Nausicaa
sfdcef
Prendo spunto da un post del Conte su un'altra discussione per dare voce a pensieri sparsi.
Come si vive da separati?
Ci aspetta un futuro vuoto e di rimpianti e paure?
Una vita ricca e gioiosa ma senza un amore finalmente soddisfacente e pieno?
O c'è la possibilità di un vero, nuovo inizio?
Il Conte dice che dal suo osservatorio vede donne e uomini sfioriti, e quando invece rinascono dopo la fine di un matrimonio di sofferenza, non osano, o non vogliono proprio, ricominciare una nuova convivenza.
Ha anche detto più volte, che in un nuovo rapporto ci si porta dietro quelli che siamo, e che quindi ci sono già i semi degli stessi problemi che ci hanno portato al fallimento.
Non sono in disaccordo.
Ma...
Ritrovarsi con la persona sbagliata (sbagliata per noi, mica necessariamente un pezzo di cacca), per i più svariati motivi, succede. Caspita se succede.
In quel caso, il seme del fallimento, sta nella nostra immaturità. E si può crescere. Imparare dagli errori.
Qualche volta non ci riusciamo.
Il matrimonio... io ci credo alla sua importanza. O meglio, forse, so bene quanto è difficile rompere quello che è il grande progetto della nostra vita. Capisco e lodo il sacrificio. Fino al punto in cui si sopravvive, non oltre.
E dopo?
Dove si abita e cosa si fa e quali sono le nostre condizioni secondo me influiscono su quello che può succedere dopo....
La visione un pò sconsolata (questo il senso che mi da) del Conte viene forse dalle possibilità che si hanno e non si hanno in un paese rispetto a una città?
Me lo stavo domandando... secondo me la risposta è sì.
Ma ora sono stufa di scrivere. Se avete voglia, scrivete voi.
Buona serata.
Sì, l'ho detto che in questi giorni sono strana.
Come si vive da separati?
Ci aspetta un futuro vuoto e di rimpianti e paure?
Una vita ricca e gioiosa ma senza un amore finalmente soddisfacente e pieno?
O c'è la possibilità di un vero, nuovo inizio?
Il Conte dice che dal suo osservatorio vede donne e uomini sfioriti, e quando invece rinascono dopo la fine di un matrimonio di sofferenza, non osano, o non vogliono proprio, ricominciare una nuova convivenza.
Ha anche detto più volte, che in un nuovo rapporto ci si porta dietro quelli che siamo, e che quindi ci sono già i semi degli stessi problemi che ci hanno portato al fallimento.
Non sono in disaccordo.
Ma...
Ritrovarsi con la persona sbagliata (sbagliata per noi, mica necessariamente un pezzo di cacca), per i più svariati motivi, succede. Caspita se succede.
In quel caso, il seme del fallimento, sta nella nostra immaturità. E si può crescere. Imparare dagli errori.
Qualche volta non ci riusciamo.
Il matrimonio... io ci credo alla sua importanza. O meglio, forse, so bene quanto è difficile rompere quello che è il grande progetto della nostra vita. Capisco e lodo il sacrificio. Fino al punto in cui si sopravvive, non oltre.
E dopo?
Dove si abita e cosa si fa e quali sono le nostre condizioni secondo me influiscono su quello che può succedere dopo....
La visione un pò sconsolata (questo il senso che mi da) del Conte viene forse dalle possibilità che si hanno e non si hanno in un paese rispetto a una città?
Me lo stavo domandando... secondo me la risposta è sì.
Ma ora sono stufa di scrivere. Se avete voglia, scrivete voi.
Buona serata.
Sì, l'ho detto che in questi giorni sono strana.