La vita dei separati

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Nausicaa

sfdcef
Prendo spunto da un post del Conte su un'altra discussione per dare voce a pensieri sparsi.

Come si vive da separati?
Ci aspetta un futuro vuoto e di rimpianti e paure?
Una vita ricca e gioiosa ma senza un amore finalmente soddisfacente e pieno?
O c'è la possibilità di un vero, nuovo inizio?

Il Conte dice che dal suo osservatorio vede donne e uomini sfioriti, e quando invece rinascono dopo la fine di un matrimonio di sofferenza, non osano, o non vogliono proprio, ricominciare una nuova convivenza.

Ha anche detto più volte, che in un nuovo rapporto ci si porta dietro quelli che siamo, e che quindi ci sono già i semi degli stessi problemi che ci hanno portato al fallimento.

Non sono in disaccordo.

Ma...

Ritrovarsi con la persona sbagliata (sbagliata per noi, mica necessariamente un pezzo di cacca), per i più svariati motivi, succede. Caspita se succede.
In quel caso, il seme del fallimento, sta nella nostra immaturità. E si può crescere. Imparare dagli errori.
Qualche volta non ci riusciamo.

Il matrimonio... io ci credo alla sua importanza. O meglio, forse, so bene quanto è difficile rompere quello che è il grande progetto della nostra vita. Capisco e lodo il sacrificio. Fino al punto in cui si sopravvive, non oltre.

E dopo?

Dove si abita e cosa si fa e quali sono le nostre condizioni secondo me influiscono su quello che può succedere dopo....

La visione un pò sconsolata (questo il senso che mi da) del Conte viene forse dalle possibilità che si hanno e non si hanno in un paese rispetto a una città?
Me lo stavo domandando... secondo me la risposta è sì.

Ma ora sono stufa di scrivere. Se avete voglia, scrivete voi.

Buona serata.

Sì, l'ho detto che in questi giorni sono strana.
 

Duchessa

Utente di lunga data
Prendo spunto da un post del Conte su un'altra discussione per dare voce a pensieri sparsi.

Come si vive da separati?
Ci aspetta un futuro vuoto e di rimpianti e paure?
Una vita ricca e gioiosa ma senza un amore finalmente soddisfacente e pieno?
O c'è la possibilità di un vero, nuovo inizio?

Il Conte dice che dal suo osservatorio vede donne e uomini sfioriti, e quando invece rinascono dopo la fine di un matrimonio di sofferenza, non osano, o non vogliono proprio, ricominciare una nuova convivenza.

Ha anche detto più volte, che in un nuovo rapporto ci si porta dietro quelli che siamo, e che quindi ci sono già i semi degli stessi problemi che ci hanno portato al fallimento.

Non sono in disaccordo.

Ma...

Ritrovarsi con la persona sbagliata (sbagliata per noi, mica necessariamente un pezzo di cacca), per i più svariati motivi, succede. Caspita se succede.
In quel caso, il seme del fallimento, sta nella nostra immaturità. E si può crescere. Imparare dagli errori.
Qualche volta non ci riusciamo.

Il matrimonio... io ci credo alla sua importanza. O meglio, forse, so bene quanto è difficile rompere quello che è il grande progetto della nostra vita. Capisco e lodo il sacrificio. Fino al punto in cui si sopravvive, non oltre.

E dopo?

Dove si abita e cosa si fa e quali sono le nostre condizioni secondo me influiscono su quello che può succedere dopo....

La visione un pò sconsolata (questo il senso che mi da) del Conte viene forse dalle possibilità che si hanno e non si hanno in un paese rispetto a una città?
Me lo stavo domandando... secondo me la risposta è sì.

Ma ora sono stufa di scrivere. Se avete voglia, scrivete voi.

Buona serata.

Sì, l'ho detto che in questi giorni sono strana.
Potresti chiarire quello che è scritto nel grassetto?
 
Prendo spunto da un post del Conte su un'altra discussione per dare voce a pensieri sparsi.

