Vivere insieme dopo un tradimento e possibile ?

zanna

Utente di lunga data
Certamente.Ora sono qui ad analizzare ciò che è successo a mio marito e di conseguenza a noi ma io non sono un pezzo di legno,anzi.Ho avuto i miei periodi anche io e specialmente dopo il tradimento noto che mi soffermo più del consueto ad osservare.
Prima,a meno che non incontrassi qualcuno davvero particolare,oltre al guardare in modo distaccato non c'era nulla.
Non so come spiegare ma ora,spesso mi relaziono con loro come se fossero dei candidati papabili ,cercando di capire di più degli aspetti più intimi.
Per un anno a mia insaputa sono stata in ballottaggio,lui si sarebbe potuto innamorare,decidere che l'altra fosse meglio e magari di punto in bianco andarsene ,mentre io ignoravo ci fosse questa possibilità di ritrovarmi libera dopo tanti anni.Questa sensazione di precarietà,dell'essere sul mercato senza saperlo mi ha scardinato qualcosa che difficilmente tornerà al suo posto.
Quella porta che lui ha scardinato ora mi porta a gradire l'affacciarmi e guardare fuori.
Non ho nessun intento particolare ,nessun desiderio di restituire il favore fine a se stesso perché ho sempre avuto un certo amor proprio ma non so spiegarmi mi capita di valutarli come candidati.....
Ti sei mai chiesta come avresti potuto realmente reagire?
 

mistral

Utente di lunga data
Ti sei mai chiesta come avresti potuto realmente reagire?
Conoscendomi e visto che ho una certa auto disciplina avrei probabilmente smesso di soffrire molto prima che non decidendo di riprovarci.Avrei sofferto di sicuro ma sarebbe anche passata.Il dopo tradimento passa da due canali,il dare importanza al bello vissuto insieme,o lasciare libero l'odio e la distruzione del tradimento.In base a quale canale si alimenta si decide la predominanza futura.Un canale soffoca l'altro .
L'istinto del primo periodo era di chiudere tutto e liberarmi di quel peso ma ero anche consapevole che avendo figli minori non avrei mai potuto scegliere di non avere più nulla a che fare con lui.
Sarebbe stato uno stillicidio e non avrei potuto applicare la cara regola del lontano dagli occhi lontano dal cuore che ritengo sia di immenso aiuto in questi casi.
Una "vendetta" che avrei valutato,se non avessi avuto figli sarebbe stata quella di lasciarlo ed "incentivare"la loro relazione ,visto che lei voleva dei figli ,lasciare che i frutti maturassero e siccome lui bell'addormentato era all'oscuro di molti "vizietti" della sua amica,in un tempo futuro imprecisato fargliela conoscere per benino.
Ma probabilmente passato un ragionevole lasso di tempo non mi sarebbe interessato più nulla a li avrei lasciati cornuti e felici.
 

twinpeaks

Utente di lunga data
Dopo aver scoperto un tradimento, si può ancora stare insieme, voi cosa pensate e possibile !! si ripeterà ?
Per essere possibile è possibile di sicuro, bisogna solo vedere come si vive. Di solito si vive male, perchè una volta persa la fiducia, non torna più. Meglio: una volta persa l'ovvietà della fiducia (ammesso che ci fosse). In astratto tutti sappiamo che si può tradire ed essere traditi, e che lo si può essere proprio dalle persone che ci sono più vicine, altrimenti non è un tradimento, è una semplice fregatura che può dispiacere ma non colpisce a fondo. In concreto è tutta un'altra storia, genere horror - splatter.
Leggendo un po' di storie in questo interessante forum, la conclusione a cui sono giunto è che oggi, per sposarsi bisogna essere incoscienti; specie poi un uomo, che in sede di separazione ci rimette sempre soldi e figli. Se il matrimonio fosse un normale contratto commerciale invece di un sogno che facciamo fin dall'infanzia, nessuno si sposerebbe. Nel caso degli uomini, poi, forse il contratto verrebbe annullato come "patto leonino".
 

Piperita

Sognatrice
Per essere possibile è possibile di sicuro, bisogna solo vedere come si vive. Di solito si vive male, perchè una volta persa la fiducia, non torna più. Meglio: una volta persa l'ovvietà della fiducia (ammesso che ci fosse). In astratto tutti sappiamo che si può tradire ed essere traditi, e che lo si può essere proprio dalle persone che ci sono più vicine, altrimenti non è un tradimento, è una semplice fregatura che può dispiacere ma non colpisce a fondo. In concreto è tutta un'altra storia, genere horror - splatter.
Leggendo un po' di storie in questo interessante forum, la conclusione a cui sono giunto è che oggi, per sposarsi bisogna essere incoscienti; specie poi un uomo, che in sede di separazione ci rimette sempre soldi e figli. Se il matrimonio fosse un normale contratto commerciale invece di un sogno che facciamo fin dall'infanzia, nessuno si sposerebbe. Nel caso degli uomini, poi, forse il contratto verrebbe annullato come "patto leonino".
Interessante la tua affermazione.
In effetti beata ignoranza, altrimenti nessuno si sposerebbe.

