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Old chensamurai
Guest
... vedi Bruja, nessuno, e sottolineo, nessuno, può avvelenare la tua sorgente se tu non glielo lasci fare... se tu non gli permetti di farlo... quando una persona arriva a toccarti così profonda-mente, è perché ti hanno insegnato ad accogliere l'altro, in quella maniera, fino a quel punto, dentro di te... ti dai all'altro in quel modo... perché ti hanno per-messo di giocare sola-mente quel ruolo... nelle relazioni primarie, non hai giocato che quel ruolo... non ne hai un altro... non ne conosci uno alternativo... non ti hanno per-messo di essere diversa-mente... ecco perché a una paziente con una dipendenza scarsa-mente distribuita, tu puoi parlarle per giorni e mesi al fine di convincerla a staccarsi da un uomo violento ma non ottieni nulla... non ottieni nulla perché lasciare quell'uomo significherebbe la perdita del RUOLO... e, piuttosto che non giocare alcun ruolo, meglio giocarne uno che ti devasta... dato che la perdita del ruolo somiglia tanto alla MORTE... al NON ESSERE... da qui, tutte le resistenze che vedi, anche in questo forum... l'assurdità del chiedere ad una donna: "ma perché stai con lui se ti umilia continua-mente"?... sta con lui perché NON HA UN'ALTERNATIVA DI RUOLO... allora, vedi, in terapia, attra-verso la rel-azione che si instaura tra psicoterapeuta e paziente, OFFRI la possibilità di giocare ruoli diversi che poi, saranno giocati anche FUORI... nella vita di tutti i giorni... è il CAMBIA-MENTO... è l'unica via, in questi casi gravi, d'uscita dalla dipendenza... l'errore che fai tu è quello di pensare che ci sia un buono e un cattivo... non è vero... la vittima, per così dire, HA bisogno di quel RUOLO... gioca quel RUOLO... perché non ne ha altri... è vittima, quindi, perché gli conviene esserlo... l'alternativa sarebbe il nulla... e il nulla dell'essere è molto peggiore... credimi...Ti ho letto fino ad ora, condivido quello che hai detto e soprattutto trovo penetrante il concetto che riporto:
... vedi, io riconosco il DIRITTO all'altra di SCEGLIERE quel che vuole ESSERE e quel che vuole FARE... non posso farci nulla... NON SONO IL PADRONE DI NESSUNO... NON VOGLIO POSSEDERE NESSUNO... CHE TUTTI SIANO LIBERI DI FARE E SCEGLIERE... ecco, vedi, sarò IO, POI, a fare la MIA SCELTA... SERENA-MENTE... magari con tanta delusione dentro... ma SERENA-MENTE... LIBERA-MENTE... ESATTA-MENTE come l'altra ha SCELTO per SE', IO SCEGLIERO' PER ME... una cosa è certa: non permetterò MAI a nessuno di avvelenare le sorgenti della MIA vita...
Ora non ti pare più comprensibile il mio essere, come tu dici, aristotelica?
Aggiungo che sono scettica il giusto e cinica q.b., sì che nelle relazioni umane ho comunque sempre presente che non sono quelle che IO mi aspetto, ma sono quelle che stanno bene a chi si relaziona. Ergo mi aspetto non la delusione forzata a priori, ma mi è ben chiara l'inutilità delle aspettative modellate secondo eventuali esigenze affettive e sociali, quando non addirittura secondo individuali progettualità o proiezioni.
Non permettere MAI a nessuno di avvelenare la propria sorgente di vita presuppone che non si abbia "bisogno" in detta sorgente di interferenze esterne sia negative che positive. Sono di quelle che troverebbero pesante la "gratitudine affettiva" proprio perchè si è liberi, non ci si possiede, e scegliere è un atto autonomo.... quello che sarebbe da tenere in conto è che tutte queste autonomie dovrebbero sempre e comunque vivere, attuarsi e cibarsi in proprio e non su libertà, sofferenze e fardelli altrui; qui poi subentra l'indole, l'intelligenza e, forse, anche il rispetto di sè. Come potrei non permettere ad altri di inquinare le "mie sorgenti" ma pensare di farlo a mia volta se veramente ho chiaro il senso dell'equità e se conosco il concetto libera-mente??!!
Bruja