Come si vive da separati?
Ci aspetta un futuro vuoto e di rimpianti e paure?
Una vita ricca e gioiosa ma senza un amore finalmente soddisfacente e pieno?
O c'è la possibilità di un vero, nuovo inizio?

Il Conte dice che dal suo osservatorio vede donne e uomini sfioriti, e quando invece rinascono dopo la fine di un matrimonio di sofferenza, non osano, o non vogliono proprio, ricominciare una nuova convivenza.

Ha anche detto più volte, che in un nuovo rapporto ci si porta dietro quelli che siamo, e che quindi ci sono già i semi degli stessi problemi che ci hanno portato al fallimento.

Non sono in disaccordo.

Ma...

Ritrovarsi con la persona sbagliata (sbagliata per noi, mica necessariamente un pezzo di cacca), per i più svariati motivi, succede. Caspita se succede.
In quel caso, il seme del fallimento, sta nella nostra immaturità. E si può crescere. Imparare dagli errori.
Qualche volta non ci riusciamo.

Il matrimonio... io ci credo alla sua importanza. O meglio, forse, so bene quanto è difficile rompere quello che è il grande progetto della nostra vita. Capisco e lodo il sacrificio. Fino al punto in cui si sopravvive, non oltre.

E dopo?

Dove si abita e cosa si fa e quali sono le nostre condizioni secondo me influiscono su quello che può succedere dopo....

La visione un pò sconsolata (questo il senso che mi da) del Conte viene forse dalle possibilità che si hanno e non si hanno in un paese rispetto a una città?
Me lo stavo domandando... secondo me la risposta è sì.

Ma ora sono stufa di scrivere. Se avete voglia, scrivete voi.

Buona serata.

Sì, l'ho detto che in questi giorni sono strana.
Mi spiego meglio...
Guarda che io ho sempre visto gli uomini separati ridursi al nulla che cammina eh?

Le donne no.
Anzi.

Nonostante le mille e più difficoltà per i figli.
Mi pare che poi trovino un'altra dimensione del vivere.

Non le trovo così ansiose di trovarsi un nuovo compagno da menarsi in casa eh?

Tutto lì...

Tu immagina di vivere senza condizionamenti di nessun genere...
TOTALMENTE padrona della tua esistenza...
Senza dover rendere conto a chi di dovere...

Cambia eh?
 

Duchessa

Utente di lunga data
Prendo spunto da un post del Conte su un'altra discussione per dare voce a pensieri sparsi.

Come si vive da separati?
Ci aspetta un futuro vuoto e di rimpianti e paure?
Una vita ricca e gioiosa ma senza un amore finalmente soddisfacente e pieno?
O c'è la possibilità di un vero, nuovo inizio?

Il Conte dice che dal suo osservatorio vede donne e uomini sfioriti, e quando invece rinascono dopo la fine di un matrimonio di sofferenza, non osano, o non vogliono proprio, ricominciare una nuova convivenza.

Ha anche detto più volte, che in un nuovo rapporto ci si porta dietro quelli che siamo, e che quindi ci sono già i semi degli stessi problemi che ci hanno portato al fallimento.

Non sono in disaccordo.

Ma...

Ritrovarsi con la persona sbagliata (sbagliata per noi, mica necessariamente un pezzo di cacca), per i più svariati motivi, succede. Caspita se succede.
In quel caso, il seme del fallimento, sta nella nostra immaturità. E si può crescere. Imparare dagli errori.
Qualche volta non ci riusciamo.

Il matrimonio... io ci credo alla sua importanza. O meglio, forse, so bene quanto è difficile rompere quello che è il grande progetto della nostra vita. Capisco e lodo il sacrificio. Fino al punto in cui si sopravvive, non oltre.

E dopo?

Dove si abita e cosa si fa e quali sono le nostre condizioni secondo me influiscono su quello che può succedere dopo....

La visione un pò sconsolata (questo il senso che mi da) del Conte viene forse dalle possibilità che si hanno e non si hanno in un paese rispetto a una città?
Me lo stavo domandando... secondo me la risposta è sì.

