La messa in commercio di questi vaccini ha seguito le sperimentazioni usuali, perciò non è esatto dire che sono un nuovo esperimento sociale, non lo sono comunque né più né meno di tutti gli altri prodotti farmaceutici messi in commercio.
In ogni caso non esistono farmaci senza effetti collaterali, questo intendo dire.
Se poi i presunti effetti collaterali diventano una scusa per non vaccinarsi, il discorso cambia e non riguarda i vaccini in se, riguarda la sfiducia verso chi li produce, (e spesso in alcuni individui anche la supponenza di pensare di essere più competenti degli scienziati e dei tecnici delle case farmaceutiche, tipo la massa di idioti che sono scesi in piazza senza mascherine gridando al complotto).
Qui dentro non ho sentito una persona che sia una, discutere tecnicamente di come sia stato pensato, sperimentato, prodotto questo tipo di vaccini, come al solito viene pubblicizzata la competenza del “cognato infermiere”, del sentito dire, per poi dividersi, da buoni italiani per il si o per il no, pensando ovviamente a cosa ipoteticamente conviene per noi.
Qua si tratta di scegliere tra beccarsi il virus da ammalati o tentare di schivarlo vaccinandosi. Di terze vie, non so se lo si è capito, non ce ne sono per ora. (I monoclonali per ora sono da venire...)
Il problema è che se non si raggiunge una congrua immunità collettiva, da questo virus subiremo conseguenze a lungo, molto a lungo.