C
circe off line
Guest
Sai, leggendo le tue parole mi rivedo molto....piu' che altro quello che ti ha detto lui, le giustificazioni che ti ha dato.Ho chiuso l'altra discussione: http://www.tradimento.net/48-confessionale/17654-vi-aggiorno-ii-psicoterapia
Lunedì, seduta di coppia anticipata di una settimana, quasi due ore davvero intense.
A sorpresa, dopo un colloquio tra il terapeuta ed il mio forse-compagno, arriva il via libera per parlare del tradimento.
Finalmente, non ne potevo più.
Sempre avanti così, a furia di botte improvvise sui denti.
Oggi pomeriggio.
Dai suoi balbettii lacrimosi.
Lei: 41 anni, sposata da 11 e con un figlio di 9.
Si conoscono a settembre, subito amici e dopo poco più di un mese gli propone di avere una relazione.
Lui accetta dopo altri sessanta giorni di scambi di mail, messaggi, chiacchierate e no sempre meno convinti.
Nessun impegno, una media di due incontri al mese per sei mesi, il tutto si sviluppa tra hotel, quotidianità in ufficio, qualche pranzo insieme e baci di nascosto.
Da aprile, tornato ai ritmi normali e trascorrendo di nuovo tanto tempo con me, ha "cominciato ad avere sempre più dubbi", ma le cose tra loro sono andate avanti normalmente fino agli inizi di maggio, quando hanno avuto l'ultimo rapporto. Dopo quel pomeriggio "è scattato qualcosa" e nei giorni successivi lei ha provato più volte a rassicurarlo ricordandogli che si stavano solo prendendo "una parentesi per loro due". La loro relazione si è trasformata in un alternarsi di giorni in cui si evitavano in tutti modi ed altri in cui si cercavano per stare vicini. L'ansia derivata da questa situazione alla fine si è manifestata nel "nostro rapporto", infatti a breve è saltato fuori tutto.
E' riuscito a dirle basta solo dopo la mia scoperta, una volta "travolto dai sensi di colpa" e "devastato all'idea di perdermi".
Lei "ha preso atto" della sua scelta e "si è fatta da parte", anche se gli ha chiesto di "non sparire".
Nel frattempo si è sentito "sempre peggio", non è più riuscito a parlarmi "per la vergogna" e si è "bloccato per paura di compiere un gesto sbagliato". L'unica cosa che è riuscito a fare a parte non sentire più lei è stata chiudersi in se stesso, non ha avuto la forza di reagire ed è crollato a casa dei suoi dopo che l'ho mandato via.
Si prende "tutte le responsabilità", si è sentito "lontano da me" nonostante lo stessi sostenendo e gli parlassi sempre. E' "un coglione", cavarsela dicendo che lei non è stata niente sarebbe "da vigliacchi",le ha dato "importanza per mesi scegliendola e mettendomi da parte", questo è stato "uno sbaglio enorme". Non è stato "obbligato o altro", stava bene,ma ora non riesce a capire le sue decisioni. Sono state sue,ci credeva, ma razionalmente non sa più "come e perché".
E' esploso in un mare di "oddio", "cosa ho fatto" e "perdonami".
Non sono riuscita ad urlare, il mio sfogo apocalittico è diventato un discorso molto freddo.
Lui mi è crollato davanti ed è rimasto sul divano a piangere disperato, non lo sopporto.
Musica nelle orecchie per non sentirlo, tante lacrime e poca voglia di dormire.
Mesi di attesa per sentire la storia più banale e dolorosa possibile.
Venerdì seduta-lampo, assolutamente.
Non abbiamo cenato e sono tanto tanto stanca.
Cosa cavolo mi aspettavo che mi dicesse? Eppure niente, fa ancora male. Almeno è andata.
Sono identiche a quelle di mio marito.
Solo che a lui è andata avanti per anni.
E a noi, dallo psicologo ci vado io. lui non ne ha bisogno....
Io si. Per guarire il mio dolore, per riprendere me stessa.
Non x capire lui, e le sue scelte.
No, devo capire io che voglio.
Lui adesso c'è nella mia vita, ma il suo posto è cambiato...prima era tutto, era il mio centro di gravità.
Adesso lo sono io.
Gli ho chiesto tanti particolari, e me li ha sempre dati, perchè li pretendevo. Perchè quando si è traditi sapere dell'intimità dei due traditori è come un po' farne parte, è come non essere completamente estranei. E mi è servito tutto, dovevo distruggermi per poi rinascere. Non posso esserti d'aiuto, se non nel "mal comune" che abbiamo. Mi metto sempre in discussione e metto in discussione lui.
Anche a me a volte si trasforma in un depresso-martire-pentito.
Ma non so che farmene, io non ci casco.
Era super uomo quando faceva il figo con l'altra alle spalle della moglie?
Adesso dell'ombra di quello io non ne voglio sapere.
Sono tanto superman quando se la fanno con le altre e noi oltre al dolore dobbiamo pure preoccuparci del loro stato mentale? Non ci cascare....ricostruite, ve lo auguro, ma non partendo dalla richiesta di pietà che lui mette in atto con il suo atteggiamento. Le attenzioni deve dartele lui! perchè lui è stato stronzo e quella ferita sei tu.
Non puo' auto distruggersi per attirare la tua pietà.
Scusami se ti scrivo queste cose, è come se parlassi anche a me.
E' solo che avrei voglia di un amore che fa stare bene, ce lo meritiamo no? E chi è causa del suo mal pianga se stesso.....