Ma ora sono stufa di scrivere. Se avete voglia, scrivete voi.

Buona serata.

Sì, l'ho detto che in questi giorni sono strana.
Ti rispondo sulla base di quello che osservo (e che vivo direttamente).


La maggior parte delle persone separate non ritorna sui propri passi.
E’ un’evidenza che fa riflettere.


Io credo che ogni crisi porti a un’evoluzione, e che la naturale tendenza di tutti sia verso il miglioramento.
Non è sempre detto che il nuovo stato sia “migliore” del precedente; sicuramente non peggiore, altrimenti si tornerebbe indietro.


All’inizio, più spesso, lo stato di persona separta è semplicemente “diverso”. Una sorta di nuova vita ma ancora non definita, come una nebulosa priva di corpi aggregati.


Poi arriva il tempo di ricominciare.


A questo punto credo ci siano 2 possibilità.
Si può imparare dagli errori, impegnarsi, maturare, crescere. Oppure no.


La qualità della vita successiva alla separazione credo risieda nella consapevolezza, nella conoscenza di sé, della propria natura, dei propri meccanismi anche relazionali.


Conosco persone separate che non hanno mai saputo/voluto analizzare la loro storia, o che non si sono mai messe in discussione, o che si sono sempre giustificate e lamentate rivolgendo sempre le colpe all’altro.
In questi casi è molto facile poi ricadere i vecchi meccanismi.


C’è chi invece riesce a usare la sofferenza patita come un tesoro da cui trarre una lezione benefica per la vita. Se i meccanismi che non “funzionano” vengono individuati, è possibile cambiare: dapprima solo dentro, lentamente, poi a mano a mano anche nel mondo e nelle relazioni.


Forse è vero quello che ha scritto Conte, cioè che (mediamente) gli uomini reggono peggio la solitudine, sono più inquieti, più smaniosi.
Ho osservato che gli uomini trovano più velocemente nuove compagne (o forse si adattano più facilmente). Non so però se questa possa essere per loro una utile strategia a lungo termine…


Del mio caso particolare magari scriverò un’altra volta ..

 

Duchessa

Utente di lunga data
Mi spiego meglio...
Guarda che io ho sempre visto gli uomini separati ridursi al nulla che cammina eh?

Le donne no.
Anzi.

Nonostante le mille e più difficoltà per i figli.
Mi pare che poi trovino un'altra dimensione del vivere.

Non le trovo così ansiose di trovarsi un nuovo compagno da menarsi in casa eh?

Tutto lì...

Tu immagina di vivere senza condizionamenti di nessun genere...
TOTALMENTE padrona della tua esistenza...
Senza dover rendere conto a chi di dovere...

Cambia eh?
Cambia sì, è una sorta di benefico respiro di libertà. E lo stesso respiro viene concesso a donne e a uomini.
MA
bisogna essere fatti per questo, bisogna avere uno spirito indipendente, un'anima che sa gustare quello che solo la solitudine può dare.
 

Nausicaa

sfdcef
Potresti chiarire quello che è scritto nel grassetto?
Ci provo.... ma non garantisco...

Mi sono chiesta come mai il Conte ha un catalogo di divorziati di un certo tipo, mentre io conosco, anche se di seconda mano, coppie che hanno trovato una nuova vita, con una nuova persona?

Mi sono chiesta se la differenza è nell'ambiente. Lui vive in un paese, io queste nuove coppie le so in giro per il mondo.

Mi separo in un paese. Chi caspita conosco di diverso da prima? Non è sempre la stessa gente? Quante possibilità ho di incontrare una persona che sia in grado di farmi cambiare prospettiva e vita, in modo da avere una possibilità anche di non ripetere sempre gli stessi schemi ed errori?
E quanta forza ci vuole, in un paese, per sopportare magari i commenti delle pettegole che incontro dal panettiere? Le ingerenze di tutte le vicine?
I confronti che i miei figli fanno con gli altri figli, se vivessero una situazione con un nuovo compagno? magari con l'ex marito due strade più in là?