Il sogno di cui parli è solo un fatto culturale, se fosse in uso la poligamia aneleremmo a quella e in mezzo a 10 donne figurati se ci destabilizzerebbe se una delle tante ci mettesse le corna.
Al contrario se lo fa la nostra unica moglie ci crea veri e propri scompensi, non sia mai che lei possa desiderare un uomo che non sia io, ne va della salute mentale e fisica e sicuramente viene lesa in modo permanente la nostra autostima.
 

twinpeaks

Utente di lunga data
Interessante la tua affermazione.
In effetti beata ignoranza, altrimenti nessuno si sposerebbe.

Il sogno di cui parli è solo un fatto culturale, se fosse in uso la poligamia aneleremmo a quella e in mezzo a 10 donne figurati se ci destabilizzerebbe se una delle tante ci mettesse le corna.
Al contrario se lo fa la nostra unica moglie ci crea veri e propri scompensi, non sia mai che lei possa desiderare un uomo che non sia io, ne va della salute mentale e fisica e sicuramente viene lesa in modo permanente la nostra autostima.
Certo che è un fatto culturale. Però toglierei il "solo". Il matrimonio è l'istituzione culturale CENTRALE in rapporto alla quale si definiscono, per somiglianza, differenza e opposizione, tutti i rapporti ordinati alla riproduzione della specie umana all'interno della cultura. E' per questo che "lo sognano", parodisticamente, anche gli omosessuali, che i figli non li possono avere se non adottandoli o fabbricandoli con l'ausilio della tecnica. Se smettiamo di sognarlo, voltiamo pagina ed entriamo in una nuova epoca.
 

Piperita

Sognatrice
Certo che è un fatto culturale. Però toglierei il "solo". Il matrimonio è l'istituzione culturale CENTRALE in rapporto alla quale si definiscono, per somiglianza, differenza e opposizione, tutti i rapporti ordinati alla riproduzione della specie umana all'interno della cultura. E' per questo che "lo sognano", parodisticamente, anche gli omosessuali, che i figli non li possono avere se non adottandoli o fabbricandoli con l'ausilio della tecnica. Se smettiamo di sognarlo, voltiamo pagina ed entriamo in una nuova epoca.
La cosa che mi infastidisce maggiormente è che spesso non ci rendiamo conto che tutti i nostri malesseri sono da attribuire a qualcosa di relativo come la mentalità comune, la cultura.
Se io, di punto in bianco, cambiassi religione e paese, tutto quello che adesso aborro, potrebbe ipoteticamente piacermi.
E' come vivere in un microcosmo e non avere consapevolezza che esiste altro e che i limiti ce li poniamo noi.

In questo contesto io voglio la famiglia del mulino bianco, un uomo perfetto che mi ami alla follia perchè è il messaggio che mi arriva dalla società, deve essere così, pertanto non accetto qualcosa di diverso.

Se io fossi araba e vivessi in un harem, la mia massima aspirazione sarebbe, forse,pretendere di dormire con il mio uomo una volta al mese...mah
 

Brunetta

Utente di lunga data
La cosa che mi infastidisce maggiormente è che spesso non ci rendiamo conto che tutti i nostri malesseri sono da attribuire a qualcosa di relativo come la mentalità comune, la cultura.
Se io, di punto in bianco, cambiassi religione e paese, tutto quello che adesso aborro, potrebbe ipoteticamente piacermi.
E' come vivere in un microcosmo e non avere consapevolezza che esiste altro e che i limiti ce li poniamo noi.

In questo contesto io voglio la famiglia del mulino bianco, un uomo perfetto che mi ami alla follia perchè è il messaggio che mi arriva dalla società, deve essere così, pertanto non accetto qualcosa di diverso.

Se io fossi araba e vivessi in un harem, la mia massima aspirazione sarebbe, forse,pretendere di dormire con il mio uomo una volta al mese...mah
In qualunque contesto vuoi qualcuno che ti voglia bene. Lo vogliono anche i cani, nel branco o in salotto.
 

twinpeaks

Utente di lunga data
La cosa che mi infastidisce maggiormente è che spesso non ci rendiamo conto che tutti i nostri malesseri sono da attribuire a qualcosa di relativo come la mentalità comune, la cultura.
Se io, di punto in bianco, cambiassi religione e paese, tutto quello che adesso aborro, potrebbe ipoteticamente piacermi.
E' come vivere in un microcosmo e non avere consapevolezza che esiste altro e che i limiti ce li poniamo noi.

In questo contesto io voglio la famiglia del mulino bianco, un uomo perfetto che mi ami alla follia perchè è il messaggio che mi arriva dalla società, deve essere così, pertanto non accetto qualcosa di diverso.

Se io fossi araba e vivessi in un harem, la mia massima aspirazione sarebbe, forse,pretendere di dormire con il mio uomo una volta al mese...mah
Vero che ci sono tanti modi di intendere la vita, a prima vista molto diversi. Quanto al microcosmo, però, secondo me la domanda da porsi è se sia un microcosmo che rispecchia bene il macrocosmo, oppure no. Il microcosmo insomma è sì relativo, ma non può essere arbitrario, sennò sono grossi guai.
 
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