Waters non è Vasco.
Lo capisco anche, in parte.
Ai tempi del primo tour di Gilmour Shine on you crasi Diamond non la riuscii ad ascoltare per dei coglioni che facevano casino.
Comunque quella sera erano tutti a farsi canne, anche chi non le fumava.
Basta vedere techeté per osservare che il pubblico un tempo era più composto e ascoltava i cantanti, applaudiva dopo o nei momenti orchestrali.
Era una abitudine americana e poi anglosassone da adolescenti (che in Italia stavano a casa

) quella di esaltarsi e urlare ai concerti. Basta vedere le immagini delle esibizioni di Elvis e poi dei Beatles.
Del resto in Italia non erano frequenti in luoghi da pubblico di massa, prevalentemente i cantanti si esibivano in discoteche eleganti (v. La Bussola).
Poi con il Piper si sono favoriti luoghi sempre più grandi e affollati abbastanza da far sentire anonimi e liberi di esplodere, proprio come un tempo era consentito solo allo stadio.
Io apprezzo maggiormente i concerti nei teatri.
Anche se poi anch’io mi sento portata a cantare insieme al cantante, come se fosse una registrazione e io in auto o a casa mia.
Mi dispiace per chi è vicino