Se invece vivo in una città, mi muovo, cambio magari anche Paese... il cambiamento è così radicale che forse c'è più posto per esperienze nuove. Forse è più facile scommettere ancora su un nuovo avvenire.

non lo so, me lo sto chiedendo.
 

Nausicaa

sfdcef
Mi spiego meglio...
Guarda che io ho sempre visto gli uomini separati ridursi al nulla che cammina eh?

Le donne no.
Anzi.

Nonostante le mille e più difficoltà per i figli.
Mi pare che poi trovino un'altra dimensione del vivere.

Non le trovo così ansiose di trovarsi un nuovo compagno da menarsi in casa eh?

Tutto lì...

Tu immagina di vivere senza condizionamenti di nessun genere...
TOTALMENTE padrona della tua esistenza...
Senza dover rendere conto a chi di dovere...


Cambia eh?

Amo molto la serenità che mi dà il non vivere più con mio marito. Sono separata, e sto già pensando a quando sarò divorziata. Ammetto.

Se immagino una situazione stabile, in cui io sia padrona della mia vita, senza più le paure di ora... ci sarà posto per l'amore. Perchè sono così. Perchè la mia vita diventa più ricca se posso condividerla con un uomo che amo e stimo.
Se non potrò, pazienza.
Ma se potrò, non mi tirerò indietro.
Sono nata e cresciuta con tante di quelle paure Conte, che ho dovuto imparare a non farmene condizionare :)

Si può amare anche ognuno a casa propria. Ma scorre nelle mie vene il desiderio del piacere caldo e discreto delle colazioni insieme, del bucato steso, e del dormire assieme.
 
Amo molto la serenità che mi dà il non vivere più con mio marito. Sono separata, e sto già pensando a quando sarò divorziata. Ammetto.

Se immagino una situazione stabile, in cui io sia padrona della mia vita, senza più le paure di ora... ci sarà posto per l'amore. Perchè sono così. Perchè la mia vita diventa più ricca se posso condividerla con un uomo che amo e stimo.
Se non potrò, pazienza.
Ma se potrò, non mi tirerò indietro.
Sono nata e cresciuta con tante di quelle paure Conte, che ho dovuto imparare a non farmene condizionare :)

Si può amare anche ognuno a casa propria. Ma scorre nelle mie vene il desiderio del piacere caldo e discreto delle colazioni insieme, del bucato steso, e del dormire assieme.
Forse tu brami quello che non hai mai avuto.
Ma occhio
Non è detto che esista così come lo sogni tu.
Ti faccio un esempio pratico.
Dormire assieme abbracciati? Ok.
Ma pensa di farlo come eccezione e non regola: diventa speciale.
Io ehm...
SOno resistito molto poco sul letto matrimoniale...
Poi ho scoperto l'immenso piacere caldo e discreto di dormire svogliato sul divano...lasciando accesa la tv o con un libro che mi cade in faccia...

La vera e bella sfida che stai vivendo è fare le linguacce a quelle paure...

non sto dicendo che non ci sia più spazio per l'amore...anzi...
Ma magari c'è l'apertura verso altro amore...
Proprio secondo le dinamiche che descrive Duchessa...
 

Duchessa

Utente di lunga data
Ci provo.... ma non garantisco...

Mi sono chiesta come mai il Conte ha un catalogo di divorziati di un certo tipo, mentre io conosco, anche se di seconda mano, coppie che hanno trovato una nuova vita, con una nuova persona?

Mi sono chiesta se la differenza è nell'ambiente. Lui vive in un paese, io queste nuove coppie le so in giro per il mondo.

Mi separo in un paese. Chi caspita conosco di diverso da prima? Non è sempre la stessa gente? Quante possibilità ho di incontrare una persona che sia in grado di farmi cambiare prospettiva e vita, in modo da avere una possibilità anche di non ripetere sempre gli stessi schemi ed errori?
E quanta forza ci vuole, in un paese, per sopportare magari i commenti delle pettegole che incontro dal panettiere? Le ingerenze di tutte le vicine?
I confronti che i miei figli fanno con gli altri figli, se vivessero una situazione con un nuovo compagno? magari con l'ex marito due strade più in là?

