo?
Voglio capire se è il caso che pulisca ulteriormente lo specchio di mio marito o se può bastare...:mexican:
 
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