Se invece vivo in una città, mi muovo, cambio magari anche Paese... il cambiamento è così radicale che forse c'è più posto per esperienze nuove. Forse è più facile scommettere ancora su un nuovo avvenire.

non lo so, me lo sto chiedendo.
Ho capito...
in parte la risposta è nel post precedente..
Poi, credo che le possibilità di rifarsi una vita dipendano da diversi fattori. La mentalità soprattutto. L'intelligenza. La forza d'animo, il tempo a disposizione e le possibilità economiche che permettano di uscire dal proprio "guscio" domestico. La presenza o meno di figli. L'età (della persona separata e dei figli)
Tra paese e città invece io non vedo differenza, perchè è la "nostra" mentalità quella che conta e non quella dei pettegoli di paese. Io vivo in un paese in una situazione che non descrivo qui, ma che è altamente "commentabile", eppure non posso dire che sorrido, perchè rido proprio, al pensiero dei loro pensieri!
 

lunaiena

Scemo chi legge
Provo ad immaginare la mia vita da separata

Sicuro non farei più l'errore di convivere con altro uomo...
sicuro vedrei l'amore come si fa senza ma con più scelte settimanali...
di modo che se una sera per un motivo o per l'altro gli girano ...
bon ciao... Ci vediamo poi quando non ti girano più...
Intanto io mi intrattengo con "Caio"...

Libera completamente da vincoli ...
Non che adesso ne ho molti ...

che illusione...
Amo mio marito ma a volte sarebbe meglio ognuno a casa sua ...
e per fortuna che ho un luogo tutto mio dove rifugiarmi...
 
Ho capito...
in parte la risposta è nel post precedente..
Poi, credo che le possibilità di rifarsi una vita dipendano da diversi fattori. La mentalità soprattutto. L'intelligenza. La forza d'animo, il tempo a disposizione e le possibilità economiche che permettano di uscire dal proprio "guscio" domestico. La presenza o meno di figli. L'età (della persona separata e dei figli)
Tra paese e città invece io non vedo differenza, perchè è la "nostra" mentalità quella che conta e non quella dei pettegoli di paese. Io vivo in un paese in una situazione che non descrivo qui, ma che è altamente "commentabile", eppure non posso dire che sorrido, perchè rido proprio, al pensiero dei loro pensieri!
Ma io amo il mio paese...sai?
Pensa che sono riuscito a convincere due beghine che la tale è mia moglie, e l'altra è l'amante...no?
Così scambiano mia moglie per la mia amante...
Le ultime voci mi danno via da casa da tre anni con una che ha tre figli...

Vedi io sento forte il discorso della mentalità, appunto perchè da un lato ci sono le mie radici venetissime, radicatissime nella mia cultura.
Dall'altro il confronto e l'esperienza dovuta al fatto di essere vissuto in città e di aver girato il mondo per lavoro.

Ma resta comunque una punta di orgoglio quando ti trovi che so...ad aver parlato con un Faggin...il figlio del filosofo...che appunto è l'inventore del microchip.

Nel contesto della città nessuno ti conosce.
Nel contesto del paese, tutti ti conoscono....poi io sono di chiara fama...eh?:p:p:p:p

Poi diciamo un'altra cosa sui separati.
Bisogna vedere anche chi lo è per scelta o chi lo è perchè ha subito la decisione di un'altra persona eh?

Cioè se io dico: ho lasciato mia moglie è una cosa.
Se io dico: mia moglie mi ha lasciato è un'altra.
 

lunaiena

Scemo chi legge
Mi spiego meglio...
Guarda che io ho sempre visto gli uomini separati ridursi al nulla che cammina eh?

Le donne no.
Anzi.

Nonostante le mille e più difficoltà per i figli.
Mi pare che poi trovino un'altra dimensione del vivere.

Non le trovo così ansiose di trovarsi un nuovo compagno da menarsi in casa eh?

Tutto lì...

Tu immagina di vivere senza condizionamenti di nessun genere...
TOTALMENTE padrona della tua esistenza...
Senza dover rendere conto a chi di dovere...


Cambia eh?

Cambia eccome...

Nonostante che nella mia vita di coppia sia tutto
abbastanza singolo ..
 
Provo ad immaginare la mia vita da separata

Sicuro non farei più l'errore di convivere con altro uomo...
sicuro vedrei l'amore come si fa senza ma con più scelte settimanali...
di modo che se una sera per un motivo o per l'altro gli girano ...
bon ciao... Ci vediamo poi quando non ti girano più...
Intanto io mi intrattengo con "Caio"...

Libera completamente da vincoli ...
Non che adesso ne ho molti ...

che illusione...
Amo mio marito ma a volte sarebbe meglio ognuno a casa sua ...
e per fortuna che ho un luogo tutto mio dove rifugiarmi...
Cioè si sei molto contiana in questo.
E se Caia non può...c'è Sempronia no?
Per fortuna ho un luogo tutto mio...
Oddio non che sia una bolla...ma è pur sempre un castello...:)
 

Nausicaa

sfdcef
Forse tu brami quello che non hai mai avuto.
Ma occhio
Non è detto che esista così come lo sogni tu.
Ti faccio un esempio pratico.
Dormire assieme abbracciati? Ok.
Ma pensa di farlo come eccezione e non regola: diventa speciale.
Io ehm...
SOno resistito molto poco sul letto matrimoniale...
Poi ho scoperto l'immenso piacere caldo e discreto di dormire svogliato sul divano...lasciando accesa la tv o con un libro che mi cade in faccia...

La vera e bella sfida che stai vivendo è fare le linguacce a quelle paure...

non sto dicendo che non ci sia più spazio per l'amore...anzi...
Ma magari c'è l'apertura verso altro amore...
Proprio secondo le dinamiche che descrive Duchessa...
No, è vero, non è detto.
O meglio, non è detto che io lo trovi o riesca a viverlo. Per esistere, esiste. Esiste amore in tutte le forme e colori, esiste anche in questo.
Ho ascoltato molto, zitta come un topolino. Altri e me, me e altri.

Un'altra bella sfida è non ritrarmi da quelli che sono i miei veri desideri, solo per l'idea che non li potrò realizzare.
E non farmi dire da altri che cosa dovrei o non dovrei desiderare, di cosa dovrei godere o non godere.

Di una cosa non ho mai avuto paura. Delle delusioni. Del pagare il prezzo delle illusioni spezzate, dei sogni infranti. Ancora adesso, i miei sogni hanno un valore. E perseguirli è fatica, ed è pericoloso. Ma preferisco pagare il prezzo e affrontare la realtà piuttosto che tirarmi indietro.. per paura di scoprire appunto la realtà.

E il giorno che non li sognerò più, i miei sogni, non sarà perchè sono maturata, ma perchè sono morta dentro.

Perchè io sono così. Io sono quella che si mette i fiori nei capelli e balla col carrello nel supermercato. E' il modo in cui la vita mi scorre nelle vene. Quando smetterò, sarò vecchia, vecchia dentro.

E l'unico modo per me di non morire dentro, di non essere arida e vuota, è rischiare di vedere i miei desideri frantumarsi tra le mie mani, perchè li ho raggiunti e ho scoperto che non erano come pensavo. Non mi spezzerò perchè non potrò realizzare i miei sogni.
Mi spezzerò, sarò spezzata, il giorno in cui non sarò pronta a pagare di nuovo tutto.

No grazie. Al momento, preferisco vivere. Sono fatta così.
 
No, è vero, non è detto.
O meglio, non è detto che io lo trovi o riesca a viverlo. Per esistere, esiste. Esiste amore in tutte le forme e colori, esiste anche in questo.
Ho ascoltato molto, zitta come un topolino. Altri e me, me e altri.

Un'altra bella sfida è non ritrarmi da quelli che sono i miei veri desideri, solo per l'idea che non li potrò realizzare.
E non farmi dire da altri che cosa dovrei o non dovrei desiderare, di cosa dovrei godere o non godere.

Di una cosa non ho mai avuto paura. Delle delusioni. Del pagare il prezzo delle illusioni spezzate, dei sogni infranti. Ancora adesso, i miei sogni hanno un valore. E perseguirli è fatica, ed è pericoloso. Ma preferisco pagare il prezzo e affrontare la realtà piuttosto che tirarmi indietro.. per paura di scoprire appunto la realtà.

E il giorno che non li sognerò più, i miei sogni, non sarà perchè sono maturata, ma perchè sono morta dentro.

Perchè io sono così. Io sono quella che si mette i fiori nei capelli e balla col carrello nel supermercato. E' il modo in cui la vita mi scorre nelle vene. Quando smetterò, sarò vecchia, vecchia dentro.

E l'unico modo per me di non morire dentro, di non essere arida e vuota, è rischiare di vedere i miei desideri frantumarsi tra le mie mani, perchè li ho raggiunti e ho scoperto che non erano come pensavo. Non mi spezzerò perchè non potrò realizzare i miei sogni.
Mi spezzerò, sarò spezzata, il giorno in cui non sarò pronta a pagare di nuovo tutto.

No grazie. Al momento, preferisco vivere. Sono fatta così.
Non ti ho detto di rinunciare ai tuoi sogni.
Ne ho realizzati molti sai nella mia vita.
Il bello è stato che la loro realizzazione è stata tutta diversa da come me la sarei immaginata.

Appunto libertà è poter vivere secondo i propri modi e tempi no?
E non assecondando troppo gli altri...

:smile:
 
Cambia eccome...

Nonostante che nella mia vita di coppia sia tutto
abbastanza singolo ..
Cioè dicevi singolare?
CIoè autonoma...
Una vita di coppia sui generis?
SUi genesis?

Una vita sompatica dunque...

Ma che gumma con sta coppia...

Torniamo ai tempi in cui si diceva marito e moglie.
Te fa la moglie che al marito ci penso io a farlo.

QUesta coppia di gelato...
 

Nausicaa

sfdcef
Non ti ho detto di rinunciare ai tuoi sogni.
Ne ho realizzati molti sai nella mia vita.
Il bello è stato che la loro realizzazione è stata tutta diversa da come me la sarei immaginata.

Appunto libertà è poter vivere secondo i propri modi e tempi no?
E non assecondando troppo gli altri...

:smile:

Sto imparando :smile:

no non è vero :rotfl:

Sto imparando una cosa più importante.
A capire quando devi mollare il colpo, e lasciare che la vita prosegua come caspita vuole lei.
 

Duchessa

Utente di lunga data
Sto imparando :smile:

no non è vero :rotfl:

Sto imparando una cosa più importante.
A capire quando devi mollare il colpo, e lasciare che la vita prosegua come caspita vuole lei.
molto bene:)
 
Sto imparando :smile:

no non è vero :rotfl:

Sto imparando una cosa più importante.
A capire quando devi mollare il colpo, e lasciare che la vita prosegua come caspita vuole lei.
Embè e forse che io il conte in persona, sai bene quanto io mi ostini prima di mollare il colpo eh?
E ricorda quanto tu mi hai aiutato a mollare certe cose...
Dicendomi...no conte...quella piantina non vive...mi spiace conte...sono un mucchio di foglie secche...:smile:
 
N

Non Registrato

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Embè e forse che io il conte in persona, sai bene quanto io mi ostini prima di mollare il colpo eh?
E ricorda quanto tu mi hai aiutato a mollare certe cose...
Dicendomi...no conte...quella piantina non vive...mi spiace conte...sono un mucchio di foglie secche...:smile:
ho avuto un orgasmo leggendo...poi ho anche pianto
che meraviglia
il tuo angelo
 
Stato
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